[CP7] Tutto comincia con una interruzione

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Traccia 2. Comincia a nevicare” (Grazia Deledda)

    
Traccia 2. Comincia a nevicare” (Grazia Deledda)

Siamo tutti in casa? – domandò mio padre, rientrando una sera sul tardi, tutto intabarrato e col suo fazzoletto di seta nera al collo. E dopo un rapido sguardo intorno si volse a chiudere la porta col paletto e con la stanga, quasi fuori s’avanzasse una torma di ladri o di lupi. Noi bambine gli si saltò intorno curiose e spaurite.
– Che c’è, che c’è?
– C’è che comincia a nevicare e ne avremo per tutta la notte e parecchi giorni ancora: il cielo sembra il petto di un colombo.
– Bene – disse la piccola nonna soddisfatta. – Così crederete a quello che raccontavo poco fa.
Poco fa la piccola nonna, che per la sua statura e il suo viso roseo rassomigliava a noi bambine, ed era più innocente e buona di noi, raccontava per la millesima volta che un anno, quando anche lei era davvero bambina (nel mille, diceva il fratellino studente, già scettico e poco rispettoso della santa vecchiaia), una lunga nevicata aveva sepolto e quasi distrutto il paese.
– Quattordici giorni e quattordici notti nevicò di continuo, senza un attimo d’interruzione. Nei primi giorni i giovani e anche le donne più audaci uscivano di casa a cavallo e calpestavano la neve nelle strade; e i servi praticavano qualche viottolo in mezzo a quelle montagne bianche ch’erano diventati gli orti ed i prati. Ma poi ci si rinchiuse tutti in casa, più che per la neve, per l’impressione che si trattasse di un avvenimento misterioso; un castigo divino. Si cominciò a credere che la nevicata durasse in eterno, e ci seppellisse tutti, entro le nostre case delle quali da un momento all’altro si aspettava il crollo. Peccati da scontare ne avevamo tutti, anche i bambini che non rispettavano i vecchi (questa è per te, signorino studente); e tutti si aveva anche paura di morire di fame.
– Potevate mangiare i teneri bambini, come nel mille – insiste lo studentello sfacciato.
– Va via, ti compatisco perché sei nell’età ingrata, – dice il babbo, che trova sempre una scusa per perdonare, – ma con queste cose qui non si scherza. Vedrai che fior di nevicata avremo adesso. Eppoi senti senti…
D’improvviso saliva dalla valle un muggito di vento che riempiva l’aria di terrore: e noi bambine ci raccogliemmo intorno al babbo come per nasconderci sotto le ali del suo tabarro.
– Ho dimenticato una cosa: bisogna che vada fuori un momento – egli dice frugandosi in tasca.
– Vado io, babbo – grida imperterrito il ragazzo; ma la mamma, bianca in viso, ferma tutti con un gesto.
– No, no, per carità, adesso!
– Eppure è necessario – insiste il babbo preoccupato. – Ho dimenticato di comprare il tabacco.
Allora la mamma si rischiara in viso e va a cercare qualche cosa nell’armadio.
– Domani è Sant’Antonio; è la tua festa, ed io avevo pensato di regalarti…
Gli presenta una borsa piena di tabacco, ed egli s’inchina, ringrazia, dice che la gradisce come se fosse piena d’oro; intanto si lascia togliere dalle spalle il tabarro e siede a tavola per cenare.
La cena non è come al solito, movimentata e turbata da incidenti quasi sempre provocati dall’irrequietudine dei commensali più piccoli; tutti si sta fermi, quieti, intenti alle voci di fuori.
– Ma quando c’è questo gran vento, – dice la nonna – la nevicata non può essere lunga. Quella volta…
Ed ecco che ricomincia a raccontare; ed i particolari terribili di quella volta aumentano la nostra ansia, che in fondo però ha qualche cosa di piacevole. Pare di ascoltare una fiaba che da un momento all’altro può mutarsi in realtà.
Quello che soprattutto ci preoccupa è di sapere se abbiamo abbastanza per vivere, nei giorni di clausura che si preparano.
– Il peggio è per il latte: con questo tempo non è facile averlo.
Ma la mamma dice che ha una grossa scatola di cacao: e la notizia fa sghignazzare di gioia il ragazzo, che odia il latte. Gli altri bambini non osano imitarlo; ma non si afferma che la notizia sia sgradita. Anche perché si sa che oltre il cacao esiste una misteriosa riserva di cioccolata e, in caso di estrema necessità, c’è anche un vaso di miele.
Delle altre cose necessarie alla vita non c’è da preoccuparsi. Di olio e vino, formaggio e farina, salumi e patate, e altre provviste, la cantina e la dispensa sono rigurgitanti. E carbone e legna non mancano. Eravamo ricchi, allora, e non lo sapevamo.
– E adesso – dice nostro padre, alzandosi da tavola per prendere il suo posto accanto al fuoco – vi voglio raccontare la storia di Giaffà.
Allora vi fu una vera battaglia per accaparrarsi il posto più vicino a lui: e persino la voce del vento si tacque, per lasciarci ascoltare meglio. Ma la nonnina, allarmata dal silenzio di fuori, andò a guardare dalla finestra di cucina, e disse con inquietudine e piacere:
– Questa volta mi pare che sia proprio come quell’altra.
Tutta la notte nevicò, e il mondo, come una grande nave che fa acqua, parve sommergersi piano piano in questo mare bianco. A noi pareva di essere entro la grande nave: si andava giù, nei brutti sogni, sepolti a poco a poco, pieni di paura ma pure cullati dalla speranza in Dio.
E la mattina dopo, il buon Dio fece splendere un meraviglioso sole d’inverno sulla terra candida, ove i fusti dei pioppi parevano davvero gli alberi di una nave pavesata di bianco.


