[Agenzia] Valentina Cucinella

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https://valentinacucinella.wordpress.com/

Vi riporto la mia esperienza, finora molto positiva, con questa agenzia letteraria di Palermo.

Ho contattato Valentina Cucinella in modo informale, dopo una richiesta di amicizia su Facebook e alcuni messaggi privati. Qualche giorno dopo, le ho chiesto se fosse interessata a leggere un'opera di narrativa, che le ho descritto, e lei mi ha risposto positivamente, inviandomi una lunga e-mail in cui mi indicava un costo di lettura di 100 euro e mi spiegava il suo modus operandi, inviandomi anche una bozza generica del contratto di rappresentanza, nel caso in cui il giudizio sull'opera fosse stato positivo. 

Per qualche giorno, ho studiato il profilo di questa agente letteraria.
A quanto pare, Valentina Cucinella fa tutto da sola (o quasi) e questo secondo me è un dato positivo, perché è un agente di vecchia scuola, pur essendo giovane. Non ha un sito web particolarmente figo, ma è ben inserita nell'ambiente. Lavora più con piccoli editori e autori esordienti, forse alcuni anche in Self Publishing, e questo potrebbe sembrare un limite, ma è affatto relegata nel getto della microeditoria. Ha anche contatti con Fazi, Einaudi e altri editori di primo piano. Lei è una personalità poliedrica e dinamica, un'autrice, oltre che una giornalista, ed è molto attiva sul fronte della promozione. Partecipa alle principali fiere dell'editoria italiana, e non è affetta dal provincialismo che spesso caratterizza gli operatori editoriali siciliani. 

Dopo queste impressioni positive, ci siamo scambiati altri messaggi, ci siamo "studiati", e abbiamo discusso di editing. Lei mi ha presentato il suo punto di vista di agente, secondo cui un'opera va sempre e comunque proposta alle CE già editata, e io ho offerto il mio, secondo cui l'editing va ritagliato sulla cifra stilistica dell'opera e sulla linea editoriale della CE a cui è rivolta. Abbiamo quindi concordato di sentirci per telefono, e nel corso di una lunga telefonata ci siamo conosciuti meglio, superando le rispettive diffidenze iniziali. Le ho descritto meglio l'opera, le sue caratteristiche, il suo target, e abbiamo discusso di editoria in generale, trovandoci in sintonia su molti aspetti. Siamo rimasti d'accordo che le avrei dato conferma sulla valutazione, ma le ho specificato che l'opera era stata già sottoposta a un editing (seppure di base) e a una correzione di bozze (e ringrazio il buon @Cheguevara per l'ottimo lavoro sul testo). Le ho inoltre detto che, se avessi accettato di procedere con la valutazione, non avevo interesse a ricevere una scheda di valutazione, ma solo a sapere se lei fosse interessata a rappresentare l'opera e/o l'autore, senza sostenere ulteriori spese da parte mia. Le ho richiesto quindi una formula "visto e piaciuto", per così dire, in cui le risparmiavo anche tempo nel compilare la scheda. Non perché fossi sicuro del buon esito della proposta, ma perché di una scheda di valutazione fine a sé stessa non sapevo cosa farne, non essendo quello il mio obiettivo, e avendo già impiegato oltre un anno nel perfezionare il testo. 

Qualche giorno dopo, l'ho ricontattata, per confermarle la mia volontà di procedere con la valutazione. Per quanto io sia in generale contrario alle valutazioni a pagamento,100 euro è una cifra più che onesta (non so se sia stata declinata in base alla lunghezza dell'opera o meno, ma è possibile, dato che la mia opera è di appena 135.000 battute). In aggiunta all'opera di narrativa, ho inviato anche una silloge poetica, senza alcun costo supplementare. 

