Re: Leonida Edizioni

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buonasera, integro le info su Leonida Edizioni. 
Ho ricevuto una mail con la quale mi comunicano che sono finalista al premio Xenia Book Fair 2023, organizzato dalla casa editrice.
Già da finalista, inviano il contratto di edizione, a mio avviso molto scarno. Durata di 2 anni, 9% di royalties senza specificare quando saranno pagate, tiratura di 300 copie, pubblicazione entro la fine dell'anno, sconto del 30% per acquistare le prime 100 copie per esigenze dell'autore, obbligo di versare 90 euro all'editore per spese di segreteria e deposito legale.
Mi sembra un modo di agire alquanto anomalo. Penso di chiamarli per chiedere spiegazioni.

Re: Leonida Edizioni

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Andrea Mauri ha scritto: mar apr 18, 2023 5:15 pm buonasera, integro le info su Leonida Edizioni. 
Ho ricevuto una mail con la quale mi comunicano che sono finalista al premio Xenia Book Fair 2023, organizzato dalla casa editrice.
Già da finalista, inviano il contratto di edizione, a mio avviso molto scarno. Durata di 2 anni, 9% di royalties senza specificare quando saranno pagate, tiratura di 300 copie, pubblicazione entro la fine dell'anno, sconto del 30% per acquistare le prime 100 copie per esigenze dell'autore, obbligo di versare 90 euro all'editore per spese di segreteria e deposito legale.
Mi sembra un modo di agire alquanto anomalo. Penso di chiamarli per chiedere spiegazioni.
Io firmerei un contratto del genere solo dopo la conferma di essere non tra i finalisti, ma tra i vincitori. Con la certezza di un congruo premio in danaro un contratto del genere si può anche firmare, diversamente si tratta solo di un sistema per spillare un po' di quattrini ai concorrenti non vincitori, magari da usare, in tutto o in parte, per corrispondere il premio ai vincitori. A proposito di concorsi farlocchi, qualche mese fa ho vinto (si fa per dire) un concorso a partecipazione gratuita (faccio solo quelli dove non si versano contributi) per poesie e sillogi poetiche. Dopo aver ricevuto la comunicazione, scopro che l'obiettivo della casa editrice è quello di vendere ai partecipanti (che sicuramente saranno tutti "vincitori") pacchetti che prevedono la traduzione e pubblicazione in paesi esteri, nonché la realizzazione di film sulla vita dell'autore, con costi da stabilirsi solo dopo aver visionato l'opera da tradurre e pubblicare, o trasformare in un film. Ricevo, ogni santissimo giorno, una mail contenente le proposte più bislacche a firma del fondatore e responsabile della ditta, che si autoproclama grande poeta e si definisce "Maestro". Cosa non si fa per campare!
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
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[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Leonida Edizioni

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Andrea Mauri ha scritto: ven apr 21, 2023 4:50 pm Ho declinato la proposta dopo aver chiamato gli organizzatori e aver avuto spiegazioni fumose. Naturalmente il contratto si dovrebbe firmare prima di conoscere gli esiti del concorso. 
Cioè, un impegno unilaterale basato sul niente. Bella roba! Degni di essere definiti rubagalline.
Mario Izzi
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Re: Leonida Edizioni

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Andrea Mauri ha scritto: ven apr 21, 2023 4:50 pmHo declinato la proposta dopo aver chiamato gli organizzatori e aver avuto spiegazioni fumose. Naturalmente il contratto si dovrebbe firmare prima di conoscere gli esiti del concorso. 
Anche per me hai fatto bene a declinare. Un concorso serio prima proclama i vincitori e solo poi eventualmente fa proposte anche a finalisti o menzionati. La richiesta di spese "di segreteria" (o "contributi alla pubblicazione" di vario tipo) non esiste: la pubblicazione dietro concorso è sempre gratuita e non richiede alcuna spesa, nemmeno acquisto copie o altro. Il contratto deve poi specificare quando e come verranno pagate le royalties. Per quanto riguarda durata del contratto, tiratura iniziale e percentuale, siamo nella media, ma tutto il resto induce subito a stare alla larga.
Cheguevara ha scritto: ven apr 21, 2023 4:33 pmnonché la realizzazione di film sulla vita dell'autore,
Ma come, hai rinunciato alla possibilità di far girare un film sulla tua vita?  :lol: Questa cosa giuro che non l'avevo mai sentita. Bisogna almeno fare i complimenti a questo tizio per la fantasia.