Tutto comincia
con una interruzione.

Da un crollo,
paura
di
perdonare
cosa è 
necessario.

Gran vento
da un momento
di inquietudine e piacere.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [CP7] Tutto comincia con una interruzione

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Mi sono interrogata a lungo sul significato del titolo della poesia Tutto comincia con una interruzione. 
La frase si presta a molteplici interpretazioni. Mi sono immaginata un litigio che pone fine in modo brusco a un amore o a un’amicizia, per esempio.
Forse questa fine apparente (interruzione non è che un momento di stasi, non è la fine)  concede il tempo necessario per riflettere e riprendere la relazione con più consapevolezza.
Il concetto diventa forse più chiaro nella strofa successiva 
Poeta Zaza ha scritto: lun ago 22, 2022 9:28 pm
Da un crollo,
paura
di
perdonare
cosa è 
necessario.
È quella “paura di perdonare” che riempie di significato le parole.  È necessario perdonare per poter riprendere il cammino interrotto
Poeta Zaza ha scritto: lun ago 22, 2022 9:28 pmGran vento
da un momento
di inquietudine e piacere.
Questo gran vento mi rimanda all’immagine delle vele gonfiate dal vento, una ripartenza dopo l’inquietudine e un ritrovato piacere.

Ciao @Poeta Zaza non so se sia questo il significato della tua bella poesia, perdonami se ho travisato. 
È proprio tanto interessante vedere come da uno stesso brano possano uscire poesie tanto diverse tra loro. 
Complimenti! 

Re: [CP7] Tutto comincia con una interruzione

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Complimenti @Poeta Zaza 
credo che il tuo componimento sia particolarmente riuscito. Ho adorato l'incipit:

"Tutto comincia 
con una interruzione".

Trovo questa affermazione verissima: sono proprio gli avvenimenti non attesi, gli imprevisti, l'interrzione della normale routine, le rotture che ci portano a riflettere, a reagire, e magari cambiare, migliorare, evolvere. 

I versi successivi spiegano meglio: "paura di perdonare cosa è necessario", forse rimando alla rottura/interruzione di un rapporto, che si potrebbe recupoerare attraverso un perdono, che costa molta fatica, che fa paura.

Più criptico il finale, mi è poco chiaro. Credo che la poesia si possa chiudere bene anche dopo le prime due strofe. Ma è una questione di gusti.
Complimenti ancora.

Re: [CP7] Tutto comincia con una interruzione

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Ciao @Poeta Zaza

Nella tua poesia leggo di una rottura, non per forza sentimentale. Anzi, ci vedo un dialogo con se stessi, il passaggio da una fase della propria vita a un altro. 

Tutto parte da un crollo appunto, qualcosa di non calcolato, non previsto, una tragedia, un dramma piccolo o grande che ci costringe a cambiare rotta, cambiare pelle, a crescere. 