Dato che l'agente sapeva sin dall'inizio che non avrei sostenuto ulteriori spese per editing, correzione di bozze o altro, temevo che l'interesse per l'opera si sarebbe esaurito una volta ricevuta la tassa di lettura, come spesso avviene. Lo mettevo in conto, ma trattandosi di appena 100 euro ho voluto comunque affrontare il rischio, avendo poco da perdere. Invece, sono rimasto piacevolmente sorpreso. 

Dopo una decina di giorni dall'invio del testo, abbiamo avuto una seconda lunga telefonata. Il giudizio sull'opera è stato positivo, anche in base ad alcuni interessi in comune che l'hanno portata a riconoscersi nella mia scrittura, e la lettura è stata attenta e meticolosa, sia dell'opera di narrativa e sia dei testi poetici. Avendo sgombrato sin dall'inizio il campo dal mio "terrore" per la richiesta di editing (cosa su cui poi ci abbiamo scherzato su), Valentina mi ha indicato punto per punto alcune piccole cose da migliorare e ho trovato giuste le sue osservazioni, che ho già recepito e applicato al testo. Senza lungaggini e formalità, quindi, nei prossimi giorni si procederà con un contratto di rappresentanza, e l'opera sarà proposta in prima istanza a due noti editori. Non grossi editori, e forse nemmeno medi, ma comunque di qualità, e che selezionano soprattutto tramite agenzie (a cui quindi l'autore difficilmente può accedere da solo, o perlomeno senza dover mettere in conto tempi biblici di risposta). Anche le mie opere di poesia verranno proposte, e questo non è da tutti. Gli autori guadagnano briciole sulla poesia, e figuriamoci le agenzie, che si solito nemmeno se ne occupano. Valentina, peraltro, non ha posto alcun veto sulla mia volontà di utilizzo di un nome d'arte, e anche questo non era scontato. 

L'impressione è che quindi Valentina Cucinella faccia autentico scouting, lavori con l'autore a 360 gradi, e voglia crescere insieme agli autori che reputa promettenti, investendo il suo tempo con passione e in modo lungimirante, magari anche senza guadagnare grosse cifre. Sono soddisfatto di essermi rivolto a lei rispetto a un'agenzia più prezzolata, che però magari trascura gli autori, fa passare settimane (se non mesi) tra una comunicazione e l'altra, e in cui il rapporto tra autore e agente non è alla pari. Non ho ancora ricevuto il contratto di rappresentanza, ma non mi aspetto nessuna sorpresa sgradita, sia perché avevo già ricevuto una bozza, in cui è tutto trasparente e onesto (l'agenzia percepisce una percentuale sulle royalties, come di consueto, e non ci sono altre spese di promozione o altro), sia perché l'agente ha specificato sin dall'inizio che i contratti sono negoziabili, e lo trovo un atteggiamento più che corretto. Così come gli editori prevedono che i contratti possano cambiare caso per caso, è giusto che possa avvenire anche nel rapporto con l'agenzia letteraria, ed è un buon presupposto al fatto che la stessa agenzia possa negoziare i contratti con gli editori a cui si rivolge. 

In definitiva, quella di Valentina Cucinella è un'onesta agenzia letteraria che si occupa di rappresentanza e promozione di autori emergenti. Offre anche servizi editoriali a pagamento (a prezzo onesto), ma non ci lucra e non li concepisce come fine a sé stessi. Le valutazioni a pagamento, quando hanno un esito positivo, sono funzionali alla rappresentanza delle opere, non a battere cassa sfruttando le speranze degli esordienti, come ormai fanno quasi tutte le agenzie. L'editing viene effettuato soltanto quando è ritenuto necessario (e quando l'opera non viene ritenuta in partenza una schifezza ineditabile) o quando viene richiesto dall'autore, magari perché vuole pubblicare in Self publishing. In un caso come il mio, dopo la piccola spesa per la valutazione, l'agente non pretende altro e aiuta l'autore a migliorare il testo in modo funzionale ad essere proposto agli editori. Magari non viene offerto un editing integrale gratuito, ma quali e quante agenzie lo fanno? Praticamente nessuna, a meno che non si tratti di personaggi già famosi, su cui un agente letterario decide di investire grosse risorse di tempo, perché sa già di averne un grosso ritorno economico. 

