Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

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Francesco Curcio ha scritto: Qui bisogna capire cosa intendi per "cosa seria". 

Se vuol dire diventare seriamente uno scrittore allora sono d'accordo, il Self non è la strada giusta, al limite può essere un trampolino di lancio ma i casi reali sono veramente pochi.
Intendo dire che non soltanto si deve scrivere un'opera più che valida, ma la si deve editare, pubblicare e promuovere con le competenze di un editore. Se la mia opera - per fare un esempio - è un romanzo di fantascienza che rientra nel target ideale della Fanucci, allora io devo realizzare un prodotto concorrenziale sul mercato che non abbia nulla da invidiare a quelli della Fanucci. Mi sembra del tutto evidente che è una cosa difficilissima. Anche se realizzassi un prodotto qualitativamente ottimo, non avrei comunque il valore aggiunto di un marchio editoriale, che per il lettore è una garanzia. Peraltro, nella maggior parte dei casi, io pubblicherò quel romanzo in Self proprio perché la Fanucci o un altro editore l'hanno scartato. 

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

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Wanderer ha scritto: Peraltro, nella maggior parte dei casi, io pubblicherò quel romanzo in Self proprio perché la Fanucci o un altro editore l'hanno scartato. 
Può accadere, certo, però non è sempre detto: ho seguito autori che per scelta hanno virato al Self e non perché scartati. Il self-publishing ti permette di avere maggiori introiti e maggior controllo su tutto quanto, che è un pro da non sottovalutare.
Beninteso, questo pro vale solo se, come dicevi:
Wanderer ha scritto: Intendo dire che non soltanto si deve scrivere un'opera più che valida, ma la si deve editare, pubblicare e promuovere con le competenze di un editore.
Anzi, con la competenza, se non pari, maggiore di quella di un micro editore!
Domenico Russo - Editor
Gruppo Dedalo - Servizi editoriali

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Niko ha scritto: Può accadere, certo, però non è sempre detto: ho seguito autori che per scelta hanno virato al Self e non perché scartati. Il self-publishing ti permette di avere maggiori introiti e maggior controllo su tutto quanto, che è un pro da non sottovalutare.
Secondo me dipende anche dalla tipologia di opera. Mi spiego. Se pubblico in Self un'opera la cui destinazione ideale sarebbe quella dell'editore X o Y, è una cosa. Se pubblico in Self un'opera che difficilmente potrebbe pubblicare l'editore X o Y (o Z) è un'altra. Nel primo caso, il Self potrebbe essere penalizzante rispetto a un editore, nel secondo invece può essere una marcia in più. 

Ci sono indubbiamente alcune tipologie di opere per le quali il Self è adatto. Ad esempio, i manuali pratici su come fare Self-publishing  :asd:

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

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Carlo73 ha scritto: Mediamente quanto costa?
È pressoché impossibile risponderti, viste le innumerevoli variabili che concorrono per rispondere alla tua domanda.
In questa discussione: viewtopic.php?f=46&t=1589
si parla (si vorrebbe parlare) del costo dei professionisti del panorama editoriale, professionisti ai quali ci si deve rivolgere se si vuole pubblicare in maniera professionale.

Se si vuole pubblicare in self, invece, in maniera del tutto amatoriale o solo per togliersi lo sfizio di farlo, invece, i costi sono minimi, e il prodotto finale rispecchierà l’amatorialità dell’intento. :) 
Beatrice Spada, Graphic & Visual Designer
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Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

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Si, immagino. Ho dato un'occhiata veloce alle proposte self di Amazon e Il mio libro, e si pubblica in e-book e in cartaceo. Quest'ultima modalità se ho capito bene, a volte comprende l'invio delle copie cartacee a casa, altre l'invio delle sole copie che vengono vendute ai clienti, infatti, si specifica che l'autore può acquistare alcune copie del suo libro per venderle in altri modi. Comunque è chiaro che il self prenderà sempre più forza, è un mercato fertile, e di conseguenza sempre più considerazione da parte degli addetti ai lavori, che si dovranno rassegnare a perdere il monopolio delle pubblicazioni.

