[Lab13] Fiction wars

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Genere distopico.


   
Il pubblico pagante si affrettava a prendere possesso del proprio posto in platea. Nella vasta area destinata agli obesi over 250 kilogrammi, gli inservienti riempivano i distributori automatici, posizionati su ogni poltrona, di pop corn e salatini. Le luci si abbassarono e la voce dalla regia invitò a fare silenzio. Con flash di luce lo schermo del palco si illuminò investendo la sala con potenza. Dal corridoio parve uscire il conduttore del programma, identificabile dal suo inconfondibile abbigliamento. Al suo apparire il pubblico si lasciò andare agli applausi più sfrenati. Daniel Fischer indossava un completo rosa chewing gum. Viso angelico e rassicurante, gentile nei modi; spalancò le braccia come a cogliere gli applausi e prese a ringraziare:

“Grazie, splendida gente, vi amo tutti!”
Ci fu un interminabile minuto di applausi che fu interrotto dalla stessa regia attraverso lo “stop applause”

Daniel Fischer gesticolò l’invito a fare silenzio e ascoltare. La gente nervosamente aspettò la fatidica introduzione. L’avido sgranocchiare di salatini e pop corn prese a fare da sottofondo.

“Ebbene sì! Cari amici del globo. Centosessanta paesi collegati in contemporanea, otto miliardi di persone incollate di fronte allo schermo. Vi starete domandando come finirà tra i due contendenti. Ma prima di iniziare questa ultima puntata che sancirà il vincitore, dobbiamo fare il riassunto di questo lunghissimo show, iniziato ben sei mesi fa, qui dal Palace Theater di Dallas. Dunque! Mettiamoci comodi e che inizi Fiction wars!

La regia mandò lo “Applause”

“Allora! Come sapete le truppe del Regno Unito hanno invaso a dicembre 2026 la neo repubblica di Australasia, rea di aver firmato con la Nuova Zelanda l’atto costitutivo del nuovo stato libero e indipendente. L’atto di invasione era stato dichiarato legittimo dall’ONU per evidente lesione degli interessi economici della UK, e a protezione della incolumità della popolazione di origine inglese minoritaria nel paese.”

“Applause”

“Ma dal canto suo, Australasia, afferma che l’indipendenza dalla UK è un atto legittimo in quanto le malversazioni del Regno Unito sono diventate insostenibili”. La regia mandò il “Dissent” che creò un brusio di disappunto.

“Amici! Prima di lasciarci andare al facile dissenso, non dimentichiamo che Australasia ha dimostrato che l’indipendenza è stata legittimata dal referendum popolare che ha stravinto con ben il 90 per cento dei consensi, al punto da far apparire un mero pretesto l’invasione a salvaguardia della popolazione di origine UK. Quindi, la scelta ricadrebbe sul diritto di Australasia alla autodeterminazione delle proprie decisioni”.

“Applause” . “Stop Applause”

“Ma come si è evoluta la guerra tra i due contendenti? Andiamo a vedere grazie alla grafica che la regia ci manderà sullo schermo di Fiction wars. Eccola qui! Come vedete, gli UK, assieme alle truppe fedeli del re Carlo quarto, avevano liberato le regioni occidentali e si erano piazzate lungo il confine del deserto Simpson. Ma le forze repubblicane con una mossa a tenaglia, ai primi della settimana scorsa, avrebbero riconquistato i territori e fatto diecimila prigionieri. Le vittime tra i soldati inglesi in questo momento sarebbero duemilatrecentodue”.

“Dissent”

“Amici, amici, il rapporto della Croce Rossa ci dice che stanno tutti bene e che la detenzione rispetta i requisiti minimi dello standard di benessere come dalla Convenzione sui diritti dei prigionieri. A questo punto ci colleghiamo con il nostro inviato Ted Maxwuell dal campo di prigionia di Brisbane per accertarci delle condizioni effettive dei detenuti”.

“Applause”

“Buongiorno a tutti gli spettatori di Fiction wars. Un caro saluto da Ted Maxwuell e dalla mia trouppe. Qui a Brisbane le giornate dei detenuti passano tra la paura e l’angoscia per questa guerra.
Ma abbiamo con noi il tenente Rod Ofkins che è portavoce autorizzato dai reclusi a cui formulerò questa domanda: Vengono rispettati i diritti di genere e come passate le giornate? Ci parli della vostra prigionia”.

“ Prima di tutto voglio salutare tutti gli amici a casa di Fiction wars. Come ogni mattina ci è stato permesso di fare surf sino alle dodici e dopo aver fatto l’aperitivo in spiaggia abbiamo pranzato a base di pesce. Poi abbiamo organizzato il solito beach volley. Ma nonostante il momento di svago, tutti noi ci sentiamo oppressi dalla prigionia e non vediamo l’ora di tornare sul fronte”.

“Applause - Applause”.

“Bene! Qui è tutto da Brisbane. La linea torna allo studio. Saluti a tutti”.

“Che angoscia, cari amici! Tutti noi soffriamo per le condizioni dei reclusi. Ma adesso passiamo all’altra parte in guerra. Ci colleghiamo con l’inviato a Sidney per gli aggiornamenti”.

“Qui da Sidney vi parla Franco Orlando. Sono stati attimi drammatici per tutta la costa nord per l’esplosione dell’ordigno atomico lanciato da un F37 della Royal navy che ha creato una onda di oltre trenta metri che ha spazzato via gli insediamenti civili per oltre cinquanta kilometri. Per il momento le vittime sarebbero almeno duecentomila. Ma benché dal numero 10 di Downing street si siano apprestati a dichiarare il fatto come non voluto, in quanto l’esplosione sarebbe stata pianificata nei limiti di sicurezza, date le intenzioni sull’uso della atomica al solo scopo dimostrativo, qui a Sidney, non si crede alla versione inglese per cui la traiettoria sia stata modificata da un missile Australiano, nell’intento di distruggerlo in volo. Salgono a un milione e settecentomila i sfortunati morti di parte australe dall’inizio della guerra. Per il momento è tutto. A voi la linea”.

