Utopia
Posted: Thu Jul 24, 2025 12:06 am
Salve,
Vorrei sottoporvi una questione che potrebbe rendermi inviso a tutti coloro che "vivono di scrittura", quindi chiedo scusa in anticipo.
Non so chi di voi abbia familiarità con i lavori del collettivo Wu Ming (al secolo Luther Blisset), ma per darvi un'idea: si tratta di un gruppo di artisti politicamente molto attivi che alla fine degli anni '90 hanno pubblicato con Einaudi Stile Libero il loro primo romanzo intitolato "Q" (bellissimo tra l'altro, ve lo consiglio). Fino a qui nulla di strano, se non che i diritti non erano riservati e il libro è quindi da allora liberamente riproducibile a scopi non commerciali. A Q sono seguiti altri romanzi, tutti con lo stesso trattamento dei diritti d'autore. Addirittura, la maggioranza dei libri scritti dal collettivo sono scaricabili gratuitamente in formato elettronico sul loro blog, dal momento che, se ho capito bene, i diritti elettronici non sono mai stati ceduti ad alcun editore.
Perdonate il muro di testo, specialmente se quello che ho scritto vi era già noto. Vorrei sapere com'è possibile che una casa editrice blasonata come Einaudi abbia acconsentito a sottoscrivere un contratto, a mio avviso, per lei così svantaggioso? Ha sostanzialmente rinunciato a una buona parte dei proventi delle potenziali vendite.
Quello su cui vorrei davvero discutere però è: se a qualcuno oggi venisse la malsana idea di replicare anche solo alla lontana quello che ha fatto il Wu Ming (i.e. pubblicazione con casa editrice pur mantenendo i diritti sulla propria opera) potrebbe farlo? Se sì, come?
Grazie mille a chi cercherà di rispondere a tutte queste bizzarre e complesse domande.
Vorrei sottoporvi una questione che potrebbe rendermi inviso a tutti coloro che "vivono di scrittura", quindi chiedo scusa in anticipo.
Non so chi di voi abbia familiarità con i lavori del collettivo Wu Ming (al secolo Luther Blisset), ma per darvi un'idea: si tratta di un gruppo di artisti politicamente molto attivi che alla fine degli anni '90 hanno pubblicato con Einaudi Stile Libero il loro primo romanzo intitolato "Q" (bellissimo tra l'altro, ve lo consiglio). Fino a qui nulla di strano, se non che i diritti non erano riservati e il libro è quindi da allora liberamente riproducibile a scopi non commerciali. A Q sono seguiti altri romanzi, tutti con lo stesso trattamento dei diritti d'autore. Addirittura, la maggioranza dei libri scritti dal collettivo sono scaricabili gratuitamente in formato elettronico sul loro blog, dal momento che, se ho capito bene, i diritti elettronici non sono mai stati ceduti ad alcun editore.
Perdonate il muro di testo, specialmente se quello che ho scritto vi era già noto. Vorrei sapere com'è possibile che una casa editrice blasonata come Einaudi abbia acconsentito a sottoscrivere un contratto, a mio avviso, per lei così svantaggioso? Ha sostanzialmente rinunciato a una buona parte dei proventi delle potenziali vendite.
Quello su cui vorrei davvero discutere però è: se a qualcuno oggi venisse la malsana idea di replicare anche solo alla lontana quello che ha fatto il Wu Ming (i.e. pubblicazione con casa editrice pur mantenendo i diritti sulla propria opera) potrebbe farlo? Se sì, come?
Grazie mille a chi cercherà di rispondere a tutte queste bizzarre e complesse domande.