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

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@Carlo73 tieni presente che il costo della piattaforma è solo uno dei costi della pubblicazione in self. Come dicevo, se si vuole pubblicare in maniera amatoriale, allora è sufficiente sostenere il costo della piattaforma, che equivale alla messa in commercio dell’opera e alla distribuzione.
Se si vuole, però, avere un prodotto professionale e competitivo sul mercato, è necessario rivolgersi a professionisti del settore per sistemare il testo prima (editing, correzione di bozze), e dargli una “forma fisica” poi (impaginazione, copertina).
Per questo le variabili sono così tante, rispetto ai costi. A seconda dell’intento, dei professionisti eventualmente contattati e dei servizi richiesti, della piattaforma cui ci si rivolge per la produzione e messa in commercio, e dell’eventuale pubblicità successiva (realizzata da professionisti o meno) i costi vanno dalle poche decine di euro fino alle migliaia.
Se l’intento è avere un prodotto ottimo, vendibile e concorrenziale, i costi da sostenere sono di un certo tipo, e va sviluppata una strategia di marketing per riuscire a rientrare dell’investimento con le vendite, e magari guadagnare pure qualcosa. C’è chi lo fa e che ci riesce, ma bisogna essere convinti della strada scelta. Fare self fatto bene non è un ripiego, ma una scelta ponderata e ben strutturata.
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Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

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Condivido ciò che scrivi, e sempre spulciando su qualche piattaforma, ho visto che tali servizi essenziali li offrono anche in self. La mia domanda un po' provocatoria e in piena domenica mattina O_o , però è...un ottimo romanzo, quindi non solo scritto bene ma anche interessante, pubblicato in modo molto amatoriale, non ha proprio nessuna possibilità sul mercato? Un servizio di editing oggi lo possono fare in molti, professionisti e non, e per quanto riguarda la correzione di bozze, volendo anche da soli con più letture distanziate e avvalendosi di programmi vari di correzione. A volte l'importante è proporsi in qualsiasi modo si possa fare, se le case editrici sono lente o ingolfate di lavoro, il self diventa un bell'aiuto. Certo, una volta che lo scegli, bisogna metterci il massimo dell'impegno per fare un buon lavoro.

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

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Carlo73 ha scritto: un ottimo romanzo, quindi non solo scritto bene ma anche interessante, pubblicato in modo molto amatoriale, non ha proprio nessuna possibilità sul mercato?


Ti rispondo con una domanda: perché io lettore dovrei acquistare un libro amatoriale, o quantomeno che ne ha l’aspetto? Chi mi dice che quel libro è davvero scritto bene ed è anche interessante, se niente del suo aspetto e della sua presentazione me lo può suggerire? Perché dovrei anche solo cliccare sull’icona del libro amatoriale, quando nella stessa pagina vetrina vedo libri che appaiono molto più curati rispetto a quello lì, in linea con quelli che sono abituato a vedere (quindi professionali)?
La risposta più comune è: niente. Se un libro appare come amatoriale, può essere anche il miglior libro della terra, ma non verrà né comprato, né tantomeno sfogliato o cliccato, perché non viene comunicato al pubblico nella maniera corretta. Il pubblico, ossia i lettori compratori, non acquistano per fede o per simpatia o simili. Acquistano se il libro, in tutto il suo complesso, convince e piace, se attira il target cui è destinato. E il pubblico vuole e chiede un minimo di garanzia che passa anche attraverso la cura del testo.
L’unico modo per cui un prodotto amatoriale possa avere successo sul mercato è che abbia a sostegno una campagna di comunicazione di un certo tipo... professionale. In ogni caso, un minimo di professionalità occorre per avere qualche possibilità. :) 
Beatrice Spada, Graphic & Visual Designer
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Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

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Sto valutando la possibilità di autopubblicare (in ebook) il mio nuovo romanzo. Ho alle spalle quattro libri pubblicati con tre editori e l'esperienza è stata del tutto deludente. In un solo caso è stato fatto un vero editing e una efficace correzione di bozze, negli altri ho dovuto fare da solo la correzione delle bozze e l'editing è stata una barzelletta. Difficoltà ad avere rendiconti delle vendite, peggio ancora a vedersi pagare i diritti per le copie vendute. La sensazione è che gli editori (almeno quelli piccoli, non avendo io mai pubblicato romanzi né con Einaudi né con Mondadori o altri grandi editori) contino esclusivamente sulle copie acquistate dall'autore (per le presentazioni che si organizza da solo o per regalarle ad amici e parenti) e sulla promozione fatta dall'autore medesimo. Mi sta davvero venendo la tentazione di provare con il self-publishing.

