[Slab6] Non uccidere.

1
Laura Battaglia convive con una ferita segreta che l’ha segnata per sempre e che tenta di lenire con l’alcol. Unica compagnia, Iolanda, la tata che l’ha cresciuta.
Da anni Laura aveva sonni tormentati, specie adesso che qualcuno aveva ucciso Giada Marinelli, la vicina di pianerottolo. Così non si stupì troppo quando aprì gli occhi e si trovò in una cantina umida, legata a un tavolo operatorio e zio Giacomo con la faccia triste e un bisturi in mano.
Le tornò in mente quella notte di tanti anni fa.
Zio Giacomo, il padre di Anna, il marito di Elisa e lei, che guidava ubriaca.
L’auto precipitò dalla scarpata, si schiantò contro una quercia e prese fuoco. 
Lei se la cavò, ma dentro le rimase uno squarcio infetto: la colpa di essere sopravvissuta. Lei sola.
Lui, che le restò vicino, quasi fosse l’ultimo brandello di una famiglia che non aveva più.
Che aveva aspettato. E aspettato.
Che chiedesse scusa.
Lei, che non l’aveva mai fatto.
Forse per questo l’aveva stordita, portata in casa dei Marinelli e l’aveva lasciata lì, accanto al corpo di Giada. Perché rivedesse la morte da vicino, senza voltare la testa dall’altra parte.
E poiché sembrava non bastasse, mise l’arma del delitto tra la sua biancheria, come fosse una cosa da portare addosso ogni giorno.
Zio Giacomo, che aveva la faccia triste mentre parlava.
Laura sentì all’improvviso una stanchezza infinita. E si trovò a pensare che dopotutto la Giustizia, a volte, assume forme inaspettate.
Chiuse gli occhi.
All’improvviso, uno sparo.
Tirò su la testa e vide Zio Giacomo a terra con un buco rosso in mezzo alla fronte.
Sulla soglia, Iolanda. Boccheggiava e alla fine ebbe solo il fiato per dire: «Non credevo che funzionasse ancora».
La vecchia pistola di papà. In famiglia avevano sempre odiato le armi.
Stavolta un po’ meno.
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Re: [Slab6] Non uccidere.

2
aladicorvo ha scritto: Zio Giacomo, il padre di Anna, il marito di Elisa e lei, che guidava ubriaca.
L’auto precipitò dalla scarpata, si schiantò contro una quercia e prese fuoco. 
Lei se la cavò, ma dentro le rimase uno squarcio infetto: la colpa di essere sopravvissuta. Lei sola.
Non hai chiarito, secondo me, chi erano gli occupanti.
Forse quattro:
Giacomo, Anna, Elisa e Laura. Muoiono Anna e Elisa, sopravvivono Giacomo e Laura.

Ho dovuto pensarci un po' (sempre che sia giusta la mia ricostruzione). Se così fosse, ti suggerirei questa precisazione:
aladicorvo ha scritto: Zio Giacomo, il padre di Anna, il marito di Elisa e lei, che guidava ubriaca.
L’auto precipitò dalla scarpata, si schiantò contro una quercia e prese fuoco. 
Lei se la cavò, ma dentro le rimase uno squarcio infetto: la colpa di essere sopravvissuta. Lei sola: non Anna, non Elisa.
La vendetta dello zio Giacomo era quella di farla incolpare di un delitto non suo. E arriva a compierlo lui per farlo.
Non mi è chiara la faccenda del bisturi in mano a Giacomo prima che venga ucciso da Iolanda.
Se invece il suo intento era di uccidere (comunque) Laura, perché l'inutile crudeltà di uccidere Giada?

Se non ho capito l'essenziale (probabile) ti prego di portare pazienza.  ;)

Lieta che tu ci sia, @aladicorvo   :)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [Slab6] Non uccidere.

3
Ma sì, @Poeta Zaza: è un vero guazzabuglio  :facepalm:
Ti dico solo che non somiglia nemmeno alla storia che avevo in mente. 
Era una cosa alla Gadda del Pasticciaccio brutto de via Merulana, con un carosello di sospettati e il colpo di scena finale.
Vabbè, sarà per un'altra volta  :arrossire:
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Re: [Slab6] Non uccidere.