“ Applause- Applause”

“Come si fa a credere a un gesto così crudele? Chi ha ragione? Sarà il televoto che deciderà. Per il momento, apprestiamoci a proseguire. Come ben sapete, oggi verranno svelate le tre prove che dovranno affrontare i due sfidanti che si trovano confinati in una isola dell’arcipelago lontano di Tristan da Cunha. Il luogo di sfida è stato messo a disposizione a titolo gratuito dal governo inglese, per favorire la pacifica conclusione del conflitto.”

“Applause” - “ Stop applause”

“Fermi tutti. Dalla regia ci chiedono la linea per una importante comunicazione”

“Sì! Qui da Londra è arrivata la notizia che due minuti fa è stata trovata viva la piccola aborigena Alinta, data tra i dispersi dello tsunami atomico. Ma ci mettiamo subito in contatto con l’inviato sul posto, William Tood: a te la linea”.

“Silence”

“Sì! I soccorritori della Royal Navy hanno lavorato interrottamente per cercare e salvare i dispersi dello sfortunato evento. Dopo tre giorni di ricerche spasmodiche è stata ritrovata in mare, a mezzo miglio dalla costa, la piccola Alinta di cinque anni. La bimba era adagiata su delle tavole di legno galleggianti, che si presume, costituissero il suo letto dove dormiva al momento dell’impatto. Alla bimba sono state praticate le cure necessarie ed è stata affidata alla sergente Mary Strongh, la quale ha subito fatto dono alla bimba, della sua preziosa Barby, di cui mai si sarebbe liberata. Un gesto ritenuto bellissimo e che sta commuovendo l’opinione pubblica di tutto il mondo”.

“Applause”

“Ma che bello signori spettatori! Facciamo un applauso alla sergente Mary  e facciamo un caloroso augurio alla piccola Anita: siamo tutti con te!”

Dalla regia fu richiesta la linea ancora una volta. Daniel Fischer intervenne fermando gli applausi.
“Il nostro inviato da Londra ci chiede la linea; a te William”.

“Ci è arrivata dal fronte la notizia del ritrovamento di una fossa comune con i resti di trecento soldati inglesi. Gli ispettori dell’ONU affermano che sia impossibile l’identificazione delle vittime”.

Il disgusto in sala scattò appena la regia mandò il “Dissent”. Ma da Sidney, l’inviato Franco Orlando chiese la linea. “Solo per leggervi il comunicato stampa diffuso dal Governo di Australasia:
“Non corrisponde al vero quanto viene rappresentato. In realtà i corpi rinvenuti nella fossa sarebbero di circa dieci soldati, tra cui cinque australiasi. I dieci sarebbero saltati per aria colpiti da un missile britannico che li avrebbe disintegrati. Da qui il conto sbagliato dei trecento corpi che in realtà sarebbero trecento brandelli. Tutto qui! A voi la linea”

“Dissent”. Daniel lasciò che la gente manifestasse il proprio dissenso, per poi riprendere a parlare.

“Amici del globo. Dobbiamo dire basta a questa guerra. Oggi, attraverso il voto dell’ONU, congiunto a quello del popolo di Fiction Wars, dichiareremo la fine del conflitto e del suo vincitore. Ancora poche ore e questa tragedia finirà. Allora. Non ci resta che collegarci con l’isola di Tristan da Cunha per assistere alla fase definitiva. Ecco la splendida Carmen Ermosa! Carmen ti vediamo e sentiamo. Parlaci di come i due sfidanti si stanno preparando. A te la linea”.

“Applause”

“Sì! Caro Daniel. Come dici tu dallo studio, qui si vivono ore d’ansia per le sorti della guerra. Ricordiamo agli spettatori che il primo ministro inglese Rishi Sunak e quello della neo repubblica di Australiasia, Gemal Ashrij, si daranno convegno tra qualche minuto, per confrontarsi con le tre prove imposte dall’ONU. Ricordiamo che chi vincerà tra i due, avrà diritto a dieci voti e potrà dichiarare nullo il voto contrario di un paese. La somma dei voti tra quelli dell’ONU che saranno contabilizzati a seconda degli esiti delle tre prove, saranno aggiunti a quelli del televoto di Fiction wars. Ma adesso passiamo alla apertura della busta e chiamiamo qui con noi i due sfidanti”.

Suniak e Ashrij fecero il loro ingresso sul piano di ripresa che dava sullo sfondo paradisiaco dell’isola. Tutte e due indossavano i boxer da mare e mostravano una perfetta abbronzatura. In sala si scatenarono le fazioni opposte in favore dei due sfidanti. Carmen Ermosa, già conosciuta al grande pubblico per la conduzione della serie reality L’isola dei famosi, venne inquadrata con un primo piano, che mise in mostra quello che conteneva il suo bikini. Aveva la busta in mano e prese ad aprirla delicatamente.

“ Eccoci al grande momento! Le tre prove che dovranno affrontare i nostri due sfidanti sono in ordine: la prima, una prova di danza Haka Maori, la seconda costituirà la soluzione di un algoritmo finanziario, e la terza… Signori! recitare una poesia!”

“Applause”. “Siete pronti? Partiamo con le tre prove!”