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

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Miss Ribston ha scritto: Ti rispondo con una domanda: perché io lettore dovrei acquistare un libro amatoriale, o quantomeno che ne ha l’aspetto? Chi mi dice che quel libro è davvero scritto bene ed è anche interessante, se niente del suo aspetto e della sua presentazione me lo può suggerire? Perché dovrei anche solo cliccare sull’icona del libro amatoriale, quando nella stessa pagina vetrina vedo libri che appaiono molto più curati rispetto a quello lì, in linea con quelli che sono abituato a vedere (quindi professionali)?
La risposta più comune è: niente. Se un libro appare come amatoriale, può essere anche il miglior libro della terra, ma non verrà né comprato, né tantomeno sfogliato o cliccato, perché non viene comunicato al pubblico nella maniera corretta. Il pubblico, ossia i lettori compratori, non acquistano per fede o per simpatia o simili. Acquistano se il libro, in tutto il suo complesso, convince e piace, se attira il target cui è destinato. E il pubblico vuole e chiede un minimo di garanzia che passa anche attraverso la cura del testo.
L’unico modo per cui un prodotto amatoriale possa avere successo sul mercato è che abbia a sostegno una campagna di comunicazione di un certo tipo... professionale. In ogni caso, un minimo di professionalità occorre per avere qualche possibilità. :) 
Ti potrei rispondere...perché so che l'abito non fa il monaco e che nelle librerie ci sono scaffali stracolmi di falsi monaci :) 
Dal punto di vista del mercato non posso che condividere il tuo ragionamento, però alla fine, forse, un buon lavoro viene sempre premiato. Poi dipende da cosa cerchiamo. Io, senza scartare a priori ogni possibilità,  sono però il classico esordiente che si accontenta di pubblicare in qualche modo e della soddisfazione di regalare il prodotto a qualche amico.

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

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Non escludo la presenza di buoni libri pubblicati in self e mi risulta che alcune case editrici abbiano "ripescato" lì testi da riproporre.  Ma  per il "normale" lettore - salvo cerchi  un titolo/autore sentito almeno nominare-  è faticosissimo distinguere un  lavoro meritevole in quel mare magnum in cui galleggia tanta robaccia.
Replico quindi il  mio  consiglio/mantra. Fatevi valutare!  Almeno una volta: da un professionista serio, al netto  di "secondi fini" (editing, rappresentanza ecc.). Insistete, a scanso di equivoci, sulla richiesta di una scheda dettagliata e severa.
La tesi spesso ripetuta dagli autori che si avviano baldanzosi al self  riguarda la superficialità e pochezza di mezzi dei piccoli editori.  Se in pratica  occorre fare tutto da soli, perché accontentarsi delle loro misere e spesso chimeriche percentuali? A margine, non so quanti autori abbiano ricavato cifre rispettabili dal self.
So invece, avendo valutato negli anni  diversi  manoscritti, che anche  un editore free  "minimo" (quello che fa conto sulle copie comprate dai parenti e amici dell'autore) riceve un buon numero di proposte e può scartare parecchie schifezze.  Il self dovrebbe essere dunque una scelta ponderata, non l'approdo di lavori rifiutati e mai sottoposti a un giudizio competente.
" ...con mano ferma ma lenta sollevò la celata. L'elmo era vuoto." (Calvino)
Pagina autrice fb: virginialess/21 Blog "Noi nonne": https.//virginialess.wordpress.com

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Per la cronaca...ho fatto un'altro giretto su ilmiolibro che alla fine mi è sembrata una buona  scelta  per il self publishing, senonché nella simulazione del preventivo di spesa e per ricevere i servizi editoriali principali e una copia omaggio del mio manoscritto, ho scoperto che ci vorrebbero quasi ottocento euro...troppo. A questo punto meglio tentare la CE, solo che a trovarla una professionale e onesta. 

