[MI 158] Puzzle 2021

1
viewtopic.php?p=24379#p24379

Traccia di mezzanotte: rinascita.

   Un occhio di qua e l'altro di là. Così appariva Luca. Gli altri lo guardavano con sguardo perplesso e a lui veniva da sorridere. Poi si rendeva conto che non era tanto divertente o, forse sì, lo era.
Camminava con gli occhi di un camaleonte e nessuno voleva giocare a nascondino con lui.
Un Freaks avrebbero detto. Leggeva contemporaneamente da due libri, uno a destra e l'altro a sinistra senza muovere il capo.
Adorava pomodori e olive che gli venivano offerti attraverso le sbarre di una gabbia o da una botola.
Già, perché un giorno, venne accusato di un fatto ingiurioso, il peggiore che un uomo potesse commettere: aver guardato senza discrezione due bellissime gemelle, fidanzate con i due fratelli boss più spietati della città.
E da quel momento iniziarono le disavventure del ragazzo dagli occhi roteanti.

Fu così che le donne, spaventate da quello sguardo, si rivolsero ai loro boy chiedendo di far sparire quel mostro. Scurzo e Tarzan non persero tempo: raggiunsero Luca e con la cortesia di chi impugna una mannaia insanguinata, lo invitarono a sparire all'istante. Ma non avevano fatto i conti con quella sua bizzarra espressione, e rimasero ipnotizzati da quei bulbi. Se la diedero a gambe per ritornare dopo poco in compagnia di Toniuzzo, detto l'implacabile, che da nulla al mondo fu mai impressionato. Cieco dalla nascita.
Toniuzzo gentilmente, con una scatola di dolci, si rivolse con tono garbato al ragazzo strabico: “Posso offrirti dei biscotti al cioccolato?”
Non ebbe il tempo di finir la frase che Luca si precipitò con i palmi aperti in segno di carità.
“Ormai conosco tutti i vostri punti deboli” disse soddisfatto Toniuzzo porgendogli un biglietto di sola andata per la Tasmania.
“Si dice che la tigre non sia estinta, qualcuno l'ha vista” rispose Luca.
“L'ho sentito anch'io, comunque non è una tigre: è un marsupiale”
“Un canguro?”
Toniuzzo con molta pazienza spiegò la differenza tra mammifero e marsupiale o, meglio, tra placentare e marsupiale. Lui, che non aveva finito le elementari, si era fatto una cultura scientifica non perdendosi nulla degli Angela.
“Dovunque capiti, dì che ti manda Toniuzzo, avrai tutte le porte aperte.”
“Mi dispiace, andrei molto volentieri in Tasmania, ma non posso: domani ho appuntamento dal dentista e temo che ce ne saranno molti altri; devo fare l'isee per il bonus occhi strabici e completare il puzzle da 3000 pezzi iniziato la settimana scorsa”.
“Bello! Che immagine ha il puzzle?”
“Una cartina del mondo del 1614.”
“Posso aiutarti?”
“La vedo un po' dura.”
“Sono uno specialista, riesco a incastrare i pezzi perfettamente anche se non li vedo.”
“Ma in questa scatola ci sono finiti un puzzle di Topolino, uno con le ninfee di Monet, una natura morta di Morandi e uno dei barbapapà”
“Affascinante! Quattro puzzle!”
“Già, che a loro volta ho messo in una scatola dei Minions e poi in un cielo stellato di Van gogh.”
“Comunque ne avrai del tempo per finirli, se non accetti la proposta.”
“Mi dispiace ma devo desistere.
Bong! Un colpo dritto sulla testa, come una catapulta, precipitò su Luca che perse i sensi all'istante. Si ritrovò in una stanza buia con una grata in alto e lo scatolone di puzzle misti in basso.
Stette per molti mesi nutrendosi di pomodori e olive, in abbondanza, poiché incarcerato in quel crocevia dove regnava il caporalato dei san marzano e del cosiddetto oro verde.
Provò a ricomporre i diversi puzzle finiti nello scatolone, anche due contemporaneamente. Ma lo spazio era ristretto e non avrebbe mai potuto distenderli insieme. Non si scoraggiò: le pareti intorno erano libere e si ingegnò per trovare un modo per attaccarli su queste.
Di notte gli faceva puntualmente visita una coppia di lumache che lasciavano vistose scie luccicanti. Provò a raccogliere la bava per vedere se poteva fungere da collante e con sorpresa constatò che i piccoli pezzi restavano attaccati al muro. Ma la quantità di quel legante naturale era troppo poca per fissare migliaia di tessere e con la bava prodotta in una notte riusciva ad attaccarne solo 5 o 6 pezzi alla volta: un'impresa impossibile. Doveva trovare qualcosa per aumentare la quantità di collante. Chiese a Toniuzzo, dopotutto si era dimostrato gentile e ogni volta che doveva fare una ricerca su google con la tastiera in braille e la guida vocale, si entusiasmava.
“La farina! il miglior collante che ci sia!” esclamò Toniuzzo entusiasta per aver soddisfatto la richiesta “Ma a che ti serve?”
“Per attaccare i puzzle al muro.”
“Ma non ce n'era bisogno, se me lo dicevi ti trasferivo in un'altra stanza con un grande tavolo.”
“Grazie, approfitterei ora.”
“Troppo tardi, è occupata con l'ultimo sequestro: una scolaresca.”
“Oh!”
“E se non succede niente entro una settimana potrai divertirti con un altro puzzle: sistemare l'orecchio giusto, al posto giusto, di ogni singolo bambino.”
“Ma sei un mostro!”
“Senti chi parla. Non si può neanche scherzare...figurati che mi impressiono con l'ago della siringa, quasi svengo ogni volta.”
“Ma non eri cieco?”
“Ti svelo un segreto: ci vedo benissimo.”
“Ma allora perché...”
“Per farmi dare la pensione d'invalidità: una premonizione o una dote ereditata? Comunque fin quand'ero nella pancia ho avuto questa intuizione.”
“Sono l'unico a saperlo?”
“Sì.”
“Allora se vuoi che non si sappia in giro, fammi uscire subito.”
“Cosa ti fa pensare che non possa accopparti in quest'istante?”
“Scherzavo, anche tu lo hai fatto.”

