[MI 159] Cincin al destino

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Traccia di Mezzogiorno: Il debito 

[MI 159] Cincin al destino

Callisto non era mai stato un tipo determinato. Sin che poteva, sceglieva di non decidere. 
Come mentalità, si riteneva un liberale: vivi e lascia vivere. Sei credente? Gli era stato chiesto. 
- Lo aspetto “fuori”: spero per Lui che ci sia. - Questa era stata la sua risposta.

Di lavorare, non aveva mai avuto voglia. Per un caso fortunato, si era trovato una vita facile e su misura per lui.
Indifferente alla compagnia dei suoi simili, da giovane aveva preso la sua strada: coadiuvare un famoso influencer del Web nella correzione dei suoi testi di opinione. Da lì a coadiuvarlo nella formulazione del pensiero il passo era stato breve.
Quando era arrivata la pandemia, Callisto, single e solitario da sempre, non si era vaccinato per mancanza di rischio sociale, per il suo specifico caso.
Il suo socio, da sempre presentatosi con il nickname di Gioele, d’intesa con lui, aveva trovato appetibile cavalcare l’onda dei No-vax.
In conferenza, (non video, per scelta del blogger) dopo essersi fatti autonomamente una infarinatura sul Web delle due tendenze, e considerata la giovane età del quasi un milione di followers, Callisto aveva condotto per mano l’embrionale idea del Gioele, così argomentando:

- A cosa assistono i nostri giovani seguaci sulla scena politica e sociale odierna da qualche anno? A soluzioni raffazzonate se non deleterie di adulti con potere decisionale superiore alle proprie capacità, nel campo della sanità, del lavoro e dello sport. Ogni ambito della vita di prima viene visto come compromesso. Qualcuno deve imbrogliare, guidare la naturale ribellione allo stato delle cose.
-  Cosa ne pensano i più tanti?  - chiede Gioele.
- Che, anche se sostituiti, non ci saranno profili maggiori di competenza di fronte all’assoluta novità dell’evento in tempi di globalizzazione e connessione planetaria.
Callisto prosegue la sua disanima:
- Se, invece di fatica e sudore per produrre al tuo fisico i muscoli e la forza necessaria, ti pompi di estrogeni e di ormoni finti, cosa diventi? Un uomo di plastica.
- Se, invece di schierare i tuoi anticorpi naturali a combattere il virus dell'influenza e quello del Covid, tu che sei giovane e sano, e ti vaccini contro entrambi, cosa diventi? Un uomo senza anticorpi suoi, e con un’immunità indotta a vita.

Gioele conclude il pistolotto:
- Dalla fiducia nell’alto alla sfiducia dal basso.

Poste le basi del pensiero pilotato per il loro Web-club, i due, dopo qualche tempo,  si incontrano di persona per la prima volta, a casa di Callisto per i loro affari privati.
- Una volta o l’altra voglio vederti a casa tua, Gioele.
- Meglio da te, credimi. Sono io quello popolare.

Ma il discorso prende presto una brutta piega:
- Ho bisogno subito dei soldi che mi devi – fa Gioele. - È esiziale per me, per una mia nuova attività, ed è per questo che ci troviamo qui. Spero tu abbia smesso col vizio del gioco.
- Co-come fai a dirmi su-subito? - balbetta l’altro, rovesciando il drink mentre si alza di scatto dalla poltrona.
- Io ora so dove vivi e tu no. Vuoi perdere la tua retribuzione mensile e la bella vita che fai? Ti chiedo solo la restituzione di un prestito, quel capitale per il quale mi hai implorato e del quale mi hai garantito la restituzione.
Callisto diventa bianco come una bandiera di resa:
- Non ne ho neanche la quarta parte. Ti do quella e ogni anno per tre anni la stessa sino al saldo.- dice, con gli occhi imploranti di un cane appena bastonato dal padrone.
Gioele ride sguaiatamente:
- C’è solo un modo per te di cavartela e farti abbonare il debito.
Callisto si risiede e rifiata, tutto orecchie.
- Ucciderai uno sconosciuto per me.
Davanti agli occhi sbarrati del suo interlocutore, il famoso e misterioso blogger spiega d’un fiato le sue condizioni e le sue irreali convinzioni:

- Dovrai farlo in un luogo affollato, di festa, e subito dopo dovrai mandarmi via mail l’avvenimento, descrivendo tutto quello che gli  è ruotato attorno: luoghi, persone, atmosfere, colori, odori, sensazioni, atteggiamenti della gente, tutto quanto circonderà il luogo del delitto, prima, durante e dopo. Dovrai anche descrivere le tue personali reazioni, imprescindibilmente. È tutto

Gioele finisce il whisky scozzese e osserva le scomposte reazioni dell’altro: gli servono per prepararsi al suo nuovo blog dove vuole reinventarsi come opinion leader motivazionale.
Callisto stringe i braccioli della poltrona, apre la bocca, la tiene aperta cercando di ricordare come si fa a fare uscire le parole… Invano. Ammutolito e quasi annaspando in sé alla ricerca del perché di quella situazione e del mistero del personaggio che si svelava nel fisico e nello spirito come una persona chiaramente psicopatica, Callisto tremava dentro e fuori.

- Hai dieci giorni da oggi. Tornerò qui a quella data per avere il tuo resoconto e la prova della tua riuscita.
Se ti fai prendere peggio per te. Io non ti ho mai conosciuto. Il mio computer e la mia mail sono criptate per te.

Esce mentre Callisto resta riverso sul posto. Inerte. Ma i suoi neuroni, attaccati, reagiscono per la sopravvivenza, ed elaborano…
Callisto adesso è  determinato. Sin che ha potuto, ha scelto di non decidere. Come mentalità, non era più il tempo del “vivi e lascia vivere”. Ora, era il tempo del “mors tua vita mea”. Era credente? Oggi era questa la sua risposta. “Che stia tranquillo: non lo aspetterò “fuori”.

Tre giorni dopo, Callisto è in macchina, fuori dalla sua regione. Ha scelto, sul Web, la sua destinazione: un evento social di un gruppo di no-vax in un albergo di una città capoluogo di provincia dove non è mai stato in vita sua. All’accettazione non deve dichiarare nulla. Va direttamente verso la confusione. C’è una sala enorme con un centinaio di persone. La maggioranza, sinché non si avvicina al banco rinfreschi, ha la prescritta mascherina, e lui anche, benché per un doppio motivo.
Nella tasca della giacca sportiva, ha un boccetta con qualche grammo di polvere di solfato di tallio, incolore, inodore e insapore: una miscela letale e non rintracciabile in un bicchiere di spumante.
Come previsto, sul tavolo c'è un flusso ininterrotto di calici riempiti e svuotati di spumante. Il killer-follower prende un bicchiere posto di lato tra una decina di file e si allontana con nonchalance. Di nascosto, versa la polverina nel calice pieno e torna verso il tavolo.
Abbassa la mascherina e prende un altro bicchiere con la destra, agendo in un momento di grande  confusione. Appoggia il bicchiere che tiene nella mano mancina al posto di prima e allunga la mano, finalmente libera da quel peso, verso i salatini, liberandosi della calca mentre sorseggia il drink.

Gira a vuoto senza attaccare o farsi attaccare bottone, mentre il calice che controlla con la coda dell’occhio è sempre al suo posto.
Ma gli conviene comunque uscire dall’albergo. Tra l’altro, la conferenza c’è già stata, lui è apposta arrivato solo per il rinfresco tra i simpatizzanti che ne è seguito. Essendo un estraneo, pensa di non essere stato notato, invisibile tra gente che si cerca perché vuole essere rassicurata su una decisione vitale che ha preferito scegliere ma non sa se è quella migliore per sé.

Callisto esce e va a posizionarsi di fronte all’albergo, presso un muretto del lungofiume dove ci sono molte persone intorno che passeggiano nella giornata festiva.
È rischioso per lui, ma deve vedere chi ha colpito e documentarlo col cellulare se può, o indagare in merito.
Altri venti minuti e vede uscire un uomo, gemente, barcollante e piegato in due da un conato di vomito. Stramazza subito a terra, come colpito da un fulmine. Lui accorre con altre persone, che vengono da fuori e da dentro il locale.

