[CN2021/R] Un calcio ai desideri

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Traccia: 4

[CN2021/R] Un calcio ai desideri

Il vento che non incontra ostacoli non ha suono.

Il giovane redattore capo di cronaca nera del quotidiano cittadino più diffuso tiene la mail dell’ufficio accesa sia sul lavoro che nel computer di casa. In questo momento, sta facendo la cyclette e si sta mettendo in pari con la corrispondenza arretrata quando gli appare questa malaugurata mail.

Caro Davide,
anche quest'anno ho deciso di ravvivare la monotonia delle prossime Festività con un pensierino per te. Devo  dire che sono rimasto un po' deluso dall'accoglienza che hai riservato ai miei regali degli ultimi Natali... Nemmeno ti sei accorto che la puttanella con i fuseaux rosa nella metro e l'assicuratore al capolinea del tram della linea cinque erano miei doni per te. E pensare che io mi aspettavo qualche bel titolo come “Il killer di Natale colpisce ancora”... e invece niente, dovrei tirarti le orecchie! Va be', a Natale siamo tutti più buoni, perciò ti do la possibilità di rifarti: vediamo se saprai apprezzare il mio dono quest'anno. Te lo consegnerò allo scoccare della mezzanotte del ventiquattro; mi piacerebbe che tu fossi presente, per cui ti lascio questo piccolo indovinello... Non mancare, mi raccomando!

Da terra puoi ancora sollevarti,
ma quando vedi il firmamento
sai che da lì dovrai allontanarti
però fa' attenzione al movimento
altrimenti sarai tu
il prossimo regalo.

Tuo per sempre

La lettera, di sicuro criptata, è firmata, sotto il sarcastico congedo, con il nome di Golia.

Davide non è  tipo da scomporsi: non per niente ha scelto un lavoro che lo porta a contatto con il crimine e la colpa, col dolore, la rabbia e l’emarginazione, e a saperli comunicare. Si sposta sul terrazzo a fumare e a pensarci su.
Deve usare il suo metodo da cronista per sbrogliare la matassa di fili ingarbugliati per poi tessere la trama con l’ordito. Quali i nodi?
- Nei due anni precedenti, a Natale, era stato Davide, per il giornale, a presidiare la zona dei delitti della prostituta e dell’assicuratore. Nessun indiziato né per l’uno né per l’altro, e la polizia non aveva trovato collegamenti tra i due episodi se non la festività;
- ora, al terzo Natale, il delitto era annunciato e collegato ai precedenti;
- era lui la prossima vittima?
- conosceva il mittente?
- cosa gli ispira l’indovinello?

Gli si apre un ricordo. Anacronistico col Natale.
Romanticume da femmine è passare la notte di San Lorenzo a guardare il cielo e a scoprirvi la scia di una stella cadente.
L’ultima volta, tanto tempo prima,  aveva pensato proprio a quello che ora legge nei misteriosi versi… è assurdo… La brace gli scotta le dita.

Pensa al bulletto che lo affliggeva quindici anni prima, a un’altalena, e a un calcio alle stelle del dieci agosto sotto la rimessa aperta della cascina dei nonni.
La cosa peggiore: Pierluigi aveva appena torturato, ucciso e sepolto il gattino della sorella e poi glielo aveva fatto trovare…
Clara aveva cinque anni e una luce negli occhi che da allora si accendeva solo a intermittenza.

Era pieno di rancore quella notte del 10 agosto – spinto dalla forza di accelerazione, lanciato alla massima tensione sull’altalena di corda appesa a una trave, lanciato come un’asse rigida verso l’esterno, coi piedi che sembravano puntare le stelle, ascoltando le voci intorno a lui nell’aia – ecco che cade – esprimiamo un desiderio – lui pensava al suo nemico e alla sua brutta azione. Che la paghi! 

Così aveva espresso il suo desiderio. Per dargli maggiore forza, e per incitare un’altra stella a cadere, scalciava per aria, quando si trovava all’apice della verticale. Un calcio alle stelle per farle cadere e accontentarlo: Che la paghi! Che la paghi!

Da terra puoi ancora sollevarti,
(ogni volta lui si dà una spinta possente, flettendo piegando le gambe inferiori all’indietro e poi posizionandosi in verticale coi piedi in su a toccare le stelle. La forza maschia dell’adolescenza)

ma quando vedi il firmamento
(quando raggiungi la massima estensione possibile con gli arti tesi e ti pare di toccare le stelle)

sai che da lì dovrai allontanarti
(se no sei in pericolo)

però fa' attenzione al movimento
(anche per scendere stai attento se no è pericoloso)

altrimenti sarai tu
il prossimo regalo


(Andresti a soddisfare il desiderio del bullo, precipitando tu al suolo… un bel regalo gli faresti!)

L’adolescente di ieri aveva un nemico, e a lui si rivolge oggi, sfruttando l’indovinello di uno sconosciuto che calza in modo straordinario – realtà romanzesca – con le sensazioni di un ragazzo  che per gioco dava calci alle stelle per poter esprimere quel desiderio feroce di rivalsa sul bullo.

Davide non ricorda dove si sia trasferito Pierluigi, il bullo suo coetaneo. Nei suoi pensieri adesso diventa Golia. 
Perché, se no, quei versi dell’indovinello lo avrebbero agganciato in quel modo? Perché, anche se i due di certo non hanno mai guardato il cielo di notte insieme? E lo vede come se lo immagina oggi: sciupato in volto dagli stravizi, diviso tra sfinimento, morbosità, perfidia, noia e curiosità, che non si mescolano; galleggiano in superficie, in piccole isole autonome. Dai piccoli orrori  di gioventù via via a quelli più grandi. Della serie: piccoli killer crescono, gli starebbe bene anche la veste dell’attuale killer di Natale?
E Davide cerca il sasso a terra e la fionda giusta.
Ma anche no... potrebbe essere un bieco sconosciuto millantatore a tempo perso. È quello che spera.