I due sfidanti si distanziarono di qualche metro e misero uno fronte all’altro. Si guardarono in cagnesco e ognuno intonò il Haka maori. Alla fine della danza la giuria del posto aggiudicò la prova allo zelandese Gemal Ashrij. La seconda fu vinta facile  dal ex banchiere Sunak. Nel proseguo, Gemal recitò quello che le venne meglio in quel momento: Questo mare, questa sabbia Il cuor mi scalda. Questa terra, questo cielo, in questo spero”
Poi si bloccò e non riuscì ad andare oltre. Scaddero i secondi a disposizione. Fu il turno di Sunak:

Dovrei paragonarti ad un giorno d’estate? Tu sei ben più raggiante e mite: venti furiosi scuotono le tenere gemme di maggio e il corso dell’estate ha vita troppo breve: tavolta troppo cocente splende l’occhio del cielo e spesso il suo volto d’oro si rabbuia e ogni bello tavolta da beltà si stacca, spoglio dal caso e dal mutevol corso di natura. Ma la tua eterna estate non dovrà sfiorire, né perdere possesso del bello che tu hai; né morte vantarsi che vaghi nella sua ombra, perché al tempo contrasterai la tua eternità: finché ci sarà un respiro od occhi per vedere questi versi avranno luce e ti daranno vita”

In sala fu un tripudio per Sunak che si aggiudicò la prova, vincendo la sfida. I due sfidanti, commossi, si abbracciarono fraternamente, consapevoli che a momenti tutto sarebbe finito.

La linea tornò sotto il controllo di Daniel Fischer. Era sceso il silenzio tombale nella sala di Fiction wars. Lo schermo gigante elaborava i risultati provenienti da tutto il mondo, mentre l’ONU votava in favore del regno Unito per soli due voti di scarto. Un altro voto fu annullato contro il perdente Gemal, che  pure la vittoria al televoto non lo aiutò. L’algoritmo fu implacabile. Le sorti della guerra erano tratte. Gli inglesi avevano vinto. Australasia doveva rinunciare alla indipendenza e pagare i danni. Daniel Fischer e il pubblico di Fiction wars assistette in diretta alla firma delle condizioni tra i due capi di stato a Tristan de cunha. Poi le luci in sala si spensero e Daniel Fischer prese la direzione dell’uscita. Una settimana dopo fu chiamato al telefono dal suo produttore. “ Ehi, senti un po’. Ti preannuncio che dato il rinnovato successo che hai ottenuto, tra sei mesi condurrai la terza edizione di Fiction wars. Hai tutto il tempo per goderti la vita e pensare alla organizzazione del programma. Come sai, la guerra che sta per scoppiare a giorni, dovrà protrarsi per i sei mesi, prima che l’ONU possa intervenire: questa è la regola. Non si sa mai che i due belligeranti non arrivino a un accordo. Cosa che non credo succeda e comunque, ci sono persone che faranno di tutto per cui non succeda. Ci vediamo.”

Daniel Fischer si fece versare dell’altro champagne dal cameriere e prese a scrutare il cielo con inquietudine. Da qualche parte del mondo, da una rampa di un mezzo militare, un missile sarebbe partito, avrebbe attraversato il globo sotto il controllo dei satelliti, e sarebbe esploso sopra una città emanando una luce abbagliante. Un’altra guerra sarebbe iniziata. I morti? Non lo sappiamo, ma che importanza avrebbe?
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [Lab13] Fiction wars

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bestseller2020 ha scritto: dom apr 21, 2024 7:17 pmda Ted Maxwuell e dalla mia troupe trouppe. Qui a Brisbane le giornate dei detenuti passano tra la paura e l’angoscia per questa guerra.
bestseller2020 ha scritto: dom apr 21, 2024 7:17 pm“Qui da Sidney vi parla Franco Orlando.
Qui Nuova York, vi parla Ruggero Orlando. Che nostalgia...
bestseller2020 ha scritto: dom apr 21, 2024 7:17 pmSalgono a un milione e settecentomila i gli sfortunati morti di parte australe dall’inizio della guerra. Per il momento è tutto. 
bestseller2020 ha scritto: dom apr 21, 2024 7:17 pmAlla bimba sono state praticate le cure necessarie ed è stata affidata alla sergente Mary Strongh, la quale ha subito fatto dono alla bimba, della sua preziosa Barby Barbie, di cui mai si sarebbe liberata. Un gesto ritenuto bellissimo e che sta commuovendo l’opinione pubblica di tutto il mondo”.
Sul ribaltamento cronico della scala dei valori...
bestseller2020 ha scritto: dom apr 21, 2024 7:17 pmfu vinta facile dal dall'ex  banchiere Sunak. Nel proseguo prosieguo,
bestseller2020 ha scritto: dom apr 21, 2024 7:17 pmDovrei paragonarti ad un giorno d’estate? Tu sei ben più raggiante e mite: venti furiosi scuotono le tenere gemme di maggio e il corso dell’estate ha vita troppo breve: tavolta talvolta troppo cocente splende l’occhio del cielo e spesso il suo volto d’oro si rabbuia e ogni bello tavolta talvolta da beltà si stacca, spoglio dal caso e dal mutevol corso di natura. Ma la tua eterna estate non dovrà sfiorire, né perdere possesso del bello che tu hai; né morte vantarsi che vaghi nella sua ombra, perché al tempo contrasterai la tua eternità: finché ci sarà un respiro od occhi per vedere questi versi avranno luce e ti daranno vita”
@bestseller2020  bravo!  (y)
bestseller2020 ha scritto: dom apr 21, 2024 7:17 pmUn altro voto fu annullato contro il perdente Gemal, la cui vittoria al televoto non era servita. che pure la vittoria al televoto non lo aiutò. L’algoritmo fu implacabile. Le sorti della guerra erano tratte. Gli i
bestseller2020 ha scritto: dom apr 21, 2024 7:17 pmDaniel Fischer si fece versare dell’altro champagne dal cameriere e prese a scrutare il cielo con inquietudine. Da qualche parte del mondo, da una rampa di un mezzo militare, un missile sarebbe partito, avrebbe attraversato il globo sotto il controllo dei satelliti, e sarebbe esploso sopra una città emanando una luce abbagliante. Un’altra guerra sarebbe iniziata. I morti? Non lo sappiamo, ma che importanza avrebbe?
Finale appropriato e inquietante per il tuo racconto distopico.
Equiparare l'esito di una miserrima gara televisiva alle componenti di più potenze mondiali nelle decisioni di una guerra dove le volontà della maggioranze soccombono è un'idea iperbole ma futuribile in un mondo impazzito, pieno di derive e privo di valori e di menti - guida.

