[H2022P] Il seme dell'odio

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Traccia: Nero, carta numero sei.



Il seme dell'odio


Tenebra,
fiato avvolgente,
onda furiosa.
Chi sei?
Trascinata da lugubri flutti.
Strappata alla luce. 
Tremo, ho paura.

Buio.
Assenza e presenza.
Riparo e turbamento.
Che cosa vuoi? 
Rapita dalla terra,
sospetto la verità.

Nera.
Oscena voragine.
Perchè non mi lasci cadere?
Spalanca la tua bocca,
voglio sapere il tuo confine
o sei oblio infinito?

Pegola.
Utero gravido, 
sei guscio e io creatura?
Mi darai alla luce? 
Sará nuova vita? 
O infine la morte ? 


Oh, piccola goccia,
umido è il seme,
è l’ora per noi 
di essere una.
Il sangue è il rimedio.

Oh, spicchio di luna.
Spirito vivente.
Tu sei la mia cura
Anima calda,
sei la mia ricompensa.

Oh piccola gemma,
tu sei il verdetto e la catena. 
Sei il sangue sparso,
la vanità delle mie urla
e il mio sterile strazio. 

Tu sei il boia clemente
che mi diede la quiete.
Tu sei ceppo e metallo.
Tu pelle gentile, ossa d'acciaio,
sarai la mia forma, la mia carne.

Sarai  denti e lingua,
occhi, arti,
fegato e stomaco.
Tu!
Sarai la coscienza più nera
che accoglierà la prossima vittima.

Re: [H2022P] Il seme dell'odio

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Alba359 ha scritto: Il seme dell'odio


Tenebra,
fiato avvolgente,
onda furiosa.
Chi sei?
Trascinata da lugubri flutti.
Strappata alla luce. 
Tremo, ho paura.
  Il seme dell'odio si pianta, nel buio della vita, nell'anima di una donna. La fa tremare di paura e di freddo, perché la donna veniva dalla luce.
Alba359 ha scritto: Buio.
Assenza e presenza.
Riparo e turbamento.
Che cosa vuoi? 
Rapita dalla terra,
sospetto la verità.
Il buio è insieme assenza di luce e presenza  chiara, conoscibile. Contemporaneamente, ripara e turba, con la sua ombra che protegge e inquieta.
Alba359 ha scritto: Pegola.
Utero gravido, 
sei guscio e io creatura?
Mi darai alla luce? 
Sará nuova vita? 
O infine la morte ? 
Pegola come sfortuna. Vita o Morte? Invece di essere la donna a dare la vita, qui c'è l'Odio a partorire un Mostro: il male. Che porterà la morte.
Alba359 ha scritto: Oh, spicchio di luna.
Spirito vivente.
Tu sei la mia cura
Anima calda,
sei la mia ricompensa.
Il seme dell'odio vezzeggia la sua vittima per farsi accogliere.
Alba359 ha scritto: Sarai  denti e lingua,
occhi, arti,
fegato e stomaco.
Tu!
Sarai la coscienza più nera
che accoglierà la prossima vittima.
Il complimento sta nell'attribuire alla vittima un abisso di nera coscienza e nel darle l'ok a fare proseliti.

Intenso componimento il tuo, cara @Alba359:)

Prende e turba questa vittima che, dalla luce, si consegna all'ombra, senza quasi combattere.

Non sono riuscita a capire alcuni dei (forse troppi) versi. Non commento, pertanto, le strofe che non sono riuscita a capire.

Il tema del Nero con la traccia del Buio è pienamente rispettato. Brava! 
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [H2022P] Il seme dell'odio

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Poeta Zaza ha scritto: Pegola come sfortuna. Vita o Morte? Invece di essere la donna a dare la vita, qui c'è l'Odio a partorire un Mostro: il male. Che porterà la morte.
Pegola come: Massa vischiosa di notevole estensione e di aspetto sgradevole.
Grazie, @Poeta Zaza,  per la bella e parziale interpretazione :D .
Stavolta mi sono lasciata andare dietro a mie fissazioni. Parti di concetti che ho elaborati e ricostruiti in chiave horror. Non si direbbe me è da fatti attuali che ho partorito questa massa schifosa

Re: [H2022P] Il seme dell'odio

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@Alba359 ciao.


