Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

26
Mina ha scritto: Idem  :asd: anzi, per me è così importante che ho deciso di non farne una carriera, ci tengo troppo 
Anch'io voglio solo divertirmi!  Ma vorrei avere più tempo per scrivere bene e finire i miei lavori, mi divertirei di più. La scaletta mi permette di usare il poco tempo che ho in modo più produttivo. Spesso per partecipare ai vari contest scrivo la notte, fino all'alba.  Sarebbe bello essere come King ;)  

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

27
Alba359 ha scritto: Tu sei molto fortunata se puoi fare la vita di King.
Per fare la vita di King bisogna essere moolto talentuosi, determinati e un po' psicopatici (in senso buono). 
Io sono solo mediamente povera, mediamente equilibrata, un po' cornuta e molto mazziata. Ma mi piace leggere bei libri e anche scrivere, purché non diventi un obbligo. Ecco perché posso permettermi di usare i miei metodi indisciplinati. 
Alba359 ha scritto: L'unico romanzo che ho cominciato a scrivere senza sapere dove andava a parare, senza conoscerne la fine o eventuali svolte, colpi di scena... È rimasto fermo al nono capitolo; non credo che mai lo finirò.
A chi lo dici... sono ferma anch'io. Per poterlo finire ne devo riscrivere una buona parte  :facepalm:

@Mina 

mai dire mai (prima la carriera da ricercatore, poi si vedrà)  (y)
Già.

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

31
Ilaris ha scritto: Stephen King! Il sapere che usa questo metodo mi toglie i sensi di colpa per la mia indisciplina. Ho sempre detestato scrivere le scalette, le trovo noiose e per quello che mi riguarda anche inutili: alla fine i miei personaggi vanno per la loro strada
Anche Javier Marías usava questo metodo, eppure le sue trame sono complesse e la struttura risulta impeccabile.
Secondo me non è una questione di tempo né di capacità ma dipende dalla forma mentis di chi scrive. Quindi da un lato dall'attitudine più o meno analitica di chi scrive e dall'altro da un altro fattore fondamentale:
Ilaris ha scritto: posso permettermelo: scrivo solo per divertirmi 
La motivazione è molto importante: Alba e Mina si divertono a scrivere le scalette, a organizzare le idee prima di scrivere. Io e Ilaris no (io addirittura mi blocco) e se non ci divertiamo noi che scriviamo figuriamoci chi legge! 
Poi gli scrittori professionisti avranno un loro metodo consolidato, con o senza scaletta, ma immagino che anche per loro l'aspetto ludico sia fondamentale. Per Marías non è propriamente un fattore di gioco o divertimento, ma di ricerca. Ossia parte da un'idea, un concetto che vuole sviluppare e da una situazione e si lascia guidare e anche sorprendere dai personaggi. 
Però conosco una scrittrice professionista che dice di essere ancora alla ricerca di un proprio metodo di scrittura, dopo ben cinque romanzi pubblicati, e che usa un metodo misto. Ossia non è detto che le opzioni sono solo con scaletta o senza scaletta. Ci sono delle vie di mezzo. Si può in parte programmare e in parte improvvisare. Insomma metodi diversi per teste diverse.

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

32
Grazie a voi ho più chiaro il concetto generico di cosa sia una sinossi, cosa sia invece la scaletta e come si strutturino a grandi linee

Come avete detto giustamente, la sinossi dovrebbe essere fatta a fine dell’opera, o al massimo in partenza si potrebbe farla in maniera molto stringata solo per mettere “nero su bianco” l’idea fondante del romanzo ed il suo sviluppo 

Io personalmente non faccio mai scalette precise, per scritti lunghi mi limito a buttar giù una serie di appunti su cosa deve succedere, in che ordine e quanti capitoli (più o meno) deve occupare quell’evento

