Salve a tutti e spero di non infrangere nessuna regola a pubblicare qui (ho letto il regolamento, ma qualcosa può sfuggire)
Dunque, ho avuto una pessima quanto assurda esperienza con una casa editrice di Ascoli, la "Polissena Fiabe e Poesie".
La titolare prima mi chiede l'amicizia su Ig, poi mi contatta chiedendomi se per caso ho qualche testo che mi interesserebbe pubblicare, al che io rispondo che no, al momento ho solo cose scritte un po' di anni fa e che non collimano con la loro linea editoriale.
La titolare ci tiene a dirmi che non sono una EAP e che capisce, forse non sono interessato a pubblicare con una casa editrice giovane e preferisco le major. Io mi faccio l'idea che questa realtà editoriale no eap sia giovane e dinamica e trovo casualmente un testo vecchio che potrebbe fare al caso dell'editrice, così glielo sottopongo: il testo viene accettato e mi viene proposto un contratto.
Qui iniziano i problemi...
Nel contratto c'è scritto che l'autore dovrebbe - anche se non è obbligato - comprare un numero di copie per mostrare almeno di sostenere gli sforzi della giovane casa editrice. Io dico che non sono disponibile a comprare dieci copie come viene suggerito, ma solo quattro... al che mi viene risposto che ok, va bene.
Acquisto le copie e inizia quindi la campagna di preorder del libro dopo che è stato fatto un editing sommario e soprattutto la copertina mi è toccato suggerirla io tra le immagini di Unsplash perché mi era stato proposto qualcosa che non c'entrava assolutamente nulla con il testo (ma vabbé, giovane realtà dico io, l'editrice fa tutto da sola... ci sta, sosteniamola e sopportiamo).
Nella fase di preorder mi arrivano messaggi piuttosto arroganti, in cui mi si dice scherzosamente che forse a me mancano i soldi per comprare le altre sei copie che consentirebbero il raggiungimento dell'obiettivo. Io rispondo che se voglio fare regali agli amici preferisco gli cioccolatini e la liquido così.
Nel frattempo mi arrivano messaggi da blogger o contatti in cui mi si dice che l'editrice sta contattando a tappeto miei contatti con fare arrogante, quasi facendo una sorta di porta a porta, a quanto capisco.
A questo punto spero che il preorder non vada in porto, perché ho capito che ho a che fare con una CE non troppo seria e con una persona con un comportamento assolutamente fuori dalle righe.
L'editrice mi scrive dicendo che nonostante non si sia raggiunto il risultato, va comunque in stampa il libro e che lei lo consegnerà ai vari distributori.
Qui arriva il bello, si fa per dire: fioccano commenti sotto mie foto di Ig e Fb da parte della editrice che prende in giro, mette faccine e capisco che alcuni post denigratori in cui si era mantenuta sul generale erano invece rivolti a me. Addirittura in un post dove dico che ho preso una giacca a saldo, l'editrice commenta che la mia etnia è votata al risparmio: questa spiegatemela! Mi sta dando dell'ebreo? Dello scozzese? Del genovese? Quale etnia, e poi che male c'è a risparmiare?
Insomma, ve la faccio breve: mi spedisce le mie copie che avevo acquistato, più una che sceglie di mandarmi in regalo (fate attenzione a questo particolare per dopo!) e io avevo detto che avrei fatto dei post promozionali - nonostante i contatti continuassero a scrivermi in privato di essere stati molestati dall'editrice. I libri sono stati spediti a casa dei miei genitori, e io sono arrivato tardi a casa, ritardando quindi foto ecc. L'editrice mi scrive offendendomi, dicendomi che io non faccio promozione e io le rispondo che sto screenshottando tutto.
Lei si ridimensiona, ma succede ancora una cosa al limite dell'incredibile: quando esce il booktrailer di un'altra mia opera fortunatemente sotto una CE seria, lei comincia a fare commenti sotto al post dicendo che l'estratto di un dialogo presente nel booktrailer è misogino (nota a margine: il mio nuovo editore tra il serio e il faceto mi ha detto che non tollera una cosa del genere e io ho fatto una figuraccia anche con lui).
Io comunque continuo a fare promozione per il libro uscito con Polissena a fianco della promozione dell'altro. L'editrice comincia a commentare a sproposito anche sotto ai post di promozione del libro che ha pubblicato lei, accusandomi di aver messo solamente Amazon come negozio di riferimento. Io provvedo, con una pazienza che manco Giobbe, a mettere anche altri store, ma l'editrice mi scrive dicendomi che i libri non sono più presenti su IBS e su Mondadori. Il giorno successivo mi manda una mail, dicendomi che io devo spedirle il libro che mi ha regalato, perché su Amazon ci sono solo sette copie e non può quindi ridistribuirle in altri store.