4
aladicorvo ha scritto: Ma sì, @Poeta Zaza: è un vero guazzabuglio  :facepalm:
Ti dico solo che non somiglia nemmeno alla storia che avevo in mente. 
Era una cosa alla Gadda del Pasticciaccio brutto de via Merulana, con un carosello di sospettati e il colpo di scena finale.
Vabbè, sarà per un'altra volta  :arrossire:
Ma almeno dimmi se ho azzeccato gli occupanti dell'auto! Per favore  :sss:
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o scorre o si lega alle dita.


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Re: [Slab6] Non uccidere.

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Anch’io mi sono un poco perso nella sinossi, sopratutto l’ultima parte sembra più uno stralcio del racconto vero e proprio, tanto da menzionare anche il “parlato” di un personaggio. Lasci molti punti in sospeso, non ultimo chi sia Iolanda, forse la sorella della protagonista, e come e perché arrivi al salvataggio all’ultimo secondo 

La trama è interessante, il tema del risveglio, inteso sia come quello fisico che quello morale della protagonista è ben centrato secondo me, di certo ne uscirà un gran bel racconto 

Re: [Slab6] Non uccidere.

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E infatti, caro @Bardo96 questa cosa della sinossi m'è decisamente sfuggita di mano.
Insomma, la storia era tutta un'altra.
Tanto per cominciare, @Poeta Zaza , zio Giacomo è un medico e, come da statuto, estirpa il male dai corpi dove si annida.
Quella notte era di turno in ospedale e, reso folle dalla tragedia, non si sa dare una regolata. Ma questo lo scopriamo soltanto alla fine, perché invece l'avremmo dovuto conoscere come presenza positiva.
Giada Marinelli era una porcona, guarita dalla lussuria e usata a scopo didattico con Laura. 
Iolanda... vabbé dai, inutile ammorbarvi oltre. 
Lo scriverò con calma  :arrossire:
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Re: [Slab6] Non uccidere.

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Ciao mia diletta @aladicorvo 

Ho letto velocemente la tua sinossi e manco a dirlo dopo la quinta riga sono entrato in crisi per la complessità della trama.
Ottimo segno, vuol dire che ci troviamo davanti alla matassa di una complessa storia gialla.
Mi rileggerò con calma la sinossi, tu intanto scrivi il racconto che mi pare succoso e corposo, quindi fremo per leggerlo.

A presto, e buon lavoro, carissima.  <3

Re: [Slab6] Non uccidere.

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Ciao @aladicorvo

bel thriller noir con tutti i tuoi ingredienti “magici”. Il degrado, il destino, un lungo flashback e una soluzione “casuale” (ma non troppo del caso). Una vendetta meditata a lungo une che, alla fine, non si compie. La vecchia Iolanda tata fungerà ancora una volta da angelo custode per Laura.  (Calcola bene le età per rendere plausibile il tutto è l’unico suggerimento che mi sento di darti). 
Già pregusto il tuo testo… 
Buone feste!

Re: [Slab6] Non uccidere.

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@aladicorvo ciao. A conoscerti credo che non avrai problemi a mettere ordine nella trama. La tua sinossi è incompleta, ma è fin troppo chiara dove vuoi che arrivi la storia. E il tema "risvegli"? Come lo affronterai? Mi sbaglio a dire che Laura Battaglia potrebbe avere in mano la chiave della sua rinascita, attraverso il pentimento... però in questo modo, non vedrei un granché di storia. Forse hai in mente qualcosa di noir condito con tanto disincanto...
A te il timone e vai col vento in poppa! :P ciao 
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [Slab6] Non uccidere.

