Re: [Casa Editrice] Porto Seguro Editore

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Fabioloneilboia ha scritto: ven gen 27, 2023 5:37 pm @Francy
Credo che l'interesse principale sia riavere i diritti del proprio lavoro, che è più o meno quello che mi hanno chiesto gli altri utenti del forum. Ovviamente, però, ogni situazione va vista singolarmente se si vuole fare le cose con serietà.
In realtà avere indietro i diritti è proprio quello che vorrei ottenere! Non  ho telegram però 😆

Re: [Casa Editrice] Porto Seguro Editore

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Anche io pessima esperienza. Mi hanno mandato una rendicontazione del tutto distante dalla realtà e solo dopo mesi di solleciti. Vanno fermati e va fatto conoscere questo modo di procedere. Sto ancora aspettando un conteggio quanto meno realistico. Prego tutti di unirvi al gruppo Telegram (basta scaricare l'applicazione e accedere tramite il link che si trova in uno dei messaggi precedenti). Uniti facciamo la differenza

Re: [Casa Editrice] Porto Seguro Editore

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edmond_dantès ha scritto: mar ago 17, 2021 1:46 pm Salve a tutti.

Anch’io faccio parte di quelle decine di autori che da più di un anno sta ancora aspettando di ricevere dalla Porto Seguro i diritti relativi alle copie vendute. Decine, perché per un periodo la casa editrice ha pubblicato venti autori diversi al mese. E a queste decine si sommeranno tutti quegli autori che quest’anno hanno ricevuto il resoconto relativo al 2020 e che, molto probabilmente, non vedranno neanche un centesimo (resoconto che noi, autori in attesa delle royalties da più di un anno, quest’anno non abbiamo neanche ricevuto).

Se si tratta, come è stato scritto, di un caso eccezionale, mi domando perché la casa editrice non lo abbia comunicato agli autori: in questi mesi silenzio totale, nessun messaggio, nessuna e-mail. Ogni volta che un autore ha contattato la casa editrice per conoscere le motivazioni di tale dimenticanza, la risposta è sempre stata la stessa: “ci sono stati dei ritardi, i bonifici verranno fatti nei prossimi giorni”. Il che, dopo quattordici mesi, suona un po’ come una presa in giro. E la cosa che mette ancora più tristezza è il fatto che il direttore sia proprio uno scrittore, che dovrebbe conoscere piuttosto bene le dinamiche editoriali e prendere a cuore chi sta iniziando a muovere i primi passi in questo mondo, un po’ come lui stesso ha fatto anni prima, e ha deciso di affidarsi a lui e alla sua squadra.

È stato scritto che tra gli autori della Porto Seguro ci sono stati scrittori che sono rimasti scottati dall’editoria a pagamento. Per quanto mi riguarda, io sono rimasto scottato proprio dalla Porto Seguro, che sulla propria pagina Facebook si definisce “un Porto Sicuro per il lettore e lo scrittore” ma che sulla carta si sta rivelando molto poco seria e professionale.

Non mi reputo Umberto Eco. Non ho scritto il libro del secolo. Forse neanche sono bravo a scrivere. Quello che mi aspetto, però, è che venga rispettato il contratto che ho firmato. E che ci sia maggior dialogo tra casa editrice e autore.

Diversi autori di manoscritti mi hanno contattato in privato, in tempi non sospetti, chiedendomi pareri su questa casa editrice. Quegli autori hanno poi pubblicato con Porto Seguro. Ora mi sento in colpa per averli trascinati in quella che sembra a tutti gli effetti una truffa. In fondo la casa editrice non chiede soldi, no, però neanche paga. A chi sta pensando di inviare loro un manoscritto mi sento pertanto di consigliare di starne alla larga. Pronto a cambiare idea e a scrivere un nuovo post qualora la casa editrice decidesse finalmente di pagare i suoi autori. Ma ho perso le speranze.
Ciao. Mi dispiace per la delusione. Abbiamo messo su un gruppo telegram. Vogliamo intervenire, siamo un pò di persone e vogliamo crescere. Vuoi unirti? Ti invierei il link del gruppo. Un caro saluto.

