Armando editore

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Ho conosciuto questa CE perché ho recensito un loro libro (per la rivista culturale di un amico che stimo). Il libro era buono, ed è stato abbastanza pubblicizzato (per gli standard di una micro). Ho scoperto solo poi che l'autore era un loro collaboratore...
Il distributore era altrettanto buono (Messaggerie) e con un piccola ricerca online ho visto che la CE esiste da più di settant'anni (sebbene la narrativa non sia il suo campo principale). Ormai ho l'occhio su queste cose, ma niente faceva supporre che fosse una EAP.
Ho spedito un romanzo ad agosto, senza nessuna aspettativa. Quando mi chiama una segretaria a dire che vogliono pubblicarlo, sono giustamente contenta. Purtroppo sono in autobus, e il rumore intorno mi impedisce di concentrarmi. Dopo un paio di minuti d'introduzione (da cui non traspare nemmeno se il romanzo sia stato, non dico apprezzato, ma almeno letto) lei butta lì qualcosa su copie da acquistare, mi guardo attorno e mi rendo conto che tutti i vicini di posto mi guardano, quindi cerco di tagliare corto, chiedendo di ricevere una bozza del contratto prima di decidere (la speranza di aver capito male è irrealistica ma c'è).
Non passa mezz'ora che la bozza è già arrivata, corredata di prospettive allettanti di imminenti fiere del libro come anteprima di lancio, e di tempi di lavorazione ristretti, a vantaggio della promozione (immagino che l'editing fosse l'ultimo dei costi previsti).
La bozza comprende: acquisto obbligatorio di 150 copie (alla modica cifra di 28 euro l'una), royalties pagate solo al superamento dei 200 euro, numero di copie stampate inesistente, durata del contratto che rimanda alle leggi in materia (dando per scontato che l'interessato non le conosca, ma mi pare che il massimo sia vent'anni).
Ho impiegato un giorno intero prima di riuscire a rispondere. Se avessero letto almeno le dieci righe di biografia, avrebbero visto che ho già pubblicato cinque romanzi con CE free, e magari intuito che stavano cercando di raggirare la persona sbagliata.
Non so nemmeno se essere più indignata per il tentativo di truffa o per la totale goffaggine e incapacità con cui è stato portato avanti (ah, ciliegina sulla torta: mi hanno chiamata "dottoressa" nell'email e pure nel contratto, anche se non sono laureata).
Se qualcun altro ha esperienze con questa CE, sarei davvero curiosa di sentirle.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Armando editore

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Silverwillow ha scritto: sab ott 21, 2023 12:44 amma niente faceva supporre che fosse una EAP.
L'onere della prova è sempre a carico della CE... :banana: 

Ovvero: se dicono di essere Free e non chiedono copie da acquistare c'è da credere; se dicono di essere Free ancora non sappiamo se ci sono copie da acquistare; se non dicono nulla c'è da dubitare. Aggiungo che anche le prime potrebbero chiedere qualcosina per migliorare (es. se non paghi nulla ti facciamo la promozione standard, se paghi un tot ti passiamo a un'agenzia di promozione, ecc...). 

Quando non sono esaustivi, io invio una mail con domande. Se non rispondono il mio romanzo se lo sognano... :sleeping-sleep:

Re: Armando editore

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scritturaintensa ha scritto: sab ott 21, 2023 1:10 pmOvvero: se dicono di essere Free e non chiedono copie da acquistare c'è da credere; se dicono di essere Free ancora non sappiamo se ci sono copie da acquistare; se non dicono nulla c'è da dubitare.
Il problema è che nessuno dice mai che richiede di pagare o di acquistare un tot di copie. 
Sul sito di qualunque medio o grande editore (o piccolo e serio) non si dice mai nulla in proposito, solo perché è scontato che non sia così.
Non è accettabile che una CE che ha decenni alle spalle e una buona promozione/distribuzione faccia pagare gli autori. Ma il punto non è neanche questo: ogni singola voce del contratto presentava problemi. Solo un autore del tutto ignorante avrebbe potuto accettare, ma di sicuro qualcuno l'hanno trovato/lo troveranno. Io mi so guardare benissimo da sola, ma vorrei impedire che altri, meno esperti, possano perdere tempo e speranze con questo tipo di editori.

scritturaintensa ha scritto: sab ott 21, 2023 1:10 pmQuando non sono esaustivi, io invio una mail con domande. Se non rispondono il mio romanzo se lo sognano... :sleeping-sleep:
In questo caso, "acquisto copie" era fin troppo esaustivo, anche se ho cercato di ignorarlo  :lol: 
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Armando editore

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Silverwillow ha scritto: sab ott 21, 2023 12:44 am Ho conosciuto questa CE perché ho recensito un loro libro (per la rivista culturale di un amico che stimo). Il libro era buono, ed è stato abbastanza pubblicizzato (per gli standard di una micro). Ho scoperto solo poi che l'autore era un loro collaboratore...
Il distributore era altrettanto buono (Messaggerie) e con un piccola ricerca online ho visto che la CE esiste da più di settant'anni (sebbene la narrativa non sia il suo campo principale). Ormai ho l'occhio su queste cose, ma niente faceva supporre che fosse una EAP.
Ho spedito un romanzo ad agosto, senza nessuna aspettativa. Quando mi chiama una segretaria a dire che vogliono pubblicarlo, sono giustamente contenta. Purtroppo sono in autobus, e il rumore intorno mi impedisce di concentrarmi. Dopo un paio di minuti d'introduzione (da cui non traspare nemmeno se il romanzo sia stato, non dico apprezzato, ma almeno letto) lei butta lì qualcosa su copie da acquistare, mi guardo attorno e mi rendo conto che tutti i vicini di posto mi guardano, quindi cerco di tagliare corto, chiedendo di ricevere una bozza del contratto prima di decidere (la speranza di aver capito male è irrealistica ma c'è).
Non passa mezz'ora che la bozza è già arrivata, corredata di prospettive allettanti di imminenti fiere del libro come anteprima di lancio, e di tempi di lavorazione ristretti, a vantaggio della promozione (immagino che l'editing fosse l'ultimo dei costi previsti).
La bozza comprende: acquisto obbligatorio di 150 copie (alla modica cifra di 28 euro l'una), royalties pagate solo al superamento dei 200 euro, numero di copie stampate inesistente, durata del contratto che rimanda alle leggi in materia (dando per scontato che l'interessato non le conosca, ma mi pare che il massimo sia vent'anni).
Ho impiegato un giorno intero prima di riuscire a rispondere. Se avessero letto almeno le dieci righe di biografia, avrebbero visto che ho già pubblicato cinque romanzi con CE free, e magari intuito che stavano cercando di raggirare la persona sbagliata.
Non so nemmeno se essere più indignata per il tentativo di truffa o per la totale goffaggine e incapacità con cui è stato portato avanti (ah, ciliegina sulla torta: mi hanno chiamata "dottoressa" nell'email e pure nel contratto, anche se non sono laureata).
Se qualcun altro ha esperienze con questa CE, sarei davvero curiosa di sentirle.
Almeno ti hanno inviato il contratto. 
A me una "casa editrice" non voleva inviare il contratto parlando di clausola di riservatezza. 

Non c'è fine al peggio. 
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