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Ciao @aladicorvo
Anche io mi sono perso in un paio di punti
Primo, come @Poeta Zaza, qui
aladicorvo ha scritto: Zio Giacomo, il padre di Anna, il marito di Elisa e lei, che guidava ubriaca.
Penso si possa risolvere facilmente sistemando questa frase nella sinossi. La domanda è la stessa: chi c'era in auto? Io ho capito ci fossero Laura, Anna ed Elisa. Laura è sopravvissuta, e Giacomo cerca vendetta.
aladicorvo ha scritto: Forse per questo l’aveva stordita, portata in casa dei Marinelli e l’aveva lasciata lì, accanto al corpo di Giada.
Qui, invece, ho dei dubbi a livello di consistenza della storia. Più su dici:
aladicorvo ha scritto: specie adesso che qualcuno aveva ucciso Giada Marinelli
Dici "adesso" e "ucciso". Questo significa che Laura sa che Giada sia morta, e questo significa che il corpo è stato trovato, altrimenti avresti detto "Giada Marinelli era sparita". Suppongo sia successo al più pochi giorni prima rispetto alla storia. Allora com'è possibile che Giacomo porti Laura nell'appartamento di Giada in cui ancora si trovi il corpo? E perché Giacomo ha ucciso Giada? Giacomo viene connotato come un giustiziere, che colpe aveva lei per lui?
aladicorvo ha scritto: E poiché sembrava non bastasse, mise l’arma del delitto tra la sua biancheria, come fosse una cosa da portare addosso ogni giorno.
Quindi, Giacomo ha ucciso Giada e ha lasciato l'arma del delitto tra la biancheria di Laura? Questo nella storia quando emerge? Me lo aspetto all'inizio, quando menzioni la morte di Giada, e Laura ritrova l'arma, magari lasciando il lettore nel dubbio in una dimensione semi-onirica e giocando su questo ritrovamento e il senso di colpa, inizialmente misterioso, di Laura. Come reagisce Laura al ritrovamento? Fa finta di niente, porta l'arma alla polizia?

Sulla forma della sinossi, sono d'accordo che a volte sia un po' troppo raccontata. Funziona dal momento che la rende più accattivante, ma personalmente doserei di più il tutto, dando la priorità assoluta a fare in modo che l'intreccio si capisca in modo chiaro e completo
Attendo con curiosità di leggere il tuo racconto  :D
aladicorvo ha scritto: E si trovò a pensare che dopotutto la Giustizia, a volte, assume forme inaspettate.
Questo è interessantissimo. Insisterei su questo per il significato tematico del racconto: il senso di colpa di Laura, il farsi giustizia da solo di Giacomo e il pensiero di Laura che, forse, se lo merita

Re: [Slab6] Non uccidere.

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Senza giri di parole, @aladicorvo , io ho capito che Laura è una donna che vive con senso di colpa: ha provocato un incidente d'auto dove lei è l'unica sopravvissuta. 
Zio Giacomo ha perso, forse, non ho capito bene, Moglie e figlia in quell'incidente. 
Giacomo, per anni aspetta le scuse di Laura, scuse che non arriveranno mai.
Giacomo, infine tenta di vendicarsi ma la tata  gli spara in fronte. Laura è salva, così adesso il senso di colpa è raddoppiato.
La morta non ho capito a cosa servisse, oltre al fatto che, prima lei è stordita vicino al corpo di Giada, poi la scena si sposta in cantina per finirla...
Complicato, zio Giacomo, se ne va su e giù per il palazzo con lei stordita in braccio, troppo complicato. 

Punterei sul suo risveglio: magari ha sognato che lo zio sta per ammazzarla: incubo lucido provocato dalle cose di cui si è fatta, si risveglia e capisce che è ora di smetterla di nascondersi e di prendersi tutte le responsabilità. 
Boh, in un sogno ci starebbero le scene di lei vicino al cadavere di Giada, lei legata su un tavolo e Giacomo col bisturi, ci starebbe il colpo di scena; la tata che gli fa un buco in testa e la battuta finale:
aladicorvo ha scritto: In famiglia avevano sempre odiato le armi.
Stavolta un po’ meno.
 Sono molto curiosa di leggere ciò che scriverai.  

Re: [Slab6] Non uccidere.

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aladicorvo ha scritto: Zio Giacomo, il padre di Anna, il marito di Elisa e lei, che guidava ubriaca.
Questa frase è ambigua potrebbe essere: primo uomo lo zio Giacomo, secondo uomo il padre di Anna, terzo uomo il marito di Elisa e lei. Se invece volevi dire che lo zio Giacomo è padre e marito la frase va riformulata così: Zio Giacomo padre di Anna e marito di Elisa, e lei, che guidava ubriaca. Sono riuscita a farmi capire? Non ha senso la mia correzione sulla sinossi, ovvio, ma al fine del racconto sì. Come l'hai scritta tu sembra addirittura che lo zio fosse con loro. 
 
Sono certa che l'elaborato saprà chiarirci personaggi e dinamiche, la trama c'è ed è intrigante. 

Re: [Slab6] Non uccidere.

