[MI156] Bandiera rossa
Posted: Sun Oct 17, 2021 8:00 pm
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il mio commento.
Traccia di mezzogiorno. I colori primari.
Rosso.
Tutto nacque dal momento che una palla rossa di fuoco diede vita all'universo.
Fu il più acceso dei colori a liberarsi dalla oscurità del vuoto e illuminare quello che fu diviso in luce e vuoto.
E poi, fiumi di lava incandescente prese a percorrere questa terra. Il bagliore del rosso imperversava senza contrasto, dominando cielo e terra. Il sole appena nato appariva una palla rossa persa e smarrita, solitaria. Questa è la nascita di quel colore che per sempre rimarrà impresso nel mio cuore e nella mente.
D'altronde, come trovare un colore diverso alla vita che non sia questo rosso fuoco, che accende passioni, veste di sontuosità chi si ammanta. Sin dalla antichità l'uomo impastava la cocciniglia per ottenere delle vesti dal colore vivace e caldo. Forse l'uomo cercava di vestirsi con quel colore che scopriva all'interno del suo stesso corpo, percorso dal fluido di un rosso acceso difficile persino da imitare? Il primo rosso certamente che l'uomo preistorico ebbe a conoscere: quello del suo sangue o delle sue prede.
Ma nei secoli l'uomo ha sempre cercato di vestirsi sotto questo colore. Spesso erano certi sacerdoti, tutti quelli che avevano posizioni di prestigio. Un colore acceso per cui distinguere i soldati degli schieramenti opposti. Già! I romani, il loro mantello rosso era un chiaro segno di comando. Come gli inglesi dei secoli nostri ne furono i degni cultori con le loro giubbe rosse che spiccavano sui campi di battaglia.
E poi Parigi... mon amour!! Di rosso decidesti di adornare le tue piazze. Le tue donne portavano le coccarde rosso e blu.
Ma con la tua rivoluzione contro il Re tiranno, le bandiere rosse presero a sventolare e portare il fuoco che avrebbe incendiato il mondo.
“Quanto sangue per le vie di Parigi”.
Il muro dei comunardi divenne rosso dal sangue di quelli che credettero nel fuoco del sogno di legalità, fraternità, libertà. Ma la bandiera rossa calpestata dalle armate prussiane non rimase a terra a marcire nel fango. Un uomo si presentò alla storia e la raccolse da terra. La lavò ridandole splendore, rinnovandone il colore. Portò il fuoco della rivoluzione in una terra di uomini induriti nel cuore e resi crudeli dalla tirannia degli Zar.
Il rosso dei fuochi e delle bandiere in quella notte di presa del potere è rimasta nella storia. Il fuoco della passione umana che rivendicava la sua libertà al prezzo del suo stesso sangue. La lotta di classe sotto le bandiere rosse poi invase le strade del mondo, riempiendole di gente esasperata e derelitta. Orde di lavoratori sottopagati e sfruttati con il pugno chiuso in alto.
L'illusione della libertà del popolo dei lavoratori è ciò che ci rimane oggi. Il rosso delle bandiere appare come una reliquia di tempi passati. Un vessillo in cui identificarsi quando qualche scalmanato si mette in mostra. Un fallimento che non ha sbiadito il colore delle bandiere rosse ma spento definitivamente il sogno dei lavoratori per la “società dei lavoratori”: quella sognata da Turati. Persino lui ebbe a predirne la fine di tale sogno attraverso il suo manifesto. Il suo stesso partito avrebbe creato le condizioni per il fallimento della socializzazione dei mezzi di produzione. Oggi vedo questo rosso invitante spalmato dappertutto e arredare persino i Mac Donald.
Vedo questo rosso ben esposto e rappresentato nelle vetrine del lusso. Nel rosso lucido di borsette e scarpe griffate, nel rosso a quattro ruote da 400 cavalli che sfreccia per le strade e che tanto incute invidia nella gente. Un nuovo miraggio tinto di rosso che ha sostituito quel rosso delle bandiere. Un rosso per la libertà, un rosso per uno stile di vita.
Io odio questo rosso. L'unico che ancora aspiro e nutro è il rosso della passione. Il rosso del sangue di mia madre in cui sono passato per venire al mondo. Amo questo rosso del mio sangue come quello che sogno di poter rivedere per le piazze di questo paese. Un nuovo fuoco che infiammerà il mondo e che mai si spegnerà. Un sogno di pace e solidarietà tra tutti i popoli del mondo, uniti sotto l'unica bandiera rossa, simbolo dell'amore.
Bandiera rossa la trionferà- bandiera rossa la trionferà-Vogliamo fabbriche, vogliamo terra -Ma senza guerra, ma senza guerra- Vogliamo fabbriche, vogliamo terra- Ma senza guerra, trionferà
il mio commento.