Deve sentire Elmo, il vice-ispettore suo amico. Intanto, viene a trovarlo proprio in quei giorni, da sempre, per gli auguri di Natale: gli telefonerà per anticipare l’incontro. Dovranno rintracciare Pierluigi, scoprire dove sia, se in galera o dove.

Avere Elmo accanto alla Vigilia, per aspettare la mossa di Golia.
il killer di Natale, se è reale e non un millantatore, va messo in condizioni di non nuocere.
Elmo è anche bravo con l’informatica: mentre schiera gli antivirus migliori, con le sue capacità potrebbe risalire al vero mittente.

L'amico accorre e fa quello che deve fare. Ecco che la Questura schiera pattuglie a presidiare il territorio e la sede del giornale di Davide. 
Elmo lo affiancherà al computer allo scoccare della mezzanotte santa.
Per praticità e scaramanzia, il direttore della testata ha riservato una colonna per un’ultima notizia e la terrà aperta per qualche ora ancora, sperando che non debba servire...

Le notizie su P.L. sono arrivate: è morto lo scorso 10 agosto. Che la paghi, che la paghi!
Un desiderio da stella cadente che si realizza 15 anni dopo, sotto lo stesso cielo?
Gli sembra di muoversi in una realtà romanzesca, a partire dall’indovinello che gli ha scavato nel cuore. 

Come poteva l'autore sapere dell'altalena e del perché dei suoi calci alle stelle dei desideri?

Ma cosa vorrà dire davvero l‘indovinello di Golia riferito al cielo di Natale?

Per Davide, resta il cielo della notte stellata di agosto...

Mi spingo in alto perché mi va di tangere
e far cadere in basso quella stella -
se esprimo un desiderio in traiettoria
quello si avvera ma devo stare attento
a non cadere io mentre mi stendo
a dare calci agli astri, a quelle stelle,
altrimenti il regalo per il bullo
sarà l’appagamento del suo - di desiderio -
che è il mio male.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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Ciao @Poeta Zaza  
Me l'hai chiesto tu èh, un parere anche spietato.
No, non preoccuparti, io non sono in grado di dare giudizi, tantomeno lapidari, non ne sarei capace. Ma visto che, ultimamente, sento la mancanza di certi utenti che mi lasciavano a bocca aperta nel WD, quando calavano commenti davvero benfatti, (@queffe  @Niko  @Marcello @Kikki  @swetty e tanti altri) mi lasciavano la sensazione di leggere pareri professionali, educati, e mirati alla ricerca della perfezione di un testo.
Quindi, ho deciso che ti lascerò un bel commentone alla @andc.
Preparati.
Poeta Zaza ha scritto: ven dic 24, 2021 5:20 pmIl giovane redattore capo di cronaca nera del quotidiano cittadino più diffuso tiene la mail dell’ufficio accesa sia sul lavoro che nel computer di casa. In questo momento, sta facendo la cyclette e si sta mettendo in pari con la corrispondenza arretrata quando gli appare questa malaugurata mail.
Questo incipit non funziona, Secondo me la scena iniziale dovrebbe per lo meno dare un' idea chiara di qualcosa che sta accadendo.
Io, dopo averlo letto, non so cosa immaginare. Un ventenne sopra una cyclette che legge la posta, il pc starà sul manubrio della bicicletta?, ma poi immagino la scena in due ambientazioni diverse: una, lui in ufficio che pedala e legge la mail, una, lui nel suo studio che pedala e lagge la mail sempre col pc appollaiato sulla bici da camera. Ma poi mi chiedo: come fa a usare il mouse per aprire la corrispondenza? Vabbè potrebbe usare uno di quei telecomandi senza fili.
Capisco che questo non era il senso che volevi dargli e  io lettrice dovrei vedere la scena da qui  In questo momento, sta facendo la cyclette e si sta mettendo in pari con la corrispondenza arretrata quando gli appare questa malaugurata mail.
Ma allora a cosa serve dire che lui tiene sempre aperta la posta? a casa e sul lavoro?