Ma per crescere è necessario prima perdonarsi gli errori commessi, accettarsi per quello che si è stati, per quanto spaventoso possa sembrare.

E infatti questo vento improvviso, che in un attimo mescola tutte le carte, porta insieme l'inquietudine e il piacere del cambiamento, dell'evoluzione, del trasformarsi in qualcosa di altro perdendo e ritrovando se stessi.

Scusami se ho martoriato i tuoi versi, ho solo provato a dare una mia interpretazione.

Re: [CP7] Tutto comincia con una interruzione

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:)  Che bello leggere quello che i versi hanno trasmesso a voi, cari @@Monica  @Mario74  e @Kuno!

Premetto una considerazione generale sulla Blackout poetry: ci fa estrarre delle parole che "ci chiamano" e qualcun'altra che rimane attaccata e poi la scrolliamo via. Al "tesoretto" che ci resta in mano diamo un senso "dopo" che l'abbiamo raccolto. Almeno, questo è quanto è successo a me questa volta.

Io ci ho visto questo:
Poeta Zaza ha scritto: lun ago 22, 2022 9:28 pmTutto comincia
con una interruzione.
In un rapporto di coppia rodata e affiatata, si verifica qualcosa che interrompe la serena quotidianità del vivere.
Poeta Zaza ha scritto: lun ago 22, 2022 9:28 pm
Da un crollo,
paura
di
perdonare
cosa è 
necessario.
Il crollo è il tradimento: casca il mondo per la parte "lesa", ma l'amore di coppia è forte se sa perdonare, se supera la paura di farlo, se capisce che è necessario per sopravvivere.
Poeta Zaza ha scritto: lun ago 22, 2022 9:28 pm
Gran vento
da un momento
di inquietudine e piacere.
"Gran vento" sinonimo del polverone che si crea da un evento che stravolge il nostro cammino. Nel caso in oggetto, il tradimento superato è definito
un "momento di inquietudine e piacere". 

Detto questo, ho sentito molto vicine queste vostre osservazioni:
@Monica ha scritto: mer ago 24, 2022 4:10 pmÈ quella “paura di perdonare” che riempie di significato le parole.  È necessario perdonare per poter riprendere il cammino interrotto
Mario74 ha scritto: mer ago 24, 2022 4:42 pm"Tutto comincia 
con una interruzione".

Trovo questa affermazione verissima: sono proprio gli avvenimenti non attesi, gli imprevisti, l'interrzione della normale routine, le rotture che ci portano a riflettere, a reagire, e magari cambiare, migliorare, evolvere. 

I versi successivi spiegano meglio: "paura di perdonare cosa è necessario", forse rimando alla rottura/interruzione di un rapporto, che si potrebbe recuperare attraverso un perdono, che costa molta fatica, che fa paura.
Ma mi ha dato da riflettere quello che ci hai visto tu, @Kuno 
Kuno ha scritto: mer ago 24, 2022 5:03 pmNella tua poesia leggo di una rottura, non per forza sentimentale. Anzi, ci vedo un dialogo con se stessi, il passaggio da una fase della propria vita a un altro. 

Tutto parte da un crollo appunto, qualcosa di non calcolato, non previsto, una tragedia, un dramma piccolo o grande che ci costringe a cambiare rotta, cambiare pelle, a crescere. 

Ma per crescere è necessario prima perdonarsi gli errori commessi, accettarsi per quello che si è stati, per quanto spaventoso possa sembrare.

E infatti questo vento improvviso, che in un attimo mescola tutte le carte, porta insieme l'inquietudine e il piacere del cambiamento, dell'evoluzione, del trasformarsi in qualcosa di altro perdendo e ritrovando se stessi.
Chissà, quelle parole me le sono ritrovate tra le mani e me le sono spiegate come vi ho detto. Ma forse loro volevano parlarmi d'altro: di me.