Quando riesce ad avvicinarsi, la voce che gli rodeva la coscienza si interrompe di colpo, mentre fissa lo sguardo che si sta spegnendo del morente. Che sembra accusarlo perché è l’unico a sapere chi è lui: il suo killer follower che ha mirato al mandante, senza saperlo. 
Ma non ha barato. Cogliendo un doppio successo.
Ultima modifica di Poeta Zaza il dom nov 28, 2021 8:41 pm, modificato 4 volte in totale.
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o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [MI 159] Cincin al destino

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Ciao @Poeta Zaza
Ho avvertito una spaccatura nel tuo racconto.
La prima parte è quella che ho apprezzato di più. Si sente che hai voluto affrontare temi attuali che ti stanno a cuore, e lo hai fatto in modo efficace. 
Ma poi hai dovuto attenerti alla traccia.
la seconda parte non l'ho trovata all'altezza della prima, un po' troppo forzata, anche se la trovata del finale un po' la salva.
Secondo me varrebbe la pena di riprendere la figura del tuo protagonista, che ho trovato ben costruita, e i temi che lo accompagnano per sviluppare una storia diversa, libera dai vincoli del MI.

Re: [MI 159] Cincin al destino

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@Poldo   :)

Aspettavo di conoscere l'impatto del mio racconto e ti ringrazio per avermi segnalato il tuo.

Quando ho letto la traccia di @Alberto Tosciri , la prima cosa che ho visualizzato è stata la figura di un influencer di successo sulla rete.
Il personaggio di Gioele non si accontenta di imbrigliare un'opinione del suo vasto parterre giovanile sul Web, (e chissà perché ho scritto "imbrogliare"...) e cavalcare l'onda, aiutato da Callisto, ma vuole osare di più: 
- reinventarsi come opinion leader motivazionale.

E qual è il massimo potere di questo leader? Lo vuole sperimentare col seguace Callisto: ordinargli di uccidere senza motivo e vedere se lo fa.

Nel mentre, ho spiegato la sua attività precedente sul Web, portando l'esempio delle teorie seguite dai No-vax (o almeno, quelle che alcuni miei conoscenti mi hanno dettagliato e di cui ho trovato conferme sul Web) e quindi sono passata a descrivere il travaglio di Callisto nonché la sua terribile scelta.

Tu mi dici che ti sono apparsi slegati i due "atti" di questo racconto. 

Ne prendo atto: ho dovuto dare un'occhiata a non sforare gli ottomila caratteri. 

Hai ragione, Poldo: potrei rivisitare il testo in un racconto lungo. Grazie ancora del tuo commento.
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Re: [MI 159] Cincin al destino

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Ciao! Testo interessante, che per ovvie ragioni mi ha fatto provare rabbia assoluta per i due, simili, fin troppo, a molte persone con cui siamo costretti a fare i conti ogni giorno di pandemia. C'è un po' una piega improvvisa verso la traccia, ma i personaggi presentati a mio avviso si prestano bene a interpretare una simile situazione surreale. Molto buono il finale e il modo in cui ce lo presenti. Piaciuto molto! Complimenti <3 

Re: [MI 159] Cincin al destino

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Loscrittoreincolore ha scritto: Ciao! Testo interessante, che per ovvie ragioni mi ha fatto provare rabbia assoluta per i due, simili, fin troppo, a molte persone con cui siamo costretti a fare i conti ogni giorno di pandemia. C'è un po' una piega improvvisa verso la traccia, ma i personaggi presentati a mio avviso si prestano bene a interpretare una simile situazione surreale. Molto buono il finale e il modo in cui ce lo presenti. Piaciuto molto! Complimenti <3 
@Loscrittoreincolore  :)

Mi piace il tuo impatto col mio testo, grazie!
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Re: [MI 159] Cincin al destino