Nel mio caso, comunque, è verosimile che nell'esito positivo abbiano giocato questi fattori:

- Il fatto che siamo entrambi di Palermo, quindi sin dall'inizio giocavo in casa;
- il fatto che, pur essendo esordiente, non parto da zero, ma ho buoni contatti, essendo anche traduttore;
- il fatto che ho presentato un testo semi-editato e corretto, su cui c'era poco da intervenire (sarà poi l'eventuale editore a fare un secondo giro di editing).

In definitiva, se dovessi riuscire a pubblicare quest'opera tramite Valentina Cucinella, la mia spesa complessiva sarebbe di 250 euro (150 di editing e cdb esterno all'agenzia e 100 euro di valutazione dell'opera). Mi sembra un compromesso più che accettabile tra spendere migliaia di euro in editing, senza poi magari nemmeno avere certezza di pubblicare, e pretendere di pubblicare con un buon editore senza investire nemmeno un euro. 

Ma tutto ciò solo perché la mia opera è breve... quindi, se volete un consiglio: lasciate perdere i mallopponi, e scrivete opere di cento cartelle!

Re: [Agenzia] Valentina Cucinella

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Buongiorno, ci tenevo a riportare la mia esperienza con questa Agenzia Letteraria che non definirei positiva. Cercherò di essere il più breve possibile.  Allora, mando il testo alla signorina Cucinella che lo valuta positivamente e mi propone editing e successivo contratto di rappresentanza. A onor del vero, mi dice, correttamente, che posso decidere di fare l'editing anche con altri e poi tornare da lei per ridiscutere della rappresentanza. Io accetto di "stare" con lei e le corrispondo la cifra richiesta per svolgere il suddetto editing. Lavoriamo sul testo per circa quattro mesi (parliamo di circa 180 cartelle) durante i quali la signorina Cucinella è stata molto presente, attenta e flessibile. Quando non sono d'accordo su modifiche da lei suggerite ci sentiamo e ne parliamo, battendo altre direzioni. Alla fine sono molto contento del lavoro e ritengo che il testo sia effettivamente migliorato. Arriviamo così al momento della spedizione alle case editrici (siamo a novembre 2021). Mi vengono suggeriti una decina di obiettivi, di calibro medio e piccolo. La rosa delle papabili si sarebbe ampliata cammin facendo. Dall'ultima mail in cui mi dice di avere effettuato l'invio e mi rassicura confermandomi che anche in caso di rifiuto sarebbe stata comunque offerta una motivazione, la signorina Cucinella è progressivamente scomparsa. La ricontatto nel mese di aprile chiedendo se ci sono novità; mi risponde che è carica di lavoro per l'organizzazione della trasferta alla Fiera di Torino ma che comunque, alla suddetta fiera, sarebbe andata a cercare risposte anche sul mio libro, dicendomi di risentirsi nel mese di giugno. Non avendo poi avuto altri contatti le rimando un messaggio a luglio chiedendole se ha avuto risposte; mi dice, testualmente, che "sta valutando l'esito di alcune proposte fatte" e mi suggerisce di risentirsi in autunno per fare il punto della situazione. Da allora è scomparsa del tutto. Io in autunno/inverno ho avuto una serie di grossi problemi personali e non ho potuto seguire la cosa. Mi sono rifatto vivo verso la metà di febbraio di quest'anno con un paio di messaggi a cui non ho avuto risposta. Ho provato a chiamarla ma il numero risulta inattivo. L' ho chiamata anche all'altro numero che mi aveva dato, lasciando anche un  messaggio in segreteria, ma non mi ha mai risposto. Le ho mandato un paio di mail ma nulla. A quel punto, giusto per scrupolo, ho mandato una mail a quelle case editrici a cui mi aveva detto di aver mandato il testo. Mi rispondono solamente in due dicendomi di non averlo mai ricevuto e suggerendomi di mandarglielo. Nel frattempo, il contratto che ci legava, della durata di due anni, è scaduto e ognuno per la sua strada. Questo è il fatto nudo e crudo. 
Ci tengo a sottolineare che, magari, questo è il trattamento che ha riservato solamente a me e al mio testo, e che magari in tante altre occasioni si sarà mossa e si muova in maniera del tutto diversa, però, al di là del fatto che ci sono rimasto molto male non tanto di non essere riuscito ad approdare da nessuna parte ma solo ed esclusivamente del modo in cui si è conclusa la storia, ci tenevo a condividere questa esperienza, pensando e sperando che possa tornare utile, quantomeno come un altro punto di vista sul panorama degli agenti letterari.
Vi ringrazio dell'attenzione e mi scuso se mi sono dilungato un po' troppo. 