Grazie, amici di penna! :flower:


 
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CP7] Tutto comincia con una interruzione

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@Poeta Zaza 
Decisamente ti sai muovere bene, in qualsiasi ambito poetico. Io qui non ravviso un'estetica delle parole, ma delle notevoli implicazioni a livello di contenuto. E' come se tu avessi estrapolato dal testo una storia breve, brevissima, densa di significato, sufficientemente priva di specifiche per mantenerla a un livello più universale, completamente aperto al lettore, lasciandogli piena libertà di interpretazione ma anche di immedesimazione. Ho visto che hai dato spiegazioni in merito, e mi sono volutamente fermato prima, proprio perché, da lettore, non ci tengo per niente a sapere cosa ti ha ispirato. Da lettore preferisco farmi ispirare dalle tue scelte. Perdonami, magari il mio è edonismo, ma sono sempre molto geloso delle sensazioni che mi danno piacere. In seguito magari leggerò.
Poeta Zaza ha scritto: lun ago 22, 2022 9:28 pmTutto comincia
con una interruzione.
Incipit perfetto.
Poeta Zaza ha scritto: lun ago 22, 2022 9:28 pm
Da un crollo,
paura
di
perdonare
cosa è 
necessario.
Qui ci stanno dentro, io credo, una quantità innumerevole di storie, di vite. La prima cosa che mi chiedo è: perché necessario perdonare?
Bella domanda e brava tu a mettere il lettore nelle condizioni di formularla. Detto questo, non daremo risposte, non questa sera, ma lasceremo i nostri pensieri liberi di girarvi intorno, come stormi curiosi. Risponderemo in un futuro imprecisato, in qualche frangente che ci sovvenga di questa domanda e ci suggerisca la risposta.
Poeta Zaza ha scritto: lun ago 22, 2022 9:28 pmGran vento
da un momento
di inquietudine e piacere.
Bellissima combinazione non tanto di parole, quanto di sensazioni.
Che dire, se non bravissima? Gran bel lavoro.  :super:

Re: [CP7] Tutto comincia con una interruzione

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"Tutto comincia con una interruzione"  questo inizio varrebbe da solo tutta la poesia! Tutta la vita è un susseguirsi di interruzioni che danno vita a un nuovo inizio, che sia di giornata, che sia di vita più in generale, sia di rapporti umani... C'è l'immensità in questa semplice affermazione. Bella anche la seconda strofa, fa paura perdonare, si ha la sensazione di devintare fragili. Difficile da decifrare (per me), invece, è la chiusura, però azzardo: il gran vento (l'interruzione il litigio) è arrivato dopo un tradimento? Me lo suggerisce il "momento d'inquietudine e piacere" (entrambe le parole calzerebbero con il tradimento). 

Un testo decisamente particolare.
Brava

Re: [CP7] Tutto comincia con una interruzione

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Bob66 ha scritto: mer ago 24, 2022 10:30 pm@Poeta Zaza 
Decisamente ti sai muovere bene, in qualsiasi ambito poetico. Io qui non ravviso un'estetica delle parole, ma delle notevoli implicazioni a livello di contenuto. E' come se tu avessi estrapolato dal testo una storia breve, brevissima, densa di significato, sufficientemente priva di specifiche per mantenerla a un livello più universale, completamente aperto al lettore, lasciandogli piena libertà di interpretazione ma anche di immedesimazione. Ho visto che hai dato spiegazioni in merito, e mi sono volutamente fermato prima, proprio perché, da lettore, non ci tengo per niente a sapere cosa ti ha ispirato. Da lettore preferisco farmi ispirare dalle tue scelte. Perdonami, magari il mio è edonismo, ma sono sempre molto geloso delle sensazioni che mi danno piacere. In seguito magari leggerò.

Incipit perfetto.

Qui ci stanno dentro, io credo, una quantità innumerevole di storie, di vite. La prima cosa che mi chiedo è: perché necessario perdonare?
Bella domanda e brava tu a mettere il lettore nelle condizioni di formularla. Detto questo, non daremo risposte, non questa sera, ma lasceremo i nostri pensieri liberi di girarvi intorno, come stormi curiosi. Risponderemo in un futuro imprecisato, in qualche frangente che ci sovvenga di questa domanda e ci suggerisca la risposta.

