[MI 160] Caffè letterario con volatile e donna

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Traccia di mezzogiorno: Un uomo entra in un bar e...
Caffè letterario con volatile e donna
Augusto entra in un bar e ordina un caffè. Poi getta uno sguardo tra i tavoli e vede che Michele è già seduto e sta leggendo il giornale. Il fatto lo sorprende un pochino perché di solito agli incontri del sabato pomeriggio arriva sempre per primo lui. Pensa allora di aspettare il caffè al bancone e di portarselo da solo al tavolo, e prendere così due piccioni con una fava: innanzitutto perché gli piace fare tutto da solo (e non nel senso in cui in genere sono abituate le persone, a meno che non pensino di essere del tutto in balia del loro destino) e poi per avere occasione di osservare il suo autore in un momento di quotidianità. Michele non è granché diverso dal solito, ha modo di constatare. Legge il giornale con la sua solita aria sorniona, quella che usa quando si rivolge a lui per canzonarlo e ha il solito tic che lo costringe a strizzare gli occhi.
- Ecco il suo espresso, signor Augusto - dice il barista - Anche oggi caffè letterario con il signor Michele?
Ad Augusto pare di vedere in lui lo stesso sguardo canzonatorio del suo amato scrittore.
- Eh già, come tutti i primi sabati del mese - risponde Augusto mentre prende la tazzina per portarsela al tavolo.
Non può fare a meno di notare che questa tintinna vistosamente sul piattino. Colpa di quel maledetto tremolio di cui soffre e di cui si ripromette sempre di parlare a Michele. A lui non costerebbe nulla toglierglielo ma ogni volta non fa a tempo a parlarne che l'incontro vola via.
- Augusto carissimo! Vieni, accomodati. Ho un sacco di cose da dirti - esordisce Michele non appena lo vede avvicinarsi a lui.
Augusto si siede con un po' di timore: l'ultima volta che gli ha detto così ci ha lasciato le penne sua madre. Con la storia che i conflitti sono importanti non fa altro che procurargli dispiaceri e disgrazie.
- Su, non fare quella faccia, - dice Michele che, purtroppo per lui, ha il dono di leggergli il pensiero - Non morirà nessuno questa volta.
- Anche perché mi sa che hai già fatto fuori tutti. Mio padre era già morto perché sono mezzo orfano, poi hai ammazzato mia sorella e la mia fidanzata. Infine pure mia madre che, poverina, non c'entrava niente con la mia storia.
- Come non c'entrava? Una madre c'entra sempre. Mai sentito parlare del complesso di Edipo?
- Ecco, mi mancava pure questo.
- Dai, Augusto, non essere bacchettone, non cercare di limitare la mia creatività.
- Va bene, però se mia madre è morta nello scorso capitolo, come fai a riesumarla e addirittura a farmi innamorare di lei?
- Augusto, Augusto... Non pensare in maniera ottocentesca, la storia non deve per forza svilupparsi in ordine cronologico.
- E va bene, ho capito. Però ti faccio notare che questo genere di storie non piacciono molto. Che ne diresti di un'altra fidanzata, normale voglio dire?
- No, ho qualcosa di molto meglio.
- Davvero? Ma, senti, già che ci vediamo, ti volevo dire, non è che potresti togliermi un fastidio che ho... - dice Augusto mentre afferra la tazzina per mostrargli il suo disturbo.
- Ma che ore sono? Già le tre e un quarto? È un po' in ritardo, mi sa.
Una folata di freddo sulle spalle fa rabbrividire Augusto. Si gira e vede che la porta del bar è aperta, anche se non ha visto entrare nessuno.
- Oh, eccolo. È arrivato - esclama Michele con un gran sorriso.
- Ma chi, scusa? Non mi pare sia entrato nessuno. A parte quel gabbiano, ma guarda te... Barista! Cacci via quell'uccello!
- Stai calmo, è Amilcare, è venuto apposta per conoscerti.
- Per conoscere me? Un gabbiano? Michele, per favore, che storia è questa?
L'uccello intanto fa uno svolazzo e si appollaia sulla sedia libera accanto a Michele. Si siede come può, con le zampe a penzoloni e le ali appoggiate sul tavolo, infine punta un occhio verso Augusto.