Re: [Casa Editrice] Porto Seguro Editore

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Cacciugo ha scritto: mar mag 25, 2021 3:30 pm Anche io a suo tempo mi sono rivolto a Porto Seguro Editore. Mi risposero dopo pochi mesi, una telefonata per invitarmi a un colloquio presso la loro sede. Andai e fu una delusione totale. La cosa che sembra loro interessare maggiormente – e che l'incaricata della casa editrice con cui parlai mi chiese espressamente – è che l’autore prenda (acquistandole oppure in conto vendita) almeno 50 copie del libro (sulle cento copie che per contratto vengono stampate come numero iniziale) per venderle direttamente nella sua cerchia dei conoscenti o in occasione di presentazioni che lui stesso organizzi. Rifiutai, non parendomi questo un corretto rapporto fra autore ed editore ma una situazione ibrida dove l’autore diventa una specie di agente di commercio dell’editore. Può darsi che sia giusto, e non critico chi accetti tale sistema, ma a me non piace. E ancor meno piace che a tale tipo di rapporto non si faccia assolutamente alcun cenno sul loro sito.
La medesima - vigliacca - cosa è  capitata a me. Fra tutte le EAP sono fra le peggiori, camuffano le loro  reali intenzioni dietro un falso schermo di indipendenza e serietà. Non ho voglia di scendere in particolari ma il trattamento da loro subito mi ha ferito molto: "le mandiamo il contratto editoriale"...e sono spariti (dopo che avevo espresso il parere che l'acquisto di 50 copie mi pareva eccessivo) Almeno ho potuto vomitare il mio disgusto con un loro referente, su Messenger...attenti  a Martina, della sede di Roma, a via Mecenate.
RENATO MONTESANO

Re: [Casa Editrice] Porto Seguro Editore

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Porto Seguro Editore ha scritto: mar lug 27, 2021 3:13 pm Buongiorno,

rispondo a tutti brevemente, in quanto, comprenderete, non è compito di un editore controllare giornalmente ogni f³orum che ne parla. Chi ha necessità di avere risposte in merito al nostro modo di fare editoria, perché anche solo minimamente interessato, può scrivere all'email, o telefonare a una qualsiasi delle nostre sedi territoriali.
In un panorama editoriale in cui il 90% e forse più delle case editrici lasciano i propri autori a loro stessi a tentare di autopromuoversi, noi siamo fieri di dire che agiamo diversamente. Abbiamo aperto diverse sedi territoriali (e ne apriremo ancora) perché gli autori vanno seguiti, vanno aiutati a organizzare presentazioni, a inviare i libri per ottenere recensioni, a far uscire articoli, a creare i giusti post sui social media... Solo una minuscola parte degli autori emergenti è consapevole di come far sì che il proprio libro venga letto, ma la pubblicazione non è mai il punto di arrivo. Un libro ha senso se viene letto da qualcuno, altrimenti poteva tranquillamente rimanere nel pc dell'autore.
Ovviamente nessuno pretende che l'autore sia ufficio stampa di se stesso. Come la casa editrice interviene su editing, correzione di bozze, redazione dell'abstract, studio della copertina e impaginazione, interviene anche sulla creazione del materiale promozionale, sulla creazione di eventi, sulla diffusione del libro. Ma tutto ciò non si può fare senza l'autore. O meglio, si può fare, ma la ricaduta è parziale. La presenza attiva sul proprio territorio prima e su più larga scala successivamente, assicura una visibilità e una ricaduta infinitamente maggiore rispetto a un articoletto sul giornale locale. Ma se l'autore non è disposto a far presentazioni, se non gli interessa comunicare a chi gli sta intorno che ha scritto un libro, se dimostra lui per primo di non credere in quanto ha scritto, ma di voler solo inserire la pubblicazione a curriculum, perché dovremmo investire tempo e denaro su un libro le cui potenzialità sono affossate da chi lo ha creato? Penserete che la colpa è nostra, ma vi assicuro che a far parte un minimo di questo mondo, non è raro sentire di persone pubblicate anche dalle big e lasciate tragicamente a loro stesse, con un rendiconto a fine anno che sfiora le 50 copie. Pensate una po': quando esce un suo libro, persino Dan Brown fa presentazioni e reading in giro per il mondo. Chissà perché, però, l'utente medio in questo thread ritiene che la promozione non sia ANCHE suo compito.
Chiamatelo pure un test, ma se un autore mi dice che non sa come impiegare 50 copie (per altro mai imposte, ma consigliate e in una formula non onerosa), significa che il suo interesse è la pubblicazione e non che il suo romanzo venga letto. Se fate parte di questa categoria, il mio consiglio è di rivedere i vostri piani, perché non otterrete soddisfazioni. Scrivere, in questi casi, è e deve rimanere un hobby.
Figuriamoci poi se scegliamo gli autori in base alla bella presenza! Ma per favore! Va bene che la pandemia ci ha tutti impigriti, ma quando voi dovete aprire un conto in banca, chiedete di farlo in videocall? Credo sia essenziale per entrambe le parti incontrarsi, a maggior ragione per l'autore rendersi conto che c'è una redazione che lavora, avere un esempio della resa dei libri, parlare a tu per tu con il grafico se si hanno dei dubbi per la copertina, conoscere gli editor che eventualmente cureranno il proprio lavoro. Poi cosa c'entra, se la cura nella confezione del libro non interessa, se avere un esempio della stampa non è importante, Amazon Publishing è sempre un'opzione. Senza volermi dilungare, la bellezza di un libro la fanno anche la carta, l'impaginazione, il carattere scelto, tutte cose che, ahimè, indicano la passione e la cura per il proprio lavoro. Le condizioni, a chi ce le chiede, le forniamo anche prima dell'invio del manoscritto, sia per telefono che per mail, figuriamoci se è un problema di venire registrati (cosa che comunque si può fare anche di persona).

