[CN2021/R] Era una notte buia e tempestosa
Posted: Sun Jan 02, 2022 2:54 am
Traccia n 1
viewtopic.php?p=27234#p27234
— Buongiorno bambini. Prima di iniziare a imparare a usare le mani e il pensiero creativo, vi racconterò la storia di Pit stop e Stregone.
Molto, molto tempo fa, sulla terra, ognuno poteva pensare e scrivere ciò che voleva, usavano carta e inchiostro, non erano evoluti come noi ma, comunque potevano farlo, fino a quella malaugurata notte in cui Pit stop ricevette una mail da parte di Stregone.
Dovete sapere che Pit stop era un ragazzo un po' strano: gambe corte e spalle come due aluccie sempre buttate all’indietro, due occhi vispi ma infossati sotto la fronte larga, la testa era sormontata da un grosso nido di capelli ricci e poi, la sua innata lentezza che gli valse quel soprannome; un suo sbadiglio poteva durare dai trenta ai quarantacinque secondi. Ma torniamo a quella notte sciagurata.
Non era mica una notte buia e tempestosa? Direte voi, oh, sì che lo era, un uragano si stava abbattendo su tutta la valle e i rami delle querce secolari graffiavano le mura del maniero dove viveva Stregone. Attraverso la rete, l’Oscuro Signore cercava di dominare il mondo della Santa Editòria: sfruttando la sua sconfinata conoscenza, vendeva, on line, corsi di scrittura creativa in dispense, pacchetti, e consigli costosissimi. Cercava ogni giorno di trarne vantaggio per accumulare denaro e fama.
Quella notte, in previsione della live imminente, si accorse che il suo segretario, Pit stop, non gli aveva ancora fornito i testi da analizzare in diretta. Gli spedì una mail minatoria e fu quella che innescò una reazione a catena, fino alla catastrofe totale.
Mentre aspettava una risposta, in preda a un forte giramento di una preziosa parure di sua intima proprietà, lanciava maledizioni ed esalazioni alcoliche da far rintanare perfino i topi nelle segrete.
Che cosa starà facendo quel maledetto verme? Ripeteva,
Pit stop, al suono della notifica, si precipitò a leggere la posta.
Maledetto nano alcolizzato, che colpa ho io se la gente non si fa pigliare più in giro da un grasso maiale come te, si sarà sparsa la voce che il tuo metodo fa schifo, che vendi solo fuffa e alla fine, anche se le edizioni, il becchino, pubblicano uno di quei libracci, non se lo compra nessuno.Torcendosi le dita, cominciò a rimuginare, ci vorrebbe qualcuno che gliela faccia scontare. Poi pensò alle dispense che doveva ancora pagare, ebbe paura, ma senza rinunciare alla vendetta, rispose alla mail.
Oh, mio Signore, che l’oscurità ti protegga. Sto facendo tutto quello che posso, forse è solo un periodo sfortunato. Ti ricordo la live, tra mezz’ora dovrai essere in diretta. Secondo i miei sondaggi, ci saranno almeno un centinaio di persone collegate. Ti allego i testi da analizzare. Ho opportunaménte selezionato due poveri aspiranti scrittori, sono pronti per essere torturati e insultati.
Stregone ricevette la risposta e cominciò a pregustare il momento in cui, dopo aver distrutto quei racconti e massacrato d’insulti i due autori, magnanimo, avrebbe fatto un’offerta che i due non avrebbero rifiutato.
La diretta cominciò, al primo rutto di Stregone tutti gli utenti si sbragarono a mandargli complimenti sulla chat. Tutto andava liscio e stava quasi per conquistare il primo cliente, ma mentre gli spiegava il significato del midpoint, un troll s’impossessò della chat. Domande indiscrete cominciarono ad apparire a ripetizione e non lasciavano spazio agli altri.
Ma l’arco di trasformazione? Frodo nel signore degli anelli e davvero piatto come una sogliola, debole, eppure funziona col suo personaggio A volte, caro Stregone, quello che dici mi lascia basito.
Stregone non fece in tempo a rispondere che…
la prima persona va bene, ma non per tutte le storie, che ne sarebbe di Harry Potter se fosse stato scritto secondo le tue regole?
Stregone strabuzzò gli occhi,
Qui non s’insegnano regole, le regole sono etichette, io aborro le etichette.
Eh, va bè, ma quello che dici si trova in decine di libri, a che serve comprare il tuo corso?