Un' altro problema che incontro spesso in tutto il racconto è questo:
Poeta Zaza ha scritto: ven dic 24, 2021 5:20 pmIn questo momento, s
L'autrice ci spiega cosa sta accadendo.
Ad alcuni potrebbe anche non dare nessun fastidio, ma io ritengo che l'autore dovrebbe far in modo di non lasciare che si senta  la sua voce.
Poeta Zaza ha scritto: ven dic 24, 2021 5:20 pmDavide non è  tipo da scomporsi: non per niente ha scelto un lavoro che lo porta a contatto con il crimine e la colpa, col dolore, la rabbia e l’emarginazione, e a saperli comunicare. Si sposta sul terrazzo a fumare e a pensarci su.
Ci dici in anticipo che quella mail è portatrice di cattive notizie, ma poi non ci mostri nessuna emozione provata dal protagonista, oltre al fatto che va sul terrazzo a fumare. Mi sembra un pò poco.
Poeta Zaza ha scritto: ven dic 24, 2021 5:20 pmDeve usare il suo metodo da cronista per sbrogliare la matassa di fili ingarbugliati per poi tessere la trama con l’ordito. Quali i nodi?
- Nei due anni precedenti, a Natale, era stato Davide, per il giornale, a presidiare la zona dei delitti della prostituta e dell’assicuratore. Nessun indiziato né per l’uno né per l’altro, e la polizia non aveva trovato collegamenti tra i due episodi se non la festività;
- ora, al terzo Natale, il delitto era annunciato e collegato ai precedenti;
- era lui la prossima vittima?
- conosceva il mittente?
- cosa gli ispira l’indovinello?
Ho pensato che quei trattini sono per indicare che stai facendo un elenco. Riscriverei tutto, sono un elenco di pensieri messi come una lista della spesa. T faccio un esempio per farmi capire meglio.
Deve usare il suo metodo da cronista per sbrogliare la matassa di fili ingarbugliati per poi tessere la trama con l’ordito. Quali i nodi?
Aveva presidiato lui la zona dei delitti avvenuti nei due anni precedenti. Non c'erano stati altri indiziati e la polizia non aveva trovato collegamenti tra i due delitti. Sta a lui, ora, trovare il nesso tra la lettera e i due omicidi, capire perché potrebbe essere lui la prossima vittima. Conosce forse il mittente? Non ha niente altro che quell'indovinello al quale non riesce a dare nessuna definizione.
Poeta Zaza ha scritto: ven dic 24, 2021 5:20 pmGli si apre un ricordo. Anacronistico col Natale.
Romanticume da femmine è passare la notte di San Lorenzo a guardare il cielo e a scoprirvi la scia di una stella cadente.
L’ultima volta, tanto tempo prima,  aveva pensato proprio a quello che ora legge nei misteriosi versi… è assurdo… La brace gli scotta le dita.
Questa è una bella immagine ma, si fatica unattimo a ricordarsi che lui sta ancora fumando in terrazzo e che il mozzicone si consuma fino a scottargli le dita, si fatica un attimo, per colpa di quell'elenco troppo lungo e che abbassa la soglia di attenzione. In pratica chi legge si concentra su particolari che il protagonista non sta provando in prima persona, bensì ce li sta raccontando l'autrice.
Poeta Zaza ha scritto: ven dic 24, 2021 5:20 pmLe notizie su P.L. sono arrivate: è morto lo scorso 10 agosto. Che la paghi, che la paghi!
Un desiderio da stella cadente che si realizza 15 anni dopo, sotto lo stesso cielo?
Gli sembra di muoversi in una realtà romanzesca, a partire dall’indovinello che gli ha scavato nel cuore. 
Non metterei mai un nome di persona puntato, Mai.

Arrivo subito alla fine, le cose che ti ho detto riguardano tutto il racconto
La storia è ricca di fantasia, carino il risvolto dell'indovinello, alcune immagini sull'altalena mi ispirano ricordi dai colori vividi e profumi ormai persi.
Poeticamente è stata una bella storia. Avrei vuluto sapere chi era il mittente ma ti sei fermata sull'ispirazione di un ricordo senza una indagine seria.
L'hai messa sul quasi fantastico, il vice ispettore, suo amico, doveva fare una vera indagine e non seguire un'istinto vago suggerito da un vecchio fatto accaduto.
Poeta Zaza ha scritto: ven dic 24, 2021 5:20 pmCome poteva l'autore sapere dell'altalena e del perché dei suoi calci alle stelle dei desideri?
Questa domanda, è Davide che la fa a se stesso? perché, se così fosse non sarebbe plausibile, è lui stesso che ha collegato l'indovinello all'altalena, e lo sa che dell'altalena lui è lunico a sapere, perché farsi una domanda del genere, quindi. Forse è l'autore, invece, che lo chiede per enfatizzare il collegamento e renderlo ancora più incisivo. Per me è un'errore ribadire, rinforzare concetti espressi o far passare informazioni per spiegare o soltanto suggerire al lettore quello che dovrebbe pensare . Quella domanda avrebbe dovuto farsela il lettore.  

E eccoci qua. Avrei finito il mio commentone. Non ho trovato nessun refuso, non ti so correggere la punteggiatura, per la grammatica è lo stesso, anche se lo avrei scritto in prima persona, vista la storia intima. É strano che qualcun'altro racconti cose che solo chi le ha vissute potrebbe esternale al meglio.
In breve ti faccio i miei complimenti per come sai distinguerti, i tuoi racconti hanno una firma e sono sempre apprezzabili.

Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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Alba359 ha scritto: sab dic 25, 2021 10:44 pmnon so cosa immaginare, un ventenne sopra una cyclette che legge la posta, il pc starà sul manubrio della bicicletta?, ma poi immagino la scena in due ambientazioni diverse: una, lui in ufficio che pedala e legge la mail, una, lui nel suo studio che pedala e lagge la mail sempre col pc appollaiato sulla bici da camera. Ma poi mi chiedo: come fa a usare il mouse per aprire la corrispondenza?
Grazie di averlo commentato, @Alba359  :sss:


Tra le tante cose giuste che mi hai fatto notare, ti spiego quelle che per me non lo sono:
- sulla mia cyclette, ad esempio, mentre la uso, se voglio, appoggio un rettangolo di compensato (60 PER 45 cm) con sopra il mio piccolo computer
a batteria, e col mouse sul compensato leggo e scrivo (ma c'è chi usa il mouse incorporato sotto la tastiera);
- in ufficio non pedala; ho iniziato il racconto con lui a casa che legge le mail, dandolo per scontato che si capisse che era a casa proprio dalla cyclette;
- Davide, come ho spiegato, non ha venti ma minimo trent'anni, essendo stato un adolescente sull'altalena quindici anni prima.
Alba359 ha scritto: sab dic 25, 2021 10:44 pmCi dici in anticipo che quella mail è portatrice di cattive notizie, ma poi non ci mostri nessuna emozione provata dal protagonista, oltre al fatto che va sul terrazzo a fumare. Mi sembra un pò poco.
Il fatto che Davide sia un tipo da non mostrare emozioni credo di averlo fatto capire proprio non mostrandole. Per forza dovevo fare tell e non show tranne il farlo uscire a fumare e lo scottarsi le dita. 
Questo pelo sullo stomaco se l'è fatto col suo lavoro, come scrivo qui:
Poeta Zaza ha scritto: ven dic 24, 2021 5:20 pmDavide non è  tipo da scomporsi: non per niente ha scelto un lavoro che lo porta a contatto con il crimine e la colpa, col dolore, la rabbia e l’emarginazione, e a saperli comunicare. 
Alba359 ha scritto: sab dic 25, 2021 10:44 pmHo pensato che quei trattini sono per indicare che stai facendo un elenco. Riscriverei tutto, sono un elenco di pensieri messi come una lista della spesa. T faccio un esempio per farmi capire meglio.
Ho capito il tuo esempio e lo avrei potuto rielaborare come il tuo, se solo avessi voluto. Ma no, ho preferito proprio voluto fargli usare il metodo della lista della spesa, per venire a capo del problema.  È un sistema come un altro, come i "fili che pendono" che il tenente Colombo visualizza nelle sue indagini.
Alba359 ha scritto: sab dic 25, 2021 10:44 pmNon metterei mai un nome di persona puntato, Mai.
Voluto. Una notizia da cronaca, con nome e cognome puntato perché inserito in un contesto che non li richiede.
E al lettore basta capire che si tratta di Pierluigi, e del cognome non gliene può fregar di meno. Così ho pensato.
Alba359 ha scritto: sab dic 25, 2021 10:44 pmil vice ispettore, suo amico, doveva fare una vera indagine e non seguire un'istinto vago suggerito da un vecchio fatto accaduto.
Cos'altro poteva fare? Ho anche accennato che stava lavorando a decriptare il mittente; siamo a poche ore dalla mezzanotte e lascio capire che ci stanno ancora lavorando.
Poeta Zaza ha scritto: ven dic 24, 2021 5:20 pmGli sembra di muoversi in una realtà romanzesca, a partire dall’indovinello che gli ha scavato nel cuore. 

Come poteva l'autore sapere dell'altalena e del perché dei suoi calci alle stelle dei desideri?
Alba359 ha scritto: sab dic 25, 2021 10:44 pmQuesta domanda, è Davide che la fa a se stesso? perché, se così fosse non sarebbe plausibile, è lui stesso che ha collegato l'indovinello all'altalena, e lo sa che dell'altalena lui è lunico a sapere, perché farsi una domanda del genere, quindi. Forse è l'autore, invece, che lo chiede per enfatizzare il collegamento e renderlo ancora più incisivo. Per me è un'errore ribadire, rinforzare concetti espressi o far passare informazioni per spiegare o soltanto suggerire al lettore quello che dovrebbe pensare . Quella domanda avrebbe dovuto farsela il lettore.  
Sono domande oziose che Davide rivolge a se stesso ma sono a mio avviso da farsi al alta voce, nella storia. Sapevo di mancare di nuovo alla regola dello "show don't tell" ma con solidi motivi (pensavo). Ma forse hai ragione tu, Alba.
Alba359 ha scritto: sab dic 25, 2021 10:44 pmE eccoci qua. Avrei finito il mio commentone. Non ho trovato nessun refuso, non ti so correggere la punteggiatura, Per la grammatica è lo stesso anche se lo avrei scritto in prima persona, vista la storia intima. É strano che qualcun'altro racconti cose che solo chi le ha vissute potrebbe esternale al meglio.
In breve ti faccio i miei complimenti per come sai distinguerti, i tuoi racconti hanno una firma e sono sempre apprezzabili.
Grazie cara. Farò tesoro di quanto mi hai fatto notare.  :)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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ciao @Poeta Zaza  :D le mie vacanze sono già finite e sto lavorando... però ho trovato il momento per commentare il tuo testo, che in verità ho letto proprio adesso; quindi ti spiego le mie impressioni dato che mi affido, come sempre, a cosa mi colpisce nell'immediato. La cosa che traspare è questo connubio di idee che si contorcono tra di esse, ma che nessuna di queste ne assume una portanza dominante. Aver scelto una traccia thriller per farne poi quasi un viaggio a ritroso nel tempo da utilizzare come percorso narrativo andava sviluppata senza togliere il registro del mistero. Purtroppo nello sforzo che fai a tenere in piedi il racconto finisci per far prevalere quello che meglio ti riesce: il fraseggio poetico in corsivo..  


Il vento che non incontra ostacoli non ha suono.
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la frase è bella anche se per forza di cose il vento incontra ostacoli e non si capisce a cosa intendi aprire..
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Davide non è  tipo da scomporsi: non per niente ha scelto un lavoro che lo porta a contatto con il crimine e la colpa, col dolore, la rabbia e l’emarginazione, e a saperli comunicare. Si sposta sul terrazzo a fumare e a pensarci su.
Deve usare il suo metodo da cronista per sbrogliare la matassa di fili ingarbugliati per poi tessere la trama con l’ordito. Quali i nodi?
- Nei due anni precedenti, a Natale, era stato Davide, per il giornale, a presidiare la zona dei delitti della prostituta e dell’assicuratore. Nessun indiziato né per l’uno né per l’altro, e la polizia non aveva trovato collegamenti tra i due episodi se non la festività;
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questa è la vera trama o almeno doveva essere al centro di tutto
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Gli si apre un ricordo. Anacronistico col Natale.
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Pensa al bulletto che lo affliggeva quindici anni prima, a un’altalena, e a un calcio alle stelle del dieci agosto sotto la rimessa aperta della cascina dei nonni.
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la risoluzione a cui arriva non è credibile.. è costruita troppo sull'indovinello e sui ricordi
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Le notizie su P.L. sono arrivate: è morto lo scorso 10 agosto. Che la paghi, che la paghi!
Un desiderio da stella cadente che si realizza 15 anni dopo, sotto lo stesso cielo?
Gli sembra di muoversi in una realtà romanzesca, a partire dall’indovinello che gli ha scavato nel cuore. 