Bellissima combinazione non tanto di parole, quanto di sensazioni.
Che dire, se non bravissima? Gran bel lavoro.  :super:
Che dirti, @Bob66 se non onorata del tuo passaggio?  :arrossire:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CP7] Tutto comincia con una interruzione

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Adel J. Pellitteri ha scritto: gio ago 25, 2022 10:33 am"Tutto comincia con una interruzione"  questo inizio varrebbe da solo tutta la poesia! Tutta la vita è un susseguirsi di interruzioni che danno vita a un nuovo inizio, che sia di giornata, che sia di vita più in generale, sia di rapporti umani... C'è l'immensità in questa semplice affermazione. Bella anche la seconda strofa, fa paura perdonare, si ha la sensazione di devintare fragili. Difficile da decifrare (per me), invece, è la chiusura, però azzardo: il gran vento (l'interruzione il litigio) è arrivato dopo un tradimento? Me lo suggerisce il "momento d'inquietudine e piacere" (entrambe le parole calzerebbero con il tradimento). 

Un testo decisamente particolare.
Brava
Hai azzeccato tutto! Brava, @Adel J. Pellitteri ! Grazie :rosa:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CP7] Tutto comincia con una interruzione

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I miei più sinceri complimenti. Trovo che la tua poesia sia densissima di significato, e vada assaporata con calma.
Poeta Zaza ha scritto: lun ago 22, 2022 9:28 pmTutto comincia
con una interruzione.
Un inizio è sempre una interruzione di qualcos'altro. Per aprirsi a nuovi orizzonti e rinnovarsi bisogna staccarsi da ciò che è diventato un peso, e non è mai un processo privo di dolore:
Poeta Zaza ha scritto: lun ago 22, 2022 9:28 pmGran vento
da un momento
di inquietudine e piacere.
Ma quando ci si riesce, arriva anche il piacere.
Poeta Zaza ha scritto: lun ago 22, 2022 9:28 pm
Da un crollo,
paura
di
perdonare
cosa è 
necessario.
Questa strofa mi ha fatto riflettere parecchio. Qualcosa che è necessario compiere può comunque ferire le altre persone. Il perdono allora deve esserci, ma è un processo che fa paura. Anche questo perdono è un nuovo inizio, ed è perciò anche una interruzione.
:sss:

Re: [CP7] Tutto comincia con una interruzione

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ciao @Poeta Zaza
Poeta Zaza ha scritto: lun ago 22, 2022 9:28 pm
Tutto comincia
con una interruzione.

Da un crollo,
paura
di
perdonare
cosa è 
necessario.

Gran vento
da un momento
di inquietudine e piacere.
Si pensa subito a un evento catastrofico. Io ho pensato al disastro del ponte Morandi: siamo a pochi giorni dalla sua ricorrenza. Ci ho trovato tutti gli elementi tra i quali, crollo-paura-interruzione-perdono per le vittime, e il vento, quello che soffia forte sempre sulla valle di Genova. Però la chiusa ha mandato all'aria questo mio ragionamento e interpretazione. Purtroppo niente è nato di buono da quella tragedia. Comunque, rinnovandoti il mio apprezzamento per l'ordine e il senso che hai dato ai versi, mi pare di doverti suggerire una modifica del titolo, e aspetto cosa ne pensi.



Tutto riprende da una interruzione

D'altronde quando si interrompe qualcosa, la si riprende. Incominciare da una interruzione, anche se è corretto, pare che quello  che si è interrotto, non abbia nessuna attinenza con quello che si comincia. Un fatto nuovo che nasce da un punto di rottura. Certamente è una questione sottile, ma andrebbe spiegata. Ciao a presto. <3
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [CP7] Tutto comincia con una interruzione

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@Ciao Poeta Zaza,
Che dire: non fa una piega😅. C'è la routine, la normalità, tutte le sicurezze sono lì pronte a sorreggerci quando, all'improvviso, qualcosa interrompe il ritmo e tutto cambia e si stravolge. Tu descrivi perfettamente come la non accettazione del cambiamento in parte è dovuta alla necessità di perdonare/ci. E poi il gra vento del  cambiamento che porta sì paura nei confronti della novità ma anche piacevoli novità. 
Brava, mi è piaciuto il senso della poesia ma più di tutto la sua fluidità: non sembra "forzatamente" estratta da un altro testo (cosa che spesso porta a innaturali inversioni di parole o a strane disarmonie nel verso) bensì composta ex novo. E questo è il suo pregio assoluto.

