Costruttori di Mondi

Ho pubblicato con loro nel 2021. Stesse condizioni di tutti. Obbligo morale  di acquistare copie che ho rivenduto. Disorganizzati in tutto almeno secondo me. Ho ottenuto un rendiconto dopo quasi due anni con due PEC e minacce. La liquidazione delle royalties  ovviamente non è arrivata nonostante altre due Pec. Sto pensando a una segnalazione alla Guardia di Finanza, all’Agenzia delle Entrate e alla associazione degli editori. Credo che i presupposti ci siano tutti. Accetto consigli !!

ho davvero problemi a capire come funziona anche solo scrivere un messaggio, ma vorrei sapere se possibile come funziona il gruppo whatsapp. grazie.

Borderline ha scritto: ven dic 29, 2023 5:26 pm Ho pubblicato con loro nel 2021. Stesse condizioni di tutti. Obbligo morale  di acquistare copie che ho rivenduto. Disorganizzati in tutto almeno secondo me. Ho ottenuto un rendiconto dopo quasi due anni con due PEC e minacce. La liquidazione delle royalties  ovviamente non è arrivata nonostante altre due Pec. Sto pensando a una segnalazione alla Guardia di Finanza, all’Agenzia delle Entrate e alla associazione degli editori. Credo che i presupposti ci siano tutti. Accetto consigli !!

Non credo che la cosa possa interessare a Guardia di finanza e Agenzia delle entrate, perché non riguarda l'evasione fiscale. Non conosco l'associazione degli editori: se esiste, e dovesse espellere tutti gli editori che non pagano le royalties, si spopolerebbe.  Credo invece che potrebbe funzionare una denuncia per appropriazione indebita, da inoltrare dopo aver ben valutato i pro e i contro, avendo ben presente i costi e la certezza di non recuperare, in ogni caso, un centesimo. Purtroppo le case editrici che si comportano in questo modo non hanno niente da perdere: patrimonio zero e nessun bene intestato pignorabile. L'unica sarebbe denunciare il legale rappresentante per ottenere una improbabile condanna penale, ma la vedo dura. L'unico lato positivo è quello di aver sperimentato sulla propria pelle gli effetti dell'aver dato credito alle vanterie e promesse di un editore disonesto: in futuro saprai cosa fare (anzi, non fare) in presenza di situazioni analoghe.

Ciao a tutti.
Vi riporto anche la mia esperienza con loro. Dopo alcuni mesi dall'invio sono stato contattato via mail, ricevendo un parere positivo sull'opera.
Abbiamo fissato una videochiamata per il giorno seguente. Una ragazza molto molto gentile mi ha spiegato il loro modus operandi. Mi ha consigliato l'acquisto di alcune copie ma ha specificato che non c'era alcun obbligo. Ad alcune mie considerazioni contrarie, ha ribadito che non avrebbe vincolato l'accordo. Si era dimostrato molto propositiva anche sull'aiuto nell'organizzare presentazioni. Facendo seguito al discorso in videoch, mi ha mandato il contratto. A quel punto, ho deciso di non firmare perché le royalties erano bassissime e le condizioni poco favorevoli (mi pare iniziassero a pagare alla centesima copia venduta). Ho ringraziato la ragazza per la proposta, spiegando le ragioni della mia scelta.

Ps: dimenticavo. Le ho ovviamente fatto presente il discorso delle royalties non pagate e di questa reputazione che si portano. Mi ha dato delle spiegazioni, che non mi hanno convinto del tutto 

@Vitt87  Mi considero soddisfatto e contento di partecipare a questo forum ogni volta che, come nel tuo caso, un autore, grazie a ciò che ha letto nelle nostre discussioni, evita di cadere nella trappola di una CE poco onesta. Purtroppo, ogni volta si tratta solo di un piccolo pesce sgusciato via dalla rete a strascico che è diventata l'editoria in questo Paese.