Ultimo atto: Il Delirio (con la "D" maiuscola)
Mi vengono mandati dei vocali in cui la editrice mi accusa di essere un truffatore, perché io avrei fatto un ordine cumulativo su Amazon per poi annullarlo e mi minaccia di querela se non le spedisco subito il libro in più (che è un regalo suo, quiesto c'è nei miei screenshot delle conversazioni vecchie).
Insomma, io la controminaccio di querela e lei mi toglie l'amicizia, ma nella pagina autore continua a insultare il libro pubblicato con l'altro editore quando posto il trailer.
A questo punto io vi faccio una domanda: cosa posso fare?
A livello legale c'è abbastanza per denunciare un comportamento non corretto?
Aspetto i due anni della scadenza del contratto?
Grazie, non mi sono mai trovato in una situazione simile, spero possiate darmi un consiglio!
Re: Esperienza assurda con "Polissena Fiabe e poesie"
2Mamma mia, che situazione allucinante
Tempo fa l'avevo contattata io stesso per proporre la pubblicazione di un mio testo: lei mi aveva chiamato dicendo che le sarebbe piaciuto pubblicarlo ma che mi avrebbe mandato il contratto solo se io avessi promesso di firmarlo (cosa che è scritta anche sul suo sito).
Questo, oltre al fatto che dopo aver comprato uno dei suoi titoli a catalogo mi ero reso conto che la qualità di stampa e curatela lasciava molto a desiderare, mi convinse a non procedere.
Da un punto di vista pratico/legale non saprei cosa consigliarti (qui sul forum c'è gente ben più esperta di me sull'argomento), ma hai tutta la mia comprensione

Tempo fa l'avevo contattata io stesso per proporre la pubblicazione di un mio testo: lei mi aveva chiamato dicendo che le sarebbe piaciuto pubblicarlo ma che mi avrebbe mandato il contratto solo se io avessi promesso di firmarlo (cosa che è scritta anche sul suo sito).
Questo, oltre al fatto che dopo aver comprato uno dei suoi titoli a catalogo mi ero reso conto che la qualità di stampa e curatela lasciava molto a desiderare, mi convinse a non procedere.
Da un punto di vista pratico/legale non saprei cosa consigliarti (qui sul forum c'è gente ben più esperta di me sull'argomento), ma hai tutta la mia comprensione

Re: Esperienza assurda con "Polissena Fiabe e poesie"
4Bladejob wrote: Tue May 06, 2025 2:14 pmA questo punto io vi faccio una domanda: cosa posso fare?Attendere i due anni sarebbe un suicidio, secondo me. Sicuramente hai del materiale per una denuncia, non tanto per diffamazione vera e propria, quanto per atteggiamento denigratorio.
A livello legale c'è abbastanza per denunciare un comportamento non corretto?
Se potessi risolvere il contratto soltanto sarebbe meglio, non ti andresti a impelagare in beghe legali con relative tempistiche e convocazioni in giudizio.
Se ci sono inadempimenti da parte sua, puoi farlo. Oppure verificare se ci sono estremi di nullità nel contratto (clausole necessarie, mancanti).
Re: Esperienza assurda con "Polissena Fiabe e poesie"
5Già, dovrei spendere 500 euro per farle scrivere dall'avvocato per la rescissione (mi sono informato) ma sarebbero ben spesi.
Re: Esperienza assurda con "Polissena Fiabe e poesie"
6Bladejob wrote: Tue May 06, 2025 6:10 pmGià, dovrei spendere 500 euro per farle scrivere dall'avvocato per la rescissione (mi sono informato) ma sarebbero ben spesi.Infatti, rescissione è diverso da risoluzione. Io ho parlato di risoluzione, o di nullità.
Se ci sono clausole espresse, o motivazioni legate a inadempienze, la risoluzione la puoi chiedere tu di diritto (senza che sia un avvocato a farlo).
Idem se ci sono irregolarità nella formulazione del contratto, che lo rendono nullo.
E comunque, già che un editore abbia un atteggiamento ingiurioso verso un suo autore è causa abbastanza grave per risolvere il contratto, a prescindere dall'inadempienza. Viene meno quel rapporto di fiducia che dovrebbe essere alla base di un negozio giuridico.
L'ingiuria a mezzo social non è un reato penale, ma un illecito civile e in tal caso potresti ottenere un risarcimento.