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

33
Ciao

Le mie storie nascono spesso da lunghe camminate. Mi piace camminare e pensare soprattutto riesco meglio se ho un “input” iniziale tipo un tema da sviluppare. Allora lascio “vagare la mente” fino a quando un personaggio bussa alla mia testa. Allora la prima cosa che faccio è dargli un nome.
Sembrerà stupido, mi rendo conto, ma per me il nome dei personaggi è fondamentale. Non riuscirei a costruire alcuna trama senza prima averne immaginato gli attori.  A quel punto, in genere, attivo la registrazione vocale delle note  sullo smartphone e dico tutto quello che mi passa per la mente riguardo alla possibile storia, senza censure. 
Non mi butto subito a scrivere. Più tardi riascolto e rileggo le note che, nella maggior parte dei casi, trovo assurde… ma qualcosa mi resta in mente e a quel punto lascio che i personaggi mi parlino e, in modo assolutamente non sistematico, immagino lo svolgimento e la conclusione della storia.
Quando ho le idee più o meno chiare almeno sui punti principali mi immergo nella scrittura ed è la parte che preferisco. Mi rendo conto che, mentre scrivo, mi metto a mimare i gesti per cercare le parole che rendano meglio i concetti, le azioni e i sentimenti.
Successivamente abbandono il testo per qualche giorno. Lo rileggo e inizio cercare le magagne, trovare i sinonimi, asciugare tagliare ecc. in pratica, dedico più tempo al lavoro di rielaborazione che alla scrittura iniziale. 
Per questo labo ho provato a scrivere la mia scaletta/sinossi. Speriamo di aver capito… 

 

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

34
@@Monica dai, ma che metodo bellissimo! Magari prendo spunto prima o poi, ti faccio sapere  :asd: le idee in forma embrionale me le annoto su un taccuino, ma anche registrarsi non è male
@Monica ha scritto: Mi rendo conto che, mentre scrivo, mi metto a mimare i gesti per cercare le parole che rendano meglio i concetti, le azioni e i sentimenti.
Ti capisco
Quando mi costruisco la scaletta mentale spesso mi ritrovo a fare avanti e indietro per la casa in modo ossessivo mormorando tra me linee di dialogo o frasi senza senso: "il conflitto..." "il ponte di Einstein-Rosen..."
Siamo un po' pazzi  :D

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

36
@Monica ha scritto:
Le mie storie nascono spesso da lunghe camminate
Anche le mie (o in alternativa a letto a luci spente, prima di addormentarmi). 
Magari non l'intera storia, ma una particolare scena. 
Io ho la scaletta (Tizio incontra Caio, litigano, Tizio gli sferra un pugno e lo stende, poi se ne va), ma prima di iniziare a scrivere devo "vedere" la storia: Tizio che arriva, da dove? >Viale della Stazione, è arrivato in treno>ok>com'è vestito?>t-shirt bianca con stampata la faccia di Bob Marley, jeans sfrangiati, Converse ai piedi>ok>com'è il tempo?...
È solo quando vedo i personaggi e l'ambiente che li circonda che posso iniziare a scrivere.  :P
https://www.facebook.com/nucciarelli.ma ... scrittore/
https://www.instagram.com/marcellonucciarelli/
https://www.linkedin.com/in/marcello-nu ... -bbb4805b/

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

37
L'esercizio richiesto in questa anteprima è una cosa che ultimamente faccio abbastanza spesso per lavoro. Ad esempio, in questo momento sto preparando una serie di racconti per bambini per un cliente (una società che poi ne fa dei podcast disponibili in abbonamento, per dare un'idea della destinazione) e, prima di iniziare a scrivere i singoli episodi, ho dovuto creare una serie di sinossi e presentarle per l'approvazione.
Scrivendo per un committente, è un esercizio normale, anzi necessario: presentare al cliente un riassunto/presentazione di quello che andrai a fare e che farai solo previa approvazione del riassunto stesso.
Invece, quando scrivo per me stessa, difficilmente vado più in là di una vaga scaletta. Sarebbe un'esperienza interessante, mettere le mie idee di partenza in una forma presentabile ad altri. Resta solo il problema di trovarle, queste idee :lol:

In ogni caso, era per dire che la scrittura di una sinossi prima del testo vero e proprio è una cosa che nella realtà si fa, in determinate situazioni. Anche fuori dal ghetto dei ghost writer, penso ;)
Per esempio, quando un editore prende in esclusiva una saga, di cui non tutti i libri sono ancora scritti, credo capiti spesso che chieda preventivamente una sinossi anche dei volumi a venire. No?
I intend to live forever, or die trying.
(Groucho Marx)

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

38
Bef ha scritto: In ogni caso, era per dire che la scrittura di una sinossi prima del testo vero e proprio è una cosa che nella realtà si fa, in determinate situazioni. Anche fuori dal ghetto dei ghost writer, penso
Assolutamente sì. Anche nel campo della saggistica, per gli articoli e per le relazioni ai convegni scientifici. Ho scritto numerosi saggi brevi sia per riviste che per congressi di studio ed è normale prassi che gli organizzatori e i redattori di riviste o collane di saggistica chiedano un riassunto (i cosiddetti papers). Questi ultimi vengono raccolti e selezionati. Solo in seguito viene richiesto il testo completo.