In proposito...qualche dritta per un genere di manoscritto oscillante fra il filosofico, grottesco, surreale, comico, ma anche pesante come una paiola di letame appesa ai...chiaro? :hm:

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

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Carlo73 ha scritto: In proposito...qualche dritta per un genere di manoscritto oscillante fra il filosofico, grottesco, surreale, comico, ma anche pesante come una paiola di letame appesa ai...chiaro? :hm:
Sì, però, se lo presenti così fai passare la voglia...  :lol: Di CE free ce ne sono, ma devi mettere in conto che la maggior parte avrà problemi: editing superficiale, scarsa promozione, ecc. Per trovarne magari ne trovi, ma bisognerebbe guardare cosa fanno per i libri già pubblicati.
Puoi autopubblicare il libro anche del tutto gratis (su amazon, ad esempio) ma se sei un autore sconosciuto ti ci vorrà tempo per promuoverlo e trovare dei lettori (lo stesso comunque vale per una piccola CE)
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

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Silverwillow ha scritto: Sì, però, se lo presenti così fai passare la voglia...  :lol: Di CE free ce ne sono, ma devi mettere in conto che la maggior parte avrà problemi: editing superficiale, scarsa promozione, ecc. Per trovarne magari ne trovi, ma bisognerebbe guardare cosa fanno per i libri già pubblicati.
Puoi autopubblicare il libro anche del tutto gratis (su amazon, ad esempio) ma se sei un autore sconosciuto ti ci vorrà tempo per promuoverlo e trovare dei lettori (lo stesso comunque vale per una piccola CE)
Purtroppo sono le sue effettive caratteristiche :D Ma su Amazon anche la versione cartacea, essendo on demand, è gratis?

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

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Carlo73 ha scritto: Ma su Amazon anche la versione cartacea, essendo on demand, è gratis?
Che sappia io sì (stampano solo quando la copia viene effettivamente ordinata), si trattengono le spese di stampa e ti danno una percentuale. Però in questo campo forse qualcuno ne sa più di me (ma credo sia spiegato anche sul sito di amazon kdp)
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
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Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

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Carlo73 ha scritto: ...ho fatto un'altro giretto su ilmiolibro [...] ho scoperto che ci vorrebbero quasi ottocento euro...troppo. A questo punto meglio tentare la CE, solo che a trovarla una professionale e onesta. 
In proposito...qualche dritta per un genere di manoscritto oscillante fra il filosofico, grottesco, surreale, comico, ma anche pesante come una paiola di letame appesa ai...chiaro?
Davvero troppo! Nella mia unica esperienza di self, per un epub  ho speso 53€ con una piattaforma assai nota (!).
In verità avevo tutto  pronto: si trattava  infatti  di un libro già   pubblicato in cartaceo da un editore che, pur possedendo diritti per il digitale, non si decideva a esercitarli. Non avevo voglia di polemizzare, così mi sono organizzata per mio conto, previo  consenso e mantenendo il suo logo in copertina.
Non so con precisione quanto vengano a costare il cartaceo print-on-demand  e gli altri servizi, ma si tratta di cifre senz'altro più modeste.
Se poi vuoi ricorrere a un editore a doppio binario, ne esiste a Roma uno "storico" - pure abbastanza  accurato, presente nei saloni  del libro  e persino distribuito da Messaggerie - che (tra cartaceo e digitale) chiede più o meno la cifra che indichi. 
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Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