- Un gabbiano a chi? E io dovrei lavorare con questo ignorante, caro il mio Michele?
Al sentire la voce gracchiante uscire dal lungo becco di Amilcare, Augusto lascia cadere la tazzina che stava ancora reggendo in mano.
- Un gabbiano, tsè. Ma ti pare? Uè, bello, sono un airone io. Ma 'sti cazzi.
- Ma come, parla? Ed è pure maleducato - riesce a dire Augusto.
- Calma, ragazzi, calma, non litigate – lo interrompe Michele – ognuno di voi avrà un ruolo importante nel romanzo, non c’è bisogno di essere gelosi l’uno dell’altro. Intanto Amilcare dovrebbe ordinare qualcosa. Cosa prendi? Tranquillo, offro io, ovviamente. Un caffè?
- Non bevo certe porcate, non sono mica un umano. Però prenderei volentieri un po’ di sushi.
- Certo, sushi. Beppe, porta un piattino di sashimi al mio ospite!
Augusto guarda incredulo le scene che seguono: il barista che prende l’ordinazione, sashimi e sushi di salmone al sesamo senza salsa wasabi, il medesimo barista che porta il piatto, Amilcare che armeggia con le ali le bacchette e spilucca con il suo lungo becco la pietanza.
- A chi può essere venuta in mente un’idea del genere? Un airone, in un bar? – sbotta allora Augusto, esasperato non tanto dal bizzarro comportamento del volatile ma piuttosto dalla nonchalance con cui Beppe e Michele lo trattano.
- Sì, lo so, sono un genio, – risponde Michele – finalmente la svolta da dare al libro. Basta con queste storie introspettive, basta con i personaggi mediocri alle prese con lutti e disgrazie. Un airone è un personaggio nobile, colto, lontano da qualunque stereotipo. La presenza animale irrompe nel quotidiano e ne stravolge le regole. E poi l’animale parlante ha una illustre tradizione letteraria: Esopo mica era un cialtrone qualsiasi.
- Ve bene, va bene, abbiamo capito, – dice Amilcare – un romanzo surrealista in cui l’animale dimostra la propria superiorità sull’essere umano, certo. Quello che mi sfugge è il senso di questo incontro. Perché ci siamo dovuti incontrare?
- Eh, Amilcare, è una tradizione. Io e Augusto ci vediamo una volta al mese per discutere, sai, per vedere che direzione prendere.
- Metaletteratura, sì, lo so. È che in realtà non mi aspettavo un tale personaggio come spalla.
- E secondo te, io me lo aspettavo? – urla Augusto – E poi cos’è questa storia della spalla?
Un’altra folata di vento fa rabbrividire di nuovo Augusto. Anche Amilcare pare risentirne da come gonfia il piumaggio. Questa volta alla porta appare una presenza femminile.
- Oh, - esclama Michele – è arrivata Camilla, scusate, ma devo proprio andare.
- E chi è? Un altro personaggio?
- No, Augusto, è la mia fidanzata e le ho promesso che l’avrei accompagnata a fare shopping. Ma voi rimanete pure, cari. Parlate, fate conoscenza, prendete appunti se vi vengono delle idee.
Detto questo, Michele va a pagare alla cassa e se ne esce a braccetto con Camilla.
Per alcuni lunghi istanti Augusto e Amilcare restano attoniti a fissare un punto dinnanzi a sé, senza osare guardarsi in faccia. È Amilcare a rompere il silenzio imbarazzante:
- Quindi di che ti occupi, visto che non sei di certo un ornitologo?
- Lavoro al catasto.
- E che è?
- Lascia stare, è un lavoro palloso.
- Potremmo dire a Michele di cambiartelo.
- Macché, guarda, lui fa il democratico, dice ci vediamo, decidiamo insieme, ma poi fa di testa tua. È meglio che ti abitui subito.
- Mi sa che hai ragione. Ma non ci possiamo ribellare? Potrebbe scrivere due romanzi diversi.
- Figurati, ora ha pure la fidanzata, non ci considererà nemmeno.
Amilcare si accoccola sconsolato, piegando il collo e arruffando le piume. Poi domanda:
- Ma secondo te, almeno un favore glielo posso chiedere?
- Cosa?
- Avrei un fastidio alla zampa sinistra, si contrae ogni tanto contro la mia volontà. Non è che potrebbe togliermelo?

