Re: [Lab6] L'interrogatorio

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Poeta Zaza ha scritto: Lui ha il cellulare in mano e l'ho sentito dire
Lui aveva il cellulare in mano
Poeta Zaza ha scritto: 'hai colpita? gli chiedo, dura. Intanto, le sollevo la testa sul mio grembo e lui le apre la bocca a forza e le soffia dentro. Bisogna dire che l'ha fatto fino all'arrivo dell'ambulanza.
Non sono espertissima ma per quanto ne so la descrizione sul metodo di rianimazione è proprio inesatta. Eviterei di descrivere aspetti tecnici particolari a meno di non conoscere le procedure proprio per dare veridicità al testo.
Poeta Zaza ha scritto: non ho sentito nessun segno di vita.
non ho rilevato alcun segno di vita 
Poeta Zaza ha scritto: Niente. Non ha voluto spiegarmi quei pochi secondi che io non ho visto tra la finestra e la mia porta per andare a vedere.
Qui mi sembra che manchi qualcosa e la frase mi sembra poco scorrevole. 
Forse “non ha voluto spiegarmi cosa è successo in quei pochi secondi”  (la seconda parte della frase secondo me andrebbe riformulata per renderla fluida.
Poeta Zaza ha scritto: Franco, 
qui va il punto.

Ciao @Poeta Zaza scusa le pulci… Ho letto volentieri il tuo testo e prima di farlo mi sono riletta la sinossi. Mi sembra che complessivamente, a livello di trama, la storia sia ben articolata e si fa leggere con curiosità. 
La scelta stilistica l’ho trovata particolare, l’incipit così classico mi ha ricordato più un copione teatrale che un racconto, tanto più che subito dopo c’è il dialogo. 
Si percepisce molto bene l’imbarazzo di Elvira che, suo malgrado, nutre dei sospetti nei confronti dell’amico poliziotto. Anche il fatto che Franco voglia tenere “dritta la barra” sull’interrogatorio conferma il fatto che l’uomo abbia qualcosa da nascondere. Il comportamento di Elvira è molto “umano”  ho provato a mettermi nei suoi panni e forse anche io avrei “glissato” su quanto avevo visto (consapevole che il poliziotto sapeva bene che Elvira lo aveva “beccato” in una situazione illecita) Da un lato c’è una sorta di paura di essere coinvolta, dall’altro ci sento ancora quella sorta di atteggiamento protettivo che la donna ha sempre manifestato nei confronti di Franco. 

Re: [Lab6] L'interrogatorio

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@Monica ha scritto: Ciao @Poeta Zaza scusa le pulci… Ho letto volentieri il tuo testo e prima di farlo mi sono riletta la sinossi. Mi sembra che complessivamente, a livello di trama, la storia sia ben articolata e si fa leggere con curiosità. 
La scelta stilistica l’ho trovata particolare, l’incipit così classico mi ha ricordato più un copione teatrale che un racconto, tanto più che subito dopo c’è il dialogo. 
Si percepisce molto bene l’imbarazzo di Elvira che, suo malgrado, nutre dei sospetti nei confronti dell’amico poliziotto. Anche il fatto che Franco voglia tenere “dritta la barra” sull’interrogatorio conferma il fatto che l’uomo abbia qualcosa da nascondere. Il comportamento di Elvira è molto “umano”  ho provato a mettermi nei suoi panni e forse anche io avrei “glissato” su quanto avevo visto (consapevole che il poliziotto sapeva bene che Elvira lo aveva “beccato” in una situazione illecita) Da un lato c’è una sorta di paura di essere coinvolta, dall’altro ci sento ancora quella sorta di atteggiamento protettivo che la donna ha sempre manifestato nei confronti di Franco. 
Grazie @@Monica  :flower:

utilissime le tue pulci. Mi fa proprio piacere che ci hai visto un che di teatrale nel mio testo.  :si:
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o scorre o si lega alle dita.