Venendo alla questione royalties, se ci sono stati ritardi in alcuni pagamenti, è situazione del tutto eccezionale. Vi invito a visionare la nostra contabilità: troverete ricevute, con tanto di ritenuta d'acconto pagata, con cifre anche importanti. Se non avessimo il desiderio di pagare i nostri autori, glisseremmo malamente anche sulla rendicontazione, che invece ha valore legale.

A questo punto, quello che mi chiedo io: che senso ha l'accanimento?
L'editoria è piena di editori, ognuno con caratteristiche diverse che possono rispondere a esigenze diverse. Se un editore non rispecchia le mie necessità, guardo e passo avanti. Commentare per il gusto di farlo, tra l'altro con palesi insulti nascosti dal barrato e falsità, nel tentativo di mettere in cattiva luce il lavoro degli altri, lo trovo sterile e piuttosto vuoto, sempre che non si voglia pensar male. In tal caso si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

Infine, vi assicuro che gran parte degli autori che ci inviano il manoscritto e con cui ci ritroviamo a parlare, sono rimasti talmente scottati dall'editoria a pagamento, spesso e volentieri malcelata dietro incredibili formule, che sarebbe un insulto alla loro intelligenza definirci a pagamento, non limpidi o quanto da voi insinuato.

@B.B. Mutt  mi spiace sinceramente che tu non ci abbia trovati appassionati durante il colloquio, che non so se sia stato fatto online o in sede (mi pare di capire che sia capitato in piena pandemia). Normalmxente lo siamo un bel po'. Probabilmente era una giornata no  :)
Bla bla bla...spiegami perché quando ho detto a  Martina (Via Mecenate) che l'acquisto di 50 copie mi sembrava eccessivo, lei non mi ha inviato il Contratto Editoriale che mi aveva promesso? E perché,  dopo una settimana, quando le ho chiesto chiarimenti telefonicamente  ha detto " Mi scuso, glielo mando subito" e non ha inviato nulla,? Non giocare a fare l'intellettuale ...il vostro è  un brutto e scorrettissimo gioco...RENATO MONTESANO

Re: [Casa Editrice] Porto Seguro Editore

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Mah… mi sembra davvero strano questo accanimento nei confronti della casa editrice. Spesso mi capita di non essere soddisfatto del trattamento che ricevo in negozi e locali, addirittura da enti pubblici! A meno che non subisca gravi danni e pericolose ingiustizie, vado avanti. 
Cambio negozio, cambio locale. Se mi chiedono come mi sono trovato con loro, rispondo “Mica tanto bene: sconsiglio”.
Sentirvi così aggaiati mi fa credere (errando) che avevate creduto di aver visto una luce che poi però si è spenta… e adesso siete persi. 
Niente di personale