Ciao a tutti, sono nuova qui, mi ci sono imbattuta perché anche io sono stata truffata da questa casa editrice, con cui ho pubblicato due titoli nel 2021 e non ho mai visto un euro di royalties.
Ma non ho intenzione di lasciar perdere, pretendo i miei soldi (a loro dire sono meno di 100€ scarsi lordi per 2021 e 22, penso poco altro nei successivi due anni), online avevo trovato chi si offriva di occuparsene gratuitamente (scrittori in causa) ma purtroppo dopo 8 anni di attività hanno smesso causa mancanza di risorse.
Avete trovato qualcun altro disposto a fare lo stesso per caso? Non voglio demordere!
Grazie,
Giada 

Prova a metterti in contatto con @Fabioloneilboia,  scrittore e avvocato molto attivo su questo forum. Però la mia opinione è che, anche se l'avvocato fosse gratis, il costo per l'iscrizione a ruolo di una causa civile sarebbe, comunque, di gran lunga superiore al tuo credito; inoltre un editore che si comporta così con tutti i suoi autori (perché nessuno, a tutt'oggi, ha dichiarato su questo forum di essere stato pagato da Porto Seguro) è perché non ha nulla di sequestrabile o pignorabile. Al posto tuo presenterei una formale denuncia ai carabinieri, o un esposto alla Procura della Repubblica, ma non sono un avvocato, quindi fatti consigliare da chi ha titolo.
Auguri e attenzione per la prossima volta: il mondo editoriale è pieno di marpioni che intendono guadagnare sugli autori e non pagano nessuno.

Ho già avuto modo di sentire telefonicamente diversi autori che hanno pubblicato con questo editore e confermo la mia disponibilità. Come diceva @Cheguevara  ci sono in ogni caso spese da sostenere, a meno di non poter essere ammessi al gratuito patrocinio, nelle cui liste pure sono iscritto. Ma per accedervi ci sono parametri reddituali da rispettare.

Ho letto ora su FB che la casa editrice sarebbe fallita (in effetti il loro sito al momento è irraggiungibile). Conferme o smentite?

@Darksy E' probabile. Mi sento di assicurare che, in caso di fallimento, i creditori non troveranno granché da pignorare.

Potete mettere il link del gruppo Whatsapp?

Nel tono delle risposte sulla pagina Facebook di PS si riconosce lo stile (o meglio la volgarità) dell'editore in persona. Sembra comunque di capire che la procedura fallimentare sia davvero iniziata, e questa sarebbe una buona notizia che impedirebbe ulteriori truffe del suddetto, anche se sì, condivido quanto detto sopra, non servirà a farsi pagare ai tanti autori in cerca di royalties (quorum ego).

Buongiorno.
Leggo da camerale che la procedura concorsuale è iniziata il 21.03.2024 ed è stato nominato il Giudice responsabile.

Essendo stato contattato dalla CE dopo questa data ed avendo inviato il contratto sottoscritto nel mese di Aprile essendo del tutto all'oscuro della situazione come mi devo comportare?

In teoria, con il fallimento, l'attività aziendale non dovrebbe essere completamente fermata?

Dragon74 ha scritto: ven mag 10, 2024 3:17 pm Buongiorno.
Leggo da camerale che la procedura concorsuale è iniziata il 21.03.2024 ed è stato nominato il Giudice responsabile.

Essendo stato contattato dalla CE dopo questa data ed avendo inviato il contratto sottoscritto nel mese di Aprile essendo del tutto all'oscuro della situazione come mi devo comportare?

In teoria, con il fallimento, l'attività aziendale non dovrebbe essere completamente fermata?

Dipende dal punto in cui è la procedura, se il fallimento sia stato o meno dichiarato ufficialmente a quella data. Il contratto puoi, in ogni caso, annullarlo con lettera raccomandata. Sono convinto che alla PS e al suo amministratore di fallire non importa un tubo, non avendo di sicuro da perdere alcunché (i soldi che sono entrati sono di certo già usciti, magari, come spesso accade, come compensi all'amministratore) e con tutta probabilità continueranno ad accalappiare gonzi riaprendo sotto altra ragione sociale. E' facile, in un mercato in cui per fare l'editore è sufficiente creare una Srls (società a responsabilità limitata semplificata) con 1 euro di capitale sociale e sede legale in un sottoscala, aprire un sito internet e stampare qualsiasi schifezza (tanto pagano gli autori, direttamente o indirettamente), incassare i corrispettivi delle vendite e non pagare nessuno, né gli autori, né i collaboratori free lance, né le tasse. Ce n'è a centinaia, forse a migliaia.