L'esperienza più brutta che ho avuto io con un concorso è stato accorgermi che i racconti "vincitori" che sarebbero finiti in un'antologia erano un centinaio (praticamente tutti, immagino, hanno fatto due volumi) e ricevere un'email dove si incoraggiava l'acquisto di copie con lo sconto, facendomi capire che, pur essendo gratuito, guadagnano solo da quei cento autori e dalle copie per amici e parenti. Già questo modo di fare mi sembrava al limite del buon gusto, ma mi pare che al peggio non c'è mai fine...
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Leonida Edizioni

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Buongiorno,
sono Domenico Pòlito, il legale rappresentante della Leonida Edizioni e sento il dovere di prendere posizione sugli argomenti trattati nel thread. Mi duole prendere atto che la filosofia della casa editrice venga travisata all'interno di una discussione nella quale, probabilmente, ci si focalizza su elementi frammentari, deconstestualizzanti e del tutto estranei al nostro modus operandi. La Leonida Edizioni è una casa editrice free che non ha mai chiesto (e lo si ribadisce in questa sede) né chiederà mai alcun contributo agli autori selezionati. Non abbiamo mai proposto ad alcuno "un impegno unilaterale basato sul niente" ma un testo, che, in aderenza al sinallagma contrattuale, prevede una prestazione ed una controprestazione. Nel corpo del contratto non esiste alcun impegno all'acquisto, ma, semmai la facoltà di ordinare copie a prezzo ridotto; come sottolineato l'intero impegno di spesa (impaginazione, revisione, stampa, deposito legale e distribuzione) sarebbe stato a carico della casa editrice. Il contratto di edizione proposto tende a confarsi alla legislazione vigente (L 633/41 e successive modifiche) e (al contrario di quanto asserito) dettaglia anche i termini di pagamento delle spettanze. Per quel che riguarda il bando, è esplicitamente indicata la facoltà di formulare ai finalisti dei contratti di pubblicazione (sarebbe bastato leggerlo con attenzione). Infine, senza che ciò possa costituire pretesto per alimentare una discussione che, per quanto mi riguarda, considero già chiusa, mi congedo osservando che, in certe circostanze, basterebbe esporre in modo chiaro i propri dubbi prima di giungere a frettolose e superficiali conclusioni. Sarebbe sufficiente chiedere, comprendere, capire e confrontarsi perché, come diceva qualcuno, la tendenza a giudicare gli altri è la più grande barriera alla comunicazione e comprensione. p.s. la conversazione è già stata acquisita ed al vaglio per capire se ci siano o meno gli estremi per adire le vie legali. dott. Domenico Pòlito

Re: Leonida Edizioni

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Buongiorno @Domenico P. e benvenuto sul forum.
Ci fa sempre piacere ospitare il contraddittorio e sentire anche la diretta e viva voce degli editori. Certo, sarebbe auspicabile un confronto assiduo e, in generale, una maggiore interazione con gli autori a prescindere, non solo per replicare alle criticità rilevate. In ogni caso, grazie per questo intervento.
Non ci sembra che ci siano gli estremi per adire vie legali, né verso gli utenti, né verso il forum. Gli utenti, infatti, in ottemperanza al nostro regolamento, hanno solo esposto fatti e osservazioni personali, senza utilizzare toni alterati, offensivi, o diffamatori.
L'utente Mauri, nello specifico, ha solo espresso dei dubbi e ha anche avuto un colloquio diretto con la vostra CE, ma che evidentemente non ha trovato soddisfacente o chiarificatore.
Domenico P. ha scritto: lun giu 12, 2023 11:06 amSarebbe sufficiente chiedere, comprendere, capire e confrontarsi

