Questo è uno dei punti deboli dei contratti. L'autore, in genere, si fida dell'editore.
Quando non ti fidi, puoi chiedere una rendicontazione dettagliata. Anche perché questo, seppur non venga scritto nel contratto, è un obbligo di legge per l'editore.
Ora, che l'autore sappia che una copia è uscita nella libreria A, un'altra nella B, dieci con un grossista e così via, interessa relativamente. Nel senso che se vende centinaia di copie diventa un lavoro troppo lungo e oneroso (non impossibile!) per l'editore e spesso inutile per l'autore che prende atto, firma e incassa senza guardare tutti i dettagli.
Chiedo conferma di questo modus operandi a chi recepisce guadagni da medi-grandi editori.
PS: e parliamo di editori che pagano!
Ogni editore ha il suo modo di registrare e di comunicare. Per legge serve una rendicontazione ogni sei mesi ma, se non specificato, basta anche ogni anno.
I dati di vendita cartacea arrivano mensilmente (nel mio caso) ma con una differita di circa 6 mesi a seconda del canale di vendita. Nonostante ciò, a volte, riesco a tracciare qualche vendita mensile.
Per cui, un autore, a meno che non venga a saperlo direttamente da una libreria dove c'è stata la vendita, non saprà mai l'esatto volume di vendita in un dato mese. Anche perché si vende sul sito, tramite grossisti, altri distributori, fiere, ecc. Tutti questi dati arrivano al distributore che li rendiconta a sua volta all'editore.
Diciamo che qui pure lo stesso l'editore potrebbe avere dei dubbi, no?
Stessa cosa vale per il digitale.
Ma è molto più facile per l'editore tenere traccia perché arrivano i dati esatti ogni fine mese del venduto del mese precedente. Quindi per dare un esempio pratico, a fine settembre avrò i risultati del mese di agosto.
Io rendiconto ogni anno fino al mese precedente a partire dalla data di pubblicazione. Altrimenti arriverei troppo tardi. Quindi un autore che pubblica a settembre 2025 avrà a settembre 2026 rendicontazione che copre settembre 2025 fino ad agosto 2026.
Nella rendicontazione ci metto:
- l'anno e il mese di vendita
- il canale di vendita
- come è stato venduto se digitale
- download
- subscription (KU, Kobo, ecc)
- se cartaceo
- canale di vendita (grossista, libreria, sito, ecc)
- copie vendute
- prezzo di vendita (perché ci possono essere offerte)
- guadagno autore
È un semplice excel che compilo di volta in volta per non arrivare all'ultimo. Questo è il mio registro per i singoli autori.
Poi ci può stare l'errore, e mi è pure successo due volte. Entrambe me ne sono accorto e ho posto rimedio, anche quando si trattava di un singolo ebook in un caso o cartaceo nell'altro. Sta nell'onestà dell'editore.
Altri modi non ce ne sono per verificare le vendite. Non per l'autore e non senza pagare software che comunque tornerebbero dati di vendita parziali. Mi riferisco ai software Arianna (che valgono solo per le librerie aderenti).
Per quanto riguarda le fluttuazioni delle classifiche Amazon, parzialmente vero ma non esiste una formula. Se vendi un libro puoi scalare 300 posti come 1830. Dipende dalla classifica. So che esistono degli strumenti (a pagamento) per monitorare i flussi di queste classifiche ma non ho idea se funzionino realmente.
Se un autore dovesse venire a chiedermi conto delle vendite lo troverei strano, per il rapporto che si è creato con ogni autore. Ma come è successo agli inizi, condividerei tranquillamente le schermate del magazzino o dei volumi di vendita, perché non ho nulla da nascondere.
Però capisco e so che nel nostro settore non è sempre così. Le testimonianze su questo forum lo esplicitano ed è un peccato che gli editori non si interessino di parlare più apertamente. L'editoria è un settore troppo chiuso. Quando cerchi o chiedi un'informazione devi pregare qualche santo per ottenerla. E onestamente faccio fatica a capire questo comportamento. Per fortuna non tutti gli editori sono così.
Ho evitato di entrare nel tecnico e spedo di aver chiarito un po' di dubbi portando il mio caso di micro editore. Se avete altre domande proverò a rispondervi