Re: [MI 160] Caffè letterario con volatile e donna

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Bene, bene, bene, eccoci qua, Cetty.
Non userò la spada laser, perché a questo punto mi sembrerebbe scorretto.
Iniziamo... Uàn, ciù, tri GO!
ivalibri ha scritto: perché gli piace fare tutto da solo (e non
Quanto odio sta piattaforma  :facepalm:

Questa frase mi attrae e mi lascia perplesso allo stesso tempo. Mi attrae perché mi piace fare tutto da solo, vivo solo, il lockdown mi ha abituato a fare tutto da solo e la minima intromissioni, che dire, anche in cucina, da parte di qualcun altro mi infastidisce. E noto la stessa cosa in parecchie altre persone, quindi credo non sia solo questione mia. Quindi mi sembra che sia una sentenza che in un certo senso fotografa qualcosa dell'animo umano. Al contempo mi lascia perplesso proprio perché, non ritenendo sia un fatto molto raro, non capisco bene il prosieguo del ragionamento: in che senso sono abituate in genere le persone? Quali persone? Si può dire che le persone in genere siano abituate o si può dire che alcuni così e altri colì? Uovo o gallina? Apresi dibattito... Dunque, forse, ragionerei un po' di più tra quello che è in parentesi e proverei a riformulare senza cadere in conclusioni un po' facilone su cosa fanno in genere le persone (concetto davvero scivoloso).
ivalibri ha scritto: A lui non costerebbe nulla toglierglielo
Mmmm... ma allora la sensazione di prima era giusta... volevi dire, con "il suo autore", proprio il suo autore! Come in Pirandello o in Vonnegut. Giusto? Ci ho preso?
ivalibri ha scritto: l'ultima volta che gli ha detto così ci ha lasciato le penne sua madre.
Beh, mi rispondo da solo, a quanto are ci ho visto giusto. Allora, prima ancora di proseguire, ti dico che l'idea è carina ma è ormai un topos letterario, quindi si fa dura, perché mostri sacri l'hanno affrontato prima. Ma quando il gioco si fa duro... Cettina risponde presente, quindi vediamo come te la sei giocata. 

La battuta sul complesso di Edipo è succulenta  :asd: Pure! Stavamo scarsi ad angherie. Ci avviciniamo al mood Fantozzi
ivalibri ha scritto: non è che potresti togliermi un fastidio che ho...
No!  :asd:

gabbiano a me...  :asd:

La farsa mi sta piacendo. 
Augusto guarda incredulo le scene che seguono: il barista che prende l’ordinazione, sashimi e sushi di salmone al sesamo senza salsa wasabi, il medesimo barista che porta il piatto, Amilcare che armeggia con le ali le bacchette e spilucca con il suo lungo becco la pietanza.
(copio incollo perché non ce la faccio a citare): può darsi che sia una mia interpretazione campata in aria, ma mi sembra di intravederci una sottile satira per la società un po' radical chic che è capace di offrire sushi agli animali, in nome di un paradossale antispecismo, ma che non si caca di pezza l'esigenze delle persone (vedi tremori che restano). Ma magari è un mio flah.

A chi può essere venuta in mente un’idea del genere? Un airone, in un bar? – sbotta allora Augusto, esasperato non tanto dal bizzarro comportamento del volatile ma piuttosto dalla nonchalance con cui Beppe e Michele lo trattano. come dargli torto?
- Sì, lo so, sono un genio, – risponde Michele
ivalibri ha scritto: Metaletteratura
Eh, già!
Macché, guarda, lui fa il democratico, dice ci vediamo, decidiamo insieme, ma poi fa di testa tua. È meglio che ti abitui subito.