Cosa, quindi, che a detta dell'utente è avvenuta, ma a quanto pare non è stata sufficiente. Né ha mai detto che la CE sia a pagamento o che abbia imposto l'acquisto di copie. L'unico contributo indicato come richiesto è quello di 90 euro per le spese di segreteria e il deposito legale, se confermate quanto riportato, che la LdA prevede comunque a carico dell'editore e non dell'autore.
Gli altri utenti hanno riportato solo esperienze personali di altri concorsi, in base alle quali hanno espresso dei giudizi altrettanto personali a confronto, sottolineando che nella prassi degli altri concorsi il contratto di edizione viene stipulato solo in caso di vittoria o, per altri utenti non vincitori ma meritevoli, secondo discrezionalità della stessa CE, ma solo a concorso terminato. 
Per cui il commento di uno degli utenti, relativo all'impegno "unilaterale" privo di basi effettive, era legato solo a questo, essendo per voi previsto un accordo preventivo per i semplici finalisti, in assenza di una vittoria o segnalazione, o altro, dunque mentre il concorso è ancora in essere.
Certamente non è un impegno "basato sul niente", ma sulla fiducia, che è richiesta al finalista verso la CE. E io credo che chiunque abbia il diritto di chiedere informazioni ad altri, se gli si chiede di aver fiducia in qualcuno che non conosce bene.
Domenico P. ha scritto: lun giu 12, 2023 11:06 amuna discussione che, per quanto mi riguarda, considero già chiusa
Quindi lo è anche per noi.
Grazie ancora dei chiarimenti e in bocca al lupo alla CE, quando e se vorrete ancora intervenire per fornire informazioni agli utenti e rispondere direttamente a domande e dubbi, siete i benvenuti.

Re: Leonida Edizioni

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@ElleryQ Risposta, la tua, chiara ed esauriente. Non altrettanto mi pare l'intervento del legale rappresentante della CE, contenente anche qualche inesattezza sulla legge per l'editoria, risposta che accresce, non in base a esperienza diretta, ma in conseguenza di ciò che ho letto in questa discussione, il mio giudizio negativo su questa casa editrice.
Mario Izzi
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Re: Leonida Edizioni

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Cheguevara ha scritto: lun giu 12, 2023 4:14 pmcontenente anche qualche inesattezza sulla legge per l'editoria
A dire il vero qualche inesattezza l'ho commessa anche io, in quanto la disciplina relativa al deposito legale è sancita dalle seguenti leggi e articoli:

Soggetti obbligati (art. 2; art. 6, comma 1)
La Legge 106 del 15 aprile 2004, insieme al D.P.R. 252 del 3 maggio 2006, regola l’istituto del “deposito legale”.

Il soggetto tenuto è l'editore, in mancanza è il tipografo, solo per il self publishing lo è lo stesso autore.

Diciamo che un'inesattezza è troppo poco per esprimere un giudizio negativo su una CE.  :D
In ogni caso, da questo momento vi invito a non esprimere altri giudizi personali in questo topic, ma solo esperienze dirette.

Re: Leonida Edizioni

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Buongiorno,



visto che l'editore, signor Domenico Polito, ha preso parte alla discussione, mi permetto di partecipare. Io, purtroppo o per fortuna, faccio parte di quelli che hanno firmato il contratto prima dell'annuncio dei vincitori dello Xenia Book Fair, però non sono uno sciocco, come magari qualcuno potrebbe pensare in questo forum.



Condivido con voi la mia esperienza diretta con questa casa editrice.



A luglio 2023 ricevo una mail *Editato dallo Staff* nella quale mi si diceva di essere fra i finalisti del concorso e che mi si proponeva, in allegato, il contratto da firmare. Avendo avuto esperienze negative in passato, l’ho fatto controllare più volte ed effettivamente risultava nella norma. Non chiedevano soldi, si versava il 7 % all’autore sulle copie vendute, l’editore si impegnava nella promozione del libro….eccetera. Una pagina e mezza, come deve essere un contratto. Si informava inoltre l’autore della facoltà di acquistare copie del proprio libro.



Contento del risultato chiamo l’editore per avere ulteriori spiegazioni e mi dice al telefono che sarebbe bene comprare almeno 50 copie prima della fine di agosto per poter usufruire dello sconto del 30 %. Riesco a ottenere il 40 % e decido di fidarmi, di buttarmi. Invio la somma, non irrisoria, e per mesi, dico mesi, non si fa più sentire nessuno. Ovviamente non risulto fra i vincitori del concorso e mi piacerebbe avere i nomi della giuria, perché sul sito non si trovano. O forse il signor Polito ce li può menzionare in questa sede.



