[MI 160 ] Enzo e Cinzia

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Traccia di mezzogiorno

“Un uomo entra al bar e …”
“Enzo, ti devo parlare.”
“È come un tarlo, non mi viene più in mente come fa questa barzelletta.”
“Senti, volevo dirti che …”
“Cinzia, amore scusami. Non riesco a concentrarmi. Continuo a pensare a questa vecchia barzelletta. Ti ricordi come ti faceva ridere, tesoro?”
“Si, certo. Però adesso…”
“Ma tu te lo ricordi come faceva? Noi due eravamo qui. Era la sera che poi mi sono dichiarato e ti ho baciato.”
“Mi ricordo. Eravamo qui a questo tavolino. Il bacio. È stato bellissimo. Io però vorrei dirti…”
“Senti, vuoi bere ancora qualcosa? Potrei ordinare altre due birre e qualche patatina. La birra ti mette di buon umore e magari… Cameriere! Due birre e patatine, per favore!”
“Enzo guardarmi, smetti di fissare l’airone impagliato.”
“Ma Cinzia, lui ci ha fatto da testimone, è l’unico che si è reso conto che quella sera era nata la nostra storia. Eravamo così felici che non fosse una cicogna!”
“Smettila, Enzo! C’è una cosa importante che devi sapere. Non rendere le cose più difficili!”
“Non c’è niente di difficile fra noi. Io ti amo, tu mi ami e insieme non ci ricordiamo quella fantastica barzelletta con cui ti ho conquistato. Tutto qui. Dai, adesso concentrati!”
“Per favore, smetti di interrompermi. Sono seria.”
“Ma come faccio a prenderti sul serio con quei due baffi di schiuma che ti ritrovi. Appena riesco te li bacio via, così torni bellissima come sei.”
“Ti prego ascoltami!”
“Cinzia, rilassati! Brindiamo al nostro quinto anniversario e godiamoci la serata. Non fosse per l’uomo che entra in un bar e porca miseria! Mi da fastidio non ricordarmelo. C’è qualcosa che non mi suona.”
“Ho un altro!”
“Lo so. Forse iniziava in maniera diversa questa storiella.”
“Non è una storiella. Ci amiamo.”
“Non importa. Amavi anche gli altri, ami anche me. Però Cinzia, dai, dammi una mano, altrimenti stanotte non ci dormo.”
“Questa volta è diverso.”
“Dici che inizia in maniera diversa?”
“Dico che la mia relazione con questo uomo è diversa. E poi cosa vuol dire che lo sai. Cosa sai esattamente? Cosa credi di aver capito?”
“So che il non ricordarmi della storia dell’uomo che entra nel bar mi farà impazzire. So che ti amo e che non importa con quanti altri uomini vai a letto, finché torni a casa a fare colazione con me.”
“Enzo, io non posso più.”
“Certo che puoi. Fai uno sforzo. Concentrati!”
“Io non posso più stare con un uomo a cui non importa condividermi. Ho già preso quello a cui tengo, il resto non lo voglio. Ciao.”
“Cinzia, ma cosa fai? Te ne vai così? Senza dirmi altro?”
“Non era nel bar. Un uomo entra nel caffè.”
“Splash!”

Re: [MI 160 ] Enzo e Cinzia

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Ciao @Almissima 
Un bel dialogo serrato, una storia amara che hai saputo alleggerire con la tua innata eleganza nella scrittura. Ottima la chiusa finale! Una delle freddure più classiche che ben chiude il cerchio iniziale. L’airone ha un po’ sorvolato sulla presa di coscienza dei due. È un ingrediente stravagante che però sei riuscita a integrare nel racconto.
Un saluto e tanti complimenti per la creatività e bravura.  (y)

Re: [MI 160 ] Enzo e Cinzia

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Almissima ha scritto: Enzo guardarmi, smetti di fissare l’airone impagliato
:asd: Anche il mio airone è impagliato! 
Almissima ha scritto: Appena riesco te li bacio via
Carinissima questa frase.
Almissima ha scritto: “Non era nel bar. Un uomo entra nel caffè.”
“Splash
Divertente e originale interpretazione della traccia, in un racconto frizzante come tuo solito. Grazie, @Almissima:love:
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Re: [MI 160 ] Enzo e Cinzia

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ciao @Almissima scusami se non ho capito la storia dell'uomo che entra al bar all'inizio e poi alla fine " non era nel bar. Un uomo entra nel caffè. Splash"

Nell'insieme si capisce che lei lo liquida, ma la storia della barzelletta, mi fa pensare che non sia così!