:libro:  La lettura mi ha avvinto, tanto che non ho visto eventuali virgole mancanti, e questo va a tuo onore. 
Bravo, @bestseller2020  (y)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [Lab13] Fiction wars

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bestseller2020 ha scritto: @Poeta Zaza ciao e grazie per il tuo passaggio. Dovrei controllare ogni volta i vocaboli inglesi... Mi cannano sempre! :D

Ci tenevo a dirti che la poesia di Sunak è un sonetto di Shakespeare, e non una mia creazione...  Spero che tu l'abbia notato. 
Grazie e ciao.... <3
Mi sembrava troppo bello per te!  :P   @bestseller2020   

Però bisogna citare l'autore, magari sotto spoiler o con riferimento in calce!  Non lo sapevi?   :pat: 
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [Lab13] Fiction wars

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bestseller2020 ha scritto: Nella vasta area destinata agli obesi over 250 kilogrammi,
Singolare che ci sia una categoria obesi over 250 chili. Che esistano anche obesi “piuma” anche compresi tra 100 e 250? Chili?  Chissà…
Kilogrammi lo scriverei in italiano “chilogrammi”
bestseller2020 ha scritto: si illuminò i
potresti elidere. “s’illuminò”
bestseller2020 ha scritto: Dal corridoio parve uscire 
parve uscire oppure uscì? Non capisco cosa intendevi dire.
bestseller2020 ha scritto: Daniel Fischer 
Il nome del conduttore lo inserirei quando dici “parve uscire il conduttore del programma: Daniel Fischer”.
bestseller2020 ha scritto: regia attraverso lo “stop applause”
Manca il punto.
bestseller2020 ha scritto: gesticolò l’invito
“gesticolare l’invito”  non mi torna tanto come forma, la trovo strana. 
bestseller2020 ha scritto: la fatidica introduzione.
toglierei fatidica: anticipa troppo. Secondo me toglie pathos anziché crearlo.
bestseller2020 ha scritto: L’avido sgranocchiare di salatini e pop corn prese a fare da sottofondo.
questa è ottima! 
bestseller2020 ha scritto: Dunque! Mettiamoci comodi e
Forse “Mettetevi comodi” visto che sta presentando ed è “super partes”
bestseller2020 ha scritto: lo “Applause”
 l’Apllause 
bestseller2020 ha scritto: L’atto di invasione
d’invasione
bestseller2020 ha scritto: della incolumità della popolazione
dell’ incolumità della popolazione 
bestseller2020 ha scritto: aborigena Alinta,
bestseller2020 ha scritto: alla piccola Anita:
Alinta diventa Anita 

Non è semplice inventare qualcosa di nuovo, soprattuto quando si hanno a disposizione poche battute. In questo caso ho trovato echi di “Hunger Games” soprattutto nella figura e nella gestualità del presentatore (eccentrico e coloratissimo) Lo definirei un testo distopico classico.
I nuovi paesi tipo Australasia sono una scelta simpatica anche se trovo la temporalità un po’ troppo vicina ai nostri giorni (2026 se non ho capito male)
La descrizione delle strategie di guerra mi risultano (ma il difetto è tutto mio) difficili da seguire e ancor più complicate da descrivere in così poche righe. Ho letto comunque con piacere. 
Alla prossima @bestseller2020!


 

Re: [Lab13] Fiction wars

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Ciao @bestseller2020

Interessante questo distopico che poi è un leggero prolungamento della realtà.
bestseller2020 ha scritto: “Allora! Come sapete le truppe del Regno Unito hanno invaso a dicembre 2026 la neo repubblica di Australasia, rea di aver firmato con la Nuova Zelanda l’atto costitutivo del nuovo stato libero e indipendente.
Guarda caso, dove nascono o si creano problemi a livello mondiale ci sono spesso i discendenti di Albione, di qua e di là dell’Oceano. Che poi decidono di intervenire per risolvere i problemi di cui hanno costruito le impalcature con tanto amore e pazienza.

