Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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Ciao a tutti, apro questa discussione perché ho bisogno di un vostro urgente parere :) 

Sono stato infatti invitato a partecipare a questo: Marcos Y Marcos - ho scritto un libro

Si tratta di un laboratorio organizzato dalla CE Marcos y Marcos, che reputo ottima, in cui vengono selezionati 20 incipit di romanzi su cui lavorare insieme a loro per due giorni. Io sono stato selezionato, non so se tra tanti o pochi candidati, ed entro giovedì, per confermare la presenza, devo effettuare un bonifico di 300€.


Siccome la cifra non è irrisoria, la mia domanda molto secca è: secondo voi ne vale la pena? Il laboratorio prevede di lavorare sulle sole prime 10 cartelle del manoscritto; solo successivamente, e solo per i 5 lavori considerati migliori, ci sarà l'opportunità di ricevere una valutazione di tutto il romanzo e un ulteriore incontro. Voi cosa mi consigliate di fare? Dite che ci sono reali possibilità di arrivare a una pubblicazione attraverso un laboratorio come questo? Per quanto possa senz'altro essere un'esperienza formativa, 300€ per lavorare su 10 pagine non sono esattamente pochi.

Se vi va, ditemi la vostra :) 

Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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GeorgeBest83 ha scritto: mar gen 31, 2023 6:26 pmVoi cosa mi consigliate di fare? Dite che ci sono reali possibilità di arrivare a una pubblicazione attraverso un laboratorio come questo? 
Secondo me no, proprio perché si deve pagare e, dunque, non è una cosa seria. La dinamica è affine alle valutazioni a pagamento di agenzie titolate, con la speranza della rappresentanza. In queste modalità, le possibilità sono pressoché inesistenti.

Se hai 300 euro che ti avanzano, puoi valutare soggettivamente se vaiga la pena acquistare la partecipazione al laboratorio di MYM oppure (per dire) una poltrona all'Ariston. Entrambe possono essere esperienze più o meno formative. Ma io credo che le probabilità di essere pubblicati da MYM partecipando al laboratorio sia più o meno la stessa di vincere il festival di Sanremo partecipando da spettatore. Tanto più che, a differenza di Sanremo, in questo caso la CE (pur intascando fino a 7000 euro a buon mercato) non garantisce nemmeno che UNA delle opere giunga a pubblicazione, quindi con ogni probabilità non ci sarà alcun vincitore. Trovo che la modalità di selezione sia poco trasparente, e sospetto che i selezionati possano essere molti più di 20, fino ad assicurarsi di avere 20 paganti.

Detto questo, dunque la domanda è: la partecipazione fine a sé stessa al laboratorio di MYM è un'esperienza che vale 300 euro? Per me no. Se si trattasse di Adelphi o Marsilio forse ti potrei rispondere persino di sì, ma MYM si trova uno o due gradini sotto, e per me è un costo ingiustificato.

Per il resto, scusa la sincerità, ma mi sembra un'iniziativa accalappia-esordienti, e getta un po' una cattiva luce sulla stessa casa editrice, che finisce per aggiungersi alla lista degli editori che lucrano sulle illusioni degli aspiranti. E questo in fondo mi conferma che MYM è uno o due gradini sotto altri editori prestigiosi (per l'appunto, non ci vedo Adelphi o Marsilio bandire iniziative del genere, che non sono il massimo della serietà).