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Ciao @Poeta Zaza 
 
Mi rendo conto che la mia traccia era inverosimile, ho visto alcuni commenti anche ad altri racconti oltre il tuo circa questo inoppugnabile fatto.
Certamente è una dinamica inverosimile, è evidente; chi scriverebbe mai, ad esempio, un racconto su un tema di Kafka come La metamorfosi o Il Processo? Assurdità totali ma forse Il Processo sarebbe più simile all’attuale situazione sociale mondiale. Se ci avessero detto anni fa che per prendere un caffè bisognava prima adempiere determinate azioni medico-burocratiche ci saremmo messi a ridere…
Ma tutto è costruttivo a questo mondo. Mi è venuto in mente che si potrebbe proporre un MI speciale con tracce prese da scrittori. I due esempi che ho citato sarebbero interessanti, ma ne avremmo infiniti volendo. Purtroppo non ho la forza di perorare questa causa, ho già abbastanza problemi.
Ma venendo al tuo racconto, mi ha stupito che ti sia tuffata nella modernità, sia come ambientazione che come personaggi. È un bene. Io non sono così propenso a descrivere l’attualità della vita moderna (o il logorio, come diceva una pubblicità di Carosello) perché non la tollero. Sono intollerante.
Il tuo personaggio, Callisto, non fa molto per farsi benvolere da uno come me. Già il fatto che osi sfidare Dio  con la sua battuta me lo fa guardare di traverso.
Poeta Zaza ha scritto: Sei credente? Gli era stato chiesto. 
- Lo aspetto “fuori”: spero per Lui che ci sia. - Questa era stata la sua risposta.
Poeta Zaza ha scritto: Quando era arrivata la pandemia, Callisto, single e solitario da sempre, non si era vaccinato per mancanza di rischio sociale, per il suo specifico caso.
Secondo me avrebbe invece dovuto adeguarsi. La speranza dei credenti medievali è che quelli come Callisto eseguano pedissequamente le direttive. Il tempo è galantuomo. Basta aspettare che poi si compia su di loro quello che si deve compiere.
Il suo socio Gioele non attira nemmeno lui le simpatie, almeno le mie (non preoccuparti: se mi esprimo nei loro confronti come se fossero persone reali vuol dire che inducono reazioni, vuol dire che sono descritti bene).
Poeta Zaza ha scritto: -  Cosa ne pensano i più tanti?  - chiede Gioele.
- Che, anche se sostituiti, non ci saranno profili maggiori di competenza di fronte all’assoluta novità dell’evento in tempi di globalizzazione e connessione planetaria.
Interessante. Ma io l’avrei buttata in caciara questa osservazione avrei calcato di più la mano sull’incompetenza a tutti i livelli che oggi va forte.
Poeta Zaza ha scritto: Se, invece di schierare i tuoi anticorpi naturali a combattere il virus dell'influenza e quello del Covid, tu che sei giovane e sano, e ti vaccini contro entrambi, cosa diventi? Un uomo senza anticorpi suoi, e con un’immunità indotta a vita.
Più che immunità a vita, per quanto indotta, avrei osato palesare la tempesta citochinica indotta.
Poeta Zaza ha scritto: Ho bisogno subito dei soldi che mi devi – fa Gioele. - È esiziale per me, per una mia nuova attività, ed è per questo che ci troviamo qui. 
Forse volevi dire “essenziale”. Esiziale implica qualcosa di dannoso. Però posso non aver capito tutta la costruzione del periodo.
