Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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Ciao a tutti!

Sono capitata in questo sito perché cercavo informazioni su agenti/agenzie letterarie cui rivolgermi per la rappresentanza del mio libro.

Ho letto moltissime (non tutte, lo confesso) delle discussioni aperte nell'apposita sezione e ho la terrificante sensazione che tutte le agenzie siano da scartare... Leggo una valanga di esperienze negative, tutte che a un certo punto chiedono soldi, tutte che cercano in un modo o nell'altro di fregare lo scrittore, vuoi spillandogli soldi vuoi fingendo di piazzare un prodotto di cui in realtà non frega niente a nessuno.

Sto esagerando, lo so, ma è questa la sensazione che si ha, leggendo i post uno dopo l'altro.

Allora, la mia domanda è: come faccio a trovare un agente (o un'agenzia) non dico bravo e conosciutissimo, ma semplicemente onesto?

È possibile che tutto il livore che traspare da quei post sia dovuto, più che a oggettive esperienze negative, al fastidio di non essere stati scelti o al fallimento del proprio progetto di diventare ricchi e famosi?

Oppure davvero sono tutti solo assetati di soldi?

Lo chiedo senza polemica. Non ho già una risposta pronta. Però sono sinceramente allibita: è come se tu Tripadvisor tutti i ristoranti avessero una stella... Allora tanto vale andare a mangiare da uno a caso, no?

Spero sinceramente di essermi persa io le recensioni positive e prego che qualcuno venga qui a cazziarmi e a indicarmele :) 

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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Ciao @Kdl
Kdl ha scritto: la mia domanda è: come faccio a trovare un agente (o un'agenzia) non dico bravo e conosciutissimo, ma semplicemente onesto?
La domanda è posta in maniera un po' strana a mio avviso perché gli agenti seri sono quelle conosciuti. Esistono diverse agenzie letterarie serie e oneste e sono quelle che non ti chiedono soldi. Purtroppo è difficile arrivare a farsi rappresentare da loro perché gli aspiranti scrittori sono tantissimi. Diverso è il discorso rispetto alle agenzie che offrono servizi editoriali e che a volte vendono editing, correzioni di bozze e traduzioni. Alcune agenzie che rappresentano gli autori offrono anche servizi editoriali ma il passaggio da questi servizi, soprattutto l'editing, non garantisce affatto di diventare un loro autore. Ti consiglio di iniziare a mandare il tuo testo a chi li accetta in lettura gratuitamente. Ce ne sono diverse: Rita Vivian, Meucci, Vicki Satlov, United, Lorem Ipsum. Anche se è piuttosto difficile venire accettati. Forse è meglio avere maturato un po' di esperienza editoriale prima di presentarsi, magari dopo aver pubblicato con una buona casa editrice media o piccola, o anche in self se si hanno avuto buone vendite, o aver vinto qualche concorso di un certo prestigio. Alcuni agenti tengono in considerazione anche autori che hanno pubblicato racconti in riviste. Infine potresti tenere d'occhio se vengono organizzati dei pitch e approfittare dell'occasione. 
In bocca al lupo 🐺 !
Ciao 🖐 

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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Ciao @Kdl e benvenuta. Ti sei già presentata in Ingresso? In caso contrario ti attendiamo.
Kdl ha scritto: È possibile che tutto il livore che traspare da quei post sia dovuto, più che a oggettive esperienze negative, al fastidio di non essere stati scelti o al fallimento del proprio progetto di diventare ricchi e famosi?
Io faccio certamente parte di coloro che hanno avuto esperienze negative con due agenzie gratuite dalle quali avevo ottenuto la rappresentanza. Ho solo perso 5 anni della mia vita, della mia salute mentale e del mio equilibrio emotivo.  :D
Senza contare che ho tenuto il romanzo vincolato per tutto quel tempo, senza alcun esito.