Comunque sia, riesco a ottenere qualche info solo quando li chiamo, o piuttosto, lo chiamo, anche perché in redazione c’è sempre e solo lui. Nel frattempo, nelle rarissime mail di risposta, mi chiede di indicare delle zone geografiche per la distribuzione del libro, una fotografia per la copertina e una biografia.



Passano i mesi e comincio a spazientirmi: alle mail mi si risponde sempre in maniera laconica, per dire che sostanzialmente devo avere pazienza. *Editato dallo Staff*  Giungiamo a settembre 2023, cioè più di un anno dopo, e finalmente riesco a lavorare assiduamente con la redattrice grafica che mi aiuta a correggere le bozze. Il libro viene pubblicato a fine settembre 2023. Il signor Polito, al telefono e via mail, mi dice che sarebbe bene comprare, prima della stampa, altre 50 copie del libro per usufruire del prezzo ridotto. *Editato dallo Staff* a luglio 2022 mi aveva fatto la stessa proposta dicendomi di dare una risposta il prima possibile per poter usufruire dello sconto *Editato dallo Staff* .



Ottenuti i libri, comincio a fare il lavoro che teoricamente, come da contratto, dovrebbero fare loro, o lui, visto che c’è solo lui in redazione. Inizio a fare la promozione del libro. Dal canto loro, a parte aver pubblicato sul sito e su instagram l’uscita del libro, nulla, nada ; solo la proposta di un’intervista presso un’emittente locale che prevedeva un esborso da parte mia di 80 euro *Editato dallo Staff* ovviamente ho rifiutato.
*Editato dallo Staff* 


Avendomi chiesto delle aree geografiche per la pubblicazione del libro, domando al signor Polito una lista delle librerie nelle quali la società di distribuzione ha depositato le 300 copie stampate, come da contratto, e se ha rispettato le aree che io avevo consigliato. Dopo una lunga serie di mail, capisco che questa lista non esiste, o, per lo meno, lui non la conosce. Solo che non la conosce nemmeno la società di distribuzione. *Editato dallo Staff*  In ogni caso il libro è in commercio, ma non presente fisicamente in libreria; sarà presente nel momento in cui l’utenza lo chiederà, ma senza pubblicità l’utenza non esiste e io non sono un ufficio stampa.



La partecipazione a concorsi letterari ovviamente non è prevista perché, come ha risposto lui stesso in una mail, non ci sono i soldi. Quindi, in sostanza, cosa fa il signor Polito per i suoi scrittori ? Qual è il ruolo dell’ufficio stampa ? A queste domande, non ho mai ricevuto risposte concrete.



Un editore dovrebbe stipulare innanzitutto un contratto di collaborazione, e, nel migliore dei casi, di amicizia con l’autore che ha scelto di pubblicare e pubblicizzare. Il signor Polito non ha nemmeno letto il mio libro, come potrebbe puntare su di me ? Quando lo richiamo ai suoi doveri o si arrabbia o mi chiede di inviare una richiesta unilaterale di chiusura del contratto.



Spero almeno che la mia testimonianza potrà essere utile a qualcuno.

Re: Leonida Edizioni

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Come giustamente preteso dallo Staff, non posso esprimere un giudizio, non avendo avuto alcuna esperienza diretta con questo editore. Mi piacerebbe, però, che il signor Pòlito, qualificatosi legale rappresentante della casa editrice, derogando a quanto dichiarato nel suo intervento circa la chiusura delle comunicazioni, replicasse, se ha qualcosa da obiettare. Perché chi tace acconsente. 
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
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Re: Leonida Edizioni