Traccia di mezzogiorno. I colori primari.
Rosso.
Tutto nacque dal momento che una palla rossa di fuoco diede vita all'universo.
Fu il più acceso dei colori a liberarsi dalla oscurità del vuoto e illuminare quello che fu diviso in luce e vuoto.
E poi, fiumi di lava incandescente prese a percorrere questa terra. Il bagliore del rosso imperversava senza contrasto, dominando cielo e terra. Il sole appena nato appariva una palla rossa persa e smarrita, solitaria. Questa è la nascita di quel colore che per sempre rimarrà impresso nel mio cuore e nella mente.
D'altronde, come trovare un colore diverso alla vita che non sia questo rosso fuoco, che accende passioni, veste di sontuosità chi si ammanta. Sin dalla antichità l'uomo impastava la cocciniglia per ottenere delle vesti dal colore vivace e caldo. Forse l'uomo cercava di vestirsi con quel colore che scopriva all'interno del suo stesso corpo, percorso dal fluido di un rosso acceso difficile persino da imitare? Il primo rosso certamente che l'uomo preistorico ebbe a conoscere: quello del suo sangue o delle sue prede.
Ma nei secoli l'uomo ha sempre cercato di vestirsi sotto questo colore. Spesso erano certi sacerdoti, tutti quelli che avevano posizioni di prestigio. Un colore acceso per cui distinguere i soldati degli schieramenti opposti. Già! I romani, il loro mantello rosso era un chiaro segno di comando. Come gli inglesi dei secoli nostri ne furono i degni cultori con le loro giubbe rosse che spiccavano sui campi di battaglia.
E poi Parigi... mon amour!! Di rosso decidesti di adornare le tue piazze. Le tue donne portavano le coccarde rosso e blu.
Ma con la tua rivoluzione contro il Re tiranno, le bandiere rosse presero a sventolare e portare il fuoco che avrebbe incendiato il mondo.
“Quanto sangue per le vie di Parigi”.
Il muro dei comunardi divenne rosso dal sangue di quelli che credettero nel fuoco del sogno di legalità, fraternità, libertà. Ma la bandiera rossa calpestata dalle armate prussiane non rimase a terra a marcire nel fango. Un uomo si presentò alla storia e la raccolse da terra. La lavò ridandole splendore, rinnovandone il colore. Portò il fuoco della rivoluzione in una terra di uomini induriti nel cuore e resi crudeli dalla tirannia degli Zar.
Il rosso dei fuochi e delle bandiere in quella notte di presa del potere è rimasta nella storia. Il fuoco della passione umana che rivendicava la sua libertà al prezzo del suo stesso sangue. La lotta di classe sotto le bandiere rosse poi invase le strade del mondo, riempiendole di gente esasperata e derelitta. Orde di lavoratori sottopagati e sfruttati con il pugno chiuso in alto.
L'illusione della libertà del popolo dei lavoratori è ciò che ci rimane oggi. Il rosso delle bandiere appare come una reliquia di tempi passati. Un vessillo in cui identificarsi quando qualche scalmanato si mette in mostra. Un fallimento che non ha sbiadito il colore delle bandiere rosse ma spento definitivamente il sogno dei lavoratori per la “società dei lavoratori”: quella sognata da Turati. Persino lui ebbe a predirne la fine di tale sogno attraverso il suo manifesto. Il suo stesso partito avrebbe creato le condizioni per il fallimento della socializzazione dei mezzi di produzione. Oggi vedo questo rosso invitante spalmato dappertutto e arredare persino i Mac Donald.
Vedo questo rosso ben esposto e rappresentato nelle vetrine del lusso. Nel rosso lucido di borsette e scarpe griffate, nel rosso a quattro ruote da 400 cavalli che sfreccia per le strade e che tanto incute invidia nella gente. Un nuovo miraggio tinto di rosso che ha sostituito quel rosso delle bandiere. Un rosso per la libertà, un rosso per uno stile di vita.
Io odio questo rosso. L'unico che ancora aspiro e nutro è il rosso della passione. Il rosso del sangue di mia madre in cui sono passato per venire al mondo. Amo questo rosso del mio sangue come quello che sogno di poter rivedere per le piazze di questo paese. Un nuovo fuoco che infiammerà il mondo e che mai si spegnerà. Un sogno di pace e solidarietà tra tutti i popoli del mondo, uniti sotto l'unica bandiera rossa, simbolo dell'amore.
Bandiera rossa la trionferà- bandiera rossa la trionferà-Vogliamo fabbriche, vogliamo terra -Ma senza guerra, ma senza guerra- Vogliamo fabbriche, vogliamo terra- Ma senza guerra, trionferà