Passo la parola a @cheguevara, che temo sarà molto più brutale di me 😀 

Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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GeorgeBest83 ha scritto: mar gen 31, 2023 6:26 pmSiccome la cifra non è irrisoria, la mia domanda molto secca è: secondo voi ne vale la pena?
Avevo adocchiato anch'io il laboratorio, ed ero molto tentata almeno di provare. Non l'ho fatto solo perché, se poi mi avessero selezionata, mi sarei ritrovata come te a decidere se ne valesse la pena. Credo che già l'essere stato selezionato sia buon segno. Le proposte erano certo molto più di 20, perché è una CE conosciuta e seguita.
Non credo però ci sia una risposta valida per tutti. Secondo me non è come pagare la stessa cifra a un'agenzia, solo per leggere (spesso a cura di collaboratori esterni, e senza garanzia non dico di pubblicare, ma anche solo di arrivare a una CE). Già l'analisi delle prime 10 pagine da parte di gente competente può essere utile (visto l'incipit è spesso l'unica cosa che le CE leggono).
Certo, c'è una probabilità su quattro di veder leggere l'intero romanzo e ancora meno di arrivare a una pubblicazione. Ma conosco gente che spende quella cifra o più per una borsa, un viaggio o l'ultimo modello di telefono. A me non interessano né borse né telefoni (quello che ho funziona benone da sette anni) quindi avendone la disponibilità avrei provato, anche senza garanzie (chi arriva alla pubblicazione con queste CE, se non è famoso/seguito per altri motivi e non ha amicizie, spesso ha frequentato corsi e scuole di scrittura, quindi ha comunque investito qualcosa).
Dipende tutto dalla disponibilità che hai, da quanto credi nel tuo romanzo, da quanto tieni a migliorarlo (anche fossero solo le prime pagine) e da quanto sei disposto a rischiare anche con probabilità piuttosto basse.
Wanderer ha scritto: mar gen 31, 2023 10:54 pmn ci vedo Adelphi o Marsilio bandire iniziative del genere, che non sono il massimo della serietà
È vero, ma è anche vero che ciò rende impossibile arrivare alle due senza un'agenzia (quasi sempre a pagamento) una scuola nominata (idem) o conoscenze. Marcos Y Marcos organizza molti corsi (mi ero interessata a loro soprattutto per quelli di editing) quindi non credo che sia un'iniziativa buttata là solo per guadagnare. Guadagnano già dagli altri corsi e dalle vendite (non è una micro, i loro libri si trovano in libreria). Potrebbe invece essere un modo per avere i proverbiali due piccioni: promuovere la CE, guadagnare e al tempo stesso magari trovare testi originali e validi (non leggono gli invii spontanei). Non vedo perché le due cose di debbano per forza escludere a vicenda. 
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
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Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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@Wanderer Ringrazio per la citazione, ma più che essere brutale sarò sintetico: condivido pienamente la tua opinione e, malgrado le osservazioni più accomodanti di @Silverwillow, dichiaro che per me l'adesione a questa, come a tante altre iniziative più o meno analoghe, dovute alla creatività di CE e agenzie nell'escogitare nuovi espedienti per far quattrini, è uno dei tanti modi per buttar via i propri soldi. Meglio mangiarseli facendo qualcosa che piaccia e gratifichi.
Mario Izzi
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Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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Avevo visto anch'io il laboratorio e mi ero posta la stessa domanda. L'avevo adocchiato l'anno scorso, credo che questa sia la seconda edizione che fanno.
Premesso che trovo ci sia del vero in entrambe le risposte che mi precedono, mi viene da fare una considerazione che forse può esserti utile, @GeorgeBest83. Ossia che al di là dell'esito con una pubblicazione con questa ce di ottimo livello, mi pare che 300 euro per un corso di due giorni sia una cifra molto alta. Non mi intendo di corsi di scrittura quindi chiedo: è un prezzo normale per un laboratorio di questa durata? Alla luce di questo ti consiglio di valutare se ti interessa spenderli per il laboratorio in sé (considerando dunque che magari può essere inutile ai fini della pubblicazione). Fossi in te proverei a fare alcune domande all'organizzazione: chi tiene il corso? E soprattutto, dal laboratorio dello scorso anno quale romanzo è stato pubblicato? La risposta a quest'ultima domanda potrebbe essere la cartina di tornasole di tutta l'operazione. Su venti romanzi scelti, di cui comunque era stato selezionato l'incipit e dunque intravisto un potenziale, è stato poi effettivamente scelto un autore?
Concordo però con @Silverwillow, se per te 300 euro non è una cifra eccessiva, potrebbe essere un'occasione per vedere come lavorano gli editor di una casa editrice media e al contempo per farti conoscere. Anche se io la prenderei più come un'occasione formativa che come una speranza di pubblicazione. 

Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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Grazie per le risposte  :love3:

Vorrei fare una premessa: non sono tra quelli contrari a utilizzare i proprio risparmi per inseguire il sogno di pubblicare con una medio/big. Credo che una valutazione da parte di un'agenzia seria, l'aiuto di un editor capace, dei corsi o laboratori mirati possano far fare quell'ultimo salto di qualità a un lavoro già valido in partenza (come io penso, scusate la presunzione, essere il mio). A volte, possono semplicemente metterti in contatto con le persone giuste e far circolare il tuo nome nell'ambiente. Poi certo, in un mercato virtuoso questi servizi non dovrebbero essere a carico dell'aspirante autore, ma essere un investimento che altri fanno su di lui per poi guadagnarci in seguito. Peccato che il mercato editoriale attuale, soprattutto in Italia, sia ben lontano dall'essere virtuoso.

Detto questo, dopo averci ragionato sopra e tenendo conto delle considerazioni vostre e di altri a cui ho chiesto un parere, sono orientato a declinare l'invito. Il motivo principale è quello sottolineato da molti di voi: togliendo dall'equazione la possibilità (quantomeno remota) di pubblicare con loro, 300€ per lavorare due giorni su 10 cartelle, non in lezione singola ma insieme ad altre 19 persone, sono secondo me una cifra troppo alta. Seppur abitando vicino a Milano, tra autostrada, benzina e parcheggi spenderei intorno ai 400€.

Quindi, cari amici di Marcos Y Marcos, l'anno prossimo 'sto laboratorio fatelo un po' meno caro :D 

Grazie ancora per i vostri consigli! 

Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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Premettendo che hai già ricevuto diversi consigli utili, secondo me il costo è abbastanza elevato. Ci sono corsi di scrittura, o servizi di revisione dell'intero manoscritto, che hanno costi anche più bassi di quello proposto da MYM e che sono ugualmente validi. La casa editrice è una casa editrice abbastanza rinomata (soprattutto perché tra le poche che si occupano anche di poesia) e discretamente piazzata sul mercato, ma da quanto ne so, anche per aver letto dei pareri e delle testimonianze sul precedente forum, ci si può arrivare anche attraverso conoscenze e senza dover pagare. In sostanza adotta una modalità che è né più né meno simile a quella di alcuni editori blasonati (che però non organizzano corsi di scrittura) e agenzie. È un'esperienza senz'altro formativa, è vero, ma a mio parere ha un costo eccessivo per il risultato sin troppo aleatorio al quale porterebbe.

P.S.: la mia risposta è arrivata praticamente in contemporanea a quella di @GeorgeBest83 , ma con un lieve scarto. 😅

Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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ElleryQ ha scritto: mer feb 01, 2023 10:30 am ma da quanto ne so, anche per aver letto dei pareri e delle testimonianze sul precedente forum, ci si può arrivare anche attraverso conoscenze e senza dover pagare. 
Beh, ma a quale casa editrice NON si può arrivare attraverso conoscenze? Io attraverso conoscenze ho fatto leggere il mio manoscritto a una editor di Feltrinelli, che mi ha fatto una valutazione molto articolata. Ma da qui ad essere pubblicati ce ne passa... 
MYM punta soprattutto su autori stranieri molto selezionati, quindi secondo me essere pubblicati da loro è persino più difficile che essere pubblicati da un big.

Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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Wanderer ha scritto: mer feb 01, 2023 9:58 pmMYM punta soprattutto su autori stranieri molto selezionati, quindi secondo me essere pubblicati da loro è persino più difficile che essere pubblicati da un big.
In realtà mi riferivo alla testimonianza di un utente, sul precedente forum, esordiente nell'ambito della poesia. MYM cura una collana, "I Quaderni", e lui raccontava la sua esperienza, dicendo di essere arrivato a pubblicare con loro tramite conoscenze. E specificava che, secondo il suo parere, la strada per arrivare a un editore in generale è fondamentalmente quella. Non necessariamente così semplice, a mio avviso, né così tanto corretta. 
Ovviamente benvenga la conoscenza per quegli autori davvero validi che non riuscirebbero ad arrivare a un buon editore diversamente, ma mi è capitato di leggere sia cose scritte dall'autore della testimonianza cui mi riferivo, sia da altri arrivati a pubblicare grazie a conoscenze (o perché "avanzavano crediti"), e non li ho trovati all'altezza. Opinione personale, certamente, ma a mio parere occupavano un posto che sarebbe spettato a qualcuno, magari senza conoscenze, ma con maggiore talento.

Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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ElleryQ ha scritto: gio feb 02, 2023 9:24 am In realtà mi riferivo alla testimonianza di un utente, sul precedente forum, esordiente nell'ambito della poesia. MYM cura una collana, "I Quaderni", e lui raccontava la sua esperienza, dicendo di essere arrivato a pubblicare con loro tramite conoscenze. E specificava che, secondo il suo parere, la strada per arrivare a un editore in generale è fondamentalmente quella.
La testimonianza che riporti getta un altro po' di cattiva luce su MYM. Io dubito che per tutti gli editori di un certo livello valga lo stesso discorso.

Comunque, la poesia, in generale, è un mondo a sé. Oggigiorno è un ghetto di gente che se la canta e se la suona a vicenda, ed è il trionfo della vanity press. Oggi la poesia non ha più criteri estetici validi. Non ha più veri lettori. Non vende a prescindere. Quindi, che l'opera sia mia, tua, o di tuo zio, o di mio cugino, non fa differenza. Basta camuffare il nulla poetico con un po' di fuffa pseudo-intellettuale, ed essere raccomandato da qualcuno, e la pubblicazione è servita. 

Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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Wanderer ha scritto: gio feb 02, 2023 11:30 pmBasta camuffare il nulla poetico con un po' di fuffa pseudo-intellettuale, ed essere raccomandato da qualcuno, e la pubblicazione è servita. 
Che dire... rischio di uscire fuori tema, ma proprio ieri un amico mi ha raccontato che uno dei poeti contemporanei più noti e pubblicato da CE blasonate, rubacchia frasi e strofe dalle sue amicizie social meno note e le ricompone in puzzle creativi (peccato che qualcuna di queste amicizie se ne sia accorta e ora vuole citarlo per plagio): la poetica della sopravvivenza grazie al riciclo, ai tempi del web.
Senza nulla togliere ai poeti, quelli veri, compresi i semi sconosciuti... che magari meriterebbero di più se certi altri avessero delle opportunità in meno (e qui mi riallaccio al mio precedente post, rientrando in tema in calcio d'angolo 😅).

Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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@ElleryQ Disse Fabrizio De André, che poeta lo era, e grande fuori da ogni dubbio, che fino a diciotto anni tutti scrivono poesie: dopo solo i poeti e gli sciocchi. Credo che molti dei cosiddetti poeti che si scambiano versi congratulandosi reciprocamente sui social appartengano all'ultima categoria. Pare che sia di moda scrivere versi più o meno sconclusionati, con parole buttate lì a caso, dal significato che non è dato capire, per autoqualificarsi poeti. Ma accade anche nella prosa, di questi tempi.
Una chicca: premesso che non mi ritengo poeta,  qualche settimana fa a tempo perso ho partecipato a un concorso, naturalmente gratuito, e dopo qualche giorno mi è giunta comunicazione che una mia breve poesia risultava finalista. Da allora vengo bersagliato ogni giorno da mail il cui obiettivo è spillare quattrini per internazionalizzare i miei componimenti poetici, o per motivarmi a partecipare a corsi, ovviamente pagando, che avrebbero l'obiettivo di incrementare e perfezionare la mia vena poetica. In ogni mail, l'automagnificazione del MAESTRO, stratosferico poeta vincitore di premi prestigiosi qua e là per l'orbe terraqueo. Credo che il senso del ridicolo non faccia parte del bagaglio genetico del Maestro, né di quelli che abboccano che, ahimé, temo non siano pochi.
Mario Izzi
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Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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Per me tutto si riduce al valore che hanno per ciascuno 300 euro. Se li si spende per una serata a cena, non vedo perché non provarci, se sono il frutto di grandi sacrifici è una rapina.
I prezzi sono così alti perché sono veramente tanti gli aspiranti scrittori a spendere migliaia di euro per vedere il proprio lavoro stampato. Per me non c’è nulla di male, ognuno dei propri soldi può farne ciò che vuole, certo non deve neanche stupire se la maggior parte dei libri non arriva a 50 copie vendute.

Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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Fabioloneilboia ha scritto: sab feb 04, 2023 10:57 amPer me non c’è nulla di male, ognuno dei propri soldi può farne ciò che vuole
Hai detto in modo più semplice e chiaro ciò che volevo dire io: non c'è niente di male di per sé nello spendere qualcosa per migliorarsi o per tentare di farsi conoscere. L'unica cosa importante è avere ben chiaro cosa si sta comprando e da chi e, soprattutto, cosa si vuole ottenere.
Una volta chiaro che un dato investimento non porta automaticamente a una pubblicazione, ma potrebbe in ogni caso essere utile come esperienza, si deve essere liberi di decidere senza preconcetti.
Ognuno coi suoi soldi fa quel che vuole (tolto che finanziare chi specula in modo sfacciato e dilettantesco sugli esordienti poco esperti è immorale). Io non comprerei mai un vestito (o altri oggetti) da 300 euro, ma solo perché non mi interessano. Sul laboratorio di una buona CE ammetto che ci ho pensato su.
Perché è vero, il costo è alto (24 euro circa all'ora, quando la media di altri corsi è sui 20, a volte meno) ma è un'opportunità che pochi altri offrono. Io e @ivalibri  abbiamo raggiunto medie/grandi CE tramite concorsi gratuiti, ma non è affatto la norma, quindi per me qualunque strada alternativa (e seria) può essere buona, sempre se uno è sicuro di saper scrivere e se la può permettere
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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@Silverwillow Sul fatto che ognuno faccia dei propri soldi ciò che vuole non si può che essere d'accordo. Il problema è duplice: come tu stessa dici, non si dovrebbe finanziare chi sfrutta senza scrupoli le illusioni degli aspiranti autori e, d'altro canto, gli autori che pensano di saper scrivere sono tanti, direi tutti, mentre buona parte di essi avrebbe problemi a redigere correttamente la lista della spesa, e non frequenta i corsi mangiasoldi per migliorarsi, ma solo pensando di accedere così all'Olimpo di quelli che contano nel fatato mondo dell'editoria. Quasi sono contento che CE e agenzie riescano a tosarli per bene. 
Mario Izzi
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Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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Tra l’altro molti pensano che tutta questa trafila sia obbligatoria, come testimoniano utenti del forum è possibile arrivare pure alle big senza spendere un euro.
Aggiungo, per mia esperienza, che sono arrivato a premi e a case editrici migliori di quelle a cui portano le agenzie, non solo senza spendere un euro, ma senza seguire corsi, acquistare manuali, frequentare scuole di scrittura, conoscere qualcuno e, soprattutto, non rispettando alcuna delle regole che spacciano per sacre. 
Scrivere un libro, per me, è la massima espressione della libertà.

Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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È vero, @Fabioloneilboia è possibile arrivare anche alle big senza spendere un euro, io e @Silverwillow lo possiamo testimoniare: lei è arrivata a pubblicare con Harper Collins, io con Solferino tramite concorsi gratuiti. Però non è l'unica strada possibile.  Io credo di essere stata fortunata (parlo per me, Laura ha sicuramente capacità diverse dalle mie avendo scritto e pubblicato ben quattro romanzi) e sono dell'idea che forse sia necessario provare strade diverse. Oltre ai concorsi ci sono le agenzie e le scuole di scrittura ed è un dato di fatto che sono sistemi ormai rodati per accedere alle case editrici. Aggiungo che, pur non avendo frequentato scuole di scrittura, non sono convinta che farlo sia una perdita di tempo e di soldi. Imparare e migliorarsi credo faccia parte del percorso per arrivare alla pubblicazione. Una strada non esclude l'altra. 
L'importante secondo me è darsi da fare, non scoraggiarsi di fronte alle difficoltà del sistema editoriale ma insistere. Io, ad esempio, ero fissata con il Premio Calvino. Ho partecipato senza successo ma non ritengo di aver buttato via i miei soldi. Ho ricevuto una scheda di valutazione che mi ha dato da riflettere ed è stato un passo del mio percorso. 
Tornando al tema del topic, credo che questo laboratorio abbia delle criticità: il costo un po' elevato e il fatto che la ce pubblichi essenzialmente autori stranieri e pochissimi esordienti italiani. Però se un autore ha un testo che si avvicina alla linea editoriale della Marcos y Marcos e ritiene che sia la ce adatta a lui non vedo perché precludersi a priori una strada per conoscere la ce e chi ci lavora e far leggere il suo testo ad editor che altrimenti non lo leggerebbero.
Alcuni concorsi hanno il pregio di garantire almeno una pubblicazione tra i tanti partecipanti (il Calvino molte di più, quasi tutti i finalisti, una decina l'anno, arrivano a ce medie e grandi), questo laboratorio non è trasparente su questo punto e dunque è comprensibile che si abbiano dei dubbi a partecipare. Ma, come  dice Silverwillow, le motivazioni sono soggettive. 

Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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Cheguevara ha scritto: dom feb 05, 2023 8:07 amIl problema è duplice: come tu stessa dici, non si dovrebbe finanziare chi sfrutta senza scrupoli le illusioni degli aspiranti autori e, d'altro canto, gli autori che pensano di saper scrivere sono tanti, direi tutti,
È vero, ma è sufficiente un minimo di attenzione e informazione per escludere subito chi si approfitta di autori inesperti: richiesta di denaro per leggere o per pubblicare, acquisto obbligato di copie, crowfunding con obbligo di prevendita, ecc.
Chiunque scriva è convinto di saperlo fare, ma io parto dall'idea che prima di inviare qualsiasi cosa (a concorsi, agenzie, CE) si dovrebbe cercare un riscontro oggettivo. Se poi uno vuole pubblicare senza il disturbo di informarsi sulle case editrici, senza aver letto molti libri diversi e senza cercare pareri critici su ciò che scrive, allora ti do ragione che forse merita di incappare in truffatori.
Riguardo ai concorsi, anch'essi sono spesso a pagamento. Ivalibri faceva l'esempio del Calvino (che avevo considerato anch'io, ma senza avere un testo adatto come genere). Non credo si possa accusare la direzione del premio di sfruttare gli esordienti, perché conosco un paio di persone che hanno pubblicato con ottime CE solo arrivando tra i finalisti o i menzionati.
Il corso di cui si parla qui è più complicato da inquadrare, perché non si sa quali siano le possibilità di pubblicare con loro. È uno spreco di soldi se l'unico fine è la pubblicazione e non un'esperienza formativa (o comunque d'interesse per chi ama la scrittura), che può aiutare a migliorare anche solo le prime pagine.  Io ho difficoltà a credere che una CE seria (non le tante EAP o sottocostole di micro già sconosciute) tenga questi corsi solo per spremere esordienti.
Fabioloneilboia ha scritto: dom feb 05, 2023 11:01 amAggiungo, per mia esperienza, che sono arrivato a premi e a case editrici migliori di quelle a cui portano le agenzie, non solo senza spendere un euro, ma senza seguire corsi, acquistare manuali, frequentare scuole di scrittura, conoscere qualcuno e, soprattutto, non rispettando alcuna delle regole che spacciano per sacre. 
Scrivere un libro, per me, è la massima espressione della libertà.
È espressione di libertà solo finché non decidi di pubblicarlo, a quel punto entra in un ingranaggio basato su proiezioni di vendita e calcoli di costi/benefici. Hai ragione che in teoria non è necessario spendere un solo euro (io ho letto manuali e articoli soprattutto online e in biblioteca). Ma bisogna comunque metterci tempo: informarsi sulle opportunità gratuite, essere in grado di presentare uno scritto buono, che non necessiti di troppe ore di editing, che sia in linea con un certo catalogo e che tratti argomenti d'interesse. Io posso scrivere cosa e come mi pare (ed è quel che faccio), ma se poi qualcuno valuta che non venderà ci posso fare poco.
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Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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@Silverwillow Le tue considerazioni hanno sicuramente un senso, ma il mio punto di vista  è diverso: da un lato ribadisco il concetto più volte espresso che il talento non si impara. Dovrebbe essere il punto di partenza, il talento, e se c'è può essere coltivato e accresciuto anche senza ricorrere a costosi corsi ed editor. D'altro canto, se la constatazione che ci si muove in un mercato e che le CE non investono soldi se non pensano di poterci guadagnare è valida e giusta, dovrebbe essere altrettanto valido e giusto, da parte di un autore, considerare che, col ricavo medio di un Euro lordo ogni copia venduta, i costi per corsi ed editing vari sono irrecuperabili, a meno di riuscire a piazzare qualche migliaio di copie (media nazionale, circa 50). E' la mia opinione, e non è detto che sia migliore della tua, che comunque rispetto.
Mario Izzi
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Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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Si è creata una discussione interessante intorno alla mia domanda e ne sono felice :)

