PESCIOLINI
E piange.
I singhiozzi la scuotono e non prova nemmeno più ad asciugare il moccio che le cola dal naso.
Le piccole mani gelate stanno sotto le cosce.
Al freddo le sembrava di essersi abituata e anche il buio le era quasi diventato familiare prima delle parole che la mamma le ha soffiato nell’orecchio.
“Questo qui che si è seduto vicino a te da ora in poi è tuo padre; ricordatelo bene. Non fare storie e andrà tutto per il meglio. Hai già visto la sua faccia quando siamo salite sulla barca ma è meglio che, appena arriva la luce del giorno, te la ficchi bene in mente. Ti abituerai. Adesso non capisci. Capirai quando sarà il momento. Basta fare come ti diciamo. Vedrai, è facile. E non metterti a piangere adesso, come il tuo solito. Capito? Non piangere!”
Detto fatto!
Come se non bastasse il puzzo di quella donna davanti a lei che la fissa da quando sono partite, e la sete, e la pipì che si è fatta addosso, e i calzoni bagnati incollati alle gambe, e quegli uomini che gridano continuamente, e lo stomaco vuoto, e la nausea, e quella paura che ha dell’acqua.
Come se non bastasse e non fosse già abbastanza terribile quell’idea matta. Sua madre si è messa in testa di partire e imbarcarsi per arrivare in un posto migliore.
Lei ce l’ha già il suo posto migliore: casa sua, le sue amiche, suo nonno, le sue cose di bambina di sei anni,
La mancanza di un padre non l’ha mai sentita. La sua amica Adeela ne ha uno ma lei non prova invidia. ha un nonno coi fiocchi; le racconta storie super forti e la culla e la fa ridere quando piange perché mamma la sgrida.
Suo padre l’ha lasciata quando aveva sei mesi. Chi se ne importa di uno che non l’ha voluta.
Il freddo torna a starle addosso e la testa sembra vuota: dondola di qua e di là. Il sonno le viene in soccorso.
Si risveglia in braccio a un uomo piccolo, tutto arancione; le sussurra parole straniere. Lei gli grida, in risposta: “io non lo voglio, un padre!”
L’uomo le sorride e la avvolge, come un pesciolino, in un lenzuolo dorato. La accompagna su una nave piena di luce.
Non si capiscono.
Fatima lo sa. Ma continua a ripetere: “io non lo voglio, un padre!”