Il presentatore l’ho trovato perfetto. Dal suo modo di parlare e dal suo completo rosa si intuisce la superficialità e la scarsa empatia con i suoi simili.
Il pubblico non è da meno. Si evince che l’amore per il prossimo, che si divertono a osservare dagli schermi mentre soffre, non è un caposaldo di quella civiltà.
bestseller2020 ha scritto: Ma abbiamo con noi il tenente Rod Ofkins che è portavoce autorizzato dai reclusi a cui formulerò questa domanda: Vengono rispettati i diritti di genere e come passate le giornate? Ci parli della vostra prigionia”.
Anche in un campo di prigionia abbiamo questo tormentone del genere? Si vive comunque davvero bene in questo campo. Sul tenente Ofkins sarebbe interessante approfondire la sua cartella clinica, perché non è naturale che uno che viva in un paradiso come quello descritto si senta oppresso e preoccupato e non veda l’ora di tornare a combattere al fronte. Qualcosa non va nel suo sistema mentale. Per quanto gli abbiano fatto il lavaggio del cervello, una volta libero da quella costrizione dovrebbe ragionare normale.
bestseller2020 ha scritto: “ Prima di tutto voglio salutare tutti gli amici a casa di Fiction wars. Come ogni mattina ci è stato permesso di fare surf sino alle dodici e dopo aver fatto l’aperitivo in spiaggia abbiamo pranzato a base di pesce. Poi abbiamo organizzato il solito beach volley. Ma nonostante il momento di svago, tutti noi ci sentiamo oppressi dalla prigionia e non vediamo l’ora di tornare sul fronte”.
Ribadisco che questo prigioniero non è normale. Ma il condizionamento mentale può fare anche questo e farti desiderare l'orrore. In effetti ci sono davvero persone, molte preposte ai vari livelli di direttività di una nazione, che sono la totale negazione della felicità e della libertà degli altri, in qualunque condizione e la cosa drammatica è che questa condanna all' infelicità e al non comprendere viene sancita per legge
bestseller2020 ha scritto: Qui da Sidney vi parla Franco Orlando.
Ricordo anche io il mitico Ruggero Orlando.
bestseller2020 ha scritto: l’esplosione dell’ordigno atomico lanciato da un F37 della Royal navy che ha creato una onda di oltre trenta metri che ha spazzato via gli insediamenti civili per oltre cinquanta kilometri.
Quindi una piccola potenza atomica. Ci sono ordigni, anche non atomici, che sganciati in acqua possono sollevare onde di cinquecento metri e anche di più.
bestseller2020 ha scritto: Alla bimba sono state praticate le cure necessarie ed è stata affidata alla sergente Mary Strongh, la quale ha subito fatto dono alla bimba, della sua preziosa Barby, di cui mai si sarebbe liberata. Un gesto ritenuto bellissimo e che sta commuovendo l’opinione pubblica di tutto il mondo”.
Mi ricorda tormentoni di un recente passato dove sbattevano sugli schermi in continuazione cadaveri di bambini vittime di guerra o naufragi, opacizzati per non infastidire troppo, presentati da giornalisti e giornaliste con voce e atteggiamento aggressivi verso il pubblico e il mondo, come se fosse colpa di chi ascoltava.

Ci sono innumerevoli altri passaggi da notare, come la ineffabile sergentessa Mary Strongh, con il dono epocale, bisogna dire, della sua Barbie (inseparabile?) che fa alla bimba scampata dallo tsunami. Se la Barbie era preziosa per la soldatessa durante il suo servizio ho anche qui dei dubbi sulla sua cartella clinica.
Beninteso che un giocattolo può essere motivo di affezione anche in età adulta per tutta la vita.

bestseller2020 ha scritto: Una settimana dopo fu chiamato al telefono dal suo produttore. “ Ehi, senti un po’. Ti preannuncio che dato il rinnovato successo che hai ottenuto, tra sei mesi condurrai la terza edizione di Fiction wars. Hai tutto il tempo per goderti la vita e pensare alla organizzazione del programma. Come sai, la guerra che sta per scoppiare a giorni, dovrà protrarsi per i sei mesi, prima che l’ONU possa intervenire: questa è la regola. Non si sa mai che i due belligeranti non arrivino a un accordo. Cosa che non credo succeda e comunque, ci sono persone che faranno di tutto per cui non succeda. Ci vediamo.”
Questa non è distopia ma quasi realtà. Già oggi in certe trasmissini propongono, ancora velatamente, statistiche, sondaggi sulla crudeltà o meno di certi capi di nazioni e delle loro azioni, come se fosse un gioco di risiko. Non mi pare sia una distopia. Cambiano solo i periodi di durata delle guerre.

Hai dipinto un interessante quadro, lo ripeto. Per me è molto vicino alla realtà, ma pochi ci crederebbero; si tratta di uno spettacolo come un altro ormai, fra un reality e partite di calcio.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [Lab13] Fiction wars

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ciao @Alberto Tosciri @@Monica e grazie del passaggio. :D
Alberto Tosciri ha scritto: Hai dipinto un interessante quadro, lo ripeto. Per me è molto vicino alla realtà, ma pochi ci crederebbero; si tratta di uno spettacolo come un altro ormai, fra un reality e partite di calcio.
Hai ragione, siamo già alla Fiction wars.. da poco è successo che l'Iran ha avvertito che stava per lanciare i missili. Israele aveva le coordinate e si è preparato. Gli USA hanno sponsorizzato l'evento e noi siamo stati a guardare lo spettacolo distesi sul divano a sgranocchiare pop corn e a ridere per le stupidaggini...  Ciao caro mio!
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [Lab13] Fiction wars