Il tempo passava e qualche puzzle iniziava a prendere forma. Poi, avvenne un fatto imprevisto: le due famose gemelle, quelle impressionate dal difetto di Luca, furono improvvisamente afflitte da una forma di strabismo fulminante, tanto che le pupille andarono per proprio conto in direzioni diverse. Questa volta furono i mariti a raccapricciarsi e le rinchiusero in compagnia di quel che era un ragazzo.
“Chi si rivede?” chiese Luca.
“Ti ho già visto, chi sei?” disse una delle due.
“Come chi sono? Guarda i miei occhi.”
“Che c'è di strano, sono uguali ai nostri” risposero “Dove siamo?”
“Nel posto dove mi ci avete mandato.”
“Se lo abbiamo fatto, non dev'essere poi così male, visto che ci siamo finite anche noi. Scusa, dov'è il bagno? E le nostre camere?”
“Vi chiamo il maggiordomo. Toniuzzoooo! Accompagna le signore!”
“Prego, da questa parte.”

“E voilà! Suite numero 36!”
Giunsero in una stanza buia e umida, con un acquitrino putrido sul pavimento, topi che sguazzavano e che si arrampicavano su muri e soffitto.
Le due di fronte a quella visione si diedero una testata a vicenda e stramazzarono a terra.
Toniuzzo inciampò sui loro corpi: “Mai una soddisfazione! Questi giovani d'oggi hanno troppe pretese” commentò.
“Non sono poi così giovani, le avevo conosciute vent'anni fa” si fece sentire Luca dalla stanza accanto.
“Forse è ora di andare in pensione da questo lavoro, un bel chiosco su una spiaggia dei Caraibi per passare la vecchiaia, a vendere olio e vino della mia terra.”
“Toniuzzo! Ma se hai più di ottant'anni!”
“Io? Impossibile, sono nato alla fine della guerra, la prima. Ne ho più di cento.”
“Sì, è ora di andare in pensione.”
“Non vedo l'ora.”
“Cosa aspetti?”
“Non vedo l'ora.”
“Mmm”
“Che ore sono? non vedo l'ora, si dev'essere scaricata la pila.”
“Ora di andare a dormire. Una domanda Toniuzzo.”
“Dimmi.”
“Se sono qui a causa di quelle due, ora, visto che non c'è più la causa, potrei uscire?”
“Lo chiedo al capo.”
“Ma non sei tu il capo?”
“Certo, lo chiedo a me stesso. Sì, puoi uscire. Buona fortuna.”
“Grazie.”
E fu così che Luca rimise piede nella luce. L'idea dell'olio e del vino ai Caraibi lo aveva solleticato...
E quando Toniuzzo poté andarci con lo spirito, le sue terre furono sequestrate per dar vita a una cooperativa di inserimento lavorativo per persone con difficoltà. Luca ne divenne il presidente e le due gemelle redivive il suo braccio destro e sinistro.
Il loro fiore all'occhiello era un vino prodotto da più vitigni con quantità precise e tenute segrete. Quell'annata fu speciale e il nuovo novello lo battezzarono Puzzle 2021.