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Grazie per la tua testimonianza, @Gag, mi dispiace moltissimo che sia andata così.
Purtroppo, quanto affermato da alcuni utenti, relativamente al confronto con altre tipologie di concorsi, non era poi così errato.
Vero è che in alcuni di essi (come il più noto Ioscrittore) i finalisti firmano una sorta di accordo pre contrattuale, con il quale si impegnano, in caso di vittoria, a pubblicare con GeMS; ma è, appunto, un accordo pre e non il contratto di edizione effettivo. L'accordo decade immediatamente se non si rientra tra i 10 vincitori.
Questo caso, invece, appare piuttosto anomalo, perché prevede un premio di 5.000 euro per il primo classificato (somma che neanche le Big danno come anticipo a un esordiente, a meno che non sia rappresentato da un'agenzia) e contratti effettivi per tutti i finalisti. Quindi si richiedeva di firmare già un contatto di edizione, a monte, che prevedeva sulla carta l'acquisto facoltativo delle copie (a prezzo ridotto), ma questo si è poi rivelato obbligatorio e in aggiunta alle spese di segreteria e di deposito legale (che, come già chiarito, è normalmente a carico dell'editore, non dell'autore).
Sorvolando sulla promozione e sul fatto che i micro editori non possiedano quasi mai un ufficio stampa effettivo, purtroppo in questo caso ci sono diversi altri dubbi da chiarire. Anche riguardo la distribuzione.
Se il titolare della CE avrà tempo e voglia di farlo, partecipando ancora una volta alla discussione, saremo ben lieti di ospitarlo e ascoltare anche la sua campana.

Re: Leonida Edizioni

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Grazie a voi per l'attenzione.

Sia chiaro però che non c’è mai stato l’obbligo di comprarle le 50 copie. Io non parlo di illegalità, ma di mancanza di trasparenza e comunicazione, soprattutto dopo l’esborso non irrisorio di 500 euro per l’acquisto delle copie.


Il signor Polito è molto affabile al telefono e a me, personalmente, ha detto « siamo una piccola realtà e bisogna aiutarci a vicenda ». Mi sono detto che poteva essere una giustificazione onesta. Mi sono semplicemente fidato. Le copie sono arrivate, ma dopo lunghissima attesa, lunghissimi silenzi e tanto nervosismo.


Quel che mi delude è che si riduce sempre tutto a soldi, soprattutto l’arte. Io adoro scrivere, ma queste vicende mi fanno perdere la voglia, mi fanno sentire stupido.

Re: Leonida Edizioni

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@Gag, non sei affatto stupido e ti sei sentito come tutti gli scrittori (o almeno la maggioranza) si sentono agli inizi.
Ciò senza nulla togliere agli sforzi delle micro realtà editoriali.
Perché ce ne sono alcune, delle stesse dimensioni, che mai si sognerebbero di consigliare l'acquisto delle copie, nonostante fatichino a sopravvivere. Come, purtroppo, ce ne sono alcune che, pur indicando l'acquisto come facoltativo, la promozione minima che dovrebbe spettare a tutti la garantiscono solo agli autori che hanno acquistato i libri. Resta poi da vedere se le altre copie, oltre a quelle da te acquistate, siano state realmente stampate. È molto probabile che siano di meno, con la stampa digitale (e 300 copie sono numeri da stampa digitale), non ci vuole nulla a stamparne giusto all'occorrenza. 
E ripeto, con tutto il rispetto per le difficoltà che un piccolo editore possa riscontrare, a maggior ragione un micro imprenditore. Quantomeno ti ha garantito la correzione delle bozze (anche se inclusa nelle 500 euro, più 90 di spese varie). 
È comunque triste tutto ciò, perché alcuni micro e piccoli editori cominciano per pura passione, poi quella passione deve fare i conti con le esigenze pratiche della quotidianità, non lo metto in dubbio. Ma non trovo neanche giusto che sia l'autore a dover sovvenzionare la passione dell'editore, se a un certo punto non è più in grado di far quadrare i conti.
Ovviamente parlo per generalizzazioni, il caso di Leonida potrà spiegarlo solo il suo titolare, quando e se vorrà. Noi siamo pronti ad accoglierlo e a portare avanti l'eventuale discussione nel rispetto di tutte le parti.

Re: Leonida Edizioni

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Guardi, io non posso che ringraziarla per le sue risposte, che comunque sono confortanti.
Ho tenuto a precisare la questione dell'obbligo perché ho notato, nello scambio intrattenuto all’interno di questo forum, che il signor Polito ha "la via legale" facile. Io ho solo citato fatti documentati dalle mail.