direi che la lettura che ho dato prima acquista punti.  :si: Conosco il tipo.
- Avrei un fastidio alla zampa sinistra, si contrae ogni tanto contro la mia volontà. Non è che potrebbe togliermelo?
No, vabbé, finale da applausi.
@ivalibri , quando mi sono accorto che era un metaracconto ho pensato che avevi fatto un autogol. E invece per niente. L'ironia è sottile e funziona. Mi hai fatto ridacchiare a più riprese. Scritto molto bene, non avrei una virgola da segnalarti (anzi sì, una sola, questa qui)
ivalibri ha scritto: Il fatto lo sorprende un pochino - virgola -  perché di solito
ma capirai che è ben poca cosa rispetto alla mia capacità di scassare il cavapazzo.
Insomma, quello che ho di fronte lo trovo un testo maturo di una persona che è cresciuta moltissimo in questi anni e che si sta contendendo il titolo.
Brava!
Pollice in su e che vinca il peggiore  :sorrisoidiota: :diavolo2:
Scrittore maledetto due volte

Re: [MI 160] Caffè letterario con volatile e donna

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Edu ha scritto: Ahé, non si legge un cacchio  :facepalm:
Già te lo spiegai.  :D
Se fai un copia-incolla devi uscire dall'editor.
Cioè, apri il tuo post ma vai subito a cliccare sul secondo simbolo da sinistra sulla striscia e così esci dall'editor.
Compare la scritta "Messaggio". Ci clicchi sopra e scrivi normalmente, compresi i copia-incolla.

Ora, per @ivalibri , vai a eliminare i post confusi e riscrivili, @Edu.  ;)
Ultima modifica di Poeta Zaza il dom dic 12, 2021 9:22 pm, modificato 1 volta in totale.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [MI 160] Caffè letterario con volatile e donna

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[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]vai a eliminare i post confusi e riscrivili[/font]

[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Carerrima @Poeta Zaza , il bene più prezioso è il tempo che non ho, a meno che non mi sostituisci tu al lavoro, la qual ipotesi mi garba  :si:[/font]

[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Cetty è tipa smart, leggerà tra le righe (è il caso di dirlo :asd: )[/font]
Scrittore maledetto due volte

Re: [MI 160] Caffè letterario con volatile e donna

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[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Bene, bene, bene, eccoci qua, Cetty.[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Non userò la spada laser, perché a questo punto mi sembrerebbe scorretto.[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Iniziamo... Uàn, ciù, tri GO![/font]
ivalibri ha scritto: [font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif] perché gli piace fare tutto da solo (e non[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Quanto odio sta piattaforma  [/font]:facepalm: 

[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Questa frase mi attrae e mi lascia perplesso allo stesso tempo. Mi attrae perché mi piace fare tutto da solo, vivo solo, il lockdown mi ha abituato a fare tutto da solo e la minima intromissioni, che dire, anche in cucina, da parte di qualcun altro mi infastidisce. E noto la stessa cosa in parecchie altre persone, quindi credo non sia solo questione mia. Quindi mi sembra che sia una sentenza che in un certo senso fotografa qualcosa dell'animo umano. Al contempo mi lascia perplesso proprio perché, non ritenendo sia un fatto molto raro, non capisco bene il prosieguo del ragionamento: in che senso sono abituate in genere le persone? Quali persone? Si può dire che le persone in genere siano abituate o si può dire che alcuni così e altri colì? Uovo o gallina? Apresi dibattito... Dunque, forse, ragionerei un po' di più tra quello che è in parentesi e proverei a riformulare senza cadere in conclusioni un po' facilone su cosa fanno in genere le persone (concetto davvero scivoloso).[/font]
ivalibri ha scritto: [font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif] A lui non costerebbe nulla toglierglielo[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Mmmm... ma allora la sensazione di prima era giusta... volevi dire, con "il suo autore", proprio il suo autore! Come in Pirandello o in Vonnegut. Giusto? Ci ho preso?[/font]
ivalibri ha scritto: [font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif] l'ultima volta che gli ha detto così ci ha lasciato le penne sua madre.[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Beh, mi rispondo da solo, a quanto are ci ho visto giusto. Allora, prima ancora di proseguire, ti dico che l'idea è carina ma è ormai un topos letterario, quindi si fa dura, perché mostri sacri l'hanno affrontato prima. Ma quando il gioco si fa duro... Cettina risponde presente, quindi vediamo come te la sei giocata. [/font]