Certo che ci sono agenzie "serie e professionali", sono quelle che non rispondono agli esordienti se non escono da scuole note, o che non siano introdotti da uno "sponsor". Le stesse che rappresentano autori già noti e di solito sono esse stesse a proporsi loro come agenti.
Poi ci sono piccole agenzie, magari gratuite e oneste, ma che hanno contatti con editori molto piccoli, che potrebbero essere tranquillamente "abbordati" senza bisogno di un agente.
Purtroppo io la vedo così in base alla mia esperienza e non perché cercassi chissà quali mirabolanti guadagni. Perché, nella sostanza, se un'agenzia rappresenta un esordiente, andrà a strappare alla CE un anticipo non elevato, dal quale dovrà essere detratta la percentuale dell'agente e le varie tasse e ritenute. Alla fine rimane la stessa cifra che l'autore avrebbe ottenuto per sé, arrivando alla CE per altra strada.
Purtroppo la mia opinione è questa, ma spero che venga smentita da altri con esperienze positivissime!  :)

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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@Kdl

Se vuoi una dritta sulla bontà dell'agenzia, consulta la loro sezione autori/testi piazzati: più autori hanno, più è un'agenzia che sa il fatto suo. In Italia credo la realtà maggiore sia The italian Literary Agency che, tra gli altri, rappresenta anche Liliana Segre.
Beninteso, devi avere un testo molto buono per avere delle chance.
In bocca al lupo.

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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MadTeacher ha scritto: @Kdl

 In Italia credo la realtà maggiore sia The italian Literary Agency che, tra gli altri, rappresenta anche Liliana Segre.
Parto da qui per spiegare cosa intendo.
Viene citata una grande agenzia che, però, solo per leggere il mio libro mi chiede 900 euro.
In altre sezioni del forum diversi utenti si scagliano contro qualsiasi agente/agenzia chieda soldi per valutare un manoscritto. Questi utenti, molto attivi, dicono proprio che non bisogna assolutamente pagare per questo servizio e che il fatto che un agente/agenzia chieda soldi in questa fase è il fattore discriminante tra una realtà seria e una che vuole solo far cassa.
Quindi?
Quei 900 euro sono una richiesta onesta? Se sì, perchè in tanti dicono che non bisogna piegarsi a queste logiche di mercato?
Se no, devo dedurre che la realtà maggiore in Italia sia poco onesta?

È questo che non capisco... 

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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ivalibri ha scritto: Ciao @Kdl La domanda è posta in maniera un po' strana a mio avviso perché gli agenti seri sono quelle conosciuti. Esistono diverse agenzie letterarie serie e oneste e sono quelle che non ti chiedono soldi.
Potrei chiederti il nome di qualcuna di queste agenzie che non chiedono soldi?
Perché quelle che ho trovato io magari non te li chiedono per la prima lettura del manoscritto, ma poi propongono sempre un editing "obbligatorio" che alla fine significa che ti rappresentano a pagamento...

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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Kdl ha scritto:
Parto da qui per spiegare cosa intendo.
Viene citata una grande agenzia che, però, solo per leggere il mio libro mi chiede 900 euro.
In altre sezioni del forum diversi utenti si scagliano contro qualsiasi agente/agenzia chieda soldi per valutare un manoscritto. Questi utenti, molto attivi, dicono proprio che non bisogna assolutamente pagare per questo servizio e che il fatto che un agente/agenzia chieda soldi in questa fase è il fattore discriminante tra una realtà seria e una che vuole solo far cassa.
Quindi?
Quei 900 euro sono una richiesta onesta? Se sì, perchè in tanti dicono che non bisogna piegarsi a queste logiche di mercato?
Se no, devo dedurre che la realtà maggiore in Italia sia poco onesta?

È questo che non capisco... 
In primis, io non mi sono mai scagliato contro la "tassa di lettura" che, invece, considero un buon mezzo di scrematura.
Poi ti parlo per esperienza personale, di agenzie ne ho provate diverse e con questa ho avuto l'esperienza migliore; l'editor che ha redatto la scheda valutativa si è mostrato il più competente in assoluto, andando ad analizzare ogni dettaglio anche secondario del testo.
Adesso sto facendo editare il mio nuovo lavoro da un professionista poi mi riproporrò a loro senza alcun indugio.