*Editato dallo Staff* . Anche sulla questione delle 300 copie tendo a pensarla come lei, anche perché non ho prove che mi facciano pensare diversamente ; ma mi creda, sono stato più volte sul punto di chiedergli una benedetta fotografia di queste famose 300 copie. Ho solo voluto fermarmi per un mio riposo mentale, anche perché lui, invece di rispondere precisamente alle mie richieste, finisce col chiedermi una richiesta unilaterale di termine contratto. Il problema è che io ci tengo a pubblicizzare la mia opere, e finché ne avrò salute e cervello, cercherò di invitare il più grande numero possibile di persone a leggerla e comprarla, quindi il contratto non lo annullo.

Sono d’accordo con lei anche quando parla delle piccole realtà editoriali e voglio citare un esempio virtuoso che è LA GRU edizioni, presso cui pubblica un mio caro amico : pochi autori, ben scelti, ma ben accompagnati. Quando l’amico in questione ha visto il suo libro in una libreria di Milano era felicissimo. Editore e poeta si parlano, discutono, si conoscono, collaborano, evolvono...proprio un’altra dimensione.

Leonida edizioni pubblica decine e decine di autori all’anno ; per stessa ammissione del signor Polito « hanno a che fare con centinaia di scrittori ». *Editato dallo Staff*
Giusto per correttezza : nei 500 euro erano compresi i 90 di spese della segreteria.

Grazie ancora

Re: Leonida Edizioni

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Buongiorno,

vorrei riprendere il discorso sulla Leonida edizioni e mettervi a parte di quanto mi è successo in questi giorni, anche perché vorrei qualche consiglio da parte vostra e degli utenti, se possibile. Io mi sento un po' con le spalle al muro.
Tuttavia, prima di continuare, vorrei dire alla persona che si cela dietro l'avatar “Cheguevara”, che esprimere un giudizio basato sull'esperienza altrui è cosa lecita e normale; vuol dire, in qualche modo, prendere posizione, soprattutto in caso ci sia il contraddittorio, se il signor Polito vorrà farci l'onore di partecipare ancora.
Vengo ai fatti:
un amico mi manda una “cattura di schermo” indicante l'impossibilità di reperire il mio libro da parte di “librerie universitarie.it”. L'aveva ordinato il 26 gennaio; circa venti giorni dopo gli rispondono che il libro non è disponibile, né reperibile. Un fatto simile è successo a una libreria presso la quale avrei dovuto fare una presentazione: non l'hanno mai ricevuto. Vado a controllare, e mi accorgo che il mio libro, pubblicato a fine settembre 2023, non è mai stato disponibile online (feltrinelli, IBS, mondadori, librerie coop...), salvo sul sito della Leonida Edizioni.
Scrivo all'editore, *Editato dallo Staff* hanno contattato la società di distribuzione e comunicheranno appena ricevono notizie. Grazie.
La risposta non mi conviene perché *Editato dallo Staff* voglio:
  • che mi metta in copia della mail mandata alla società di distribuzione (scopro che la società non ha ricevuto la data di pubblicazione dalla casa editrice e che quindi non hanno potuto procedere alla messa online...DA SETTEMBREEEE!!! Non se n'era manco accorto!!! Lui ovviamente dice che l'errore l'hanno fatto loro)
  • che mi mandi una prova delle 300 copie stampate del mio libro, come da contratto.
  • che si cominci a fare un'adeguata promozione del libro e non solo una fotina su instagram e sul sito della Leonida indicante l'uscita del libro
  • che si rispettino le promesse di partecipazione a “dei concorsi” a maggio/giugno, come da lui annunciato (gli ho chiesto quali concorsi, ma a tale domanda non ha mai risposto)
  • che mi si dia una prova che il libro è effettivamente disponibile, perché per ora non è reperibile online.
Lui risponde che io non do ordini a nessuno, che non è tenuto a dare nessuna prova e che i punti sono stati e saranno rispettati.
*Editato dallo Staff*
Punto numero 8 del contratto: l'editore stamperà una tiratura di 300 copie.
*Editato dallo Staff* Intanto il libro non esiste in alcuna libreria d'Italia, quindi le sue sono vane parole.
Punto numero 2 del contratto: “l'editore si impegna a pubblicare e promuovere l'opera”. Ovviamente, non specificando come, l'editore se ne può lavare le mani facendo il minimo possibile. Pubblicare l'uscita del libro sul sito della casa editrice e su instagram, per me non è promuovere un libro, ma forse per lui sì.
Punto numero 5 del contratto: il nome dell'agenzia di distribuzione, nel contratto, è DB interscienze s.r.l., ma scopro che in realtà, adesso trattano con Terminal Distribuzione S.R.L. Ovviamente nessuno me lo aveva detto, come nessuno, a settembre 2023, mi aveva detto che il mio libro era stato pubblicato
. L'ho scoperto da solo
.
Scrivo a voi anche per avere qualche consiglio.
*Editato dallo Staff*
Grazie in anticipo dell'ascolto.