Come poteva l'autore sapere dell'altalena e del perché dei suoi calci alle stelle dei desideri?
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poi questa morte di Pierluigi è una troncatura alla suspence  che un thriller deve avere... mi pare una scelta infelice per creare questo finale e la risoluzione della trama complicata che un serial killer si trova a muoversi...e qualcuno a districare
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in definitiva credo  di aver espresso sin dall'inizio del commento a caldo che non hai ben equilibrato l'idea del thriller e il percorso melodico con cui hai creato l'atmosfera nostalgica del protagonista. L'idea è buona, credimi, o meglio, è la tua intenzione buona. Ma il mix dei due componenti non sono ben dosati. Quindi, buona l'idea originaria, ma meno il risultato che hai ottenuto. Forse non te ne sei resa conto neanche dato che sei una che mai rinuncia al suo stile. Però cara mia, dovrai scrollarti di dosso per forza di cose questa smania... :P Comunque, come sempre ottima la tua scrittura...
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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Poeta Zaza ha scritto: ven dic 24, 2021 5:20 pm Il vento che non incontra ostacoli non ha suono.
@bestseller2020  :)

La frase sopra significa che il vento senza suono è un vento libero. 
Significa pure che tu puoi non accorgerti che c'è.
Poeta Zaza ha scritto: ven dic 24, 2021 5:20 pmIndovinello del killer:

Da terra puoi ancora sollevarti,
ma quando vedi il firmamento
sai che da lì dovrai allontanarti
però fa' attenzione al movimento
altrimenti sarai tu
il prossimo regalo.
Ho scritto quella frase sul vento, come incipit, perché per me  l'indovinello nascondeva il vento, che c'era ed era libero.
bestseller2020 ha scritto: lun dic 27, 2021 5:50 pm
in definitiva credo  di aver espresso sin dall'inizio del commento a caldo che non hai ben equilibrato l'idea del thriller e il percorso melodico con cui hai creato l'atmosfera nostalgica del protagonista. L'idea è buona, credimi, o meglio, è la tua intenzione buona. Ma il mix dei due componenti non sono ben dosati. Quindi, buona l'idea originaria, ma meno il risultato che hai ottenuto. Forse non te ne sei resa conto neanche dato che sei una che mai rinuncia al suo stile. Però cara mia, dovrai scrollarti di dosso per forza di cose questa smania... :P Comunque, come sempre ottima la tua scrittura...
Non sempre poetizzo i miei testi, lo dovresti sapere, caro il mio @bestseller2020     :)

Quando lo faccio, come adesso, me ne rendo conto.   :P

Le tue critiche sono legittime e coerenti. Ho dato uno svolgimento un po' incoerente, volendo cavalcare l'onda di quel flash dell'altalena cui mi ha fatto pensare l'indovinello. 
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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Ciao. Ho letto con piacere il tuo racconto. Lo stile è molto buono. Gli inserti poetici, che sono un po' la tua firma, si inseriscono bene in questa storia un po' sospesa tra mistero e ricordi d'infanzia.
L'unico appunto che mi sentirei di fare è di chiarire meglio il legame tra le due storie: quella del killer e quella dell'infanzia di Davide. Si basa tutto sull'interpretazione dell'indovinello, ma poi dici che nessuno conosceva quell'episodio... Insomma, mi è rimasta la curiosità su chi fosse il killer misterioso (non Pierluigi, visto che è morto mesi prima) e sui suoi motivi. A meno che mi sia sfuggito qualcosa di essenziale (cosa che non escludo)
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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Silverwillow ha scritto: sab gen 01, 2022 11:01 pm Ciao. Ho letto con piacere il tuo racconto. Lo stile è molto buono. Gli inserti poetici, che sono un po' la tua firma, si inseriscono bene in questa storia un po' sospesa tra mistero e ricordi d'infanzia.
L'unico appunto che mi sentirei di fare è di chiarire meglio il legame tra le due storie: quella del killer e quella dell'infanzia di Davide. Si basa tutto sull'interpretazione dell'indovinello, ma poi dici che nessuno conosceva quell'episodio... Insomma, mi è rimasta la curiosità su chi fosse il killer misterioso (non Pierluigi, visto che è morto mesi prima) e sui suoi motivi. A meno che mi sia sfuggito qualcosa di essenziale (cosa che non escludo)
Grazie del tuo passaggio, @Silverwillow  :)