Cheguevara ha scritto: ven mag 10, 2024 5:10 pm Dipende dal punto in cui è la procedura, se il fallimento sia stato o meno dichiarato ufficialmente a quella data. Il contratto puoi, in ogni caso, annullarlo con lettera raccomandata. Sono convinto che alla PS e al suo amministratore di fallire non importa un tubo, non avendo di sicuro da perdere alcunché (i soldi che sono entrati sono di certo già usciti, magari, come spesso accade, come compensi all'amministratore) e con tutta probabilità continueranno ad accalappiare gonzi riaprendo sotto altra ragione sociale. E' facile, in un mercato in cui per fare l'editore è sufficiente creare una Srls (società a responsabilità limitata semplificata) con 1 euro di capitale sociale e sede legale in un sottoscala, aprire un sito internet e stampare qualsiasi schifezza (tanto pagano gli autori, direttamente o indirettamente), incassare i corrispettivi delle vendite e non pagare nessuno, né gli autori, né i collaboratori free lance, né le tasse. Ce n'è a centinaia, forse a migliaia.

Quindi, secondo te sarebbe abbastanza una raccomandata? Ma come si potrebbe motivare il recesso senza incorrere in ulteiori strascichi? Se sai come si può redigere un documento del genere mi potrebbe essere molto di aiuto.

Cheguevara ha scritto: ven mag 10, 2024 5:10 pm Dipende dal punto in cui è la procedura, se il fallimento sia stato o meno dichiarato ufficialmente a quella data. Il contratto puoi, in ogni caso, annullarlo con lettera raccomandata. Sono convinto che alla PS e al suo amministratore di fallire non importa un tubo, non avendo di sicuro da perdere alcunché (i soldi che sono entrati sono di certo già usciti, magari, come spesso accade, come compensi all'amministratore) e con tutta probabilità continueranno ad accalappiare gonzi riaprendo sotto altra ragione sociale. E' facile, in un mercato in cui per fare l'editore è sufficiente creare una Srls (società a responsabilità limitata semplificata) con 1 euro di capitale sociale e sede legale in un sottoscala, aprire un sito internet e stampare qualsiasi schifezza (tanto pagano gli autori, direttamente o indirettamente), incassare i corrispettivi delle vendite e non pagare nessuno, né gli autori, né i collaboratori free lance, né le tasse. Ce n'è a centinaia, forse a migliaia.

Se ufficialmente compare la data sul camerale con la nomina del Giudice la dichiarazione di fallimento è emessa e la procedura avviata. Questo generalmente nei settori produttivi. Non so per l'editoria. Al 21 MArzo l'attività dovrebbe pertanto essere terminata

Premetto che non sono un avvocato, anche se dopo una lunga vita di battaglie legali, sono abbastanza pratico. La raccomandata di recesso, motivata con la notizia del fallimento e numero di protocollo della sentenza, nonché con la data di sottoscrizione del  contratto posteriore alla dichiarazione stessa del fallimento, dovrebbe essere largamente sufficiente a mantenere il possesso dei diritti, la cui cessione contrattuale è sicuramente nulla. Le royalties dovute dal fallito dovrebbero essere gestite dal curatore del fallimento, che dovrebbe poi distribuirle agli autori, che dovrebbero avere un diritto privilegiato, assieme agli eventuali dipendenti, nei confronti degli altri creditori. Ma temo proprio che non ci sarà niente da dividere. Come credo che nessuna comunicazione verrà data agli autori della CE, se non a quelli che abbiano un credito riscontrabile dai documenti contabili. In ogni caso, che i crediti vantati dai singoli autori siano di importo elevato oppure, come è probabile, minimo, l'unica cosa da fare è tirarci su una bella croce e andare avanti. In alternativa, spendere altri soldi che non saranno mai recuperati, facendosi assistere da un legale. Un saluto.

Se qualcuno di voi ha fatto una visura recente, se è stata effettivamente aperta la procedura concorsuale, deve essere indicato il curatore e il suo contatto, normalmente una pec. Bisogna contattarlo per chiedere informazioni sullo stato della procedura e poi, nel caso, depositare una istanza di insinuazione al passivo.
In ogni caso il mio consiglio è contattare il curatore per saperne di più.

