Re: Dietro il rifiuto delle CE...

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Strani no, ma preconfezionati sì.
Molte CE e agenzie, piuttosto che non rispondere, preferiscono inviare delle mail di rifiuto standard, uguali per tutti.
Chiaramente questo può far insorgere nell'aspirante scrittore tanti dubbi, ma moltissime CE, piccole o grandi che siano, non hanno il tempo per redigere una scheda personalizzata, né una lettera approfondita con motivazioni ad hoc.
Alcune lo fanno, ma sono davvero poche, la maggior parte si limita a delle risposte generiche piuttosto che lasciare totalmente appeso in un limbo infinito lo scrittore.
Tutto qua, nulla di strano quindi, né interpretazioni extra da andare a ricercare nel testo della mail ricevuta. Solo avere la pazienza e la voglia di migliorarsi e poi tentare e ritentare. Ma vale soprattutto quel "voglia di migliorarsi", perché mettersi in discussione è il primo passo verso la crescita professionale e personale e anche (forse) verso la pubblicazione.

Re: Dietro il rifiuto delle CE...

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Riccardo Tempesta Ed ha scritto: gio feb 18, 2021 8:11 pm Purtroppo una risposta costruttiva (ma negativa) rischia di toccare la suscettibilità dell'autore e di innescare inutili e improduttive discussioni...
Mi associo. Aggiungo che molte CE, oberate di manoscritti da esaminare, finiscono per cestinarli senza neanche leggerli, o limitandosi alle prime pagine. In tal caso sarebbe impossibile dare risposte personalizzate, che presupporrebbero la lettura dell'intera opera, figurarsi poi i suggerimenti per migliorare: quelli li danno le agenzie, a pagamento. Comunque, penso che una risposta di rifiuto standard sia meglio di niente, soprattutto meglio di quelle CE (e sono tante) che ti informano che se non sarai contattato nei prossimi x mesi significherà che la tua proposta di pubblicazione è stata rifiutata, lasciandoti così in sospeso per lunghissimi periodi di tempo.
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Dietro il rifiuto delle CE...

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"non rientra nel genere che ci sentiamo di trattare"
Confermo ciò che ti ha detto Ellery: questa frase, in gergo editoriale, significa solo: non ci piace, non ci interessa, ma anche: ci interessava l'anno scorso, ma non è quel che cerchiamo ora, o: ci piace ma ci siamo accorti che non vende (a meno che tu non abbia scritto una storia d'amore fra un alieno serial-killer e una vampira che si è fatta suora, in questo caso può darsi che davvero non se la sentano).
Capisco che per chi è nuovo dell'ambiente può spiazzare, perché ci si attacca a qualunque briciola di risposta, per cavarne una guida. Tempo perso.
Nessuna CE ti dirà il vero motivo del rifiuto (e in parte hanno ragione, perché si rischia di ingaggiare discussioni infinite). A me è successo solo in due casi, dopo quattro libri e decine di invii. Non ero d'accordo con molte delle osservazioni fatte o non le ho proprio capite, ma non mi sarei sognata di riscrivere e chiedere, quindi alla fine il vantaggio di avere un motivo è stato nullo (anzi, hanno aumentato le mie paranoie).
La cosa importante da tenere a mente è: un libro rifiutato non è necessariamente brutto. Io ho avuto almeno venti rifiuti/ignoramenti prima di pubblicare i miei. Se mi fossi scoraggiata dopo i primi...
Un libro (tolte le CE medio grandi, che non aprono neanche le email) viene rifiutato sulla base di calcoli di mercato: quest'argomento al momento vende, interessa? Alcuni generi, come il romance, vanno sempre. Ma le lettrici sono affezionate al nome, quindi se sei un autore sconosciuto il tuo libro deve distinguersi per qualcosa di forte, originale: la trama, i personaggi, lo stile, ecc.
Il mio consiglio è di cercare prima di tutto il gradimento dei lettori. Se chi legge un libro, senza fini commerciali, lo apprezza, significa che è buono, e prima o poi troverà un editore.
E voi? Avete mai ricevuto rifiuti strani?
Riguardo ai rifiuti strani, in realtà ne ho ricevuto uno più strano del tuo: "ci piace, ma non ce la sentiamo di esserne parte" (ma hanno concluso con: "se scrive qualcos'altro ce lo mandi che lo leggiamo volentieri", quindi non sapevo se sentirmi offesa o orgogliosa). :facepalm: Consolati :asd:
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Dietro il rifiuto delle CE...

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Ciao! Anche io ho ricevuto dei rifiuti ma per la maggior parte dei casi non ho mai ricevuto risposta.
Recentemente mandai il mio manoscritto ad una CE che mi fece i complimenti e anche una sorta di scheda dove mi elencavano tutti gli errori e che su questo manoscritto dovevo lavorarci molto, ma non me lo hanno accettato. Però da lì ho capito che lo avevano letto mai capitato in vita mia che una CE ci avesse perso del tempo per rispondermi con una lunga mail carica di consigli.

Re: Dietro il rifiuto delle CE...

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Sheelin ha scritto: lun feb 22, 2021 4:10 pm Ciao! Anche io ho ricevuto dei rifiuti ma per la maggior parte dei casi non ho mai ricevuto risposta.
Recentemente mandai il mio manoscritto ad una CE che mi fece i complimenti e anche una sorta di scheda dove mi elencavano tutti gli errori e che su questo manoscritto dovevo lavorarci molto, ma non me lo hanno accettato. Però da lì ho capito che lo avevano letto mai capitato in vita mia che una CE ci avesse perso del tempo per rispondermi con una lunga mail carica di consigli.
Sicuro che fosse una CE e non un'agenzia? Tra i consigli non c'era, per caso, quello di ricorrere ad un editing, direttamente con loro o con editor di loro fiducia?
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
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