[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]La battuta sul complesso di Edipo è succulenta  [/font]:asd:[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif] Pure! Stavamo scarsi ad angherie. Ci avviciniamo al mood Fantozzi[/font]
ivalibri ha scritto: [font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif] non è che potresti togliermi un fastidio che ho...[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]No!  [/font]:asd: 

[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]gabbiano a me...  [/font]:asd: 

[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]La farsa mi sta piacendo. [/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Augusto guarda incredulo le scene che seguono: il barista che prende l’ordinazione, sashimi e sushi di salmone al sesamo senza salsa wasabi, il medesimo barista che porta il piatto, Amilcare che armeggia con le ali le bacchette e spilucca con il suo lungo becco la pietanza.[/font][/font]

[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif](copio incollo perché non ce la faccio a citare): può darsi che sia una mia interpretazione campata in aria, ma mi sembra di intravederci una sottile satira per la società un po' radical chic che è capace di offrire sushi agli animali, in nome di un paradossale antispecismo, ma che non si caca di pezza l'esigenze delle persone (vedi tremori che restano). Ma magari è un mio flah.[/font]

[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]- A chi può essere venuta in mente un’idea del genere? Un airone, in un bar? – sbotta allora Augusto, esasperato non tanto dal bizzarro comportamento del volatile ma piuttosto dalla nonchalance con cui Beppe e Michele lo trattano.[/font][/font]

[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]come dargli torto?[/font][/font]

[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]- Sì, lo so, sono un genio, – risponde Michele –[/font][/font][/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]:bandiera: [/font][/font][/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][/font][/font]
ivalibri ha scritto: [font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif] Metaletteratura[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Eh, già![/font][/font][/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][/font][/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif] Macché, guarda, lui fa il democratico, dice ci vediamo, decidiamo insieme, ma poi fa di testa tua. È meglio che ti abitui subito.[/font][/font][/font][/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][/font][/font][/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]direi che la lettura che ho dato prima acquista punti.  :si: Conosco il tipo.[/font][/font][/font][/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][/font][/font][/font]
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[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]- Avrei un fastidio alla zampa sinistra, si contrae ogni tanto contro la mia volontà. Non è che potrebbe togliermelo?[/font][/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]No, vabbé, finale da applausi.[/font][/font]

[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]@ivalibri @ , quando mi sono accorto che era un metaracconto ho pensato che avevi fatto un autogol. E invece per niente. L'ironia è sottile e funziona. Mi hai fatto ridacchiare a più riprese. Scritto molto bene, non avrei una virgola da segnalarti (anzi sì, una sola, questa qui)[/font][/font]

ivalibri ha scritto: [font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif] Il fatto lo sorprende un pochino - virgola -  perché di solito[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]ma capirai che è ben poca cosa rispetto alla mia capacità di scassare il cavapazzo.[/font][/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Insomma, quello che ho di fronte lo trovo un testo maturo di una persona che è cresciuta moltissimo in questi anni e che si sta contendendo il titolo.[/font][/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Brava![/font][/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Pollice in su e che vinca il peggiore  :sorrisoidiota: :diavolo2: [/font][/font]
Scrittore maledetto due volte

Re: [MI 160] Caffè letterario con volatile e donna

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@Edu era meglio prima

@ivalibri 
Dire che mi è piaciuto é dire poco.
Mi hai insospettito subito con quel fare tutto da solo. Sembrava un'osservazione così infantile, forse di qualcuno che le cose da solo non può farle.
È poi questo snobbissimo airone mi ha conquistato il cuore, snob, ma alla fine terra terra anche lui.
Complimenti, ottima prova!

E anche il titolo mi é piaciuto tantissimo!