Re: Leonida Edizioni

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Ciao @Gag, intanto provo io a risponderti e parto da: 
Gag ha scritto: mar feb 20, 2024 8:29 amvorrei dire alla persona che si cela dietro l'avatar “Cheguevara”, che esprimere un giudizio basato sull'esperienza altrui è cosa lecita e normale; vuol dire, in qualche modo, prendere posizione, soprattutto in caso ci sia il contraddittorio, se il signor Polito vorrà farci l'onore di partecipare ancora.
Posso assicurarti che Cheguevara non ha mai remore a esprimere propri giudizi con veemenza, ma è stato ripreso da noi dello Staff più volte, per cui agisce con cautela, come dovrebbero fare tutti gli utenti. È bene prendere posizione, ma con le parole giuste, visto che, come hai notato tu stesso, il signor Polito ha la minaccia di querela facile. Per cui, è cosa lecita esprimere una propria opinione pacata e oggettiva, ma con termini che non diano adito né a querele dirette, né nei nostri confronti come gestori del sito, se non interveniamo a redarguire gli utenti che si pongono in maniera tale da poter essere considerata diffamante, da chi vuole vedere in quelle parole un atto diffamatorio.

Le voci dei contratti, le clausole, sono passibili di interpretazione, quindi non facilmente confutabili, se la legge non esprime degli obblighi ben espliciti. E questo vale per tutti i contratti in cui la legge ha margini di flessibilità.
Purtroppo, dinanzi a un obbligo di promozione non ben definito, anche una "misera foto sui social" può divenire "adeguata promozione", perché la LdA non specifica cosa sia "adeguato". Certo, può definirlo il buonsenso, ma anche questo, sappiamo, è una parola, una categoria talmente ambigua che chiunque può riempire del significato che vuole, e avere ragione a modo suo.
In tal caso, cosa sia buonsenso e cosa no, potrebbe essere definito solo da un giudice. Ma molti editori sanno che gli autori s'inoltreranno raramente su un sentiero irto di spine, come un procedimento legale. E se ne cullano.
Ora, io credo che se volessi adire vie legali, un giudice non avrebbe molta difficoltà a capire cosa sia buonsenso in questo caso e cosa no. Ma è vero anche che, nei limiti della fattispecie, Polito ha tenuto fede ai suoi obblighi contrattuali e tra questi non vi è quello di dare dimostrazioni, a meno che non sia, appunto, un giudice a chiederle.
Ciò detto, a mio parere, la cosa più saggia sarebbe richiedere la risoluzione unilaterale del contratto, così come paventato dal signor Polito, ma senza che da ciò tu abbia a pagare ulteriormente. Se dovesse chiederti pagamenti ulteriori, tramite un avvocato stavolta potresti realmente chiedere delle prove concrete. Ma non ci sarebbero neanche gli estremi, da parte sua, per farlo.
Tu, però, hai scritto di non voler risolvere il contratto e continuare a promuovere il libro. Potresti farlo, a tutto diritto, con le copie che hai regolarmente acquistato, ma poi non credo che ti convenga andare oltre. Tanto più che non sai neanche su quante copie stampate tu possa materialmente contare.
Il mio personale consiglio, quindi, sarebbe richiedere la risoluzione del contratto, ma ovviamente valuta anche le risposte degli altri. 
@Fabioloneilboia è un avvocato, forse potrebbe esserti d'aiuto in questo.