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bestseller2020 ha scritto: Ma prima di iniziare questa ultima puntata che sancirà il vincitore, dobbiamo fare il riassunto di questo lunghissimo show, iniziato ben sei mesi fa, qui dal Palace Theater di Dallas. Dunque! Mettiamoci comodi e che inizi Fiction wars!
Mi sfugge il motivo, se c'è, per la scelta di Dallas come sede dello show.
bestseller2020 ha scritto: “Allora! Come sapete le truppe del Regno Unito hanno invaso a dicembre 2026 la neo repubblica di Australasia, rea di aver firmato con la Nuova Zelanda l’atto costitutivo del nuovo stato libero e indipendente. L’atto di invasione era stato dichiarato legittimo dall’ONU per evidente lesione degli interessi economici della UK, e a protezione della incolumità della popolazione di origine inglese minoritaria nel paese.
Il 2026 è così vicino. Forse era più logico pensare che il presente potesse essere negli anni ottanta-novanta. Mi vengono alcune riflessioni: curiosa la scelta della Nuova Zelanda che non se la fila nessuno ma la presenti come uno stato importante per la nascita della repubblica della Australasia. Immagino che ne faccia parte. È anche curioso che il regno unito che come l'Europa conta ormai poco, assuma il ruolo di grande potenza e decida in autonomia di mettere in moto una guerra con nucleare abbinato (sempre considerando i tempi vicini). E poi l'ONU (mi trovi d'accordo) che sembra non contare nulla.
La parola Australasia mi fa venire in mente la fusione di Australia e Asia. Ma è veramente improbabile considerato che c'è di mezzo la Cina, l'India e la Russia. Deve avere un riferimento più circoscritto all'Australia e dintorni, visto il coinvolgimento degli inglesi.
bestseller2020 ha scritto: “Amici! Prima di lasciarci andare al facile dissenso, non dimentichiamo che Australasia ha dimostrato che l’indipendenza è stata legittimata dal referendum popolare che ha stravinto con ben il 90 per cento dei consensi, al punto da far apparire un mero pretesto l’invasione a salvaguardia della popolazione di origine UK
Mi sembra di capire che l'Australia è parte importante di questa nuova repubblica, in questo caso però la popolazione dovrebbe essere quasi tutta di origine inglese a parte quei pochi rimasugli di aborigeni scampati alle persecuzioni.

bestseller2020 ha scritto: Ma abbiamo con noi il tenente Rod Ofkins che è portavoce autorizzato dai reclusi a cui formulerò questa domanda: Vengono rispettati i diritti di genere e come passate le giornate? Ci parli della vostra prigionia”.
Punto di domanda anche dopo genere. Noto un velo di sarcasmo.
bestseller2020 ha scritto: “ Prima di tutto voglio salutare tutti gli amici a casa di Fiction wars. Come ogni mattina ci è stato permesso di fare surf sino alle dodici e dopo aver fatto l’aperitivo in spiaggia abbiamo pranzato a base di pesce. Poi abbiamo organizzato il solito beach volley. Ma nonostante il momento di svago, tutti noi ci sentiamo oppressi dalla prigionia e non vediamo l’ora di tornare sul fronte”.
Questa non è niente male! Applause.
bestseller2020 ha scritto: Sono stati attimi drammatici per tutta la costa nord per l’esplosione dell’ordigno atomico lanciato da un F37 della Royal navy che ha creato una onda di oltre trenta metri che ha spazzato via gli insediamenti civili per oltre cinquanta kilometri. Per il momento le vittime sarebbero almeno duecentomila. Ma benché dal numero 10 di Downing street si siano apprestati a dichiarare il fatto come non voluto, in quanto l’esplosione sarebbe stata pianificata nei limiti di sicurezza, date le intenzioni sull’uso della atomica al solo scopo dimostrativo, qui a Sidney, non si crede alla versione inglese per cui la traiettoria sia stata modificata da un missile Australiano, nell’intento di distruggerlo in volo. Salgono a un milione e settecentomila i sfortunati morti di parte australe dall’inizio della guerra. Per il momento è tutto. A voi la linea”.

“ Applause- Applause”

“Come si fa a credere a un gesto così crudele? Chi ha ragione? Sarà il televoto che deciderà.
Potresti essere dannatamente profetico.
bestseller2020 ha scritto: “Sì! I soccorritori della Royal Navy hanno lavorato interrottamente per cercare e salvare i dispersi dello sfortunato evento. Dopo tre giorni di ricerche spasmodiche è stata ritrovata in mare, a mezzo miglio dalla costa, la piccola Alinta di cinque anni. La bimba era adagiata su delle tavole di legno galleggianti, che si presume, costituissero il suo letto dove dormiva al momento dell’impatto. Alla bimba sono state praticate le cure necessarie ed è stata affidata alla sergente Mary Strongh, la quale ha subito fatto dono alla bimba, della sua preziosa Barby, di cui mai si sarebbe liberata. Un gesto ritenuto bellissimo e che sta commuovendo l’opinione pubblica di tutto il mondo”.
Il racconto cresce sempre più con delle notevoli impennate. Ottimo.
bestseller2020 ha scritto: “Non corrisponde al vero quanto viene rappresentato. In realtà i corpi rinvenuti nella fossa sarebbero di circa dieci soldati, tra cui cinque australiasi. I dieci sarebbero saltati per aria colpiti da un missile britannico che li avrebbe disintegrati. Da qui il conto sbagliato dei trecento corpi che in realtà sarebbero trecento brandelli. Tutto qui! A voi la linea”
Mi ricorda proprio qualcosa, senza andare nel distopico.
bestseller2020 ha scritto: “Sì! Caro Daniel. Come dici tu dallo studio, qui si vivono ore d’ansia per le sorti della guerra. Ricordiamo agli spettatori che il primo ministro inglese Rishi Sunak e quello della neo repubblica di Australiasia, Gemal Ashrij, si daranno convegno tra qualche minuto, per confrontarsi con le tre prove imposte dall’ONU.
Qui entriamo nella realtà di un personaggio attuale, non so se è conveniente in una storia con una piega crescente distopica. Però poi lo chiami Suniak, con una i in più. Forse è questo il vero nome che avevi pensato, giusto per non entrare in conflitto con l'attuale primo ministro? Direi di no, poi lo riscrivi Sunak. Non so se c'è anche una sottile ironia sul fatto che sia di origine indiana, in una sorta di colonizzazione moderna di paesi occidentali da parte di chi è sempre stato colonizzato.
bestseller2020 ha scritto: Carmen Ermosa, già conosciuta al grande pubblico per la conduzione della serie reality L’isola dei famosi,
Qui la battuta è un po' scontata. Si poteva trovare di meglio, anche se L'isola dei famosi è già abbastanza distopica di suo.
bestseller2020 ha scritto: Ti preannuncio che dato il rinnovato successo che hai ottenuto, tra sei mesi condurrai la terza edizione di Fiction wars. Hai tutto il tempo per goderti la vita e pensare alla organizzazione del programma. Come sai, la guerra che sta per scoppiare a giorni, dovrà protrarsi per i sei mesi, prima che l’ONU possa intervenire: questa è la regola. Non si sa mai che i due belligeranti non arrivino a un accordo. Cosa che non credo succeda e comunque, ci sono persone che faranno di tutto per cui non succeda. Ci vediamo.”
Amarezza purtroppo veritiera.