Re: [MI 158] Puzzle 2021

2
ciao @Kasimiro . Non riesco a inquadrare il tuo racconto. La molteplicità di situazioni inverosimili, danno l'idea del racconto surreale, ma senza concedere quel filo narrativo classico, che costituisce il paradigma della storia. Un inizio, un confronto, un finale: queste sono le basi di un racconto.
L'inizio vi è ed è chiarissimo. Il confronto non lo concepisco perché il finale è privo del risultato di questo confronto. O meglio, il fine del personaggio di Luca non si capisce e il finale costringe a liquidare questo tuo racconto con la semplice catalogazione che si da ai racconti surreali, quelli che hanno un inizio, confronto e fine, al di fuori delle regole. Ma come ben sappiamo, un racconto può essere basato, non tanto sulla trama in se, ma sui caratteri fisici dei personaggi, dei loro caratteri, o sul genere che si è voluto perseguire. Ecco, su questi parametri, si può dire che vi è molta originalità, una dose di fantasia, il tentativo di scrivere una storia fantastica e surreale. Apprezzo le tue intenzioni. ciao a presto :D
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [MI 158] Puzzle 2021

3
Kasimiro ha scritto: Già, perché un giorno, venne accusato di un fatto ingiurioso, il peggiore che un uomo potesse commettere: aver guardato senza discrezione due bellissime gemelle, fidanzate con i due fratelli boss più spietati della città.
Via la virgola dopo giorno :)  Per il resto, la parte evidenziata in grassetto mi fa troppo pensare all'inizio di un film di Tarantino :)  punto in più ahha
Kasimiro ha scritto: Toniuzzo gentilmente, con una scatola di dolci, si rivolse con tono garbato al ragazzo strabico
Eliminerei o gentilmente o con tono garbato
Kasimiro ha scritto: Lui, che non aveva finito le elementari, si era fatto una cultura scientifica non perdendosi nulla degli Angela.
bellissima, contiene un mucchio di verità
Kasimiro ha scritto: le rinchiusero in compagnia di quel che era un ragazzo
mmm non sono sicuro di aver capito bene cosa intendi

Ciao @Kasimiro , ho trovato il tuo racconto divertente e ben scritto, e molto più scanzonato (passami il termine) rispetto ad altri tuoi lavori. Tutta la storia ha un che di surreale, di satirico, il che rende la lettura molto godibile.
Credo ci possa essere una grandiosa metafora dietro la storia delle due sorelle che, dopo aver, involontariamente, provocato tanti guai allo strabico, diventano strabiche a loro volta. Una forma strana di karma, o qualcosa di simile :)
Piaciuto
Alla prossima

Re: [MI 158] Puzzle 2021

4
Ciao @Kasimiro 

Davvero interessante questa tua favola surreale.

"La caratteristica comune a tutte le manifestazioni surrealiste è la critica radicale alla razionalità cosciente, e la liberazione delle potenzialità immaginative dell'inconscio per il raggiungimento di uno stato conoscitivo "oltre" la realtà ("sur-realtà") in cui veglia e sogno sono entrambe presenti e si conciliano in modo armonico e profondo. Il Surrealismo è certamente la più "onirica" delle manifestazioni artistiche, proprio perché dà accesso a ciò che sta oltre il visibile. Inoltre esso comprende immagini nitide e reali ma accostandole tra di loro senza alcun nesso logico."

