Re: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati

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@Wanderer in realtà i soldi li chiedono per l’editing che non mi pare possa essere pagato meno da altre parti, anzi. Io non ho letto pareri positivi qui, ma li seguo da parecchio sui social, come alcuni dei suoi autori non famosi e basta un giretto su Instagram per vedere che parecchi sono contenti del lavoro dell’agenzia.
Come dite il punto è che è facile essere rappresentati da loro, perché guadagnano sugli autori a prescindere, quindi si può sottoscrivere un contratto di rappresentanza pure con un testo mediocre e difficile da piazzare a editori decenti e questo non è il massimo. Ma ci sono testi pubblicati da case rispettabili, basta girare i social appunto.
Ripeto, ne vale la pena? Leggo continuamente di autori che pagano agenzie “famose” a ripetizione per schede inutili, sborsando tanti soldi per ritrovarsi a mettere di nuovo mano da soli al proprio romanzo. A quel punto non è meglio pagare per lavorare con un editor al proprio testo e poi venire rappresentati avendo la certezza di una pubblicazione?
Io non avevo intenzione di sborsare un solo euro e non l’ho fatto, ma per chi ha deciso di spendere soldi non mi pare un’opzione peggiore delle altre mangia soldi degli autori.

Re: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati

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Wanderer ha scritto: A me sembra invece una delle peggiori sul mercato, dopo aver letto la testimonianza agghiacciante della pagina precedente. 
Finora, una testimonianza positiva non l'ho letta: nessuno che sia arrivato a pubblicare con un discreto (non dico buono) editore per loro tramite.

Le testimonianze convergono sul fatto di avere spillati tanti soldi per la vanità di essere "rappresentato/a", senza nemmeno sapere per chi e per cosa, e rischiando di avere proposti contratti con improponibili EAP, tipo la nota costola della Prospero Edizioni, o un altro editore scadente che ha scritto nel sito "cerchiamo agenti letterari", ovvero intermediari per trovare dei nuovi polli da spennare. 

Si tratta di un'agenzia che fa essa stessa contratti stile EAP: invece di remunerare gli autori con le royalties degli editori, sono gli autori a dover pagare agenti ed editori. Il ribaltamento totale delle dinamiche fisiologiche dell'editoria sana. Così come un editore a pagamento non ha spinta a promuovere l'opera, che motivo avrebbe un agente di guadagnare sulle royalties dell'opera, trovando un editore serio, dato che ha già guadagnato sull'autore?

Non si è mai vista un'agenzia di qualità che chieda soldi per essere rappresentati, non è uno scenario nemmeno immaginabile e rasenta il surreale. 
Buongiorno, per correttezza: il pagamento è relativo al lavoro di editing, correzione bozze e scheda di rappresentanza. Ovunque gli editor si fanno pagare. 
Dalla conversazione fatta prima di firmare sono state escluse in modo ferreo le eap. 
La cifra di 600 euro è ratealizzabile e copre 18 mesi. 
Di surreale non vedo nulla. Chi lavora va pagato. Magari tra 18 mesi ti saprò dire come è finita.

Re: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati

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Fabioloneilboia ha scritto: A quel punto non è meglio pagare per lavorare con un editor al proprio testo e poi venire rappresentati avendo la certezza di una pubblicazione?
A me l'unica certezza sembra la spesa. Per la pubblicazione con alcuni dei loro editori (tipo Rossini) non serve affatto l'agenzia, e questo tipo di editori pubblicano quasi tutti a prescindere, chiedendo spesso acquisto di copie (forse in questo caso non lo fanno perché si dividono i soldi dell'editing con l'agenzia). Ma diciamo vero che vale la pena spendere 600 euro per pubblicare con Rossini? E cos'è questa, se non EAP sotto mentite spoglie?

Poi le 600 euro saranno pure per l'editing, ma dato che questo editing viene propinato a tutti si tratta comunque di una spesa fissa. Leggo poi di fantomatiche quote di iscrizione all'agenzia, quindi comunque si paga per essere tra i loro autori.