Poi, il momento centrale della trama, dove Gioele propone di uccidere uno sconosciuto con quelle strane modalità, a mio parere avresti dovuto sfruttarlo fino in fondo. Se hai tempo e voglia vedi alcune note che ho messo a l’illuso illusore e, con più tempo, dai uno sguardo al vecchio sceneggiato Rai al quale mi sono ispirato per questa traccia.
Due sono le cose: o Gioele è una forza demoniaca, e non è questo il caso o, più probabile, è un malato di mente non diagnosticato come ce ne sono, che ama l’orrore, gode nell’avere il potere di costringere altri a farlo e poi vuole pure un resoconto colorito.
I pazzi possono anche essere degli esteti, molti criminali nazisti lo erano; amano i particolari delle cose più truci frammischiati a paesaggi e situazioni idilliache.
Gioele dove imporre la sua condizione assumendo questa mentalità o una equivalente, contestualizzata. Esprimersi in modo estatico, sognante, convinto, appassionato, quasi a occhi chiusi in un crescendo via via più orrido, spaventando anche Callisto. In parte lo hai fatto, ma si doveva anche “sentire”, “annusare” l’odore della paura, del sudore, il rumore del suo cuore battere, il respiro mancargli.
Poeta Zaza ha scritto: Callisto adesso è  determinato. Sin che ha potuto, ha scelto di non decidere. Come mentalità, non era più il tempo del “vivi e lascia vivere”. Ora, era il tempo del “mors tua vita mea”. Era credente? Oggi era questa la sua risposta. “Che stia tranquillo: non lo aspetterò “fuori”.
Qui siamo a un bivio. Deve scegliere. Anche il più ateo del mondo sa che potrà sfuggire alla giustizia umana, ma non a quella di Dio.
Poeta Zaza ha scritto: Tre giorni dopo, Callisto è in macchina, fuori dalla sua regione. Ha scelto, sul Web, la sua destinazione: un evento social di un gruppo di no-vax in un albergo di una città capoluogo di provincia dove non è mai stato in vita sua. All’accettazione non deve dichiarare nulla. Va direttamente verso la confusione. C’è una sala enorme con un centinaio di persone. La maggioranza, sinché non si avvicina al banco rinfreschi, ha la prescritta mascherina, e lui anche, benché per un doppio motivo.
Descrivi in modo eccessivamente negativo questa confusione. Se Callisto era dalla parte di questa gente, anche sconosciuta, avrebbe dovuto vederli sotto un luce diversa, più favorevole.
Dal momento in cui mette il veleno nel bicchiere Callisto si aggira per la sala, si siede, esce dall’albergo senza parlare con nessuno. È il miglior modo per farsi notare anche se i partecipanti a convegno ignorano tutto. Un potenziale assassino acuisce i suoi sensi e, specie se non è “esperto” pensa che tutti lo stiano guardando, sappiano, sospettino in qualche modo di lui, delle sue intenzioni.
Callisto, contravvenendo al suo carattere schivo dovrebbe, nella speranza di allontanare e scagionare da lui eventuali futuri sospetti, attaccare bottone con qualcuno, dire qualche innocua banalità per mischiarsi a tutti, alleviare la sua tensione che certo c’è non essendo un professionista che magari riuscirebbe a mantenere la calma.
Il colpo  di scena finale mi ha davvero sorpreso, degno di un giallo o un thriller. Ha messo il veleno a caso e doveva essere proprio Gioele a bere lo spumante.
Un finale che mi è piaciuto.
Però ti preferisco quando scrivi storie romantiche, dolci amori, nostalgie, paesaggi, poetici personaggi inframmezzati da poesie.
La mia traccia era scabrosa, trasformarla in un evento simpatico era un’impresa complicata, lo ammetto.  
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [MI 159] Cincin al destino