Re: [Agenzia] Valentina Cucinella

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Grazie @Tiberio, purtroppo quello che racconti accomuna oggi moltissime agenzie a carattere "medio"/"piccolo": entusiasmo, editing (chi gratuito, chi a pagamento), piano di invio dell'opera alle CE (solo sulla carta, a quanto pare), giro delle fiere per "riscuotere risposte"... che non giungeranno mai, scomparsa dell'agente. Dopo di che manco la Sciarelli sa che fine facciano. Ipotizzo esista un'isola non segnata sulle mappe, in cui tutti gli agenti si rifugiano per un periodo, finché i rappresentati non smaltiscono le ire e richiedono, indignati, la risoluzione del contratto.
In caso di tardiva e rara risposta che si degnano di concedere, accampano 2000 scuse, secondo cui non è mai colpa loro, è il mondo dell'editoria brutto e perverso, almeno quanto lo scrittore, che in più è impaziente e pressante. Cattivo, scrittore, cattivo!
Strano davvero che queste prassi, confrontate, siano pressoché identiche.

Re: [Agenzia] Valentina Cucinella

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Cheguevara ha scritto: @Wanderer Alla luce dell'esperienza riferita nel post successivo al tuo, ti chiederei di tenerci informati sul prosieguo del rapporto. Grazie.
Eccomi, fresco di conversazione Whatsapp con l'agente, con cui mi sento almeno due volte la settimana in modo poco formale. Io finora non posso lamentarmi. 

Oggi abbiamo stilato una lista di circa quindici editori, tra cui alcuni ben noti e di qualità (Elliot, Giulio Perrone, Il Maestrale, Fazi, Hacca, ecc.). Non ho particolari motivi per dubitare che il manoscritto sarà inviato davvero, e a parte Fazi non si tratta di editori così irraggiungibili.

Per le mie opere di poesia, lei aveva inserito anche alcuni microeditori anonimi, io mi sono opposto e la cosa è finita lì.

Negli scorsi giorni, abbiamo discusso anche di social, e lei mi ha fatto notare che dovrei essere molto più attivo. Segno che comunque si interessa all'immagine dell'autore che rappresenta.

Re: [Agenzia] Valentina Cucinella

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Cheguevara ha scritto: @Wanderer Ti ringrazio. Certo che in presenza di comportamenti così contrastanti si rimane perplessi.
Mi sembra normale che sia così. 

Quello con l'agente è un rapporto personale che si deve costruire. Non ci si può limitare a firmare un contratto e pensare che l'agente ci farà guadagnare dal nulla. Se l'autore sparisce e si disinteressa, non si può biasimare troppo l'agente se fa altrettanto. In particolare, dato che qui si tratta di una piccola agenzia letteraria, che segue molti autori, e in cui tutto il lavoro è svolto da una sola persona.