Fabioloneilboia ha scritto: sab mag 11, 2024 8:27 am Se qualcuno di voi ha fatto una visura recente, se è stata effettivamente aperta la procedura concorsuale, deve essere indicato il curatore e il suo contatto, normalmente una pec. Bisogna contattarlo per chiedere informazioni sullo stato della procedura e poi, nel caso, depositare una istanza di insinuazione al passivo.
In ogni caso il mio consiglio è contattare il curatore per saperne di più.

Ho scaricato il camerale ma, al giorno 8 Maggio era indicato solo il nome del Giudice Tutelare.
Non so se sono poi previsti aggiornamenti

Se è indicato il numero di ruolo della procedura (rg n. xxxx/2024) puoi seguire le varie fasi, e quindi anche la nomina del curatore, da questo link:
https://servizipst.giustizia.it/PST/it/pst_2_6.wp
Senza spendere ulteriori soldi in visure.

Fabioloneilboia ha scritto: dom mag 12, 2024 8:39 am Se è indicato il numero di ruolo della procedura (rg n. xxxx/2024) puoi seguire le varie fasi, e quindi anche la nomina del curatore, da questo link:
https://servizipst.giustizia.it/PST/it/pst_2_6.wp
Senza spendere ulteriori soldi in visure.

Ciao Fabione. Ho provato oggi con il link che hai pubblicato. Il numero di procedura sarebbe 69/2024, ma non compare nulla....puoi verificare anche tu nel caso?

Dragon74 ha scritto: lun mag 13, 2024 8:28 am Ciao Fabione. Ho provato oggi con il link che hai pubblicato. Il numero di procedura sarebbe 69/2024, ma non compare nulla....puoi verificare anche tu nel caso?

Ho lo stesso problema. Ho provato a inserire un altro numero di protocollo (il 41 2024) perché nella visura c’è anche questo, ma non sono sicuro dei risultati che ottengo. Le date non mi pare coincidano.
Più in generale, mi chiedo se non sia possibile avere il nome e la PEC del curatore fallimentare in modo che chi vuole possa interloquire con lui direttamente. Continuo infatti a pensare che a quest’altezza e in questa fase la questione della titolarità dei diritti d’autore sia centrale. 

@Maqroll El Gaviero  col 41/2024 potrebbe essere la procedura giusta, quantomeno perché l’iniziale della parte è la “P”.
Per arrivarci bisogna selezionare Toscana - Tribunale ordinario di Firenze - procedure concorsuali.
C’è da dire che sembrerebbe da poco iniziato il procedimento, quindi è ben possibile che non sia ancora stato nominato un curatore. Se, però, il numero di rg è corretto, allora a un certo punto risulterà dal portale che è stato nominato il curatore e, dopo un po’ di tempo, i dati del curatore risulteranno nella visura. Di norma è il curatore a contattare i creditori, ma sempre se risultano dalla documentazione consegnata. 
Devo dirvi, fin da subito, che non è facile aspettarsi una percentuale delle somme a credito sodisfatte molto alta. Di rado si recupera tantissimo da un fallimento e i tempi sono spesso molto lunghi, è giusto farlo presente.

Buongiorno a tutti,
 ho scoperto questo forum facendo ricerche sulla CE in questione. Io ho pubblicato con loro a ottobre 2023 e fino al 7 di maggio ho avuto riscontri da parte di una ragazza che lavorava nella sede di Milano che mi aveva comunque anticipato del problema giudiziario in corso. Da martedì scorso però (quindi dal 14 maggio, ndr) non riesco più a mettermi in contatto con nessuno della CE. 

La cosa mi sta creando non pochi problemi perché ho degli eventi in programma, tra l'altro pianificati anche con loro, ma non avendo le copie da portare alle presentazioni (che mi avevano garantito sarebbero state spedite da loro) risulta tutto molto complicato. Leggendo i vostri post, vedo che siete molto più aggiornati di me... Avete info a riguardo? Un contatto? Qualunque cose possa tornarmi utile? 

Grazie, mi dispiace molto di questa situazione perché stavo creando delle belle iniziative. Mi sento un po' affranta.