Re: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati

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Wanderer ha scritto: A me l'unica certezza sembra la spesa. Per la pubblicazione con alcuni dei loro editori (tipo Rossini) non serve affatto l'agenzia, e questo tipo di editori pubblicano quasi tutti a prescindere, chiedendo spesso acquisto di copie (forse in questo caso non lo fanno perché si dividono i soldi dell'editing con l'agenzia). Ma diciamo vero che vale la pena spendere 600 euro per pubblicare con Rossini? E cos'è questa, se non EAP sotto mentite spoglie?

Poi le 600 euro saranno pure per l'editing, ma dato che questo editing viene propinato a tutti si tratta comunque di una spesa fissa. Leggo poi di fantomatiche quote di iscrizione all'agenzia, quindi comunque si paga per essere tra i loro autori.
Ripeto che nessuna eap, né evidente né nascosta, sarà accolta da me e l'ho scritto sul contratto. Tra gli autori rappresentati ci sono editori assolutamente seri. 

Re: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati

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alechescrivestorie ha scritto: Ripeto che nessuna eap, né evidente né nascosta, sarà accolta da me e l'ho scritto sul contratto. Tra gli autori rappresentati ci sono editori assolutamente seri. 
A me sembra che gli editori seri sono soltanto quelli con cui hanno pubblicato i loro autori di grido che, più che altro, sono dei testimonial dell'agenzia.

Gli autori esordienti o sconosciuti si devono accontentare di editori come Santelli/Rossini, e non mi si venga a dire che è un editore quotato.

Il fatto che tu hai dichiarato di non accettare EAP o simili non farà altro che ritardare e complicare la tua pubblicazione. Una volta che loro hanno già guadagnato, che garanzia hai di pubblicare e di farlo con un buon editore?

Persino le agenzie prestigiose, che hanno grandi reti di contatti, a volte non riescono affatto a garantire la pubblicazione, e tu credi che pagando la situazione possa cambiare in meglio?

Mi auguro davvero che potrai smentirmi.

Re: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati

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Io credo che il punto della questione sia un altro, ovvero può un autore sconosciuto pubblicare con una casa di qualità da solo o con una qualsivoglia agenzia attraverso un invio? La risposta non devo darla io, ma le mille testimonianze qui e in altri lidi. Santelli, Rossini, Bertoni, Les Flaneurs edizioni e similari non vanno bene? Allora meglio prendere un’altra strada.
Ma continuare a spendere centinaia di euro per ricevere picche e fantomatiche schede dalle tante agenzie presenti sul forum non mi pare un’idea migliore. La mia stessa compagna ha provato con Berretta Mazzotta, va bene il lavoro lo hanno fatto e i consigli sono utili, ma si torna sempre a lavorare da soli sul proprio testo e a non avere un editore. La realtà è questa.

Re: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati

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@alechescrivestorie  "[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Dalla conversazione fatta prima di firmare sono state escluse in modo ferreo le eap" lascia pensare che nel contratto tale clausola non compaia. Se così fosse - dato che in materia contrattuale se una condizione le parti la voglio allora la scrivono prima di firmare - io non avrei firmato. Ma forse non è così e la clausola l'hai fatta aggiungere. [/font]

Re: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati

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Fabioloneilboia ha scritto: Io credo che il punto della questione sia un altro, ovvero può un autore sconosciuto pubblicare con una casa di qualità da solo o con una qualsivoglia agenzia attraverso un invio? La risposta non devo darla io, ma le mille testimonianze qui e in altri lidi. Santelli, Rossini, Bertoni, Les Flaneurs edizioni e similari non vanno bene? Allora meglio prendere un’altra strada.
Ammesso che quegli editori vadano bene (per me, Santelli/Rossini no, Bertoni e Les Flaneurs nì), di fatto non c'è bisogno di un'agenzia per raggiungerli, in particolare i primi due. Inoltre, ci sono altre decine di editori che non saranno il top del top, ma sono più che decenti, e non c'è bisogno di nessuna agenzia.

L'agenzia dovrebbe entrare in gioco quando entrano in gioco editori che non accettano proposte in altra forma.
Fabioloneilboia ha scritto: Ma continuare a spendere centinaia di euro per ricevere picche e fantomatiche schede dalle tante agenzie presenti sul forum non mi pare un’idea migliore. 
Su questo sono d'accordo, ma nemmeno quest'altra è un'idea migliore. La cosa migliore e rimboccarsi le maniche e, se proprio si deve pubblicare con un editore senza infamia né lode, almeno farlo senza pagare.