Il pensiero surrealista si manifestò spesso come ribellione alle convenzioni culturali e sociali, concepita come una trasformazione totale della vita, attraverso la libertà di costumi, la poesia e l'amore."[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif] (cit.)[/font] 

Risulta evidente la divertita sperimentazione che hai attuato nella stesura di questo racconto.
Il risultato è gradevole e divertente.

Bravo!

Re: [MI 158] Puzzle 2021

5
Grazie @bestseller2020,, @m.q.s. @Nightafter  per me è una bellissima cosa il fatto che possa essere stato divertente. Sono sempre rimasto affascinato dalla poetica surrealista che Nightafer ha sapientemente sintetizzato. Ricordo che ai primi anni del liceo artistico mia sorella maggiore mi regalò una monografia di Max Ernst che sfogliai e lessi fino a consumarne le pagine. 
A presto
 

Re: [MI 158] Puzzle 2021

6
Ciao! Un racconto che definire surreale è poco! Hai creato dei personaggi molto interessanti, che sono strani in una storia strana. Sicuramente il risultato è divertente e straniante, ma avrei aggiunto qualche elemento in più per risultare meno ermetico quantomeno nelle tematiche. Tant'è che le due sorelle hanno una parabola bizzarra, ma efficace, ma il protagonista non sono riuscito a inquadrarlo altrettanto. Una prova assolutamente interessante però! Piaciuto 💙

Re: [MI 158] Puzzle 2021

7
@Kasimiro :)

Che racconto bizzarro e sarcastico hai congegnato sulla traccia Rinascita!  :D

Ti ringrazio per la bella lettura. Una degna conclusione questa:
Kasimiro ha scritto: E quando Toniuzzo poté andarci con lo spirito, le sue terre furono sequestrate per dar vita a una cooperativa di inserimento lavorativo per persone con difficoltà. Luca ne divenne il presidente e le due gemelle redivive il suo braccio destro e sinistro.
Il loro fiore all'occhiello era un vino prodotto da più vitigni con quantità precise e tenute segrete. Quell'annata fu speciale e il nuovo novello lo battezzarono Puzzle 2021.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [MI 158] Puzzle 2021

8
Ciao @Kasimiro
Devo ammettere che all'inizio della lettura ero un poco perplessa, mi sembrava straniante il mix tra tono fiabesco e tematiche trattate. Ma dopo qualche riga sono entrata nel mood strano del racconto e me lo sono gustato. Tanto che direi che quel mix è proprio il suo punto di forza. Tra l'altro mi pare che sia un approccio nuovo che non avevo letto prima nei tuoi scritti. Insomma hai fatto bene a sperimentare perché il racconto funziona e mi è piaciuto. 
Ciao 

Re: [MI 158] Puzzle 2021

9
Ciao @Kasimiro 
Ho molto apprezzato questo racconto tra il bizzarro, metafisico e anche realismo magico, perché no.
Contrariamente a molti lettori e svariate scuole di scrittura io in un testo non vado a cercare necessariamente un inizio, un centro, un apice, e poi una fine con risoluzione dei problemi. Può anche non esserci tutto questo e non in quest’ordine. Cioè il canone è una giusta costruzione, spesso io lo seguo, ma amo anche ciò che non deve essere per forza codificato, che può avere anche una sua misteriosa e affascinante indipendenza. La vita ha un senso, ma i sensi possono essere molteplici, le vie infinite. Se si accetta questo, e sembra strano che a dirlo sia io, che passo per un folle tradizionalista controrivoluzionario, il mondo, la vita, gli uomini appaiono come un immenso diamante dalle infinite sfaccettature. Ci può essere una morale, sicuramente c’è nel tuo personaggio che ne subisce di tutti i colori e che alla fine ottiene la sua contropartita e se vogliamo vendetta, ma per me questo conta relativamente. Hai profuso una fantasmagorica tavolozza di colori, l’analisi è soggettiva, come è soggettiva l’interpretazione delle metafisiche tele di Hieronymus Bosch.
Ho amato il tuo racconto, le sue visioni, i suoi colori, i suoi sapori, la sua crudeltà apparentemente senza movente.
Anche io ho fatto il Liceo Artistico, una vita fa. Scuola dove ho ambientato alcuni racconti tra il crudele e il drammatico. Oltre ad amare Bosch ho amato immensamente Rembrandt e Caravaggio. Quello che si vede dietro i quadri è sempre stato ciò che mi ha entusiasmato.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [MI 158] Puzzle 2021