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Re: [Lab6] L'interrogatorio

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Ciao @Poeta Zaza 
Devo confessarti che il narratore onnisciente, quello che sa tutto e sfarina le sue impressioni sui fatti, a me non piace molto: per esempio qui.
  ha scritto:Poeta ZazaElvira sa di essere stata vista e che lui non aveva piacere in quel momento di vederla...
Preferisco leggere le scene in pieno svolgimento, le trovo più avvincenti.

Ti segnalo questa frase: 
  ha scritto:Poeta ZazaPer quanto a sua conoscenza, lui non ha frequentazioni con i Blesi.
Dimmi se sbaglio. Per me andava scritta così: Per quanto, a sua conoscenza, lui non abbia mai avuto frequentazioni con i Blesi. 
A parte quello che credo sia un inciso,  scrivere non ha potrebbe anche essere giusto in un dialogo, nel parlato l'indicativo ci può stare, ma nella parte narrata eviterei. 
  ha scritto:Poeta ZazaE si fanno congetture sulle corna del marito.
Io avrei ampliato la trama, solo una frase sulle chiacchiere intorno al rapporto dei due coniugi. Franco cosa fa? La sua amante si risveglia dal coma e noi non sappiamo nulla, soltanto che settimane dopo si sparla della vicenda.
Trovo troppo sbrigativo lo svolgimento, la storia delle corna sembra artefatta.  
  ha scritto:Poeta Zazail testimone deve limitarsi ai fatti specifici del momento esaminato e non allargarsi ad altri eventi che non spetta a lui correlazionare.
Nel caso la signora fosse morta, Elvira si sarebbe sentita in colpa? Come avrebbe risolto il suo conflitto? E franco? Sapendo che lei sa, non dovrebbe temere che nel caso la Blesi muoia, Elvira parli?
Insomma, c'era molta ciccia da mettere sul fuoco. Una trama così si raccontava meglio in prima persona, dal punto di vista di Elvira avremmo avuto una storia tormentata dal dubbio e col risveglio dal coma, tutto sarebbe svanito; anche l'amicizia col poliziotto, a quel punto.

Mariangela, ho apprezzato moltissimo la trama, ne sarebbe uscito un bel giallo avvincente, sei stata troppo avara d'informazioni, risvolti, e azione.
Elvira nel racconto fa due torte ma non muove un dito per scoprire qualcosa di più. Sarebbe stato divertente vederla indagare, un po' come La Signora in Giallo. Lo sai io viaggio molto con la fantasia ...

Re: [Lab6] L'interrogatorio

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Alba359 ha scritto: Dimmi se sbaglio. Per me andava scritta così: Per quanto, a sua conoscenza, lui non abbia mai avuto frequentazioni con i Blesi. 
A parte quello che credo sia un inciso,  scrivere non ha potrebbe anche essere giusto in un dialogo, nel parlato l'indicativo ci può stare, ma nella parte narrata eviterei. 
Elvira parla tra sé e sé di una certezza basata su quello che sa (e, trattandosi di una certezza, uso l'indicativo):
Poeta Zaza ha scritto: Per quanto a sua conoscenza, lui non ha frequentazioni con i Blesi.
 L'inciso non lo faccio perché il significato della premessa è: per quanto sa.
Alba359 ha scritto: Alba359Io avrei ampliato la trama, solo una frase sulle chiacchiere intorno al rapporto dei due coniugi. Franco cosa fa? La sua amante si risveglia dal coma e noi non sappiamo nulla, soltanto che settimane dopo si sparla della vicenda.
Trovo troppo sbrigativo lo svolgimento, la storia delle corna sembra artefatta.  

Nel caso la signora fosse morta, Elvira si sarebbe sentita in colpa? Come avrebbe risolto il suo conflitto? E franco? Sapendo che lei sa, non dovrebbe temere che nel caso la Blesi muoia, Elvira parli?
Insomma, c'era molta ciccia da mettere sul fuoco. Una trama così si raccontava meglio in prima persona, dal punto di vista di Elvira avremmo avuto una storia tormentata dal dubbio e col risveglio dal coma, tutto sarebbe svanito; anche l'amicizia col poliziotto, a quel punto.