Re: [Casa Editrice] Porto Seguro Editore

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@Risticone Questa sezione del forum si pone l'obiettivo di rendere noto agli iscritti il modus operandi delle case editrici, al fine di evitare agli autori e aspiranti tali di cadere nelle trappole, purtroppo numerose, tese dai troppi editori presenti sul mercato, che qualificare poco seri è un eufemismo. Se le testimonianze su questa casa editrice, che oltretutto pare far parte di quelle che intascano tranquillamente le royalties spettanti agli autori, sono negative, i partecipanti al forum, piuttosto che evitare di aggaiarsi (nella mia estrema ignoranza il termine mi giunge nuovo e incomprensibile) dovrebbero, secondo i dettami del buonsenso, cercare di stare alla larga da questi e da chi altri opera come loro. Aggiungo che la tua iscrizione, avvenuta, mi pare, col solo obiettivo di immettere un post difensivo - non certo una testimonianza - suscita qualche legittima perplessità.
Mario Izzi
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Re: [Casa Editrice] Porto Seguro Editore

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Buonasera a tutti!

Sono una nuova iscritta.

Sono incappata in questo forum e, nel particolare, in questa discussione mentre ero alla ricerca di pareri su questa casa editrice. Purtroppo, faccio parte di quegli autori che sono stati truffati: da due anni sono in attesa delle mie royalties del 2021, nessuna traccia del rendiconto vendite del 2022 e, come se non bastasse, il rendiconto del 2021 presenta numeri falsi.

Ho letto nei messaggi precedenti che è stato creato un gruppo Telegram per riunire gli autori che hanno subito lo stesso trattamento. Il link precedentemente postato non è più valido, per cui volevo chiedere se qualcuno di voi potesse invitarmi nel gruppo Telegram.

Vi ringrazio anticipatamente :)

Re: [Casa Editrice] Porto Seguro Editore

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Mi chiedo fino a quando sarà consentito a questi marpioni e a tanti altri della loro specie di continuare a rubare impunemente. La legislazione vigente in materia di editoria risale a quasi un secolo fa, quando non c'erano la tv, internet e i social e i manoscritti, scritti a mano o a macchina, venivano recapitati alle case editrici direttamente a mano o a mezzo posta. Pare che i governi abbiano altre gatte da pelare e a venire tutelate sono certe corporazioni, alle quali scrittori e aspiranti tali non appartengono. Tocca rassegnarsi.
Mario Izzi
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Re: [Casa Editrice] Porto Seguro Editore

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 Buongiorno, ho creduto e continuo a credere in questa casa editrice. Ebbene, ho pubblicato con Porto Seguro Ed. Non ho mai 'dovuto' comprare copie. Mi sono state offerte in conto vendita o in acquisto con un ottimo sconto, ma lì per lì non mi servivano, le ho poi acquistate per presentazioni personali in altre città. Ho avuto un buon editing, molto soddisfacente, e mi è piaciuto come hanno seguito il libro. Certo, non mi aspettavo e non ci sono state azioni eclatanti, ma grazie alla casa editrice e all’editor che mi ha sempre seguito e ha introdotto il mio libro, ho potuto presentarlo ben sei volte, in solitario e con altri autori, alla presenza di un pubblico sempre differente. Punto dolente: i rendiconti. Il primo anno li ho ricevuti, ma non avevo da essere liquidato con somme. Il secondo anno sto penando per riceverli e mi dispiace molto. E mi spiace molto leggere di autori che sono stati lasciati in balia di se stessi. Quello che mi chiedo: qualcuno degli autori è stato poi pagato?

grazie, robi

Re: [Casa Editrice] Porto Seguro Editore

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@Risticone Qui non si sta parlando di un ristorante che cucina della pessima pasta al pesto, si sta parlando di una casa editrice che stipula un contratto con un autore e non lo rispetta, ed è decisamente più grave. Per quanto mi riguarda il pagamento delle royalties passa in secondo piano ormai, non sono Donato Carrisi e ciò che mi spetterebbe sono pochi spiccioli che non cambierebbero la mia vita; quello che mi preme, però, è segnalare questa casa editrice e far conoscere a più persone possibile come lavora, in modo tale che altri autori non finiscano nella sua rete e riservino le proprie opere a case editrici più oneste che rispettano il lavoro altrui. La tua idea di "sconsiglio / cambio negozio / vado avanti" fa proprio la fortuna di questi truffatori, che si affidano alla pigrizia dei "raggirati" (tanto sono pochi euro, no?) per poter fregare il maggior numero di autori, ed è arrivato il momento di fermare questa truffa una volta per tutte. Quindi sì, "sconsiglio", ma voglio anche andare in fondo a questa storia: hanno già guadagnato abbastanza sul mio lavoro e su quello di altri autori senza che nessuno vedesse un centesimo. Ora basta.