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ciao @Poeta Zaza . Questa volta ritrovo la tua parte "accattivante"... era ora... :P

Trama organica anche se abbastanza intrigata, con un finale a sorpresa mica male. Mi hai incuriosito con questo approccio verso la questione novax, ma vedo che alla fine sei stata super partes... :P e te ne sei tirata fuori... è stato piacevole leggerti... ciao a presto
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [MI 159] Cincin al destino

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Alberto Tosciri ha scritto:
Ma venendo al tuo racconto, mi ha stupito che ti sia tuffata nella modernità, sia come ambientazione che come personaggi. È un bene. Io non sono così propenso a descrivere l’attualità della vita moderna (o il logorio, come diceva una pubblicità di Carosello) perché non la tollero. Sono intollerante.
Ho voluto cambiare completamente registro, per vedere "l'effetto che fa".  ;)
Poeta Zaza ha scritto: Quando era arrivata la pandemia, Callisto, single e solitario da sempre, non si era vaccinato per mancanza di rischio sociale, per il suo specifico caso.
Forse non ho saputo spiegare il "pensiero" di Callisto sul vaccinarsi o meno (No-vax, infatti, si è schierato solo per opportunità).
Ebbene, pensando di essere sicuro in quanto, single e solitario, non avvicinava quasi mai gli altri, aveva valutato di non avere il "rischio della socialità" che avrebbe comportato, e lo capiva, di vaccinarsi per stare tranquillo.
Alberto Tosciri ha scritto: Secondo me avrebbe invece dovuto adeguarsi. La speranza dei credenti medievali è che quelli come Callisto eseguano pedissequamente le direttive. Il tempo è galantuomo. Basta aspettare che poi si compia su di loro quello che si deve compiere.
Vedi la precedente risposta.
Alberto Tosciri ha scritto: Il suo socio Gioele non attira nemmeno lui le simpatie, almeno le mie (non preoccuparti: se mi esprimo nei loro confronti come se fossero persone reali vuol dire che inducono reazioni, vuol dire che sono descritti bene).
Grazie del complimento.
Alberto Tosciri ha scritto: Forse volevi dire “essenziale”. Esiziale implica qualcosa di dannoso. Però posso non aver capito tutta la costruzione del periodo.
Hai ragione. Volevo dire essenziale.
Poeta Zaza ha scritto: Sei credente? Gli era stato chiesto. 
- Lo aspetto “fuori”: spero per Lui che ci sia. - Questa era stata la sua risposta.
Questa è una battuta assurdo-logica. Di uno che crede in Dio, e, con un ... po' di ironia, (un bel po', ma Chi ce l'ha data l'ironia se non Lui?)
oltre ad aspettarlo "fuori da questo mondo" lo minaccia di farsi trovare, se no...
Poeta Zaza ha scritto: Era credente? Oggi era questa la sua risposta. “Che stia tranquillo: non lo aspetterò “fuori”.
Seconda battuta assurdo-logica dell'ateo che è diventato. 
Alberto Tosciri ha scritto:
Il colpo  di scena finale mi ha davvero sorpreso, degno di un giallo o un thriller. Ha messo il veleno a caso e doveva essere proprio Gioele a bere lo spumante.
Un finale che mi è piaciuto.
Ti ringrazio, @Alberto Tosciri   :)  Del tuo commento e della traccia!  :sss:
Alberto Tosciri ha scritto:
Però ti preferisco quando scrivi storie romantiche, dolci amori, nostalgie, paesaggi, poetici personaggi inframmezzati da poesie.
La mia traccia era scabrosa, trasformarla in un evento simpatico era un’impresa complicata, lo ammetto.  
Volevo sperimentare, cimentarmi in qualcosa al di fuori dalle mie corde. L'ho fatto di rado in passato.
Ero contenta mentre scrivevo e ideavo. Mi stavo piacendo.  :si:

Ecco, è arrivato @bestseller2020  a parlare della mia parte "accattivante". Grazie, Best!   :hug:
bestseller2020 ha scritto: ciao @Poeta Zaza . Questa volta ritrovo la tua parte "accattivante"... era ora... :P

Trama organica anche se abbastanza intrigata, con un finale a sorpresa mica male. Mi hai incuriosito con questo approccio verso la questione novax, ma vedo che alla fine sei stata super partes... :P e te ne sei tirata fuori... è stato piacevole leggerti... ciao a presto
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [MI 159] Cincin al destino

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@Poeta Zaza 
Che finale a sorpresa!
La storia per me fila via che é un piacere, bella l'ambientazione, i personaggi e lo svolgimento.
L'unica cosa che mi ha confuso un pochino é stato il "debito" comparso all'improvviso. Nella mia mente si era formata l'idea di Callisto burattinaio di Gioele, visto che "gli formula anche i pensieri" e invece di colpo é Gioele quello più forte, che getta nel panico Callisto. Questo cambio di peso nei protagonisti mi ha disorientato un po'.
Ma a parte questo dettaglio, ho letto con vero piacere questo racconto.