Dico la mia: corsi, laboratori, agenzie, riviste letterarie, premi e trofei sono tutte modalità valide per raggiungere il medesimo scopo, che secondo me non deve essere la pubblicazione (almeno non subito) ma il farsi conoscere. Far girare il proprio nome. Poi ovviamente, per ognuna delle attività o realtà citate sopra, ci sono quelle più valide e quelle organizzate invece solo per spennare i più ingenui e lucrare sui meno talentuosi. Questo forum e chi ci partecipa, tra l'altro, aiutano tantissimo a distinguere gli uni dagli altri.

Tra le iniziative a pagamento, io consiglio vivamente il già citato Premio Calvino: se il manoscritto è valido e viene selezionato, rappresenta credo il trampolino di lancio migliore in Italia per un esordiente; se il manoscritto non è valido, o è ancora acerbo, la scheda di valutazione aiuta a capire dove lavorare e rappresenta probabilmente il primo giudizio oggettivo (non quindi di parenti o amici) che molti aspiranti ricevono.
*Editato dallo Staff*

Re: Laboratorio Marcos Y Marcos - cosa fare?

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Silverwillow ha scritto: dom feb 05, 2023 11:16 pmÈ uno spreco di soldi se l'unico fine è la pubblicazione e non un'esperienza formativa (o comunque d'interesse per chi ama la scrittura), che può aiutare a migliorare anche solo le prime pagine.  Io ho difficoltà a credere che una CE seria (non le tante EAP o sottocostole di micro già sconosciute) tenga questi corsi solo per spremere esordienti.
Il problema, quando si fanno corsi a pagamento, è che le aspettative sono sempre superiori alla realtà. Si esce arricchiti di pochissimi spunti utili, il 60% sono teorie ovvie o risapute e il 30% letture di testi di chi sa scrivere sul serio (di libri belli ne ho già letti da sola). Se potessi tirar fuori dalle tasche 300 euro senza dover scegliere se spenderli per il corso in questione o come parte della vacanza che voglio fare quest'estate, forse parteciperei per il gusto di un'esperienza condivisa con altri amanti della scrittura, e nulla più. 
Già.
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