Re: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati

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@Wanderer io sono d’accordo con te, ma immagino che prima di rivolgersi a un’agenzia si sia provato ad inviare il testo da soli agli editori desiderati, altrimenti veramente non trovo ragione per scegliere un agente.
Quello che dico è che andato a vuoto il tentativo personale, parimenti la strada dei concorsi che prevedono una pubblicazione, scartato il self, perché ognuno ha le proprie ragioni, io preferirei pubblicare in 18 mesi con Brassotti, piuttosto di restare un eterno sognatore.
A me quelle case editrici non piacevano molto, ma non perché non sono rispettabili, piuttosto perché ne preferivo altre per il genere del mio romanzo. Io ho in primo luogo inviato solo alle big, perché non si sa mai, ma so benissimo che nessuna avrà letto il manoscritto. Capita l’antifona ho tentato di raggiungere qualche premio letterario e a contattare le agenzie, per i premi qualcosa ho portato a casa, come proposte da agenti che ho rifiutato, tra cui Brassotti. Quest’ultima mi aveva fatto presente che avrebbe proposto il mio lavoro anche a qualche grossa casa editrice, ma io li ho seguiti e non vedo autori sconosciuti che ci siano arrivati davvero, perciò non ho firmato. Ma è una decisione mia.
A quel punto ho contattato 3 case editrici che ho scelto con attenzione, anche forte dei risultati ottenuti in concorsi seri, e una ha accettato la proposta, altrimenti avrei pubblicato anche quel lavoro su Amazon, visto i numeri che faccio lì.
Io penso che serve un minimo di buon senso e una strada la si trova. Però non mi piace nemmeno demonizzare chi lavora nel mondo editoriale, la situazione in Italia è questa, c’è poco da fare. E non aggiungo neanche che spesso pure pubblicare con Mondadori non serve a nulla.

Re: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati

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@Fabioloneilboia

Il punto è questo: se a tutti i costi si vuole pubblicare, i modi ci sono, a prescindere. Scartando il Self e le EAP tradizionali, ci sono ad esempio le CE che usano il sistema della prevendita. Non è il massimo, ma meglio di niente, ed è gratis. Se si ambisce a qualcosa in più, allora può avere senso rivolgersi a un'agenzia, ma che sia un'agenzia qualificata che collabora solo con editori prestigiosi e irraggiungibili. Non si è mai vista un'agenzia di spessore che collabori allo stesso tempo con editori di serie A e di serie dilettanti. Se Brassotti fa pubblicare in 18 mesi con Rossini, o con Calibano, mi dici che senso ha? Tanto vale inviare direttamente a Rossini o Calibano, e in due mesi al 95% si raggiunge l'obiettivo senza sborsare nulla. Altri due marchi con cui collaborano, tal "Poetica" (sempre del gruppo Santelli) e S4M Edizioni, addirittura nei rispettivi siti si presentano chiaramente come due stampatori su commissione, quindi pubblicano TUTTI. Pathos Edizioni da la stessa impressione. Un altro marchio, tal Helicon Edizioni, non ha nemmeno un sito web. Siamo seri... Il vero motivo di chi si rivolge a Brassotti è un altro: l'autore viene sedotto dal vedere titoli di Newton & Compton o Piemme, senza capire che a quegli editori non ci arriverà mai, in quanto sono riservati soltanto a noti personaggi, come Max Cavallari, che sono testimonial dell'agenzia (e che sicuramente non pagano nulla). Lo stesso vale per La Corte, dato che gli autori pubblicati sono soltanto noti personaggi: Marina Rei e Stefano D'Orazio.  Quindi, l'esordiente paga Brassotti con il miraggio di N&C o di Piemme, o magari La Corte, e poi si ritrova ad essere pubblicato in 18 mesi da Rossini, Calibano, Poetica, S4M Edizioni, Helicon e Pathos Edizioni. Con tutto il rispetto, a me sembra un po' una presa per i fondelli. Mi sembra la stessa dinamica di chi spende 500 euro in gratta e vinci guidato dall'illusione di vincere un milione di euro, e poi nella migliore delle ipotesi vince cento euro. Se ci fosse un'agenzia che con 500 euro di editing desse la certezza di approdare a un editore di prima qualità, sarebbe una scelta persino ragionevole. Ma qui non c'è la benché minima certezza, anzi c'è la quasi assoluta certezza del contrario. Poi per carità, tutto può succedere, pure di vincere un milione di euro al gratta e vinci... ma questo non significa che non sia un gioco a perdere. 