Mariangela, ho apprezzato moltissimo la trama, ne sarebbe uscito un bel giallo avvincente, sei stata troppo avara d'informazioni, risvolti, e azione.
Elvira nel racconto fa due torte ma non muove un dito per scoprire qualcosa di più. Sarebbe stato divertente vederla indagare, un po' come La Signora in Giallo. Lo sai io viaggio molto con la fantasia ...
Cara @Alba359  
:flower:

Ti ringrazio delle critiche costruttive che mi rivolgi e che avevo valutato quando ancora dovevo decidere come intrecciare la fabula.
Posso avere fatto scelte impopolari ma qualcosa ho limato, variato, anche sui consigli ricevuti da te a altri sulla sinossi e sulla prima stesura.
Per dirti, ho fatto anche un pensiero sulla Signora in Giallo... Ma poi non mi sono sentita all'altezza...

 
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Re: [Lab6] L'interrogatorio

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Poeta Zaza ha scritto: L'anziana Elvira conosce il poliziotto Franco da un decennio, da quando è arrivato nella caserma del paese e si è sistemato in un alloggio a cento metri da casa sua.
Aprire il racconto con una spiegazione attira pochissimo l'attenzione. Perché non iniziare subito con un'azione?
" Franco era in strada quando sentì l'anziana Elvira urlare "
Poeta Zaza ha scritto: Lui era in strada quando la sentì urlare: - Le vespe!... Aiuto... - Franco si precipitò in suo soccorso, neutralizzando il nido il vespe con una nuvola di fumo indotto
Non serve ripetere nuovamente in modo esplicito il soggetto, anzi confonde perché sembra sia un altro
Poeta Zaza ha scritto: "L'hai colpita? gli chiedo, dura.
Qui le virgolette vanno chiuse


Il finale mi ha stupito parecchio. Non sono sicuro di averlo capito.
Mi piace come viene portata avanti la narrazione e come ci mostri i personaggi, attraverso gesti e parole. Mi è piaciuto il loro mondo emotivo e come venga cambiato dalla vicenda. Ma è la vicenda in sé che non mi è chiara.
Poeta Zaza ha scritto: perché Franco, anche lui abitante in Via Roma, è uscito dal retro della casa  dei Blesi alle due del pomeriggio dello stesso giorno? Muovendosi con circospezione come un ladro? 
Quindi il poliziotto è coinvolto nel tentato omicidio? Fosse così, sarebbe interessantissimo - voglio il seguito! Il racconto però non è autoconclusivo, mi restano un sacco di dubbi, e quindi non so come sentirmi in globale su quello che ho letto
Comunque complimenti per la narrazione  :D

Re: [Lab6] L'interrogatorio

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Mina ha scritto: Quindi il poliziotto è coinvolto nel tentato omicidio? Fosse così, sarebbe interessantissimo - voglio il seguito! Il racconto però non è autoconclusivo, mi restano un sacco di dubbi, e quindi non so come sentirmi in globale su quello che ho letto
Comunque complimenti per la narrazione  :D
Grazie dei complimenti e delle tue utili considerazioni, @Mina   :)
Per rispondere alle tue domande, ho scelto di lasciare un finale "aperto" volutamente, e sì, il risultato è anche quello di lasciare il lettore
con nodi da sciogliere da solo.
In conclusione, ho scelto un finale aperto, sullo sfondo di una relazione extraconiugale, che ha di certo inciso sull'accaduto.
Ma, di più: non è una storia di cronaca nera: è uno spaccato di vita di provincia, un microcosmo dove, se la vita si altera, in tanti cercano di aggiustarne l'orbita.
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Re: [Lab6] L'interrogatorio

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Bardo96 ha scritto: Bel racconto, breve ma davvero molto denso e ricco di dettagli, complimenti.
Trovo molto interessante come hai affrontato il tema del risveglio, e come sei riuscita a far trasparire piccoli indizi e mezze rivelazioni in poche righe, attraverso le considerazioni del personaggio narrante.
Grazie, @Bardo96   :) !
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