Re: [Lab1] L'erba del vicino

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Ciao @Otta, è la prima volta che ti leggo e ti faccio i complimenti per la leggerezza e la simpatia di questo racconto. Il rapporto di intesa tra i due mi ha ricordato qualche film come Her o Simone, se non li conosci te li consiglio, oppure un episodio di Black Mirror. Il dialogo tra il protagonista e la bella svampita virtuale è ben costruito, soprattutto grazie alla caratterizzazione della seconda. L'ho immaginata talmente reale che per un po' mi sono chiesto se ci fosse qualcosa sotto, del tipo che si trattasse realmente di una persona. Il testo è scritto bene e scorre veloce, come è giusto che sia per il genere di racconto d'intrattenimento a cui appartiene. Mi ha strappato più di qualche sorriso, tipo nella scena del gatto o quando sottolinei la voglia di Vincenzo di guardare meglio quei pixel sotto la minigonna... in particolare, c'è un velo di satira che pervade il racconto: l'abuso di soluzioni tecnologiche, le false promesse della pubblicità, la sensualità e la pornografia virtuale sono tutti temi che tocchi, seppur con leggerezza e senza entrare troppo in profondità. 
Una critica che ti faccio, però, è proprio legata alla promessa che sarebbe dovuta essere il tema centrale del racconto. Io personalmente ho capito le tue intenzioni, però secondo me avresti dovuto rendere più evidente la promessa non mantenuta dall' azienda produttrice per essere considerato perfettamente in linea con il tema del contest.
A rileggerti!

Re: [Lab1] L'erba del vicino

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Ciao @Nightafter
Nightafter ha scritto: la figura dell'assistente virtuale, che dalla più ferrea convinzione di poter risolvere il problema del cliente, fallimento dopo fallimento, diviene più insicura, passando dall'iniziale natura tecnologica a quella umana.
C'è un confine indefinibile tra ciò che l'assistente virtuale è programmazione informatica e ciò che è simile a una consapevolezza di tipo umano.
Se si volesse spingere ancora oltre il discorso, bisognerebbe vedere se quella simil-consapevolezza umana non sia frutto di programmazione essa stessa...

 Ma gli android i sognano le pecore elettriche? / Blade runner di P. K. Dick docet.

Re: [Lab1] L'erba del vicino

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Ciao @Bardo96,
Bardo96 ha scritto: Per quanto sia paradossale, il personaggio che più mi è piaciuto è proprio Jenny, anche se non riesco a capire bene, o almeno ad inquadrarla, se l’idea di fondo sia che si tratta di una semplice assistente virtuale, oppure se di un’intelligenza artificiale dotata di una “coscienza”. Sarei più per la seconda, visto come si pone verso il protagonista. 
Il confine non è netto, apposta. A Vincenzo piace pensare che sia dotata di coscienza e io l'ho dipinta con le caratteristiche della coscienza umana. Ma tutte le cose che fa e che dice Jenny sono facilmente programmabili.
Bardo96 ha scritto: la promessa, non è ben presente; avrei calcato un poco di più la mano
La pubblicità è un'enorme promessa, sempre. Sono partita da questo concetto di promessa quando ho scritto il racconto. Vincenzo parla della promessa della pubblicità del tosaerba. Dici troppo poco?

Re: [Lab1] L'erba del vicino

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Ciao @Mina
Mina ha scritto: Qui mi sono un po' perso, cosa stava cercando di fare Jenny? Semplicemente mandare il tosaerba guasto a rovinare il prato dei vicini, o c'è dell'altro? Mi sono immaginato di tutto, dal fatto che in realtà Jenny abbia sempre avuto il controllo (d'altronde, come fa un'intelligenza artificiale a "confondersi"?) al risvolto splatter in cui Jenny, misinterpretando la richiesta di Vincenzo, mandi il tosaerba a far fuori i vicini. Insomma, non ho capito  :umh:
L'intelligenza artificiale può confondersi quando è stata programmata male. Può essere stata programmata che quando succede qualcosa che non dovrebbe succedere dica "mi sono confusa".
Addirittura andare a far fuori i vicini?  O_o  No, dai!  :lol:  Potrebbe essere che il tosaerba è talmente fuori controllo che fa cose indipendentemente da quello che viene detto di fare.
Oppure, versione più contorta, può essere che per rispettare la promessa della pubblicità (la pubblicità prometteva che non sarebbe più stata quella del vicino l'erba più verde del vicinato), visto che il tosaerba non riusciva a rendere così bella l'erba di chi ha comprato il prodotto, allora va a rovinare l'erba del vicino. Io l'ho scritto più pensando a questa versione più contorta.

Re: [Lab1] L'erba del vicino

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Ciao @Joyopi
Joyopi ha scritto: film come Her o Simone, se non li conosci te li consiglio, oppure un episodio di Black Mirror.
Her lo conoscevo. Simone invece no e sono andata ora a cercarlo su Wikipedia. Black Mirror... Beh, Black Mirror per me è un mito! Che te l'abbia fatto venire in mente il mio racconto, per me è un complimentone!
Joyopi ha scritto: promessa che sarebbe dovuta essere il tema centrale del racconto. Io personalmente ho capito le tue intenzioni, però secondo me avresti dovuto rendere più evidente la promessa non mantenuta dall' azienda produttrice
Sei il secondo che lo dice e quindi riguarderò la cosa. Gli altri non me l'hanno rilevato e sarei curiosa di sapere se è perché la promessa l'hanno vista oppure non hanno considerato la cosa.

Re: [Lab1] L'erba del vicino

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@Otta

Ciao! 
Complimenti per il racconto, accattivante e ben scritto. Bella l'idea, anche se concordo su alcune forzature o incongruenze già segnalate. Soprattutto l'IA è talmente svampita che a lungo andare perde un po' di credibilità. A un certo punto mi ero convinto che si sarebbe rivelata essere un essere umano e mi chiedo se non sarebbe stato un bel cambio di prospettiva.
I dialoghi funzionano egregiamente, forse si potrebbe ridurre il numero di descrizioni dello stato del protagonista, ma lo scrivo solo in ragione dello scopo del contest.
A rileggerti!
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