In effetti finché scrivevo per ricerca facevo così (e anche per le tesi di laurea e dottorato sono partita da un indice provvisorio, che è una scaletta a ben vedere), sarà per questo che per la scrittura creativa non mi piace. Un rifiuto inconscio probabilmente!

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

39
ivalibri ha scritto: e anche per le tesi di laurea e dottorato sono partita da un indice provvisorio, che è una scaletta a ben vedere
Leggendo i vostri interessanti post riflettevo proprio sul fatto che, a differenza di colleghi universitari, non c'è stato verso ch'io riuscissi a tirar fuori una scaletta, o griglia, schema o prospetto quando ho cominciato a lavorare alla tesi di laurea. E, in effetti, è esattamente quello che mi accorgo di non riuscire a fare ora, nel mio hobby della scrittura. Sono, invece, un'amante delle liste e degli elenchi: ne stilo a quintalate, su qualsiasi argomento.
 
Nella scrittura parto da un nucleo, diciamo una specie di "seme" che se piantato germoglia, altrimenti muore; un'idea, una suggestione, che prendono vita solo se mi metto a scrivere, ma che evaporano se non trovo loro una collocazione su una pagina di carta o digitale. E, come i semi veri, che hanno dentro di sé, "in potenza", tutto l'albero, ma che lo mostrano solo quando il tempo è maturo, queste idee silenziose e schive non si dispiegano, non rivelano nulla di sé a parte un buon odore.

Se non preparo nessuna scaletta prima di iniziare a scrivere, quando comincio non posso rinunciare a un quaderno che tengo sempre vicino e custodisco con cura, su cui appunto tutto ciò che via via mi serve durante la scrittura: dagli alberi genealogici dei personaggi agli schemi di come si devono sedere durante un pranzo, dalle descrizioni puntuali di una borsa Birkin alle specialità di una trattoria di Palermo, dall'uso delle mouillettes al linguaggio dei cristalli.

Complimenti a @Poldo e allo staff per l'idea di questo contest: mi pare davvero originale e accattivante.
https://www.amazon.it/rosa-spinoZa-gust ... B09HP1S45C

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

40
Ippolita ha scritto: Nella scrittura parto da un nucleo, diciamo una specie di "seme" che se piantato germoglia, altrimenti muore; un'idea, una suggestione, che prendono vita solo se mi metto a scrivere, ma che evaporano se non trovo loro una collocazione su una pagina di carta o digitale. E, come i semi veri, che hanno dentro di sé, "in potenza", tutto l'albero, ma che lo mostrano solo quando il tempo è maturo, queste idee silenziose e schive non si dispiegano, non rivelano nulla di sé a parte un buon odore.
Bellissimo!
Che meraviglia questa metafora. Hai spiegato benissimo quello che succede anche a me nel passaggio dalla mente alla carta.
E anch'io ho bisogno di portare sempre con me un quaderno per gli appunti.

Devo dire, inoltre, che mi trovo meglio nel procedere poi con ordine, idealmente dall'inizio alla fine del testo (e questo mi succedeva anche con le tesi). Ci sono scrittori che invece saltano da un punto all'altro della trama tranquillamente. 
Voi come procedete con la stesura dopo aver scritto la sinossi o partendo dal "seme" dell'idea? Dall'inizio alla fine o saltando?

Discussione molto interessante!

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

41
ivalibri ha scritto: Voi come procedete (...)? Dall'inizio alla fine o saltando?
Grazie, Ivana!  :love:
Anche in questo caso siamo in sintonia: procedo con ordine, perché è con ordine "cronologico" che le idee mi si affacciano alla mente. Fino a oggi, mi è capitato una sola volta di scrivere di getto e in anticipo una porzione di testo che già sapevo avrei posizionato molto oltre il punto in cui mi trovavo con la scrittura.
Un'altra cosa che faccio con regolarità è quella di usare il registratore del telefono. Nomi di persona particolari, espressioni che mi colpiscono, emozioni che mi prendono all'improvviso, movimenti inconsueti, visi seducenti: bastano poche parole sulle note vocali per rievocare quel "qualcosa" e darmi uno spunto nuovo. 
https://www.amazon.it/rosa-spinoZa-gust ... B09HP1S45C

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

42
Bene, ho scritto la mia prima sinossi.
Dopo i commenti ricevuti è d'obbligo una piccola riflessione su quanto ho scritto. Io credo di aver fatto almeno tre grossi errori. 
1 Nel testo lascio a intendere cose che nella scaletta sono più dettagliate, cose che hanno suscitato giustamente dubbi in quelli che hanno commentato, adesso credo che la mia sinossi avrebbe dovuto essere più scarna.
2 Mi sono concessa almeno una parte raccontata, il finale; non avrei dovuto scriverlo così come lo scriverò nel racconto. 
3 Il terzo errore non ve lo dico, non sicura di quello che sto pensando.

