Re: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati
51A me sembra che le cose stiano esattamente come dice @Wanderer L'autore dovrebbe essere la risorsa di un'agenzia o di un editore, non il loro cliente pagante.
Wanderer ha scritto: A me sembra invece una delle peggiori sul mercato, dopo aver letto la testimonianza agghiacciante della pagina precedente.Buongiorno, per correttezza: il pagamento è relativo al lavoro di editing, correzione bozze e scheda di rappresentanza. Ovunque gli editor si fanno pagare.
Finora, una testimonianza positiva non l'ho letta: nessuno che sia arrivato a pubblicare con un discreto (non dico buono) editore per loro tramite.
Le testimonianze convergono sul fatto di avere spillati tanti soldi per la vanità di essere "rappresentato/a", senza nemmeno sapere per chi e per cosa, e rischiando di avere proposti contratti con improponibili EAP, tipo la nota costola della Prospero Edizioni, o un altro editore scadente che ha scritto nel sito "cerchiamo agenti letterari", ovvero intermediari per trovare dei nuovi polli da spennare.
Si tratta di un'agenzia che fa essa stessa contratti stile EAP: invece di remunerare gli autori con le royalties degli editori, sono gli autori a dover pagare agenti ed editori. Il ribaltamento totale delle dinamiche fisiologiche dell'editoria sana. Così come un editore a pagamento non ha spinta a promuovere l'opera, che motivo avrebbe un agente di guadagnare sulle royalties dell'opera, trovando un editore serio, dato che ha già guadagnato sull'autore?
Non si è mai vista un'agenzia di qualità che chieda soldi per essere rappresentati, non è uno scenario nemmeno immaginabile e rasenta il surreale.
Fabioloneilboia ha scritto: A quel punto non è meglio pagare per lavorare con un editor al proprio testo e poi venire rappresentati avendo la certezza di una pubblicazione?A me l'unica certezza sembra la spesa. Per la pubblicazione con alcuni dei loro editori (tipo Rossini) non serve affatto l'agenzia, e questo tipo di editori pubblicano quasi tutti a prescindere, chiedendo spesso acquisto di copie (forse in questo caso non lo fanno perché si dividono i soldi dell'editing con l'agenzia). Ma diciamo vero che vale la pena spendere 600 euro per pubblicare con Rossini? E cos'è questa, se non EAP sotto mentite spoglie?
Wanderer ha scritto: A me l'unica certezza sembra la spesa. Per la pubblicazione con alcuni dei loro editori (tipo Rossini) non serve affatto l'agenzia, e questo tipo di editori pubblicano quasi tutti a prescindere, chiedendo spesso acquisto di copie (forse in questo caso non lo fanno perché si dividono i soldi dell'editing con l'agenzia). Ma diciamo vero che vale la pena spendere 600 euro per pubblicare con Rossini? E cos'è questa, se non EAP sotto mentite spoglie?Ripeto che nessuna eap, né evidente né nascosta, sarà accolta da me e l'ho scritto sul contratto. Tra gli autori rappresentati ci sono editori assolutamente seri.
Poi le 600 euro saranno pure per l'editing, ma dato che questo editing viene propinato a tutti si tratta comunque di una spesa fissa. Leggo poi di fantomatiche quote di iscrizione all'agenzia, quindi comunque si paga per essere tra i loro autori.
alechescrivestorie ha scritto: Ripeto che nessuna eap, né evidente né nascosta, sarà accolta da me e l'ho scritto sul contratto. Tra gli autori rappresentati ci sono editori assolutamente seri.A me sembra che gli editori seri sono soltanto quelli con cui hanno pubblicato i loro autori di grido che, più che altro, sono dei testimonial dell'agenzia.
Fabioloneilboia ha scritto: Io credo che il punto della questione sia un altro, ovvero può un autore sconosciuto pubblicare con una casa di qualità da solo o con una qualsivoglia agenzia attraverso un invio? La risposta non devo darla io, ma le mille testimonianze qui e in altri lidi. Santelli, Rossini, Bertoni, Les Flaneurs edizioni e similari non vanno bene? Allora meglio prendere un’altra strada.Ammesso che quegli editori vadano bene (per me, Santelli/Rossini no, Bertoni e Les Flaneurs nì), di fatto non c'è bisogno di un'agenzia per raggiungerli, in particolare i primi due. Inoltre, ci sono altre decine di editori che non saranno il top del top, ma sono più che decenti, e non c'è bisogno di nessuna agenzia.
Fabioloneilboia ha scritto: Ma continuare a spendere centinaia di euro per ricevere picche e fantomatiche schede dalle tante agenzie presenti sul forum non mi pare un’idea migliore.Su questo sono d'accordo, ma nemmeno quest'altra è un'idea migliore. La cosa migliore e rimboccarsi le maniche e, se proprio si deve pubblicare con un editore senza infamia né lode, almeno farlo senza pagare.
Fabioloneilboia ha scritto: Tra l’altro molti non riescono a pubblicare neanche con le piccole non a pagamento, perché i testi sono impresentabili, quindi o rinunciano o pagano qualcuno per correggerli e, tutto sommato, Brassotti è economica da questo punto di vista.Dai, non esageriamo. Pubblicare con un piccolo editore free è alla portata di quasi tutti. Ci sono editori in crowdfunding che pubblicano TUTTI. Se poi i testi sono impresentabili, o da riscrivere daccapo, non credo proprio che bastino 600 euro di editing. Su testi che partono decenti, che senso ha pagare 600 euro per pubblicare con editori discutibili? Se si tratta di acquistare servizi, qual è la differenza con la EAP?
Per chi può fare tutto da solo, ripeto, è meglio non contattarle proprio le agenzie. Questa o qualunque altra.
Fabioloneilboia ha scritto: @Wanderer mi è bastato partecipare a Ioscrittore per capire che più della metà dei testi proposti è semplicemente impresentabileLa metà? Sei generoso...
Wanderer ha scritto: Dai, non esageriamo. Pubblicare con un piccolo editore free è alla portata di quasi tutti. Ci sono editori in crowdfunding che pubblicano TUTTI. Se poi i testi sono impresentabili, o da riscrivere daccapo, non credo proprio che bastino 600 euro di editing. Su testi che partono decenti, che senso ha pagare 600 euro per pubblicare con editori discutibili? Se si tratta di acquistare servizi, qual è la differenza con la EAP?Eh, hai centrato il punto. Il fatto è che in Italia le agenzie serie saranno sì e no 3 o 4 e sono proprio quelle che dichiarano esplicitamente di non offrire servizi di riscrittura/editing, in alcun caso. Sono quelle che davvero lavorano esclusivamente con la grande Editoria.