wrote:PoldoIn questa canzone c'è tutta una storia. Non posso che inchinarmi davanti al genio del grande Faber
Fabrizio De André aveva un talento straordinario nel riconoscere il potenziale nelle opere altrui e nel reinterpretarle in modo unico. "La ballata dell'amore cieco (o della vanità)" è un esempio di come De André abbia saputo trasformare una poesia o un'idea preesistente in una canzone che rifletteva la sua sensibilità artistica e il suo stile inconfondibile.
Senza la sua sensibilità la poesia La Chanson de Marie-des-Anges' di Jean Richepin, da dove ha tratto ispirazione per la canzone del video sopra, oggi sarebbe del tutto sconosciuta.
Anche musicalmente sapeva attingere a piene mani,
La canzone di Marinella": La melodia è ispirata a una canzone popolare francese.
"La ballata dell'eroe": La musica è basata su una melodia di Georges Brassens.
"La guerra di Piero": Anche questa canzone ha influenze dalla musica di Georges Brassens.
"Via del Campo": La melodia è tratta da una canzone popolare genovese.
"Geordie": La musica è basata su una ballata tradizionale inglese.
E questo, purtroppo, per molti e un motivo per screditare l'artista.
De André era un grande lettore e un appassionato di letteratura, e spesso traeva ispirazione da poesie, racconti e canzoni di altri autori. La sua capacità di adattare e reinterpretare queste opere gli permetteva di creare canzoni che erano allo stesso tempo originali e profondamente radicate nella tradizione letteraria e musicale.
Si può dire che De André non si limitava a "prendere in prestito" opere altrui, ma le trasformava in qualcosa di originale, nuovo e personale,
Possiamo invece affermare che portava ricchezza nelle opere, con un quid di potenziale, con la sua visione e il suo talento.