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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MadTeacher ha scritto:
In primis, io non mi sono mai scagliato contro la "tassa di lettura" che, invece, considero un buon mezzo di scrematura.
Poi ti parlo per esperienza personale, di agenzie ne ho provate diverse e con questa ho avuto l'esperienza migliore; l'editor che ha redatto la scheda valutativa si è mostrato il più competente in assoluto, andando ad analizzare ogni dettaglio anche secondario del testo.
Adesso sto facendo editare il mio nuovo lavoro da un professionista poi mi riproporrò a loro senza alcun indugio.
Che bello che hai avuto un'esperienza positiva!
Quindi, giusto per riassumere, tu ritieni che NON sia vero che le agenzie non dovrebbero chiedere soldi.

Le prime tre risposte si contraddicono tutte tra di loro, ahimè, quindi la mia confusione resta tale e quale...

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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Kdl ha scritto: Che bello che hai avuto un'esperienza positiva!
Quindi, giusto per riassumere, tu ritieni che NON sia vero che le agenzie non dovrebbero chiedere soldi.

Le prime tre risposte si contraddicono tutte tra di loro, ahimè, quindi la mia confusione resta tale e quale...
Se ben analizzi queste realtà, noterai che tutte le agenzie major che vantano il maggior numero di pubblicazioni hanno il "servizio di lettura" a pagamento. Sinceramente, di quelli che leggono "gratis" non mi sono mai fidato.

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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@Kdl

Poi, non è vero che arrivano a pubblicare solo i diplomati delle Scuole di scrittura o i vip; se hai un testo buono, innovativo, coinvolgente stai sicura che si farà notare anche se ti chiami Pinco Pallino. Sempre riguardo a TILA ho parlato spesso con la dr.ssa Balzarotti, la responsabile scouting; ciò che importa è che appunto il testo sia buono poi ci penserà lo staff editoriale a "darci dentro" con l'attività promozionale presso gli Editori.
Tieni presente che nell'esaminare le proposte conta moltissimo pure il nome dell'agenzia proponente e loro hanno una reputazione eccellente. Pure io ho avuto esperienze con agenzie meno serie e stai tranquilla che ti scartano subito non appena vedono chi ti "rappresenta" :asd:

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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Kdl ha scritto: Quindi?
Quei 900 euro sono una richiesta onesta? Se sì, perchè in tanti dicono che non bisogna piegarsi a queste logiche di mercato?
Se no, devo dedurre che la realtà maggiore in Italia sia poco onesta?
900 euro sono decisamente troppi. Se proprio vuoi passare dalla lettura a pagamento selezionerei un'agenzia meno esosa.
Kdl ha scritto: Potrei chiederti il nome di qualcuna di queste agenzie che non chiedono soldi?
Quelle che ti ho citato nella mia risposta più su non chiedono soldi per valutare le proposte. Di solito chiedono una sinossi e un estratto e si basano su quello per fare una prima scrematura. Poi ogni agenzia ha le sue procedure, guarda nei loro siti e segui le istruzioni. Se ti chiedono soldi in un secondo momento per l'editing puoi sempre declinare l'offerta. 
Kdl ha scritto: Le prime tre risposte si contraddicono tutte tra di loro, ahimè, quindi la mia confusione resta tale e quale...
Beh, è normale. Ognuno di noi ti riporta il proprio punto di vista basato sulle esperienze avute. Io ho provato a mandare il mio romanzo a diverse agenzie che valutano gratuitamente. Ho ricevuto risposte negative tranne in un caso in cui ho passato la prima selezione. Poi ho pubblicato attraverso altre vie e ne sono molto contenta. Ognuno ha la sua storia e molto dipende dalla qualità del testo che si propone (a prescindere da un editing che può solo migliorarlo e non fa miracoli) e dalla fortuna.
MadTeacher ha scritto: tutte le agenzie major che vantano il maggior numero di pubblicazioni hanno il "servizio di lettura" a pagamento. Sinceramente, di quelli che leggono "gratis" non mi sono mai fidato.
Ecco, io la vedo proprio al contrario...