Re: [MI 159] Cincin al destino

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Poeta Zaza ha scritto: A cosa assistono i nostri giovani seguaci sulla scena politica e sociale odierna da qualche anno? A soluzioni raffazzonate se non deleterie di adulti con potere decisionale superiore alle proprie capacità, nel campo della sanità, del lavoro e dello sport. Ogni ambito della vita di prima viene visto come compromesso. Qualcuno deve imbrogliare, guidare la naturale ribellione allo stato delle cose.
-  Cosa ne pensano i più tanti?  - chiede Gioele.
- Che, anche se sostituiti, non ci saranno profili maggiori di competenza di fronte all’assoluta novità dell’evento in tempi di globalizzazione e connessione planetaria.
Callisto prosegue la sua disanima:
- Se, invece di fatica e sudore per produrre al tuo fisico i muscoli e la forza necessaria, ti pompi di estrogeni e di ormoni finti, cosa diventi? Un uomo di plastica.
- Se, invece di schierare i tuoi anticorpi naturali a combattere il virus dell'influenza e quello del Covid, tu che sei giovane e sano, e ti vaccini contro (...)
Ho citato questa parte del racconto a esemplificazione del mio pensiero: noto uno sbilanciamento, in tutto il testo, a favore di una narrazione di tipo "giornalistico", vale a dire veloce, sincopata, oggettiva, scandita, "fenomenica".
Si tratta, in fondo, di un "appunto" che già altre volte mi è capitato di fare ai tuoi testi: non si ha, a mio modesto avviso, il tempo di empatizzare, di "entrare dentro", perché tutto scorre troppo veloce. Per me, s'intende.
Per il resto, ho trovato l'idea buona! 
Grazie, @Poeta Zaza.
https://www.amazon.it/rosa-spinoZa-gust ... B09HP1S45C

Re: [MI 159] Cincin al destino

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Almissima ha scritto: @Poeta Zaza 
Che finale a sorpresa!
La storia per me fila via che é un piacere, bella l'ambientazione, i personaggi e lo svolgimento.
L'unica cosa che mi ha confuso un pochino é stato il "debito" comparso all'improvviso. Nella mia mente si era formata l'idea di Callisto burattinaio di Gioele, visto che "gli formula anche i pensieri" e invece di colpo é Gioele quello più forte, che getta nel panico Callisto. Questo cambio di peso nei protagonisti mi ha disorientato un po'.
Ma a parte questo dettaglio, ho letto con vero piacere questo racconto.
Grazie di  <3  @Almissima
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [MI 159] Cincin al destino

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Ippolita ha scritto: Ho citato questa parte del racconto a esemplificazione del mio pensiero: noto uno sbilanciamento, in tutto il testo, a favore di una narrazione di tipo "giornalistico", vale a dire veloce, sincopata, oggettiva, scandita, "fenomenica".
Si tratta, in fondo, di un "appunto" che già altre volte mi è capitato di fare ai tuoi testi: non si ha, a mio modesto avviso, il tempo di empatizzare, di "entrare dentro", perché tutto scorre troppo veloce. Per me, s'intende.
Per il resto, ho trovato l'idea buona! 
So cosa intendi, cara @Ippolita   :)

Però, nel caso specifico, Callisto sta argomentando per il Web, per il blog di Gioele. 
Non dimenticare il contesto: sta sperimentando l'efficacia del suo dire sul Web. 
Come facevo a renderlo colloquiale? 
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Re: [MI 159] Cincin al destino

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@Poeta Zaza scusa se non ho commentato subito (il tuo è stato uno dei primi racconti che ho letto del MI), il lavoro è stato tiranno.
Comunque, la storia mi è piaciuta, forse un po' sbilanciata fra prima parte esplòicativa e seconda parte, ma non è poi così importante. 
Io sto evitando volutamente di scrivere racconti che parlino di no vax, pandemia, mascherine e simili, per cui apprezzo il tuo coraggio. Almeno nello scrivere provo a "estraniarmi" dalla realtà; con tutte le persone che mi stanno deludendo in vario modo per il loro modo di pensare inverosimile e insensato (giusto per fare un esempio, il mio collega che è stato mio vicino di scrivania per tre anni e mezzo si è appena licenziato peerchè non si voleva vaccinare...), cerco un rifugio almeno nella scrittura. Tu hai fatto esattamente l'opposto e lo hai fatto bene, per cui brava!  :)
Tanto la notte capirà: http://www.argentovivoedizioni.it/scheda.aspx?k=capira
"Anna, non fare come quelle band che mi parlano del loro secondo disco quando devono ancora pubblicare il primo!" (cit.)