Re: Leonida Edizioni

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Buongiorno,

tutto chiaro per quel che concerne il signor "cheguevara". Tutto comprensibile.
Tutto chiaro anche quel che mi ha gentilmente risposto, e davvero, non so come ringraziarla.
Non ho intenzione, per il momento, di adire vie legali, ma ci ho pensato tante volte e ho pensato anche tante altre cose. Ho altro da fare che correre dietro a certi personaggi e poi, come dice lei, fra la legge e il buon senso a volte c'è una grande differenza. Però vorrei provare, come da lei consigliato, a smaltire prima le mie copie, promuovere ancora per qualche mese il libro, iscriverlo a qualche concorso....che cosa ne pensa? Rischio qualcosa?
Ho un'altra domanda: in caso di risoluzione unilaterale, l'editore è tenuto a pagarmi il 7% sulle vendite dei libri? Come potrei sottoporre la questione a "fabioloneilboia"?

Grazie ancora

Re: Leonida Edizioni

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Gag ha scritto: mar feb 20, 2024 9:41 amPerò vorrei provare, come da lei consigliato, a smaltire prima le mie copie, promuovere ancora per qualche mese il libro, iscriverlo a qualche concorso....che cosa ne pensa? Rischio qualcosa?
Assolutamente nessun rischio, le copie sono tue, le hai regolarmente acquistate (a proposito, meglio darci del tu  :) ).
Ma a prescindere che siano copie acquistate o omaggio, l'autore può decidere in autonomia di partecipare a concorsi e vendere le proprie, senza che l'editore abbia nulla a che pretendere (salvo che il contratto non preveda altro, perché a volte gli editori stabiliscono con clausola di dividere il premio, anche se la partecipazione al concorso avviene per iniziativa degli autori).
Gag ha scritto: mar feb 20, 2024 9:41 amin caso di risoluzione unilaterale, l'editore è tenuto a pagarmi il 7% sulle vendite dei libri?
Sì, se continua a venderle è tenuto a liquidarti le royalties. Ha la possibilità di farlo per 12 mesi, o fino a esaurimento delle scorte di magazzino, e in tal caso è tenuto a dirti quante sono in tutto le copie stampate, quante vendute, quante in giacenza.
Gag ha scritto: mar feb 20, 2024 9:41 amCome potrei sottoporre la questione a "fabioloneilboia"?
Nel mio precedente post l'ho richiamato con la citazione (@), ma nel caso in cui non dovesse rispondere qui, puoi scrivergli direttamente un messaggio privato.

Re: Leonida Edizioni

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Come è facile immaginare, sto continuando a seguire questa discussione. La mia opinione, basata su ciò che ho letto, l'ho espressa e la confermo. Mi preme soltanto evidenziare che non mi nascondo dietro il nickname "Cheguevara", da me adottato in onore di un personaggio che ho sempre ammirato: in calce a tutti i miei post c'è la mia firma in chiaro. Se mi contengo nell'esprimere il mio giudizio su questo editore, come su altri della stessa genìa, non è per paura di ricevere querele (che difficilmente arriverebbero da parte di editori più o meno squattrinati) delle quali, comunque, me ne sbatto, ma per rispettare le direttive di un forum che frequento da parecchi anni, dai tempi del WD, e che giudico utilissimo per integrare le poche esperienze degli autori alle prime armi. Un saluto.

Mario Izzi, alias Cheguevara.  :si:
Mario Izzi
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Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Leonida Edizioni

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Grazie ancora per la risposta,

e sono d'accordo con lei (elleryQ): l'editore ha stampato solo quelle che ha inviato a me e una ventina in più da inviare a parenti e amici che l'hanno acquistato tramite sito della casa editrice. Tra l'altro, ho chiamato la società di distribuzione che, per la seconda volta, mi ha risposto che non possono dirmi nulla e che devono lavorare. Intanto, il libro risulta ancora “non disponibile” e, se ho capito l'andazzo, non lo sarà mai.

Però non ho davvero più voglia *Editato dallo Staff*

Grazie anche al signor Izzi per la sua testimonianza.
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