[CC23] La fiaccolata - Arlecchino

Contest di carnevale - Racconti in maschera

[CC23] La fiaccolata - Arlecchino

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Traccia n. 2 -  Luci nella notte
Boa: deve comparire almeno una maschera
Titolo: La fiaccolata
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Le vie del borgo storico in cima alla collina erano vuote e silenziose a causa dell’ora di cena. A rischiarare la buia sera d’inverno c'era solo qualche lampioncino negli angoli o appeso sopra i vecchi portoni.
Una fitta copertura nuvolosa bloccava anche la luce sbiadita delle stelle che nelle notti serene riusciva a infiltrarsi, un po’ a fatica, nei vicoli.
Nessuno se ne accorse quando, alla periferia ovest del paese, si accese una piccola fiamma. Un uomo attraversò il parcheggio e si addentrò a passo un po’ incerto tra i viottoli. Portava un giaccone con il cappuccio alzato e teneva lo sguardo fisso a terra. Una torcia nella mano destra rischiarava il selciato davanti a lui.
Man mano che quel chiarore insolito filtrava attraverso le finestre delle case, qualche volto iniziò ad affacciarsi incuriosito.
All’imbocco della lunga via centrale, l’uomo si fermò un momento. Si accigliò e si guardò alle spalle. Sussultò trovando una mezza dozzina di persone munite di torce, che si fermarono a loro volta a fissarlo.
Sorpreso, ma vagamente commosso, riprese il cammino con più decisione, muovendo la luce a destra e a sinistra per illuminare più strada possibile. Di nuovo le persone lo seguirono, anzi, presero a imitarlo, muovendo in giro le proprie torce.
Quando il piccolo corteo sfilò dalla piazza della chiesa, contava ormai decine di persone. Donne e uomini, giovani e vecchi. Strisciavano fuori dai propri portoni e si aggregavano in un silenzio rispettoso e solenne. Recavano con sé una varietà eterogenea di fonti di luce.
Alcuni, forse habituè di fiaccolate varie, avevano delle vere torce. Altri portavano candele, o ceri natalizi. Un ragazzino brufoloso, in mancanza d’altro, aveva acceso la torcia del telefono. C’era addirittura un bambinetto con una spada di plastica a led e con la maschera di Darth Vader. Per convincerlo a seguirla, la madre gli aveva detto che si trattava di una sfilata di carnevale.
La giovane donna che lo teneva per mano fissava da un po’ la sua vicina, una vecchia signora con un fazzoletto nero a coprirle la testa e un lumino di quelli per il cimitero.
L’anziana se ne accorse, sollevò la testa e le rivolse un sorriso rugoso. «Fa piacere vedere tanta gente» le sussurrò, avvicinandosi. «Si capisce che Don Aldo, pace all’anima sua, era molto benvoluto.»
La giovane madre sgranò gli occhi. «Come, questa non è una manifestazione di solidarietà per le bambine afghane?»
La sorpresa l’aveva fatta parlare a voce alta, e un uomo nella fila dietro protese la testa fra le due. «Scusate, ma io ero certo che fosse una protesta contro il degrado morale del nostro borgo. Per il fatto di ieri, quando i vandali hanno imbrattato lo storico edificio comunale con scritte oscene.»
La discussione si allargò ben presto a tutto il corteo, che si riempì di sussurri confusi e allarmati, mentre ognuno si rivolgeva ai propri vicini per domandare.
Il ragazzino brufoloso, saputo che non era una protesta contro la nuova legge sui rave party, spense scocciato il telefono e se ne andò.
Due uomini di mezza età, che già litigavano spesso tra loro al bar, alzarono la voce mentre decidevano se era una marcia per la pace o contro i cambiamenti climatici. Alla fine vennero alle mani. Il corteo li scansò e se li lasciò alle spalle.
Pian piano i sussurri si spensero del tutto e calò un silenzio denso, non più solenne e rispettoso quanto piuttosto disorientato.
Senza quasi rendersene conto, avevano ormai raggiunto le ultime case.
L’uomo in testa, sempre con lo sguardo fisso a terra, si fermò proprio davanti al bar che segnava il confine orientale del borgo. Lì accanto c’era il piazzale da cui partivano i mezzi pubblici per la città più vicina.
Le persone dietro di lui si fermarono a loro volta e si raccolsero nel piazzale. Molte avevano continuato a camminare nella speranza di riuscire a chiarire infine lo scopo di quella fiaccolata estemporanea. Altre semplicemente erano troppo confuse per decidersi a reagire, o temevano di fare brutta figura andandosene, nel caso il motivo si fosse rivelato serio e importante.
Trattennero il respiro mentre l’uomo incappucciato, come già in precedenza, prendeva ad agitare la torcia a destra e a sinistra. Molti erano tanto concentrati che sobbalzarono quando l’uomo emise un grido improvviso di sollievo.
Si chinò e raccolse qualcosa da terra, proprio accanto al gradino del bar. Spense la torcia e poco dopo tra le sue mani si accese la luce azzurrina di uno schermo. Con un sospiro soddisfatto, si infilò il telefonino nella tasca del giaccone e tornò sui propri passi.
«Hei, grazie! Grazie a tutti» biascicò, mentre li superava. «Siete tutti così gentili qui. E anche il vino è ottimo. Di sicuro tornerò ancora.»
Il corteo si aprì in automatico davanti a lui, la gente si ritraeva e lo fissava quasi con timore.
Superate le ultime persone, l’uomo si avviò a passo spedito per tornare al parcheggio dove aveva lasciato l’auto.
Gli altri rimasero immobili ancora per diversi istanti, dopodiché iniziarono a disperdersi alla spicciolata, a testa bassa e senza parlare con nessuno.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: [CC23] La fiaccolata - Arlecchino