Stregone ebbe un rigurgito al sapore di tisana allo zenzero e birra chiara, sembrò stesse per svenire in diretta, invece, calmo prese il telefono e mandò un messaggio a Pit stop.
Bloccami subito questo maledetto troll, altrimenti ti tolgo la favella. Rintraccialo, devi dirmi chi è, e dove abita.
La live fu subito completamente disertata e quando Stregone se ne accorse, In preda a un versamento di bile, digitò un anatema sulla chat:
Oh demoni che popolate la Santa Editòria, sostenetemi. Voglio che nessuno di questi maledetti possano tornare a scrivere parole, né belle né brutte, lettere, alfabeti e ogni segno scritto perdano senso e nel loro cervello siano come pulviscolo inconsistente.
Pit stop lesse l'anatema e provò a porvi rimedio, non aveva nessuna intenzione di fare le ricerche che il suo capo gli aveva chiesto, visto che il troll, come avrete capito, era lui stesso. Scrisse subito sulla chat,
La peronospora del mouse ti colga prima che tu riesca a dire un’altra parola, se non ritiri subito l’anatema dalla chat.
Firmato, il Troll.
Poi chiuse il PC, lo buttò in un pozzo abbandonato, fece le valige e si diresse verso la stazione.
Ma quella notte, non si sa come accadde, sulla rete le parole di Stregone presero l’onda sulla materia oscura, navigarono senza rotta fino a scontrarsi con altre parole. Un messaggio, spedito nello stesso momento dal sottosegretario di Mattarella, deviò e incontrò l’anatema, si mescolarono ingiurie e intenzioni. Nello scontro si compì il maleficio.
Tutte le parole scritte cominciarono a sparire, sbiadivano in una luce grigia da tutti i dispositivi, libri, cartelli pubblicitari…
La mattina dopo, molti si accorsero che erano sparite parole dai loro documenti, dai loro cellulari. A meta mattinata il panico dilagava in tutta l’Italia, verso il tramonto era già pandemia.
Stregone usci per strada col suo portatile sotto il braccio deciso a cercare una soluzione. La gente vagava con il braccio alzato cercando invano un punto dove il cellulare tornasse a funzionare, alcuni portarono in chiesa i propri dispositivi per farli benedire, altri indossavano trecce d’aglio pensando che le parole fossero state succhiate via, alla fine, molti decisero di purificare i propri PC e cellulari con paletti di frassino.
Nel giro di una settimana, la Santa Editòria collassò.
Famosi parolai si ritirarono in solitudine, Francesco Guccini, disse” tanto, io l’aereo non lo prenderò mai”
Vasco rossi, inveì contro i poteri oscuri e poi sputò in una pozzanghera. La saliva produsse tante bollicine che manco la coca cola.
Nanni moretti, non si smentì, “le parole sono importanti” gridò.
Fabrizio de André, ebbe solo un fremito e continuo il suo sonno indisturbato nella tomba.
Grandi scrittori si riunirono in sette segrete, cercarono di tramandare la parola oralmente, ma la mancanza di scrittura li deteriorò lentamente fino a morte prematura.
Stregone, si rifugiò nel suo castello, sprangò porte e finestre e cominciò a impilare tutti i suoi libri. Li curava e li spolverava, anche se le parole erano ormai del tutto scomparse.
Un giorno, però, si accorse che sulle coste e sulle copertine fiorivano dei minuscoli funghetti polverosi. Incuriosito li annusò, li mangiò e all'improvviso sentì rinascere in lui qualcosa di simile al piacere della lettura o della scrittura. Dimenticò completamente la sua vecchia vita. Seguendo il suo esempio, fecero così anche molti altri e, in breve, la gente non pensò più alla scrittura, per molti molti secoli. Del povero Pit stop, invece, si persero le tracce, non se ne seppe mai più nulla.
— Il resto lo sapete, per fortuna oggi tutti possono scrivere di nuovo e voi siete qui per imparare.
Prendete il vostro quaderno elettronico e mettetelo sul banco, poggiate la vostra mano destra sul foglio e restate concentrati. Cominciamo. Non divagate col pensiero, altrimenti, sul foglio appariranno cose sbagliate e sarò costretto a punirvi.
Tutti pronti?
A, amore
B, bacio
— Signor maestro, vicino alla parola bacio, sul mio foglio, è apparsa una ragazza con le tette enormi.