Il fatto di pagare l'editing è a volte un errore, perché le agenzie sono meno motivate a proporre l'opera. Questo vale per tutte le agenzie, anche per quelle più blasonate. La politica della Cucinella sull'editing è comunque onesta, dato che l'editing a pagamento non viene imposto o considerato come una pre-condizione obbligatoria per la rappresentanza. 

La mia impressione è di un'agenzia molto flessibile, in cui ogni autore rappresenta un caso a sé stante. Il fatto che le esperienze possano differire, dunque, ci sta.

Re: [Agenzia] Valentina Cucinella

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Può essere normale che sia così. Ho ben specificato che magari si è trattato soltanto del mio caso. Comunque, per quanto mi riguarda, non sono stato affatto con le mani in mano, ho costruito il "mio" rapporto con la signorina Cucinella seguendo le sue indicazioni e muovendomi per conto mio, non dando nulla per scontato e mettendo in conto che era possibile anche non arrivare da nessuna parte. Non mi pare però normale che improvvisamente l' agente letterario a cui ti sei comunque affidato sparisca senza lasciare traccia.
Per quanto riguarda l'editing, di cui, come ho detto sono stato pienamente soddisfatto, ripeto che mi ha lasciato tranquillamente libero di farlo con chi volevo e poi tornare da lei. Sono stato io a scegliere di lavorare con lei per poi proseguire con la rappresentanza. 

Re: [Agenzia] Valentina Cucinella

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Tiberio ha scritto: Non mi pare però normale che improvvisamente l' agente letterario a cui ti sei comunque affidato sparisca senza lasciare traccia.
Purtroppo, e sottolineo purtroppo, pur non essendo una cosa normale è una cosa molto frequente nel rapporto con le agenzie, che non riescono a seguire tutti gli autori allo stesso modo. Ho letto di esperienze molto più frustranti con agenzie più prestigiose, che dopo un anno o due non hanno portato a nulla. In fondo, i contratti con gli agenti letterari sono più a vantaggio loro: se trovano un editore buon per te (e per loro), se non trovano mica ci perdono nulla. Di sicuro, le agenzie sono molto più motivate quando non guadagnano nella prima fase. Tu dici che a prescindere l'editing è stato buono, quindi non hai speso soldi a vuoto. Bene. Spero che sei riuscito a pubblicare l'opera per conto tuo, dopo la fine del contratto.

Re: [Agenzia] Valentina Cucinella

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Sono andata a curiosare sul sito, ma forse perché cerco male, non sono riuscita a trovare una lista di rappresentati con relative case editrici. Se per caso qualcuno ha un link in questo senso, potrebbe postarlo?

Non ho comunque esperienze dirette con questa agenzia. Il fatto che sia piccola, a "misura d'uomo", diciamo, non lo trovo necessariamente un difetto, specie se lavora con autori poco o per nulla conosciuti. 

In bocca al lupo a @Wanderer per il suo testo!

Re: [Agenzia] Valentina Cucinella

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Ophelia03 ha scritto: Sono andata a curiosare sul sito, ma forse perché cerco male, non sono riuscita a trovare una lista di rappresentati con relative case editrici. Se per caso qualcuno ha un link in questo senso, potrebbe postarlo?

Non ho comunque esperienze dirette con questa agenzia. Il fatto che sia piccola, a "misura d'uomo", diciamo, non lo trovo necessariamente un difetto, specie se lavora con autori poco o per nulla conosciuti. 

In bocca al lupo a @Wanderer per il suo testo!
Grazie!

Il sito effettivamente è poco indicativo.

L'agenzia è decisamente a misura d'uomo, e mi sembra un buon compromesso per chi non punta per forza al "big", ma a un buon editore di fascia media o piccola, senza spendere soldi inutili. 

Nel mio caso, io punto a un editore tipo Giulio Perrone, il mio target è quello, ed è di fatto raggiungibile da questa agenzia.
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