10
Ciao @Kasimiro, all'inizio nemmeno io avevo capito dove saresti andato a finire. Poi, una volta entrata nel modo di pensare surreale, mi sono divertita molto, hai reso molto bene la "corte dei miracoli", compreso il finto cieco, che si trasforma e alla fine riesce a riscattarsi del tutto, un modo originale di esprimere l'idea di rinascita. Mi sono piaciuti anche il riferimento al tilacino, perchè è un animale che mi è sempre stato simpatico (chissà perchè  :) ), il ritmo dei dialoghi in generale e le onomatopee. Anche il modo in cui hai collocato la boa è interessante, il fatto che diventi proprio l'espressione concreta della rinscita mi sembra un legame ottimo. Lascio ad altri le correzioni più tecniche, in generale il mio parere è positivo!
Tanto la notte capirà: http://www.argentovivoedizioni.it/scheda.aspx?k=capira
"Anna, non fare come quelle band che mi parlano del loro secondo disco quando devono ancora pubblicare il primo!" (cit.)

Re: [MI 158] Puzzle 2021

11
Grazie @Loscrittoreincolore@Poeta Zaza@ivalibri@pale star per l'apprezzamento e le interessanti considerazioni che mi avete rimandato.
Alberto Tosciri ha scritto:
Ho molto apprezzato questo racconto tra il bizzarro, metafisico e anche realismo magico, perché no.
Contrariamente a molti lettori e svariate scuole di scrittura io in un testo non vado a cercare necessariamente un inizio, un centro, un apice, e poi una fine con risoluzione dei problemi. Può anche non esserci tutto questo e non in quest’ordine. Cioè il canone è una giusta costruzione, spesso io lo seguo, ma amo anche ciò che non deve essere per forza codificato, che può avere anche una sua misteriosa e affascinante indipendenza. La vita ha un senso, ma i sensi possono essere molteplici, le vie infinite. Se si accetta questo, e sembra strano che a dirlo sia io, che passo per un folle tradizionalista controrivoluzionario, il mondo, la vita, gli uomini appaiono come un immenso diamante dalle infinite sfaccettature. Ci può essere una morale, sicuramente c’è nel tuo personaggio che ne subisce di tutti i colori e che alla fine ottiene la sua contropartita e se vogliamo vendetta, ma per me questo conta relativamente. Hai profuso una fantasmagorica tavolozza di colori, l’analisi è soggettiva, come è soggettiva l’interpretazione delle metafisiche tele di Hieronymus Bosch.
Ho amato il tuo racconto, le sue visioni, i suoi colori, i suoi sapori, la sua crudeltà apparentemente senza movente.
Anche io ho fatto il Liceo Artistico, una vita fa. Scuola dove ho ambientato alcuni racconti tra il crudele e il drammatico. Oltre ad amare Bosch ho amato immensamente Rembrandt e Caravaggio. Quello che si vede dietro i quadri è sempre stato ciò che mi ha entusiasmato.
Grazie @Alberto Tosciri bellissima riflessione

Re: [MI 158] Puzzle 2021

12
@Kasimiro ciao!
mmm... non so come commentare il tuo racconto perché leggendolo e rileggendolo provo emozione, divertimento  e perplessità al contempo. Ad esempio, emozione per la sofferenza della diversità , divertimento per i puzzle mischiati (un classico!), perplessità perché alcuni passaggi, dialoghi, mi sono sembrati poco efficaci.
Fantastico il fatto che le due gemelle non riconoscono più la diversità quando anche loro diventano "altro". Messaggio molto potente! 
In fondo siamo tutti "diversi"... 

Grazie del racconto e scusa la brevità di questo mio, ma in questo giro non posso far altro!

A rileggerti!
Rispondi

Torna a “Racconti”