— Pierino! Fila dietro la lavagna.
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— Buongiorno bambini. Prima di iniziare a imparare a usare le mani e il pensiero creativo, vi racconterò la storia di Pit stop e Stregone.
Molto, molto tempo fa, sulla terra, ognuno poteva pensare e scrivere ciò che voleva, usavano carta e inchiostro, non erano evoluti come noi ma, comunque potevano farlo, fino a quella malaugurata notte in cui Pit stop ricevette una mail da parte di Stregone.
Dovete sapere che Pit stop era un ragazzo un po' strano: gambe corte e spalle come due aluccie sempre buttate all’indietro, due occhi vispi ma infossati sotto la fronte larga, la testa era sormontata da un grosso nido di capelli ricci e poi, la sua innata lentezza che gli valse quel soprannome; un suo sbadiglio poteva durare dai trenta ai quarantacinque secondi. Ma torniamo a quella notte sciagurata.
Non era mica una notte buia e tempestosa? Direte voi, oh, sì che lo era, un uragano si stava abbattendo su tutta la valle e i rami delle querce secolari graffiavano le mura del maniero dove viveva Stregone. Attraverso la rete, l’Oscuro Signore cercava di dominare il mondo della Santa Editòria: sfruttando la sua sconfinata conoscenza, vendeva, on line, corsi di scrittura creativa in dispense, pacchetti, e consigli costosissimi. Cercava ogni giorno di trarne vantaggio per accumulare denaro e fama.
Quella notte, in previsione della live imminente, si accorse che il suo segretario, Pit stop, non gli aveva ancora fornito i testi da analizzare in diretta. Gli spedì una mail minatoria e fu quella che innescò una reazione a catena, fino alla catastrofe totale.
Mentre aspettava una risposta, in preda a un forte giramento di una preziosa parure di sua intima proprietà, lanciava maledizioni ed esalazioni alcoliche da far rintanare perfino i topi nelle segrete.
Che cosa starà facendo quel maledetto verme? Ripeteva,
Pit stop, al suono della notifica, si precipitò a leggere la posta.
Maledetto nano alcolizzato, che colpa ho io se la gente non si fa pigliare più in giro da un grasso maiale come te, si sarà sparsa la voce che il tuo metodo fa schifo, che vendi solo fuffa e alla fine, anche se le edizioni, il becchino, pubblicano uno di quei libracci, non se lo compra nessuno.Torcendosi le dita, cominciò a rimuginare, ci vorrebbe qualcuno che gliela faccia scontare. Poi pensò alle dispense che doveva ancora pagare, ebbe paura, ma senza rinunciare alla vendetta, rispose alla mail.
Oh, mio Signore, che l’oscurità ti protegga. Sto facendo tutto quello che posso, forse è solo un periodo sfortunato. Ti ricordo la live, tra mezz’ora dovrai essere in diretta. Secondo i miei sondaggi, ci saranno almeno un centinaio di persone collegate. Ti allego i testi da analizzare. Ho opportunaménte selezionato due poveri aspiranti scrittori, sono pronti per essere torturati e insultati.
Stregone ricevette la risposta e cominciò a pregustare il momento in cui, dopo aver distrutto quei racconti e massacrato d’insulti i due autori, magnanimo, avrebbe fatto un’offerta che i due non avrebbero rifiutato.
La diretta cominciò, al primo rutto di Stregone tutti gli utenti si sbragarono a mandargli complimenti sulla chat. Tutto andava liscio e stava quasi per conquistare il primo cliente, ma mentre gli spiegava il significato del midpoint, un troll s’impossessò della chat. Domande indiscrete cominciarono ad apparire a ripetizione e non lasciavano spazio agli altri.
Ma l’arco di trasformazione? Frodo nel signore degli anelli e davvero piatto come una sogliola, debole, eppure funziona col suo personaggio A volte, caro Stregone, quello che dici mi lascia basito.
Stregone non fece in tempo a rispondere che…
la prima persona va bene, ma non per tutte le storie, che ne sarebbe di Harry Potter se fosse stato scritto secondo le tue regole?
Stregone strabuzzò gli occhi,
Qui non s’insegnano regole, le regole sono etichette, io aborro le etichette.
Eh, va bè, ma quello che dici si trova in decine di libri, a che serve comprare il tuo corso?