Ah, io se vado in cerca d'ispirazione e faccio una camminata mi distraggo, non riesco a pensare senza notare quello che mi gira intorno, se mi sdraio a occhi chiusi dopo due minuti dormo. Allora, io mi alzo alle sei, impasto acqua e farina e faccio le orecchiette. Sola, nel silenzio vado di pollice. Trascino  palline di pasta sotto il polpastrello in modo così automatico che la mente vola via. Alla fine, oltre a qualche bella idea, ho pure mezzo chilo di pasta fresca :gnam:

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

43
Mi stanno venendo dei dubbi sulla questione dell'ordine cronologico. L'ordine deve essere quello in cui gli eventi avvengono, o in cui il protagonista li scopre?
Esempio: Marion viene tradita da suo marito Arnaud. La sinossi deve essere:
- Marion ha dei dubbi su suo marito. Indaga e scopre che la tradisce.
oppure
- Marion viene tradita da suo marito. Indaga e lo scopre.
?

O anche, nel caso di un giallo, la sinossi deve essere
- L'investigatore indaga su una serie di omicidi. Trova x indizi, risale ad Arnaud e riesce a incastrarlo.
oppure
- Arnaud ha ucciso sette persone. L'investigatore indaga e riesce a incastrarlo.
?

Okay sbrigliare l'intreccio, quando è troppo complesso, ma in questi casi la questione mi sembra leggermente diversa.

Sulla questione che riguarda meramente l'intreccio, il racconto che ho in mente parte dalla fine e si sviluppa in flashback, come l'Odissea; nella sinossi ho messo questo incipit alla fine, rispettando l'ordine cronologico degli eventi, e ho messo una semplice indicazione tra parentesi del fatto che quello sarebbe in realtà l'inizio della narrazione. Dovrebbe essere funzionale a dare quantomeno un'idea della forma finale del prodotto, oltre che della sola fabula, no?

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

46
Mina ha scritto: Mi stanno venendo dei dubbi sulla questione dell'ordine cronologico. L'ordine deve essere quello in cui gli eventi avvengono, o in cui il protagonista li scopre?
Esempio: Marion viene tradita da suo marito Arnaud. La sinossi deve essere:
- Marion ha dei dubbi su suo marito. Indaga e scopre che la tradisce.
oppure
- Marion viene tradita da suo marito. Indaga e lo scopre.
?

O anche, nel caso di un giallo, la sinossi deve essere
- L'investigatore indaga su una serie di omicidi. Trova x indizi, risale ad Arnaud e riesce a incastrarlo.
oppure
- Arnaud ha ucciso sette persone. L'investigatore indaga e riesce a incastrarlo.
?

Okay sbrigliare l'intreccio, quando è troppo complesso, ma in questi casi la questione mi sembra leggermente diversa.
Qualcuno ha qualche spunto o idea a riguardo? In generale, a prescindere dal contest in sé

Ad esempio, stavo scrivendo la sinossi per il mio romanzo, e l'incidente scatenante, che ha messo in moto tutti gli eventi, è qualcosa avvenuto vent'anni prima. La scoperta di questo evento è esattamente il finale della storia. Nella sinossi, mi viene da parlare di questo evento alla fine, perché è la sua posizione naturale nella storia; potrebbe essere una cosa che può venire vista in malo modo dalla CE?

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

49
Mina ha scritto: Quindi la sinossi di un giallo dovrebbe aprirsi con chi è l'omicida, come ha ucciso le vittime e qual è il movente?
Aggiungo: nel caso in cui il movente abbia ragioni elaborate che si capiscono man mano nella storia, scriverlo subito obbligherebbe a iniziare la sinossi con uno spiegone, piuttosto che presentare gli elementi man mano secondo l'ordine naturale nella storia

Lo stesso vale per il world building, piuttosto che fare uno spiegone a inizio sinossi trovo più funzionale presentare man mano nella sinossi quegli elementi del world building che sono funzionali a spiegare quel determinato pezzo di storia
Ma non so
Rispondi

Torna a “Parliamo di scrittura”