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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ivalibri ha scritto:
Hey, calcola che stiamo parlando di quella che a mio parere è la migliore Agenzia d'Italia. Se poi l'autrice ha scritto un testo voluminoso il prezzo sale.
MadTeacher ha scritto:   tutte le agenzie major che vantano il maggior numero di pubblicazioni hanno il "servizio di lettura" a pagamento. Sinceramente, di quelli che leggono "gratis" non mi sono mai fidato.
Ecco, io la vedo proprio al contrario...



Io ormai ho molti anni di esperienza nel settore e ho imparato a diffidare da chi "lavora" gratis.

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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MadTeacher ha scritto: Poi, non è vero che arrivano a pubblicare solo i diplomati delle Scuole di scrittura o i vip; se hai un testo buono, innovativo, coinvolgente stai sicura che si farà notare anche se ti chiami Pinco Pallino.
In questo mi riferisco a quella che attualmente è considerata la migliore agenzia sul mercato... e non mi risulta essere TILA, ma PNLA. Da quel che so, i suoi criteri sono tendenzialmente quelli che ho citato.
MadTeacher ha scritto: Io ormai ho molti anni di esperienza nel settore e ho imparato a diffidare da chi "lavora" gratis.
Ne ho maturati diversi anch'io e, purtroppo, ho imparato a diffidare a prescindere.  :D
ivalibri ha scritto: Poi ho pubblicato attraverso altre vie e ne sono molto contenta.
Per me è stata la stessa cosa.

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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Visti i feedback letti qui e in giro, considerata la percentuale di successo per esordienti sconosciuti passati per le agenzie (largamente sotto l’1%, probabilmente molto inferiore anche allo 0,1%), non vedo grande utilità nel cercare un’agenzia letteraria.
Io credo che bisogna dimostrare prima il proprio valore e poi, solo una volta dimostrato, cercare un agente. Allora in quel caso ha senso, prima, per me, sono solo soldi e tempo buttati. Testo buono, ottimo, straordinario, non cambia nulla.

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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Ciao @Kdl. Come vedi, i pareri sono discordi. Aggiungo il mio, per quello che vale. Nessuna agenzia, nessun editor, nessuna scuola di scrittura potranno sopperire alla mancanza di talento. Detto questo, in un mercato in cui, più che ricercare nuovi talenti da lanciare, si cercano polli da spennare, io fuggo a gambe levate ogni volta che qualcuno, per qualsivoglia motivo, mi chiede soldi. 
Parola mia,
parola mia d'onore!
(cantava il grande Roberto Murolo in una famosa stornellata napoletana)
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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Fabioloneilboia ha scritto: Io credo che bisogna dimostrare prima il proprio valore e poi, solo una volta dimostrato, cercare un agente.
Questo è un concetto che avete espresso in molti, in modi diversi, ma non mi è chiarissimo cosa intendiate.

"Dimostrare il proprio valore" o seguire "altre vie" significa riuscire a pubblicare prima qualcosa, magari anche in self? O il self non conta, e bisogna almeno riuscire a farsi pubblicare da una CE, anche se piccola?

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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Ciao @Kdl, 

Io mi sono trovato molto bene con l'agenzia Oblique studio.

Dopo aver inviato un estratto in lettura gratuita sono stato ricontattato per il seguito, che ho inviato. 

Alla fine non mi hanno preso, però mi hanno stupito con una email di rifiuto molto ben motivata (pur non essendo una scheda di lettura vera e propria). 

Hanno comunque pubblicato uno dei racconti della mia raccolta sulla loro rivista periodica, dopo tre giri di editing  svolti con me in modo molto accurato. 

Il tutto totalmente gratis e con una gentilezza e professionalità davvero fuori dal comune. 