L'unico killer cui Davide poteva pensare grazie all'indovinello (e a una personalissima interpretazione)  era Pierluigi, escluso per la sua morte. Davide non sa cosa aspettarsi e io lo lascio ad aspettare con l'amico poliziotto che fino all'ultimo cerca di decriptare la mail di provenienza del messaggio. 
Insomma, ho scelto di dare spazio alle congetture e mi sono fermata sulla porta della soluzione. 
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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Poeta Zaza ha scritto: ven dic 24, 2021 5:20 pmIl giovane redattore capo di cronaca nera del quotidiano cittadino più diffuso tiene la mail dell’ufficio accesa sia sul lavoro che nel computer di casa. In questo momento, sta facendo la cyclette e si sta mettendo in pari con la corrispondenza arretrata quando gli appare questa malaugurata mail.
La ripetizione del termine "mail" nell'incipit è evitabile, secondo me.
Suggerirei "...quando gli appare questo messaggio:"
(dalla frase toglierei anche "malaugurato", perché la misura di quanto possa essere gradito, il lettore la dedurrà dal messaggio stesso).
Condivido con Alba il parere sulla non proprio perfetta funzionalità dell'incipit, comunque.
Potresti risolvere il problema del dove si trovi il protagonista in questo modo, secondo me:
...tiene la mail dell’ufficio accesa sia sul lavoro, sia a casa, dove in questo momento sta facendo la cyclette...
Riguardo l'uso dei corsivi nell'incipit (per indicare parole straniere di uso comune), io non lo condivido per questi due termini, che non sono ormai entrati in tutti i nostri vocabolari.
Più giusto, invece, a mio parere, l'uso che ne fai nel seguito per enfatizzare le frasi.

Poeta Zaza ha scritto: ven dic 24, 2021 5:20 pme a saperli comunicare.
Si tratta solo di un dettaglio, ma troverei più efficace un "doverli" al posto del "saperli": il lavoro ti porta a doverli comunicare, quindi devi imparare a farlo (va da sé che se arrivi a ricoprire l'incarico di redattore capo, devi aver imparato bene. E magari la frase suggerisce che la pratica porta il protagonista a mettere su freddezza e lucidità).
Poeta Zaza ha scritto: ven dic 24, 2021 5:20 pmDeve usare il suo metodo da cronista per sbrogliare la matassa di fili ingarbugliati per poi tessere la trama con l’ordito.
Non mi piacciono le locuzioni metaforiche non originali e i luoghi comuni. Te lo dirò molto francamente: li considero espedienti da autori che non sanno inventare. Consiglio sempre di starne alla larga, di provare a creare immagini proprie, e non caricare di (presunti) abbellimenti stereotipati le proprie storie.
Poeta Zaza ha scritto: ven dic 24, 2021 5:20 pmL’adolescente di ieri aveva un nemico, e a lui si rivolge oggi, sfruttando l’indovinello di uno sconosciuto che calza in modo straordinario – realtà romanzesca – con le sensazioni di un ragazzo  che per gioco dava calci alle stelle per poter esprimere quel desiderio feroce di rivalsa sul bullo.
Mmmh... assieme alla parafrasi dei versi costituisce un non felicissimo completamento di caratterizzazione, per un giornalista d'inchiesta che hai iniziato a rappresentarci come freddo ed esperto: non mette assieme indizi per poi creare collegamenti e fare deduzioni, ma adatta alle proprie teorie gli elementi del caso.
Poi, è vero, la realtà, come le storie, contemplano la fortuna e i colpi di genio estemporanei. Ma un noir, per quanto breve, dovrebbe provare ad avere una struttura più solida, secondo me.
Consiglierei di eliminare anche i suggerimenti narrativi come l'inciso "realtà romanzesca" (qui presentato come una riflessione del protagonista attraverso il narratore). Finisce per sembrare solo una giustificazione dell'autore che riconosce la debolezza dello svolgimento.
Poeta Zaza ha scritto: ven dic 24, 2021 5:20 pmElmo è anche bravo con l’informatica: mentre schiera gli antivirus migliori, con le sue capacità potrebbe risalire al vero mittente.
Anche un vice ispettore-amico-esperto informatico... Sì, capisco che il racconto è breve, ed è difficilissimo (l'ho sempre sostenuto) far stare un noir che si rispetti in soli ottomila caratteri. Ma trovo che concentrare tutta questa "potenza di fuoco" in due personaggi (il giornalista d'inchiesta modello, e il poliziotto moderno perfetto) sia un prezzo troppo alto che si chiede al lettore in termini di sospensione d'incredulità.
Poeta Zaza ha scritto: ven dic 24, 2021 5:20 pmGli sembra di muoversi in una realtà romanzesca
Ancora. Non posso che ribadire quanto ti ho detto prima.

E si arriva, per altro velocemente (Troppo? Maledetti ottomila!), al finale.
Io interpreto così:  il protagonista ha un doppio. Sembri suggerirmelo proprio tu, con i versi finali (troppa la conoscenza dei dettagli da parte dell'autore) e qui il suggerimento è sottostante, molto celato: ben fatto perché sono questi i "suggerimenti" che l'autore deve saper creare. Non per niente più su ho enfatizzato con il corsivo la mia nota su un altro suggerimento che la narrazione può legittimamente far risultare. Quindi, come avrai capito, non sono contrario "a prescindere" ai suggerimenti. Tutt'altro! Devono "solo" essere costruiti e spesi nel modo migliore, dall'autore).
Un doppio, dicevo, terribile e inconscio. Se ho interpretato bene, l'idea è buona e riesce a sorprendermi: brava.
Dovrebbe trattarsi di un doppio che ha consapevolezza della parte buona della propria personalità (mentre la parte buona deve esserne inconsapevole, ma io credo che la cronaca ci presenti, ogni tanto, casi criminosi nei quali si deve essere veificato un completo black-out della parte "buona", o "normale", chiamiamola così).
Il modo in cui ci arrivi al finale, invece, non mi convince del tutto. Risulta troppo repentino e, nonostante tu abbia, a mio parere correttamente, scelto di risolvere usando i versi, ricollegandoti quindi agl'indizi, sembra troncare il racconto. Però non posso sollevarti troppe eccezioni: un colpo di scena finale non può occupare metà della storia! Tuttavia può essere preparato meglio. Io ci proverei, in una eventuale revisione.
Per concludere, ecco il mio parere in sintesi: idea buona, struttura e svolgimento così così, stile da rivedere.
Aggiungo una nota: io non sono per lo "show-don't-tell-a-tutti-i-costi". Anzi! Per questo non ti ho fatto osservazioni in tal senso.
Leggo nel commento di Alba un (sempre giusto) invito alla misura. Sì, d'accordo, però far stare assieme una storia articolata (come si richiede a un "giallo"), che parte da un indizio così misterioso, credo non possa proprio fare a meno di una buona dose di narrazione "riepilogativa" (del pregresso e del presente della storia). Quindi, il famigerato tell, quando ci vuole ci vuole.
In questo caso, forse, scegliere di sviluppare un racconto lungo sarebbe stata la soluzione migliore per equilibrare un po' di più.
A rileggerti!

Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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queffe ha scritto: dom gen 02, 2022 11:45 am (Non so perché, ma avevo salvato in bozza il commento e, una volta richiamato e pubblicato, risulta pieno di interlinee che non riesco ad eliminare. Vedo cosa si può fare per risolvere).
Dovrei esserci riuscito, spero di non aver fatto errori.
Ho dovuto fare tutto manualmente perché non si attivava il terzo bottone da sinistra, quello della formattazione.
https://www.facebook.com/nucciarelli.ma ... scrittore/
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Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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queffe ha scritto: dom gen 02, 2022 11:38 amIo interpreto così:  il protagonista ha un doppio. Sembri suggerirmelo proprio tu, con i versi finali (troppa la conoscenza dei dettagli da parte dell'autore) e qui il suggerimento è sottostante, molto celato: ben fatto perché sono questi i "suggerimenti" che l'autore deve saper creare. Non per niente più su ho enfatizzato con il corsivo la mia nota su un altro suggerimento che la narrazione può legittimamente far risultare. Quindi, come avrai capito, non sono contrario "a prescindere" ai suggerimenti. Tutt'altro! Devono "solo" essere costruiti e spesi nel modo migliore, dall'autore).
Un doppio, dicevo, terribile e inconscio. Se ho interpretato bene, l'idea è buona e riesce a sorprendermi: brava.
Dovrebbe trattarsi di un doppio che ha consapevolezza della parte buona della propria personalità (mentre la parte buona deve esserne inconsapevole, ma io credo che la cronaca ci presenti, ogni tanto, casi criminosi nei quali si deve essere veificato un completo black-out della parte "buona", o "normale", chiamiamola così).
Sono felice che tu sia qui, @queffe  :saltello:

E lieta del tuo commento, ma devo schernirmi dal complimento che mi fai sopra e ti suggerisco di leggere la mia risposta a @Silverwillow per capire il mio semplice intreccio.  :si:
queffe ha scritto: dom gen 02, 2022 11:38 amA rileggerti!
Ti aspetto nell'altro mio racconto dove sei citato tra le righe... Mi faresti un grosso regalo a leggerlo.  :libro:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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Marcello ha scritto: dom gen 02, 2022 1:01 pm Dovrei esserci riuscito, spero di non aver fatto errori.
Ho dovuto fare tutto manualmente perché non si attivava il terzo bottone da sinistra, quello della formattazione.
Caro @Marcello, porta pazienza. Purtroppo con @queffe ti tocca fare gli straordinari. Ma di fondo, sotto la pelliccia d'orso, è una  persona buona. Certo, arriva qui dopo mesi e mesi e pianta subito su un casino senza precedenti, ma vabbè...  :asd:
Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.

Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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Cara @Poeta Zaza,
eccomi finalmente  :).
Abbiamo scelto la stessa traccia e noto con piacere che l'indovinello anche a te ha dato del filo da torcere. Inoltre, entrambe, e ti giuro non ti avevo letto prima di ieri, abbiamo usato le stesse parole per descrivere il lavoro del protagonista. Mi ha fatto sorridere tutto questo.
Non era un traccia semplice, secondo me. Incastrare quel maledetto indovinello è stato molto complicato e, tu con l'altalena, io con il terrazzo, ci siamo arrampicate tanto, tanto in alto da dove era molto facile cadere e... siamo cadute.
In entrambi le storie manca qualcosa: questo fiuto giornalistico a cui tutte e due abbiamo creduto, non ha convinto i lettori a quanto pare... (solo perché "loro" non hanno il nostro fiuto, giornalistico appunto. Tiè).  :asd:
Cosa dire, lo sai che ti leggo sempre con tantissimo piacere e so che da te posso imparare molto, ma questo non credo sia il tuo racconto più riuscito. Traccia difficile, indovinello impestato, 8000 - 16000 troppo pochi per uccidere, salire, volare, brillare, scoprire, indovinare, imbambolare , convincere e vincere.
Sarà per la prossima volta.
Sempre un grande piacere incontrarti.

:hug: <3
Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.

Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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paolasenzalai ha scritto: mer gen 05, 2022 12:19 am Cara @Poeta Zaza,
eccomi finalmente  :).
Abbiamo scelto la stessa traccia e noto con piacere che l'indovinello anche a te ha dato del filo da torcere. Inoltre, entrambe, e ti giuro non ti avevo letto prima di ieri, abbiamo usato le stesse parole per descrivere il lavoro del protagonista. Mi ha fatto sorridere tutto questo.
Non era un traccia semplice, secondo me. Incastrare quel maledetto indovinello è stato molto complicato e, tu con l'altalena, io con il terrazzo, ci siamo arrampicate tanto, tanto in alto da dove era molto facile cadere e... siamo cadute.
In entrambi le storie manca qualcosa: questo fiuto giornalistico a cui tutte e due abbiamo creduto, non ha convinto i lettori a quanto pare... (solo perché "loro" non hanno il nostro fiuto, giornalistico appunto. Tiè).  :asd:
Cosa dire, lo sai che ti leggo sempre con tantissimo piacere e so che da te posso imparare molto, ma questo non credo sia il tuo racconto più riuscito. Traccia difficile, indovinello impestato, 8000 - 16000 troppo pochi per uccidere, salire, volare, brillare, scoprire, indovinare, imbambolare , convincere e vincere.
Sarà per la prossima volta.
Sempre un grande piacere incontrarti.

