Staff Trentin Agency ha scritto: @Cumulonembo nessuno si riferiva a lei quando si parlava di toni offensivi. Siamo intervenuti nel racconto della sua esperienza per correggere un'informazione che lei aveva riportato in modo sbagliato, ovvero che durante la fase di lavoro del nostro staff sul suo libro era previsto che lei restasse in contatto con l'editor. Le modalità di collaborazione erano state spiegate a voce e riportate nel contratto che lei ha firmato e non c'era scritto ciò che lei ha detto. Poi lei ora parla anche dell'incipit, ma di quello ne abbiamo parlato al telefono e le sono state spiegate le ragioni di tali scelte e dei nostri consigli. Lei li ha accettati.Probabilmente mi sono espressa in modo poco chiaro, ma ricordo il contratto firmato (l'ho riletto anche pochi istanti fa) e, in uno dei vari punti, recita che avrei potuto lavorare in sinergia con l'editor, se necessario o richiesto.
@Cheguevara ennesima sua opinione personale generica, che non riguarda noi. Non ci affidiamo a editor esterni, non paghiamo poco il nostro staff e sono io, Rossano Trentin, a supervisionare ogni lavoro. Come agente devo essere soddisfatto al 100% di un libro che propongo. Io stesso ho detto all'autrice che quell'incipit non andava bene e sono fermamente convinto delle mie opinioni, perché in questo mondo ogni opinione è soggettiva, che si tratti del giudizio di un agente, di un editor, di una casa editrice, dei giurati di un concorso letterario o di un lettore, che sancisce poi il successo o l'insuccesso di un romanzo. Lei poi suggerisce all'autrice di dare fiducia all'editor che aveva scelto lei (sulla base di cosa visto che si suppone che lei il libro non lo abbia letto?) ma le faccio presente che l'autrice ha scelto noi dopo l'altro editor. È stata lei a inviarci il manoscritto e a decidere di affidarsi a noi.
@ElleryQ riguardo le risposte delle case editrici, piacerebbe anche a noi, ma un editore non è tenuto a farlo. L'editore è tenuto a dire se è interessato o meno a fare un'offerta su un libro. Questo succede per gli autori esordienti, per autori italiani già pubblicati – noi ne rappresentiamo parecchi con editori importanti – e anche per i libri stranieri che rappresentiamo in Italia, già editi negli Stati Uniti e magari con un successo di critica e pubblico. Anche in quel caso, se non piace, è un no. Quindi non possiamo promettere una cosa che non dipende da noi e non ci viene data.
In merito all'incipit, ricordo la nostra telefonata e, come spero ricordi anche lei, ho eliminato le correzioni da voi apportate riportandolo esattamente com'era.
Riguardo l'editor da me contattato, vorrei precisare che è un editor e non un editore o un agente letterario e mai avrebbe potuto introdurmi nel mondo editoriale. Per questo, per entrare nel mondo editoriale, mi ero rivolta a voi.