Re: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati

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#Wanderer
Sono d"accordo con te, infatti rinuncio. Poi questa cosa di mandare direttamente il contratto, senza previa telefonata o email, è molto impersonale e routinaria.
Ho inviato il testo a un' altra agenzia (però scelta male, perché non trattano gialli, anche se gli ho anticipato che si trattava di quello, ma per quattro soldi accetterebbero di valutare anche la lista della spesa) che me l'ha stroncato.
È assurdo quanto siano agli antipodi le due valutazioni.
Anche ammettendo che Brassotti ci marci, non è possibile che i pregi di una siano i difetti dell'altra. Mi domando, ha senso chiedere una valutazione a pagamento se poi la stessa differisce completamente da quella che potrebbe fare un'altra agenzia? Vuol dire che se ne contatto dieci ricevo dieci valutazioni totalmente diverse una dall'altra? Questa me la chiamate professionalità? Qui siamo al de gustibus.
Io comunque ho la prova del 9, il romanzo me lo sono autopubblicato su Amazon e sta andando discretamente, considerando che non faccio promozione e ho fatto tutto da solo, dalla copertina all'impaginazione.
La mia idea è che non ho scritto un capolavoro ma nemmeno il disastro di cui parla la seconda agenzia. Ergo, potevo risparmiare tempo e soldi.

Re: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati

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@Wanderer io sono d’accordo che c’è la quasi certezza di non pubblicare con un grande editore,  ma mi pare la stessa situazione contattando chiunque altro. Se ricordo bene fra qui e WD solo un paio hanno pubblicato con una big passando per un’agenzia. Due su centinaia/migliaia di autori. Il resto hanno solo speso e non pubblicato o pubblicato con editori similari a quelli che citavi. Le possibilità di pubblicare con le altre che elencavi, NC, Piemme, ecc., non è che sono basse, sono ridicole, che si passi per Brassotti o chiunque altro, questo è quello che molti non comprendono appieno. 
Tra l’altro molti non riescono a pubblicare neanche con le piccole non a pagamento, perché i testi sono impresentabili, quindi o rinunciano o pagano qualcuno per correggerli e, tutto sommato, Brassotti è economica da questo punto di vista. 
Per chi può fare tutto da solo, ripeto, è meglio non contattarle proprio le agenzie. Questa o qualunque altra.

Re: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati

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Fabioloneilboia ha scritto: Tra l’altro molti non riescono a pubblicare neanche con le piccole non a pagamento, perché i testi sono impresentabili, quindi o rinunciano o pagano qualcuno per correggerli e, tutto sommato, Brassotti è economica da questo punto di vista. 
Per chi può fare tutto da solo, ripeto, è meglio non contattarle proprio le agenzie. Questa o qualunque altra.
Dai, non esageriamo. Pubblicare con un piccolo editore free è alla portata di quasi tutti. Ci sono editori in crowdfunding che pubblicano TUTTI. Se poi i testi sono impresentabili, o da riscrivere daccapo, non credo proprio che bastino 600 euro di editing. Su testi che partono decenti, che senso ha pagare 600 euro per pubblicare con editori discutibili? Se si tratta di acquistare servizi, qual è la differenza con la EAP?

Re: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati

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@Wanderer Secondo me, hai voglia a cercare di far aprire gli occhi a un esordiente che smania per vedere il suo nome sulla copertina di un libro: quello resta comunque l'obiettivo da raggiungere e, finché sborsare quattrini verrà visto non come ciò che realmente è, cioè l'inutile foraggiamento di una filiera che non ha altro obiettivo che incassare, ma come un mezzo per raggiungere lo scopo prefissato, il mercato delle vacche continuerà a prosperare. So di essere OT, ma repetita juvant. 
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati

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@Wanderer mi è bastato partecipare a Ioscrittore per capire che più della metà dei testi proposti è semplicemente impresentabile. Ora se basti un editing leggero non lo so, ma pure con una semplice correzione degli errori grammaticali l’upgrade è grosso.
Per il resto non posso che quotare @Cheguevara gli autori vogliono essere pubblicati da una casa editrice per vantarsi, dei soldi da spendere non gliene frega nulla, Brassotti fa ottenere questo risultato, io non critico nessuno, dico solo che è tutto in linea con la realtà e le richieste del mercato.