Cosa hai voluto criptare che io non capisco? ciao ciao aspetto le risposte... :facepalm:
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [MI 160 ] Enzo e Cinzia

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@bestseller2020  
Forse sono stata troppo sintetica.
È il dialogo fra due persone che sanno perfettamente di cosa stanno parlando. Parlano di tradimento, di lasciarsi. Ma uno dei due trova inaccettabile lasciarsi e allora si aggrappa disperato a quella banale freddura che fu galeotta per immergersi nei ricordi e allontanare la realtá. Ma non serve a nulla, e cosí come l'uomo nel caffé anche l'uomo che viene lasciato fa "Splash!".
In realtá ho voluto provare il brivido di raccontare una storia solo con dialoghi senza null'altro.

Re: [MI 160 ] Enzo e Cinzia

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Almissima ha scritto: In realtá ho voluto provare il brivido di raccontare una storia solo con dialoghi senza null'altro.
E ci sei riuscita benissimo!
Una storia di incomprensioni filtrata da una barzelletta. Ti confesso che neanche io avevo capito il finale, ma non c'è niente di strano: non capisco mai al volo le barzellette, tutti ridono e io no e me le devo fare spiegare! 😄
Ottima prova e ottimo inserimento dell'airone!
Ciao, @Almissima

Re: [MI 160 ] Enzo e Cinzia

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Ciao @Almissima  
Che l'airone sia impagliato o meno non ha importanza, quello che hai scritto è davvero molto bello.
Dai dialoghi scaturisce una storia in tutta la sua interezza, Da quando si baciano lì, davanti a quell'uccello fino al non ricordarsi come faceva quella barzelletta. Lei se ne va, lei lo tradisce, lei sa perfettamente come finiva la barzelletta lei è una che sa chi è e cosa vuole. Lui forse è un pò distratto, è sempre sta un pò distratto.
Molto bello, complimenti

Re: [MI 160 ] Enzo e Cinzia

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@Almissima bello questo dialogo serrato! L'ho immaginato come uno scorrere senza sosta, anche se venato da un po' di malinconia perchè pensare a una persona che sopporta i tradimenti dell'altra pur di non venire lasciata, come dire, è una dinamica che si verifica, ma rattrista anche senza dover tirare in ballo la poca autostima e cose simili. Per fortuna sei riuscita a spezzare un'atmosfera potenzialmente triste e far prevalere la dinamicità dei discorsi fra i due protagonisti su tutto il resto. 
Tanto la notte capirà: http://www.argentovivoedizioni.it/scheda.aspx?k=capira
"Anna, non fare come quelle band che mi parlano del loro secondo disco quando devono ancora pubblicare il primo!" (cit.)

Re: [MI 160 ] Enzo e Cinzia

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Almissima ha scritto: Forse sono stata troppo sintetica.
È il dialogo fra due persone che sanno perfettamente di cosa stanno parlando. Parlano di tradimento, di lasciarsi. Ma uno dei due trova inaccettabile lasciarsi e allora si aggrappa disperato a quella banale freddura che fu galeotta per immergersi nei ricordi e allontanare la realtá. Ma non serve a nulla, e cosí come l'uomo nel caffé anche l'uomo che viene lasciato fa "Splash!".
In realtá ho voluto provare il brivido di raccontare una storia solo con dialoghi senza null'altro.
Quello che qui spieghi  è  quello che il lettore capisce. E non è facile raccontare una separazione seria girando intorno a una barzelletta. 

Brava, @Almissima:)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [MI 160 ] Enzo e Cinzia

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@Almissima Ciao!
Che bel racconto dialogato! Equilibrato, fine, disperatamente veritiero. Complimenti per come hai reso efficace il dialogo e il progressivo disvelamento che i due stavano giocando a carte scoperte: per me ha reso il profondo senso della solitudine che oggi accompagna molte coppie (oggi come eri, in realtà).
Il colpo di genio è stata la battuta di chiusura. Penso che solo una mente geniale (appunto) poteva idearlo  :hug:  
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