Ciao @bestseller2020 dopo un inizio strampalato si entra nell'atmosfera distopica che ci hai preparato con acume. In fondo c'è poco da commentare ma più da preoccuparsi per la deriva dell'essere umano.
Un racconto d'impatto.
Alla prossima.

Re: [Lab13] Fiction wars

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@Kasimiro ciao e grazie per le tue impressioni.
Kasimiro ha scritto: La parola Australasia mi fa venire in mente la fusione di Australia e Asia
Il termine geografico di Australasia esiste ed è proprio la fusione che tu dici.
Kasimiro ha scritto: Mi sfugge il motivo, se c'è, per la scelta di Dallas come sede dello show.
Dallas è la città degli show e del divertimento... Per questo l'ho scelta per "Fiction wars".
Kasimiro ha scritto: l 2026 è così vicino. Forse era più logico pensare che il presente potesse essere negli anni ottanta-novanta
Non sono della stessa idea, considerando che tra due anni, se le cose continuassero così, potremmo considerarci in un'altra epoca. Non mi sono spinto oltre quella data in quanto già stiamo vivendo un'era distopica, e la spettacolarizzazione delle guerre è il modo per convincere la gente in quanto alla inevitabilità dei conflitti. Bisogna lavorare sulle coscienze delle persone e chi meglio del sistema mediatico può farlo? Ciao a presto
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [Lab13] Fiction wars

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Ciao @bestseller2020, ho letto davvero con piacere il tuo racconto, molto attuale pur nella distopia di un futuro prossimo.
Il ritmo è incalzante, la trama interessante, mi sono un po' persa nel sistema dei voti, ma credo più per la velocità di lettura che per la tua spiegazione. Bravo.
bestseller2020 ha scritto: re Carlo quarto
Ipotizzi che William cambierà il suo nome, oppure immagini qualcun altro?
bestseller2020 ha scritto: avrebbero riconquistato i territori e fatto diecimila prigionieri. Le vittime tra i soldati inglesi in questo momento sarebbero duemilatrecentodue”.

“Dissent”

“Amici, amici, il rapporto della Croce Rossa ci dice che stanno tutti bene
Stona un po', nella seconda parte fai sicuramente riferimento ai prigionieri, ma avevi concluso la prima parte con il numero delle vittime.
 
Per tutto il testo descrivi benissimo i due pesi e due misure nei confronti dei protagonisti del conflitto e di come vengono percepiti dal pubblico, non manca il sarcasmo, l'idea del sergente che si portava dietro la Barby, l'ho trovata geniale.

Non trovo il tema della partenza, e ti sarei grata se mi dicessi, perché mi segno per tutti un doppio voto per fare la media.
A parte questo, mi è piaciuto davvero tanto.
Complimenti.
<3

Re: [Lab13] Fiction wars

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bestseller2020 ha scritto: Dal corridoio parve uscire il conduttore del programma
Perché "parve"? Uscì proprio. 
"Daniel Fischer, il noto conduttore del programma, si materializzò in quell'orgia policroma rivestito del suo inconfondibile vestito rosa chewing gum".  Che ne dici? 
bestseller2020 ha scritto: dalla stessa regia attraverso il segnale “stop applause
bestseller2020 ha scritto: Daniel Fischer gesticolò l’invito a fare silenzio e ascoltare. La gente nervosamente aspettò la fatidica introduzione. L’avido sgranocchiare di salatini e pop corn prese a fare da sottofondo
Bello questo passaggio: si vede e si sente tutto.
bestseller2020 ha scritto: Ma prima di iniziare  assistere a quest'ultima puntata
bestseller2020 ha scritto: e a protezione della incolumità della popolazione di origine inglese minoritaria nel paese
Uhm... Echi di Russia - Ucraina, qui.
bestseller2020 ha scritto: assieme alle truppe fedeli del a re Carlo quarto
bestseller2020 ha scritto: Amici, amici, il rapporto della Croce Rossa ci dice che stanno tutti bene
Pure i duemila e rotti morti?
bestseller2020 ha scritto: trouppe
Ne basta una di "p". Ah, dimenticavo: "saluti da Ted Maxwuell e dalla sua troupe"! Se Ted parla di sé in terza persona, anche la troupe non può che essere la sua.  
bestseller2020 ha scritto: La bimba era adagiata su delle tavole di legno galleggianti: presumibilmente ciò che restava del letto nel quale dormiva che si presume, costituissero il suo letto dove dormiva al momento dell’impatto
bestseller2020 ha scritto: Anita
Occhio: Alinta ti è diventata Anita!
bestseller2020 ha scritto: Carmen ti vediamo e sentiamo
Difficile che la sentano, ancora non ha detto una parola...