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Sira ha scritto: dom feb 26, 2023 8:47 pmC’era addirittura un bambinetto con una spada di plastica a led e con la maschera di Darth Vader. Per convincerlo a seguirla, la madre gli aveva detto che si trattava di una sfilata di carnevale
Ehilà... Che bel racconto leggero, breve e godibile. E soprattutto mi piace come sei riuscito/a a inserire la boa della maschera in modo che non risultasse troppo forzato. 
Sira ha scritto: dom feb 26, 2023 8:47 pmIl ragazzino brufoloso, saputo che non era una protesta contro la nuova legge sui rave party, spense scocciato il telefono e se ne andò.
Di questo passaggio mi è piaciuto il riferimento alla attualità e alla situazione politica recente. 
Sira ha scritto: dom feb 26, 2023 8:47 pmHei, grazie! Grazie a tutti
Qua ti segnalo un piccolo refuso: "Ehi" si scrive così. 
Ma è l'unica svista, altre non ne ho notate. Complimenti.

Insomma direi un testo senza pretese...la trama è semplice, non lascia grandi sorprese. Però è ben costruito e scorre senza intoppi, riuscendo a intrattenere il lettore.
Carino anche il finale un pochino a sorpresa...tutti pensavano a una fiaccolata a chissà quale scopo, invece era solo un uomo, forse un filo alticcio, che cercava il cellulare perduto. 
Non so chi tu sia ma mi ha strappato un sorriso, grazie!

Re: [CC23] La fiaccolata - Arlecchino

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Che storia assurda hai inventato, autore! Mentre leggevo mi è saltato in testa il bolero di Ravel e, come attratta da un pifferaio magico mi sono insinuata nel corteo dei tuoi protagonisti per vedere dove mi avrebbero condotto. Il fatto che tu nomini la Chiesa, a un certo punto, mi ha messo un brividino (accanto alle chiese ci sono i cimiteri in genere) e ho immaginato una deriva horror della storia. Niente di più sbagliato! E il ragazzino coi brufoli? Perché darsi la pena di sottolineare questo aspetto? Me lo sono chiesta, ma anche in questo caso non ho trovato un senso particolare.
C’é comunque un innegabile fascino in questo racconto, qualcosa d’impalpabile, un incanto simile alla notte di Betlemme (nei presepi c’è sempre l’uomo con la lanterna). Bravo a creare tanta aspettativa. Il finale? Una doccia fredda e un filo di delusione, questo sì. 
Chi sarai? Vi ho già nominati entrambi per altre storie del contest ma vi spendo ancora per questo racconto: Mina? Kasimiro?
Vedremo…