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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Kdl ha scritto: Dimostrare il proprio valore" o seguire "altre vie" significa riuscire a pubblicare prima qualcosa, magari anche in self? O il self non conta, e bisogna almeno riuscire a farsi pubblicare da una CE, anche se piccola?
Tutto ciò e anche altro. 
Farsi pubblicare da una casa editrice anche piccola, ma di qualità, è un buon passo (una piccola ma nota tra le emergenti ha appena lanciato un buon concorso, ma ovviamente si può tentare con tutte l'invio spontaneo). Idem per il self: c'è chi è stato contattato da CE note, dopo aver pubblicato in self. È raro, ma qui sul forum (e nel precedente) c'erano dei casi. Uno degli utenti è stato pubblicato persino da una CE straniera, in questo modo. 
Partecipare ai concorsi di scrittura che mettono in palio la pubblicazione (ovviamente i più seri e collegati a CE valide), è un'altra strada utile.
Frequentare le fiere più importanti e partecipare a colloqui e Speed Date editoriali, un'altra ancora.

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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MadTeacher ha scritto: Mah, ho notato per esempio il servizio "pitch&go" di Lorem Ipsum... per chi abita non troppo lontano da Milano può essere un'opzione.
A prescindere dall'opinione che io possa avere di Lorem Ipsum, derivante dalla mia personale esperienza, è comunque un opportunità. Lorem Ipsum ha servizi di lettura gratuiti (periodici) e altri a pagamento, per velocizzare la valutazione. Rari sono i rappresentati in questo modo e ancora più rari sono i pubblicati, ma tentar non nuoce.

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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MadTeacher ha scritto: Questo vale per tutte le agenzie, credo. Prima scremano loro, poi ancor di più gli Editori :sorrisoidiota:
Certo, ma dipende anche dal "peso" che ha il singolo agente, o l'agenzia, nel farsi ascoltare e convincere l'editore. Un bravo esordiente mal rappresentato (o rappresentato in maniera solo discreta, da un agente con poco spessore sul mercato editoriale) resta bravo ma non riuscirà a esordire. A questo punto converrà trovare altre strade.
È chiaro che ognuno ha le proprie idee ed esperienze. Non dico che le agenzie vadano demonizzate e scansate come la peste, sono potenziali opportunità. Nella mia esperienza, per cercare di risparmiare tempo suggerirei anche di vagliare altre strade. Poi, se la stoffa c'è, l'abito verrà fuori in qualsiasi modo.

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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A chi sostiene che è giusto che le agenzie si facciano pagare per valutare i testi, però, vorrei chiedere perché quelle americane non lo fanno.

Si dirà: perché è un altro mercato, perché quelle riescono a sostenersi economicamente solo con la percentuale sui diritti delle copie vendute dai loro autori e basta. Niente schede di lettura a pagamento, niente editing a pagamento, niente servizi editoriali a pagamento, niente soldi chiesti ai loro autori in nessuna forma. Soltanto la percentuale sulle copie vendute dei libri pubblicati, ecco la loro unica fonte di reddito.

Così si alimenta un mercato editoriale sano, così le agenzie letterarie hanno un ruolo sensato, utile e nobile. Speculando sui sogni degli aspiranti autori, no.

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

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Darksy ha scritto: Così si alimenta un mercato editoriale sano, così le agenzie letterarie hanno un ruolo sensato, utile e nobile. Speculando sui sogni degli aspiranti autori, no.
 Le agenzie sono aziende, così come le CE.
In un paesino di montagna isolato e con 50 abitanti, il proprietario di un minimarket non solo farà pagare i prodotti più che in un supermercato di Milano, ma dovrà con ogni probabilità trovare anche altri introiti o fare altri lavori per sopravvivere.

L'Italia è il paesino di montagna, il mercato anglofono è Milano, agenzie e CE sono minimarket/supermarket.

Certo, si può sperare che agenzie e CE "alimentino un mercato editoriale sano e abbiano un nobile ruolo", così come si può sperare che un minimarket di montagna abbassi i prezzi e faccia promozioni come un supermercato di città. Ma non è molto realistico.

L'unico modo per ottenere condizioni simili è far crescere il mercato: che il paesino diventi città, e allora il minimarket avrà altre prospettive.
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