Stregone ebbe un rigurgito al sapore di tisana allo zenzero e birra chiara, sembrò stesse per svenire in diretta, invece, calmo prese il telefono e mandò un messaggio a Pit stop.
Bloccami subito questo maledetto troll, altrimenti ti tolgo la favella. Rintraccialo, devi dirmi chi è, e dove abita.
La live fu subito completamente disertata e quando Stregone se ne accorse, In preda a un versamento di bile, digitò un anatema sulla chat:
Oh demoni che popolate la Santa Editòria, sostenetemi. Voglio che nessuno di questi maledetti possano tornare a scrivere parole, né belle né brutte, lettere, alfabeti e ogni segno scritto perdano senso e nel loro cervello siano come pulviscolo inconsistente.
Pit stop lesse l'anatema e provò a porvi rimedio, non aveva nessuna intenzione di fare le ricerche che il suo capo gli aveva chiesto, visto che il troll, come avrete capito, era lui stesso. Scrisse subito sulla chat,
La peronospora del mouse ti colga prima che tu riesca a dire un’altra parola, se non ritiri subito l’anatema dalla chat.
Firmato, il Troll.
Poi chiuse il PC, lo buttò in un pozzo abbandonato, fece le valige e si diresse verso la stazione.
Ma quella notte, non si sa come accadde, sulla rete le parole di Stregone presero l’onda sulla materia oscura, navigarono senza rotta fino a scontrarsi con altre parole. Un messaggio, spedito nello stesso momento dal sottosegretario di Mattarella, deviò e incontrò l’anatema, si mescolarono ingiurie e intenzioni. Nello scontro si compì il maleficio.
Tutte le parole scritte cominciarono a sparire, sbiadivano in una luce grigia da tutti i dispositivi, libri, cartelli pubblicitari…
La mattina dopo, molti si accorsero che erano sparite parole dai loro documenti, dai loro cellulari. A meta mattinata il panico dilagava in tutta l’Italia, verso il tramonto era già pandemia.
Stregone usci per strada col suo portatile sotto il braccio deciso a cercare una soluzione. La gente vagava con il braccio alzato cercando invano un punto dove il cellulare tornasse a funzionare, alcuni portarono in chiesa i propri dispositivi per farli benedire, altri indossavano trecce d’aglio pensando che le parole fossero state succhiate via, alla fine, molti decisero di purificare i propri PC e cellulari con paletti di frassino.
Nel giro di una settimana, la Santa Editòria collassò.
Famosi parolai si ritirarono in solitudine, Francesco Guccini, disse” tanto, io l’aereo non lo prenderò mai”
Vasco rossi, inveì contro i poteri oscuri e poi sputò in una pozzanghera. La saliva produsse tante bollicine che manco la coca cola.
Nanni moretti, non si smentì, “le parole sono importanti” gridò.
Fabrizio de André, ebbe solo un fremito e continuo il suo sonno indisturbato nella tomba.
Grandi scrittori si riunirono in sette segrete, cercarono di tramandare la parola oralmente, ma la mancanza di scrittura li deteriorò lentamente fino a morte prematura.
Stregone, si rifugiò nel suo castello, sprangò porte e finestre e cominciò a impilare tutti i suoi libri. Li curava e li spolverava, anche se le parole erano ormai del tutto scomparse.
Un giorno, però, si accorse che sulle coste e sulle copertine fiorivano dei minuscoli funghetti polverosi. Incuriosito li annusò, li mangiò e all'improvviso sentì rinascere in lui qualcosa di simile al piacere della lettura o della scrittura. Dimenticò completamente la sua vecchia vita. Seguendo il suo esempio, fecero così anche molti altri e, in breve, la gente non pensò più alla scrittura, per molti molti secoli. Del povero Pit stop, invece, si persero le tracce, non se ne seppe mai più nulla.
— Il resto lo sapete, per fortuna oggi tutti possono scrivere di nuovo e voi siete qui per imparare.
Prendete il vostro quaderno elettronico e mettetelo sul banco, poggiate la vostra mano destra sul foglio e restate concentrati. Cominciamo. Non divagate col pensiero, altrimenti, sul foglio appariranno cose sbagliate e sarò costretto a punirvi.
Tutti pronti?
A, amore
B, bacio
— Signor maestro, vicino alla parola bacio, sul mio foglio, è apparsa una ragazza con le tette enormi.
— Pierino! Fila dietro la lavagna.