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@Monica cara, è qui, davanti a me. Ci lavoro ogni giorno come un soldatino e lo guardo crescere.
Purtroppo ho dovuto dirlo dall'inizio: è totalmente inadatto al Lab.
Minaccia le trecento pagine e sono stata tentata di ordinare su Amazon un letto di Procuste, ma credo sia una crudeltà inutile.
Mi spiace :( . Fumo abbastanza per cospargermi il capo (e molto altro) di cenere.
Unica nota positiva, tutta la faccenda mi ha spinto a calcioni a tornare a studiare (fabula, intreccio, colpi di scena, se non li maneggi bene affoghi)
Voglimi bene istess  <3
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Re: [Slab6] Non uccidere.

16
Carissima @aladicorvo 

Non pensare che ci si possa intenerire per le tue tre o quattrocento pagine di racconto, siamo avvezzi a ben altre strabilianti e oceaniche caterva di caratteri.
Quindi abbandona il letto di Procuste e inizia a passare sotto le forche caudine del racconto a puntate, unica giusta e inesorabile punizione che tocca a noi scrittori di prolissi pipponi.

Coraggio, prima inizi e prima finisci.
Vogliamo cominciare a leggere qualcosa, non le tue scuse. 
Ciao  :P (y) <3

Re: [Slab6] Non uccidere.

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Ciao @aladicorvo 

 
Ho riletto solo oggi questo tuo racconto di alcuni mesi fa.

Un racconto che condensa un thriller in pochissimi caratteri.
Sapessi fare altrettanto farei la gioia dell’amico Poldo, che in tutti i contest a cui partecipo è costretto a curarsi un’ulcera, provocata dal
continuo eccedere nel numero dei caratteri presenti nei miei prolissi racconti.

Il racconto è decisamente conciso, benché (e mi costa ammetterlo) riesci a dimostrare che si possa scrivere una storia, se vogliamo, scarna fino all’osso, ma comunque munita di tutto ciò che occorre per la sua completezza.

Abbiamo il dramma di una donna alcolizzata, che annega nell’alcol il proprio inestinguibile rimorso, per aver causato (sempre con guida in stato d’ebrezza) la morte di alcuni famigliari.

Ora, nel leggere, mi e parso di capire che il perfido Zio Giacomo
viaggiasse nell’auto che si schiantò nell’incidente:

“Le tornò in mente quella notte di tanti anni fa. 
Zio Giacomo, il padre di Anna, il marito di Elisa e lei, che guidava ubriaca.
L’auto precipitò dalla scarpata, si schiantò contro una quercia e prese fuoco.
Lei se la cavò, ma dentro le rimase uno squarcio infetto: la colpa di essere sopravvissuta. Lei sola.”

Poi mi ritrovo invece lo Zio Giacomo redivivo e tramutato in serial killer.
C’è qualcosa che forse non mi è chiara.

Un altro fatto che non mi è chiaro è del perché Zio Giacomo uccida la Giada Marinelli.

Mi dirai che è per poter tentare d’incolpare la nipote del delitto, ma questo lascia pensare che lo Zio sia anche fuori di testa, perché uccide una che non c’entra una cippa solo per creare la messinscena di un delitto compiuto dalla nipote alcolista.

Se Zio Giacomo è invece lucido, meglio sarebbe stato di creare una qualche ragione di profondo dissapore con la Marinelli, al fine di avere un buon motivo per ammazzarla, e inoltre prendere così i due piccioni con una fava: far fuori lei e incolpare la nipote.

Qualche riga in più ci avrebbe anche potuto spiegare come mai
il tentativo di far incriminare la nipote sia poi naufragato, tant’è che è costretto a farla fuori con le sue mani in quella umida cantina.

Vabbè ho apprezzato la decisa condensazione della storia, ma i dubbi sui suoi contorni mi sono rimasti.

Brava, alla prossima fatica. Ciao. :P (y)

Re: [Slab6] Non uccidere.

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Carissimo @Nightafter, i tuoi dubbi sono più che giustificati. Sono sparita da CdM perché mi sono messa a studiare, a darci dentro di scopa e ramazza e, alla fine, ne è uscito un romanzo breve. Credo di aver sciolto tutti i nodi, se vuoi te li spoilero. Non solo, con una botta di masochismo, lo presento pure a un concorso, mi scagazzeranno come al solito, ma chissene importa. Un abbraccio, sei sempre cosi  caro  :hug:   
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