Re: [MI 159] Cincin al destino

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pale star ha scritto: @Poeta Zaza scusa se non ho commentato subito (il tuo è stato uno dei primi racconti che ho letto del MI), il lavoro è stato tiranno.
Comunque, la storia mi è piaciuta, forse un po' sbilanciata fra prima parte esplòicativa e seconda parte, ma non è poi così importante. 
Io sto evitando volutamente di scrivere racconti che parlino di no vax, pandemia, mascherine e simili, per cui apprezzo il tuo coraggio. Almeno nello scrivere provo a "estraniarmi" dalla realtà; con tutte le persone che mi stanno deludendo in vario modo per il loro modo di pensare inverosimile e insensato (giusto per fare un esempio, il mio collega che è stato mio vicino di scrivania per tre anni e mezzo si è appena licenziato peerchè non si voleva vaccinare...), cerco un rifugio almeno nella scrittura. Tu hai fatto esattamente l'opposto e lo hai fatto bene, per cui brava!  :)
Anch'io rifuggivo dal Covid anche in senso letterario, ma stavolta ci stava bene, a mio avviso, @pale star  ;)

E ti ringrazio del tuo apprezzamento.  :)

P.S.: sempre più orgogliosa di averti portata al MI! 
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [MI 159] Cincin al destino

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Poeta Zaza ha scritto:
Anch'io rifuggivo dal Covid anche in senso letterario, ma stavolta ci stava bene, a mio avviso, @pale star  ;)

E ti ringrazio del tuo apprezzamento.  :)

P.S.: sempre più orgogliosa di averti portata al MI! 
Hai ragione, ogni tanto i propri demoni vanno affrontati. Per quanto sia doloroso.  <3
Tanto la notte capirà: http://www.argentovivoedizioni.it/scheda.aspx?k=capira
"Anna, non fare come quelle band che mi parlano del loro secondo disco quando devono ancora pubblicare il primo!" (cit.)

Re: [MI 159] Cincin al destino

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Poeta Zaza ha scritto: Sei credente? Gli era stato chiesto. 
- Lo aspetto “fuori”: spero per Lui che ci sia. - Questa era stata la sua risposta.
:D :D Bella bella
Poeta Zaza ha scritto: Di lavorare, non aveva mai avuto voglia.
Per un aspetto di musicalità, non mi è mai piaciuta l'inversione sintattica. Avrei scritto: Non aveva mai avuto voglia di lavorare. Ma mi rendo conto che è una questione molto personale, ognuno ha la sua musicalità :)
Poeta Zaza ha scritto: i più tanti?
Non conoscevo questa forma! Avrei scritto solo "cosa ne pensano i più?"

Ciao @Poeta Zaza , bello il tuo racconto, direi di denuncia social(e). Non ho ben capito solo da dove sorga la questione del debito tra i due. Forse mi è sfuggito qualcosa :D Ho apprezzato molto la tematica e ancor di più il finale, ben costruito e, cosa più importante, riuscito. Brava!
Alla prossima

Re: [MI 159] Cincin al destino

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@m.q.s.  :)

Grazie dei tuoi consigli e apprezzamenti! Denuncia sociale? Anche!  :si:
m.q.s. ha scritto: bello il tuo racconto, direi di denuncia social(e). Non ho ben capito solo da dove sorga la questione del debito tra i due. Forse mi è sfuggito qualcosa :D Ho apprezzato molto la tematica e ancor di più il finale, ben costruito e, cosa più importante, riuscito. Brava!
Alla prossima
Il debito è questo:
Poeta Zaza ha scritto: Ho bisogno subito dei soldi che mi devi – fa Gioele. - È esiziale per me, per una mia nuova attività, ed è per questo che ci troviamo qui. Spero tu abbia smesso col vizio del gioco.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi
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