Apprezzo l'impegno profuso, credimi.
Ma mi viene difficile dare una interpretazione che possa concludere l'attenta analisi dei vari messaggi, sparsi tra le varie strofe.
Spesso questi messaggi si ripetono, poiché cambiano le parole ma il succo è sempre quello.
Succo, per altro, che non riesco a gustare. Sono versi che confondono, ahimè! Non colgo neanche l'idea di quel seme che dovrebbe avere una "pianta", una radice. Forse sei stata troppo criptica, nell'enfasi di cercare quelle parole adatte a esternare il sentimento "intrappolato".
Se parli di seme, avresti dovuto rendere chiaro, non solo cosa genera questo seme, ma anche da dove viene: nasce. In cosa si sviluppa e cresce: cosa produce nella esistenza umana. Certo, il significato di quello che io di faccio notare, è senz'altro insito nei tuoi versi: ma potrei anche sbagliarmi. Magari volevi dire altro. Forse se tu avessi concentrato il messaggio, in un unico fulcro, semplice e facilmente identificabile, sarebbe stato meglio.  Poi, ognuno, l'enfasi poetica la soddisfa a modo suo. Ciao :sss:
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [H2022P] Il seme dell'odio

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Ciao @Aurelio Mandraffino  @bestseller2020  @Poeta Zaza  
Noto, dai vostri commenti, che i miei versi non sono molto chiari, che non suscitano nemmeno una piccola parte di quei sentimenti che mi hanno ispirato. Non lo considero un fallimento, comprendo che le parole che ho scritto possono sviare e stancare il lettore, ne ero consapevole e l'ho postata lo stesso.
Adesso sono tentata dal fornirvi una parafrasi ma non lo farò. Aspetterò la fine del contetest per farlo.
Caso mai qualcuno riesca a vedere almeno un'immagine, dare un senso alla situazione che descrivo, non vorrei perderemi il gusto e pensare che l'ho suggerito io con la mia versione in prosa.

Grazie per averla letta, e per i commenti sinceri, per me hanno più valore dei complimenti.

Re: [H2022P] Il seme dell'odio

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Alba359 ha scritto: Tenebra,
fiato avvolgente,
onda furiosa.
Chi sei?
Trascinata da lugubri flutti.
Strappata alla luce. 
Tremo, ho paura.

Buio.
Assenza e presenza.
Riparo e turbamento.
Che cosa vuoi? 
Rapita dalla terra,
sospetto la verità.

Nera.
Oscena voragine.
Perchè non mi lasci cadere?
Spalanca la tua bocca,
voglio sapere il tuo confine
o sei oblio infinito?

Pegola.
Utero gravido, 
sei guscio e io creatura?
Mi darai alla luce? 
Sará nuova vita? 
O infine la morte ? 


Oh, piccola goccia,
umido è il seme,
è l’ora per noi 
di essere una.
Il sangue è il rimedio.

Oh, spicchio di luna.
Spirito vivente.
Tu sei la mia cura
Anima calda,
sei la mia ricompensa.

Oh piccola gemma,
tu sei il verdetto e la catena. 
Sei il sangue sparso,
la vanità delle mie urla
e il mio sterile strazio. 

Tu sei il boia clemente
che mi diede la quiete.
Tu sei ceppo e metallo.
Tu pelle gentile, ossa d'acciaio,
sarai la mia forma, la mia carne.

Sarai  denti e lingua,
occhi, arti,
fegato e stomaco.
Tu!
Sarai la coscienza più nera
che accoglierà la prossima vittima.
A me è piaciuta molto, e mi ha fatto pensare al mito del ratto della figlia di Demetra, Persefone, rapita dal dio degli inferi, nero e gigantesco. I tuoi versi mi paiono quasi un lamento della divina giovinetta, anche se noto molti elementi che portano altrove. Ma non so dov'è, questo altrove: le tue immagini ubertose, però, non fanno rimpiangere di non essere arrivati a destinazione, tanto rendono avvolgente il cammino.  Ti segnalo gli accenti sbagliati di "perché" e "sarà". 
Ti faccio tanti complimenti, cara @Alba359.
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Re: [H2022P] Il seme dell'odio

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Almissima ha scritto: Ci trovo un dialogo interiore, una scelta:
Sono molto contenta, il tuo commento, @Almissima , mi ha dato soddisfazione.
Sì, è proprio di un dialogo interiore che si tratta. L'odio, e io non l'ho mai provato, l'ho immaginato come una voragine oscura che ti attira e ti trattiene, una massa vischiosa che ti imprigiona. 
Ora, la donna nella mia poesia, sulle prime non riconosce cos'è che la spaventa, che la fa stare male. Sente che il sentimento che sta provando non fa parte di lei

Buio.
Assenza e presenza.
Riparo e turbamento.
Che cosa vuoi? 
Rapita dalla terra,
sospetto la verità.

ma un sospetto ce l'ha, anche se sente che quella cosa è sia riparo, consolazione che turbamento, spavento.
È chiaro che è lei stessa la causa di tutto, Almeno io l'ho pensato.