Re: [CC23] La fiaccolata - Arlecchino

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Grazie per il commento @ScimmiaRossa !
ScimmiaRossa ha scritto: dom mar 05, 2023 1:19 amE soprattutto mi piace come sei riuscito/a a inserire la boa della maschera in modo che non risultasse troppo forzato. 
In realtà la boa me l'ero del tutto dimenticata, l'ho inserita a racconto finito. Sono contenta che risulti comunque non forzata.
ScimmiaRossa ha scritto: dom mar 05, 2023 1:19 am
Qua ti segnalo un piccolo refuso: "Ehi" si scrive così. 
La fretta... Hai fatto bene a segnalarmelo
ScimmiaRossa ha scritto: dom mar 05, 2023 1:19 amInsomma direi un testo senza pretese...la trama è semplice, non lascia grandi sorprese. Però è ben costruito e scorre senza intoppi, riuscendo a intrattenere il lettore.
No, non aveva grandi pretese, infatti. Fino all'ultimo non ero sicura di riuscire a partecipare
ScimmiaRossa ha scritto: dom mar 05, 2023 1:19 amNon so chi tu sia ma mi ha strappato un sorriso, grazie!
E questo è già un ottimo risultato, per me. Grazie ancora!
@Monica ha scritto: dom mar 05, 2023 3:16 pmC’é comunque un innegabile fascino in questo racconto, qualcosa d’impalpabile, un incanto simile alla notte di Betlemme (nei presepi c’è sempre l’uomo con la lanterna). Bravo a creare tanta aspettativa. Il finale? Una doccia fredda e un filo di delusione, questo sì. 
Grazie anche a te (non riesco mai a taggarti...)! Lo spunto mi è venuto da una fiaccolata reale, dove c'erano striscioni molto diversi e contrastanti.
@Monica ha scritto: dom mar 05, 2023 3:16 pmE il ragazzino coi brufoli? Perché darsi la pena di sottolineare questo aspetto? Me lo sono chiesta, ma anche in questo caso non ho trovato un senso particolare.
Ho provato a dare almeno una breve caratterizzazione ai personaggi per renderli distinguibili, ma non c'è un senso particolare. In questo caso ho scelto "ragazzino brufoloso" invece di "ragazzino col telefono" solo per non sottolineare troppo il telefono (che risulta la spiegazione del finale). Con più tempo (mi sono messa l'ultimo giorno) forse avrei trovato soluzioni migliori.
Di sicuro rivedrò il racconto, ampliandolo un po'. Intanto grazie per le osservazioni!
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: [CC23] La fiaccolata - Arlecchino

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Ciao @Silverwillow 

Molto godibile il tuo racconto, devo dire che lo hai sviluppato con un intrigante clima i mistero, e una crescente suspense.
Davvero fino alla fine si crede di trovarsi all'interno di qualche arcano rituale che coinvolge gli abitanti d'un intero paese.
Il finale strappa un inevitabile sorriso, facendoci trovare tutti con i piedi a bagno d'una commedia degli equivoci.
Il racconto scorre leggero, con una scrittura accattivante che dimostra ancora una volta la bontà della tua penna.

Complimenti e a presto rileggerti.  <3

Re: [CC23] La fiaccolata - Arlecchino

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Ciao @Silverwillow e complimenti   :D Il tuo racconto mi ha divertito parecchio. Vi si può sicuramente leggere una metafora di alcuni costumi superficiali odierni, ma la critica non è feroce, anzi è molto ironica, e questo l'ho apprezzato assai
Sira ha scritto: dom feb 26, 2023 8:47 pmGli altri rimasero immobili ancora per diversi istanti, dopodiché iniziarono a disperdersi alla spicciolata, a testa bassa e senza parlare con nessuno.
Il finale è un tocco di classe. Non parla più nessuno, resosi conto di come stanno davvero le cose. Al di là della critica sociale, qui mi piace dare un'interpretazione un po' più personale, cioè che, per quanto la verità sia banale ed evidente, molti hanno i paraocchi a causa dei propri schemi mentali rigidi  :asd: E quando la realtà si impone evidente, lo shock è troppo forte
Grandissima, la lettura è stata un piacere! A presto
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