:hug: <3
@paolasenzalai  Grazie del passaggio, cara Paola!  :)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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Ciao Poeta Zaza,
Ti dirò... a me il tuo racconto è piaciuto. Non sarà riuscitissimo come noir, soprattutto per la mancanza di un finale che soddisfi il lettore, ma compensa con alcuni elementi che ho trovato molto belli. In primis l'idea dell'altalena e del calcio alle stelle,  mi piace davvero tanto come immagine. Molto bella anche la frase iniziale sul vento che non fa rumore. Insomma io questo racconto lo riprenderei e, magari, lo renderei più corposo in modo da dare maggior spazio all'intreccio poliziesco, perché ne vale la pena secondo me.
A presto!

Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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ivalibri ha scritto: mar gen 11, 2022 3:35 pm Ciao Poeta Zaza,
Ti dirò... a me il tuo racconto è piaciuto. Non sarà riuscitissimo come noir, soprattutto per la mancanza di un finale che soddisfi il lettore, ma compensa con alcuni elementi che ho trovato molto belli. In primis l'idea dell'altalena e del calcio alle stelle,  mi piace davvero tanto come immagine. Molto bella anche la frase iniziale sul vento che non fa rumore. Insomma io questo racconto lo riprenderei e, magari, lo renderei più corposo in modo da dare maggior spazio all'intreccio poliziesco, perché ne vale la pena secondo me.
A presto!
Grazie delle belle considerazioni e dei buoni suggerimenti, cara @ivalibri    :)  
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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Almissima ha scritto: mar gen 11, 2022 3:58 pm A me é piaciuta molto l'idea di trasformare un racconto noir in una riflessione sul proprio passato, anche la voglia di sapere che fine ha fatto il bullo ci sta.
Ammetto che non mi aspettavo  una soluzione del giallo, per cui il tuo finale sospeso, perché tale lo considero, mi ha soddisfatto.
Insomma per me pollice alzato: brava!
Lieta di avere il tuo passaggio (ci ho creduto sino all'ultimo che saresti riuscita a essere dei nostri!  (y) )

e il tuo  apprezzamento, cara @Almissima    :)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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Ciao @Poeta Zaza. Parto dall'incipit: bellissimo! Indipendentemente dal nesso che si possa trovare nella storia, ma sia in un caso che nell'altro il lettore viene stimolato.
La scelta di rievocare l'indovinello nei ricordi è molto ardita. La pensata è ingegnosa, forse la verosimiglianza meno. Chissà , magari qualche altro appiglio da giallo per far scattare la scintilla con più energia e stupore, ma non saprei suggerirti ora in che modo. Rimane qualcosa di irrisolto ma non è questo un problema, secondo me.
Forse manca un'elaborazione più approfondita e qualche elemento da snocciolare in più che colleghi gli eventi. Ma complimenti per la trovata.
Poi, (penso di averlo già detto) apprezzo gli inserimenti in prosa .
A rileggerti

Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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Kasimiro ha scritto: mar gen 11, 2022 5:36 pm Ciao @Poeta Zaza. Parto dall'incipit: bellissimo! Indipendentemente dal nesso che si possa trovare nella storia, ma sia in un caso che nell'altro il lettore viene stimolato.
La scelta di rievocare l'indovinello nei ricordi è molto ardita. La pensata è ingegnosa, forse la verosimiglianza meno. Chissà , magari qualche altro appiglio da giallo per far scattare la scintilla con più energia e stupore, ma non saprei suggerirti ora in che modo. Rimane qualcosa di irrisolto ma non è questo un problema, secondo me.
Forse manca un'elaborazione più approfondita e qualche elemento da snocciolare in più che colleghi gli eventi. Ma complimenti per la trovata.
Poi, (penso di averlo già detto) apprezzo gli inserimenti poetici in prosa .
A rileggerti 
Hai ragione, caro @Kasimiro   :)

Ci ho pensato e ripensato, ma qualche appiglio da giallo per intrigare di più il lettore non l'ho trovato. 

Ma sono lieta del tuo apprezzamento sull'intreccio nel suo complesso e sui miei inserimenti poetici. Grazie!
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]@Poeta Zaza  ciao. Ti commento ora, ma ti avevo letta per prima. Poi i racconti hanno iniziato a crescere... [/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Comunque questo tuo pezzo non mi è dispiaciuto, l'idea di inserire l'indovinello una riga per volta e riportare a galla una vicenda del passato, è intrigante.[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]La tua prosa è sempre pulita e precisa.[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Forse cosa manca, e parlo di un sentire personale, è un po' di tensione, per il resto, bene.[/font]

[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]A rileggerti[/font]
Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.

Re: [CN2021/R] Un calcio ai desideri

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Poeta Zaza ha scritto: ven gen 14, 2022 7:22 pmGrazie per le tue parole, @Louca c.  :)

Ma perché hai cambiato faccia? Ti conoscevo più bello, col ban 
Perché è la mia faccia. Quello col ban all'epoca della foto avrà avuto vent'anni, io ne ho quasi quarantacinque :D
Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.
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