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sefora ha scritto: Davvero troppo!
No, ottocento euro circa sono una cifra accettabile, se l’autore di auto edizione ha bisogno anche dei servizi sul testo e di progettazione grafica. Anzi, è pure poco, nel totale, se c’è bisogno di tutti i servizi – editing, correzione bozze, impaginazione, copertina –.
Nel tuo caso, hai speso poco perché non hai avuto bisogno dei servizi editoriali a lato delle spese di pubblicazione, in quanto da ciò che affermi avevi il testo già pronto, magari anche impaginato e con copertina realizzata, il tutto preparato da un editore.
L’autore self, invece, ha due possibilità: o non si avvale di servizi (o ne richiede di poco professionali) per cui i costi effettivi per giungere alla pubblicazione sono irrisori, se non nulli; oppure richiede servizi professionali, e pagando i professionisti la spesa può andare anche ben oltre gli ottocento euro, in quanto i servizi – professionali, erogati da professionisti qualificati – hanno un costo di un certo tipo.
Si tratta, per l’autore self, di scegliere se vuole investire nella propria opera (facendosi un programma di marketing di un certo tipo, analizzando spese e previsioni di vendita per poter rientrare dell’investimento fatto), oppure se non investire o investire poco. Tutto dipende dai conti che la persona si fa: se sa di poter rientrare delle spese con i guadagni dalle vendite o meno, tenendo da conto che un prodotto professionale ha più possibilità di essere venduto, ma anche che ciò non basta per impostare una strategia di marketing vincente.
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@Miss Ribston  Ho pubblicato quattro romanzi con piccole CE (assolutamente NO EAP) e, salvo che in un singolo caso, l'editore non ha quasi per nulla curato la pubblicizzazione, la distribuzione, e anche l'editing poco professionale o mancante e una disattenta correzione di bozze (che ho in pratica dovuto rifare da solo). Rendiconti delle vendite richiesti numerose volte, richiesti, sollecitati e alla fine avuti (nei casi in cui li ho avuti) in forma aggregata, e pagamenti dei diritti sulle copie vendute ritardati e in più casi mai pervenuti. Insomma, un disastro. Per questo sto prendendo in considerazione il self, per pubblicare almeno in ebook il prossimo romanzo.

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Nedo ha scritto: @Miss Ribston  Ho pubblicato quattro romanzi con piccole CE (assolutamente NO EAP) e, salvo che in un singolo caso, l'editore non ha quasi per nulla curato la pubblicizzazione, la distribuzione, e anche l'editing poco professionale o mancante e una disattenta correzione di bozze (che ho in pratica dovuto rifare da solo). Rendiconti delle vendite richiesti numerose volte, richiesti, sollecitati e alla fine avuti (nei casi in cui li ho avuti) in forma aggregata, e pagamenti dei diritti sulle copie vendute ritardati e in più casi mai pervenuti. Insomma, un disastro. Per questo sto prendendo in considerazione il self, per pubblicare almeno in ebook il prossimo romanzo.
Sul WD avevo aperto una discussione, in verità non molto frequentata, sulle CE che non pagano le royalties. Visto che si tratta, in genere, di pochi soldi, è difficile che un autore si imbarchi in una costosa causa, che rischierebbe di aggiungere al danno la beffa di costi giudiziari elevati: d'altronde non è un mistero che la giustizia, in questo Paese, sia cosa da ricchi. Proprio per questo motivo credo che sarebbe importante stilare un elenco delle CE inadempienti, sulla base di segnalazioni degli autori turlupinati, che siano, ovviamente, veritiere e supportabili da prove. Significherebbe contribuire ad alleggerire il mercato eliminando i marpioni dell'editoria, che non sono pochi.
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

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Cheguevara ha scritto: sarebbe importante stilare un elenco delle CE inadempienti, sulla base di segnalazioni degli autori turlupinati, che siano, ovviamente, veritiere e supportabili da prove. Significherebbe contribuire ad alleggerire il mercato eliminando i marpioni dell'editoria, che non sono pochi
Il problema è che, pur essendo vere le testimonianze, rischiamo che il forum diventi un'arena, se dovessero accorrere gli editori (o chi per loro) a difendersi. Inoltre rischierebbero una denuncia gli utenti e noi di riflesso, con una lista pubblica di "marpioni", "cattivi pagatori", o come li si voglia chiamare.
È preferibile escludere direttamente tali editori dal forum e rendere esplicito che se non ci sono ci sarà un valido motivo. 
Meglio una lista di CE virtuose tra cui scegliere.
Un elenco di CE "certificate" da CdM, crediamo possa essere comunque un valido servizio reso all'utenza. 

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

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Mah, non sono interessata al self e comunque non spenderei quella cifra.  Proverò per curiosità a chiedere un preventivo con tutti i servizi a una piattaforma. Qui  (https://www.storiacontinua.com/case-edi ... ublishing/ )  ne trovo cinque, definite economiche. Quale scelgo?
Kindle Direct Publishing – StreetLib SelfPublish – Youcanprint – Ilmiolibro.it – Lulu – ovvero a quelle che a fronte di una spesa iniziale minima, a volte pari a zero ha scritto:
" ...con mano ferma ma lenta sollevò la celata. L'elmo era vuoto." (Calvino)
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