Re: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati

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EVITARE ASSOLUTAMENTE LA BRASSOTTI AGENCY.  
Il mio consiglio più spassionato, che in fondo è quello di tutti, è di lasciar perdere questa "agenzia letteraria" a pagamento. 
Anzitutto c'è da dire che un'agenzia che chiede dei soldi ancor prima di iniziare a collaborare con voi, NON è un'agenzia seria. C'è poca differenza tra una casa editrice che ti chiede il pagamento per la pubblicazione del manoscritto e un'agenzia che ti chiede il pagamento dell'editing e per la rappresentanza. E non sto parlando del pagamento della valutazione del manoscritto, che oramai è diventato di uso comune per quasi tutte le agenzie, e per quanto possa avere le sue criticità, allo stesso tempo può essere giustificato dall'elevata mole di materiale che viene inviata quotidianamente. Qui si sta parlando di un'agenzia letteraria a pagamento, per giunta poco seria.  La brassotti è un'agenzia "letteraria" a pagamento. Come potete notare dalla loro pagina, gli autori che rappresentano sono personaggi famosi (non letterati), che sono riusciti a rappresentare grazie ai contatti che hanno. Sappiate che loro puntano solo su quelli. Tutti gli altri autori esordienti, invece, li usano per mandare avanti la baracca. Sfruttano il ricavato degli esordienti solo per quello, senza nessun interesse nel rappresentarli. Il massimo che fanno è presentarli in una micro casa editrice a cui gli autori possono tranquillamente arrivare da soli. 
Non fatevi ingannare dalle recensioni Facebook, ci vuole ben poco a fare richiesta di recensioni. Affidatevi piuttosto alle centinaia di recensioni che trovate in questo blog, parlano da sole. 
è ovvio che si tratta solo di schernimento e derisione, anche perché una volta che avrete firmato il contratto con loro, e anche prima, sarete solo un numero come tanti che non servirete a nulla, se non per il profitto dei soldi dell'editing e della rappresentanza annua. Quindi aspettatevi tutto questo: assenza, niente risposte, sciatteria, sgarbatezza, scarsa qualità di servizio di valutazione ed editing, niente mantenimento di promesse e soprattutto rinvii continui degli appuntamenti telefonici (la scusante sarà la seguente: l'egregia "dottoressa" (fa già ridere così) è impegnata con il signor Mondadori, la signora Einaudi eccetera eccetera. Insomma, un po' come dire: "tu sei scemo/a, e ti posso prendere per il culo come voglio." Un insulto all'intelligenza di noi autori.  
Date più valore a voi stessi e alla vostra opera ed evitate di dare da mangiare a questi pescecani del mondo dell'editoria che si approfitta dei sogni, speranze e fatiche degli autori esordienti. 
Vi invito a investite i vostri soldi e il vostro tempo in qualcos'altro, non contribuite ad alimentare questo sistema marcio.   
Ciao a tutti. 

Re: [Agenzia] Brassotti Agency & Associati

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Wanderer ha scritto: Dai, non esageriamo. Pubblicare con un piccolo editore free è alla portata di quasi tutti. Ci sono editori in crowdfunding che pubblicano TUTTI. Se poi i testi sono impresentabili, o da riscrivere daccapo, non credo proprio che bastino 600 euro di editing. Su testi che partono decenti, che senso ha pagare 600 euro per pubblicare con editori discutibili? Se si tratta di acquistare servizi, qual è la differenza con la EAP?
Eh, hai centrato il punto. Il fatto è che in Italia le agenzie serie saranno sì e no 3 o 4 e sono proprio quelle che dichiarano esplicitamente di non offrire servizi di riscrittura/editing, in alcun caso. Sono quelle che davvero lavorano esclusivamente con la grande Editoria.
Io, che credo molto nel mio ultimo lavoro, ho preferito investire in un buon editing con un professionista degno di tale nome (tra l'altro un nome qui noto) per poi presentarmi con tutte le carte in regola a una di queste.
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