Talia

Re: [CP7] Tutto comincia con una interruzione

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Mina ha scritto: ven ago 26, 2022 3:05 pm
I miei più sinceri complimenti. Trovo che la tua poesia sia densissima di significato, e vada assaporata con calma.
Un inizio è sempre una interruzione di qualcos'altro. Per aprirsi a nuovi orizzonti e rinnovarsi bisogna staccarsi da ciò che è diventato un peso, e non è mai un processo privo di dolore:
Ma quando ci si riesce, arriva anche il piacere.
Questa strofa mi ha fatto riflettere parecchio. Qualcosa che è necessario compiere può comunque ferire le altre persone. Il perdono allora deve esserci, ma è un processo che fa paura. Anche questo perdono è un nuovo inizio, ed è perciò anche una interruzione.
:sss:
Sei andato in profondità, @Mina - Grazie!  :)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CP7] Tutto comincia con una interruzione

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bestseller2020 ha scritto: ven ago 26, 2022 6:47 pmmi pare di doverti suggerire una modifica del titolo, e aspetto cosa ne pensi.

Tutto riprende da una interruzione

D'altronde quando si interrompe qualcosa, la si riprende. Incominciare da una interruzione, anche se è corretto, pare che quello  che si è interrotto, non abbia nessuna attinenza con quello che si comincia.
Ti ringrazio per il suggerimento ma non lo condivido, perché il mio concetto è un altro, che ho esplicitato prima e che ripeto per te:
Poeta Zaza ha scritto: mer ago 24, 2022 6:19 pmIn un rapporto di coppia rodata e affiatata, si verifica qualcosa che interrompe la serena quotidianità del vivere.
Poeta Zaza ha scritto: mer ago 24, 2022 6:19 pmIl crollo è il tradimento: casca il mondo per la parte "lesa", ma l'amore di coppia è forte se sa perdonare, se supera la paura di farlo, se capisce che è necessario per sopravvivere.
Poeta Zaza ha scritto: mer ago 24, 2022 6:19 pm"Gran vento" sinonimo del polverone che si crea da un evento che stravolge il nostro cammino. Nel caso in oggetto, il tradimento superato è definito un "momento di inquietudine e piacere". 
I miei versi hanno descritto il momento del tradimento e del suo superamento col perdono del coniuge.
Questo ho visto nel testo della Deledda.
Il titolo ricalca l'incipit della poesia. E la Deledda non ha scritto quello che mi suggerisci tu.  :P


Grazie del passaggio e dei complimenti, @bestseller2020  :)
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o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CP7] Tutto comincia con una interruzione

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Talia ha scritto: ven ago 26, 2022 9:03 pm @Ciao Poeta Zaza,
Che dire: non fa una piega😅. C'è la routine, la normalità, tutte le sicurezze sono lì pronte a sorreggerci quando, all'improvviso, qualcosa interrompe il ritmo e tutto cambia e si stravolge. Tu descrivi perfettamente come la non accettazione del cambiamento in parte è dovuta alla necessità di perdonare/ci. E poi il gra vento del  cambiamento che porta sì paura nei confronti della novità ma anche piacevoli novità. 
Brava, mi è piaciuto il senso della poesia ma più di tutto la sua fluidità: non sembra "forzatamente" estratta da un altro testo (cosa che spesso porta a innaturali inversioni di parole o a strane disarmonie nel verso) bensì composta ex novo. E questo è il suo pregio assoluto.

Talia
Gran bel commento il tuo, cara @Talia, che sono onorata di ricevere perché lieta che tu riconosca il mio messaggio e che parli della sua "fluidità".

:rosa:
Di sabbia e catrame è la vita:
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Re: [CP7] Tutto comincia con una interruzione

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Ippolita ha scritto: sab ago 27, 2022 12:04 am a patto, però, di sapere a cosa ti riferisci. Letta la spiegazione, tutto mi è apparso chiarissimo. 
Beh, non per tutti. In diversi, qui, hanno centrato il contesto.  :si:
Ippolita ha scritto: sab ago 27, 2022 12:04 am Un gioiellino di costruzione e di significato: a patto, però, di sapere a cosa ti riferisci. Letta la spiegazione, tutto mi è apparso chiarissimo. Il tuo poetare è sempre solido e armonioso. 
Grazie, Mariangela.                         
Grazie a te, cara @Ippolita, del passaggio e dei complimenti.  :sss:
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