Pegola.
Utero gravido, 
sei guscio e io creatura?
Mi darai alla luce? 
Sará nuova vita? 
O infine la morte

Una persona che prova un odio così forte non ritornerà alla vita normale, e lei lo chiede: quando cesserà?  Verrò partorita e tutto sarà come prima? Nuova vita, oppure quella che ero non esisterà mai più? La morte. È facile pensare che no, qualunque sia il motivo di tale gigantesco risentimento, non potrà mai tornare indietro.

La parte di lei che è odio puro prende il sopravvento, tratta l'altra parte come una bambina,  la chiama con piccoli nomignoli: spicchio di luna, piccola goccia. Lo fa perché in realtà sta davvero nascendo una nuova persona. Dopo il processo della metabolizzazione del rancore nascerà una nuova persona determinata dalla sete di vendetta.

Quindi si rivela, Il suo spirito buono è la cura, il rimedio, deve lasciarsi andare alla rabbia, al risentimento, all'astio, devono diventare una e, infine, la parte oscura cita l'immane ingiustizia ricevuta dietro diverse metafore: tu sei il ceppo e il metallo, ossia la scure con cui è stata giustiziata, le urla vane di quando si dichiarava innocente, lo strazio provato sul patibolo e il sangue versato... tu, le dice, sei il boia clemente che mi ha dato la quiete. Tu, sei tutto questo perché, adesso è chiaro nella mia parafrasi e capisco che nei versi non si riesce a comprenderlo, erano una sola persona quando l'ingiustizia è stata compiuta. 

Tu pelle gentile, ossa d'acciaio,
sarai la mia forma, la mia carne.

Sarai  denti e lingua,
occhi, arti,
fegato e stomaco.
Tu!
Sarai la coscienza più nera
che accoglierà la prossima vittima.


Perciò, finisce decisamente male, La parte che ha sete di vendetta vince, la parte di lei che non vorrebbe riconoscersi in quel sentimento soccombe: 

Sarai la mia forma, la mia carne. Ho immaginato come l'odio deve trasformare anche le fattezze di un corpo. Ho visto svanire la dolcezza dei lineamenti lasciando al suo posto una maschera raccapricciante.
Mi sono dilungata parecchio, spero di avervi dato spunti per fare un po' di chiarezza. Ora ho il dubbio di essere stata ancora più criptica.
Per finirla qui, vi racconto da dove è nata l'ispirazione:
Stavo leggendo un articolo che riguardava l'infibulazione. L'orrore che ho provato mi ha fatto riflettere: mi sono chiesta come sia possibile che una donna che ha subito una tale atrocità, sia capace da adulta di condannare sua figlia allo stesso destino.  
E non una, non solo alcune ma, centinaia di donne!
Cos'è questo loop che  imprigiona le menti di queste persone? Che da grandi infliggono ad altri le pene subite da piccoli? Quand'è che va a farsi benedire la compassione, l'amore, la pace?
Boh. 
Ora ho davvero scritto troppo, cito  @Poeta Zaza  @Aurelio Mandraffino  @Ippolita  @bestseller2020  @Almissima  
Vi ringrazio moltissimo per aver avuto la pazienza di leggere e di cercare di capici qualcosa.
Grazie :flower: mazzolini profumati per tutti!  

Re: [H2022P] Il seme dell'odio

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Un componimento che riesce a comunicare forte una paura: quella di non fare le scelte più opportune quando si tratta di andare a capo. Il terrore che si prova nella lettura è analogo a quello di una persona costretta ad avanzare su un terreno instabile, per cui ogni passo potrebbe costituire l’inciampo che precede la caduta definitiva. Devo fare i complimenti all’autrice per aver veicolato tale paura con tanta maestria.
È un peccato che la carta scelta, però, non faccia menzione di tematiche sull’inciampo.
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