Re: [MI 160] Caffè letterario con volatile e donna

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Grazie, carissimi!
Grazie @Edu
Tranquillo, sono riuscita a decifrare il tuo commento, che tra l'altro fa anche ridere (alla fine quel "sorriso idiota diavolo 2" è fantastico!
Che dire, grazie per l'apprezzamento,  da parte di uno scassapupazzi par tuo fa doppiamente piacere!
La tua Cetty
Grazie, @Almissima,
Sono contenta che ti sia piaciuto. 
E grazie anche a @Loscrittoreincolore,
Anche per la traccia proposta. A proposito non so se hai visto la frecciatina che ti ha lanciato il personaggio sull'idea dell'airone al bar! 😄

Re: [MI 160] Caffè letterario con volatile e donna

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Si @ivalibri  hai avuto davvero una bella ispirazione, la traccia di @Loscrittoreincolore  è veramente bella.
Quello che mi è piaciuto davvero tanto è il pezzo dove i personaggi parlano del loro autore.
ivalibri ha scritto: Macché, guarda, lui fa il democratico, dice ci vediamo, decidiamo insieme, ma poi fa di testa tua. È meglio che ti abitui subito.
- Mi sa che hai ragione. Ma non ci possiamo ribellare? Potrebbe scrivere due romanzi diversi.
Delizioso davvero. Meriti senza dubbio ogni bella parola che qui sopra ti è stata dedicata.

PS
Visto che ci sono voglio dire a @Edu  
I tuoi commenti criptati sono uno spasso :D

Re: [MI 160] Caffè letterario con volatile e donna

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Molto brava, @ivalibri e molto divertente il tuo racconto surreale!  :)

Ho solo un consiglio da darti per il titolo.
Qui ci troviamo in un caffè letterario dove si incontrano i personaggi fittizi della trama dei romanzi che li riguardano e l'idea del plot è già intrigante di suo. Ma il titolo che hai scelto penalizza il testo perché la donna - reale rispetto agli altri personaggi - è comunque marginale al surreale intreccio.
Ti suggerirei:

Caffè letterario con volatile protagonista.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [MI 160] Caffè letterario con volatile e donna

17
@ivalibri ciao!

Come scrivevo in un altro post, il livello con cui avete arricchito questo MI è strepitoso e il tuo racconto fa parte di quella categoria. 
Mi sa che a questo giro mi prenderò la squalifica perché non voterò: non possono bastare 3 voti!

@Edu per il copia/incolla, io uso il pulsante destro e seleziono "incolla come solo testo" e per adesso funziona!

Re: [MI 160] Caffè letterario con volatile e donna

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ivalibri ha scritto: Un gabbiano, tsè. Ma ti pare? Uè, bello, sono un airone io. Ma 'sti cazzi
Uè, Ivana, ci siamo date entrambe al turpiloquio in questa tornata...  ;)
ivalibri ha scritto: Quindi di che ti occupi, visto che non sei di certo un ornitologo?
- Lavoro al catasto.
- E che è?
- Lascia stare, è un lavoro palloso.
Divertentissimo.
ivalibri ha scritto: A chi può essere venuta in mente un’idea del genere? Un airone, in un bar? –
Io lo so! Io lo so!
ivalibri ha scritto: Metaletteratura, sì, lo so.
Un po' di personaggi in cerca d'autore... no, l'autore c'è già! 
Come @Poeta Zaza, anche tu hai avuto una bella idea metaletteraria: allegra e divertente. Grazie, @ivalibri
https://www.amazon.it/rosa-spinoZa-gust ... B09HP1S45C

Re: [MI 160] Caffè letterario con volatile e donna

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Grazie cari @bestseller2020@Alba359@Poeta Zaza@L@Ippolita
Sono molto contenta che il racconto vi sia piaciuto, anche perché mi piace un sacco il genere comico ma di solito non mi riesce molto bene... 
Poeta Zaza ha scritto: solo un consiglio da darti per il titolo.
Qui ci troviamo in un caffè letterario dove si incontrano i personaggi fittizi della trama dei romanzi che li riguardano e l'idea del plot è già intrigante di suo. Ma il titolo che hai scelto penalizza il testo perché la donna - reale rispetto agli altri personaggi - è comunque marginale al surreale intreccio.
Grazie Poeta Zaza, in effetti il titolo che avevo pensato era 'Caffè letterario con volatile" ma non mi suonava bene, allora ho aggiunto donna, anche se è una figura marginale nel racconto. Da cambiare sicuramente!
Ippolita ha scritto: Uè, Ivana, ci siamo date entrambe al turpiloquio in questa tornata...  ;)
Eh già, con questi aironi maleducati che ci sono in giro 😄
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