Ciao @bestseller2020  Allora... Raccolgo un po' i pensieri...
Racconto distopico in cui anche il conflitto militare tra due potenze diventa programma tv con tanto di televoto finale, il tuo. 
Ci vai giù pesante! Anche se, in tempi di giornalisti "embedded", ovvero aggregati alle truppe nei più disparati teatri d'intervento, quella che ci presenti potrebbe passare come un'evoluzione se non proprio desiderabile, quantomeno ipoteticamente possibile della situazione. (Ok, magari dopo avere avuto migliaia di caduti, io leader di uno dei Paesi in guerra, non accetterei tanto di buon grado che l'esito del confronto venisse deciso con i pulsanti in studio o con il messaggino da 50 cent da casa, però...)
Scherzi a parte, il racconto parte un pochino "impicciato", con qualche incertezza nelle descrizioni iniziali, specie dell'istrionico conduttore (anche a me ricorda Caesar Flickerman di Hunger Games...), ma si riprende tra un'iperbole e l'altra (la prigionia dei britannici condotta a suon di partitella a beach volley e pranzo di pesce, l'eroica rinuncia alla Barbie da parte parte della sergentessa, una bomba atomica "usata in sicurezza" che, stranamente, causa alcune decine di migliaia di morti, le incredibili prove cui sono chiamati i leader dei Paesi in guerra... ), e prende il volo con le battute (a mio avviso ben fatte) e la caratterizzazione del buon Daniel Fischer.
Tra le trovate messe in campo e la lettura che diventa presto fluida e piacevole, direi che il racconto mi ha divertito e intrattenuto. Ben fatto!
Alla prossima.  

Re: [Lab13] Fiction wars

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ciao @Modea72 e grazie del passaggio.
Modea72 ha scritto: Non trovo il tema della partenza, e ti sarei grata se mi dicessi, perché mi segno per tutti un doppio voto per fare la media.
Il racconto presumevo che sarebbe stato lungo tagliandomi fuori dal tema "partenze" che prevede la soglia dei 10k. A questo punto ho scritto la storia senza tenere conto della traccia. A parte che, comunque, parlo delle residenze, o delle vacanze "forzate" dei vari protagonisti. Certo, non sono le partenze in evidenza, ma lo stare in luoghi dove vorresti stare, o stare per costrizione. Grazie ancora. <3
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [Lab13] Fiction wars

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bestseller2020 ha scritto: Il pubblico pagante si affrettava a prendere possesso del proprio posto in platea. Nella vasta area destinata agli obesi over 250 kilogrammi, gli inservienti riempivano i distributori automatici, posizionati su ogni poltrona, di pop corn e salatini. Le luci si abbassarono e la voce dalla regia invitò a fare silenzio
La frase evidenziata non mi convince molto e mi sembra abbia un retrogusto un po' grassofobico. Non sono solo le persone grasse a consumare bibite e popcorn in situazioni simili. Per accentuare l'atmosfera distopica e grottesca, come mi sembra volessi fare con questo dettaglio, avrei preferito qualcosa come "Gli inservienti riempivano i distributori automatici, presenti su ogni poltrona, con chili di dolciumi e snack d'ogni genere, pronti ad essere ingollati dai famelici spettatori".

bestseller2020 ha scritto: Allora! Come sapete le truppe del Regno Unito hanno invaso a dicembre 2026 la neo repubblica di Australasia
Non mi dispiace affatto la tua idea di ambientare la storia in un futuro prossimo, ma un paio di aspetti non mi convincono del tutto. In primo luogo, il 2026 è un futuro troppo prossimo, in cui la situazione da te delineata appare irrealistica. Basterebbe spostare la situazione avanti anche solo di pochi decenni e già cambierebbe tutto. Inoltre, per la medesima vicinanza temporale, non convince la nascita di questo nuovo stato, la Repubblica di Australasia. A meno che non si tratti di paesi che si liberano dalla colonizzazione, il cambiamento dell'assetto di uno Stato-nazione presuppone processi politici e culturali di durata più lunga di due soli anni.

L'ultimo appunto che ti faccio per quanto riguarda il realismo riguarda l'ONU: anche qui, potrei trovare realistico il ritratto che ne dai, se il racconto si svolgesse in un futuro più lontano. Tra un paio d'anni la situazione sarebbe ugualmente distopica, ma le modalità dovrebbero essere vicine a quelle di oggi (per esempio, con l'abuso sistematico del diritto di veto, caratteristico della sua storia).
So che ti sto facendo un po' le pulci su queste cose, sarà la mia deformazione studentesca, visto che questo è il mio ambito di studi :asd:

Per il resto, trovo il racconto ben riuscito e l'ho letto volentieri. Hai portato alle estreme conseguenze delle tendenze distopiche che già stiamo vivendo: la spettacolarizzazione delle tragedie e dei conflitti; il tentativo di lavarsi la coscienza con storie strappalacrime, come quella della bambina salvata dalla catastrofe nucleare; la riduzione della politica a una farsa e dei politici a meri performer, che però decidono delle nostre vite. Il ritmo sclerotico e sincopato che hai dato alla narrazione tramite le continue interruzioni della regia (applause, stop applause) enfatizza l'assurdità della situazione e crea un senso di realistico disagio, tipico del genere distopico.
bestseller2020 ha scritto: Daniel Fischer si fece versare dell’altro champagne dal cameriere e prese a scrutare il cielo con inquietudine. Da qualche parte del mondo, da una rampa di un mezzo militare, un missile sarebbe partito, avrebbe attraversato il globo sotto il controllo dei satelliti, e sarebbe esploso sopra una città emanando una luce abbagliante. Un’altra guerra sarebbe iniziata. I morti? Non lo sappiamo, ma che importanza avrebbe?
Bello questo finale, mi ha ricordato Hunger games, o il finale della puntata "15 milioni di celebrità", di Black mirror.

A rileggerci!
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