@Seres8 Benvenuta, ti ho scritto in privato.
@
@robi Ancora nessuno è stato pagato. Io attendo fiducioso dal 2020.

Re: [Casa Editrice] Porto Seguro Editore

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Buongiorno a tutti, 
anch'io sono uno dei tanti autori caduti nella "trappola" della Porto Seguro. Non espongo la mia esperienza che a quanto ho capito è più o meno simile alle altre. Ho pubblicato con loro nel 2021 e ad oggi non ho mai ricevuto nessun pagamento, ma non mi sono mai arreso. Il mese scorso ho iniziato a invadere la Casa Editrice di email e telefonate. Qualche giorno fa, forse stremati dalla mia insistenza, mi hanno risposto proponendomi un contratto di recesso evidenziando il punto 7, ovvero:

L'AUTORE SI IMPEGNA A VERSARE A PORTO SEGURO EDITORE LA CIFRA DI EURO ..... A TITOLO DI RISARCIMENTO CONCILIATORIO.

Secondo loro io dovrei risarcirli perché voglio la disdetta del contratto che loro stessi non hanno rispettato!! Follia!
Gli ho detto che se lo possono proprio scordare e dopo questa mia risposta mi hanno chiesto i miei dati compreso l'IBAN. Non mi resta che incrociare le dita. 

Re: [Casa Editrice] Porto Seguro Editore

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Lorenzo00 ha scritto: sab nov 04, 2023 7:56 pm Dobbiamo rendere questa conversazione il più visibile possibile, su Facebook continuano a vantarsi di quanto sono prosperi e di come siano i n.1 in Italia. Dovremmo mostrare il link del forum nei loro gruppi e intercettare più autori possibili per renderli consapevoli. 
Non credo che funzionerebbe: i loro autori sono persone felici di essere state pubblicate purchessia e con tutta probabilità reputano secondario il fatto di non incassare royalties che, comunque, non sarebbero granché. In più, sono manipolati secondo tecniche di vendita che li fanno sentire membri di una comunità di veri scrittori. E anche quelli che si sono resi conto di essere stati presi per i fondelli, non sporgono denuncia perché non vale la pena di spendere soldi e tempo imbarcandosi in una costosa azione giudiziaria per recuperare pochi euro. Se il mancato pagamento agli autori delle loro spettanze avesse rilevanza penale, il problema potrebbe risolversi con un esposto alla Procura della Repubblica, che poi sarebbe obbligata ad agire d'ufficio (almeno credo, per quello che ne so), ma credo che, a meno che non possa configurarsi la truffa, l'insolvenza non sia un reato perseguibile penalmente.
In definitiva, mi sono convinto che in questo mercato delle vacche che è diventata l'editoria italiana, chi viene fregato è perché non gliene frega di essere fregato, pur di vedere il suo nome sulla copertina di un libro. Non frega niente neanche al legislatore, che non ha ritenuto, fino ad oggi, di dover modificare una legge che risale agli anni quaranta, pensata per essere operativa in un contesto totalmente diverso da quello attuale. Sinceramente non vedo vie d'uscita.
Mario Izzi
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(in)giustizia & dintorni
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[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: [Casa Editrice] Porto Seguro Editore

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Eisengrad ha scritto: gio nov 09, 2023 10:27 pm Sono un esordiente su porto seguro editore e non ho visto royalties, come tutti voi mi sono giunte voci di appropriazioni indebite ma non abbiamo le prove.
Non credo che la non corresponsione delle royalties possa considerarsi appropriazione indebita, penalmente rilevante, piuttosto che semplice insolvenza. Per un'azione civile non sono necessarie prove, basta la normale documentazione contrattuale. La trafila sarebbe: raccomandata con sollecito a pagare dando termine - decreto ingiuntivo - precetto - pignoramento. 
Spesa totale: qualche migliaio di Euro, che difficilmente verranno recuperati, perché una casa editrice che si comporta in questo modo con tutti i suoi autori sicuramente non ha beni aggredibili.
Sapendo che per chiunque sano di mente la spesa, per recuperare qualche decina o centinaio di Euro, non vale l'impresa, Porto Seguro continua imperterrita a non pagare nessuno.
Mario Izzi
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