Consigli di editing

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Buonsalve a tutti!
Chiederei un consiglio a chi ha più esperienza di me nel mondo editoriale (la mia esperienza é circamente zero, ndr).
Ho scritto un romanzo fantasy e l'ho prima fatto leggere ai miei familiari, poi ai miei amici, quindi a qualche beta Reader. Fatte tutte queste cosine qui, ho rimesso a posto il tutto seguendo i consigli ricevuti e ora gli sto ridando una bella rilettura finale. Al termine di questa vorrei però sottoporre il romanzo a una rilettura più "professionale", cercando un editing da parte di qualcuno che lo faccia per lavoro (sisi, lo so che in questo caso sarebbe a pagamento, ne sono consapevole). Visto però che non ho idea di chi possa essere un valido professionista in questo, voi avete qualche nome da consigliarmi?
Sono un creatore di mondi fantasy più bravo di Tolkien, almeno finché non suona la sveglia

Re: Consigli di editing

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Enrico ha scritto: Buonsalve a tutti!
Chiederei un consiglio a chi ha più esperienza di me nel mondo editoriale (la mia esperienza é circamente zero, ndr).
Ho scritto un romanzo fantasy e l'ho prima fatto leggere ai miei familiari, poi ai miei amici, quindi a qualche beta Reader. Fatte tutte queste cosine qui, ho rimesso a posto il tutto seguendo i consigli ricevuti e ora gli sto ridando una bella rilettura finale. Al termine di questa vorrei però sottoporre il romanzo a una rilettura più "professionale", cercando un editing da parte di qualcuno che lo faccia per lavoro (sisi, lo so che in questo caso sarebbe a pagamento, ne sono consapevole). Visto però che non ho idea di chi possa essere un valido professionista in questo, voi avete qualche nome da consigliarmi?
Non so darti un consiglio sulla richiesta principale, ma mi permetto di dartene uno su il processo che hai seguito.
Io non ho alcuna autorità per dare lezioni perché non ho pubblicato nulla di famoso, ma una cosa l'ho capita subito: mai chiedere a parenti e amici un parere sul libro che si è scritto.

Questo errore lo fanno quasi tutti ed ha un fondamento psicologico chiaro. A tutti fa paura il rifiuto. Sentirsi bocciare un libro è come sentir dire che tua figlia è brutta o tuo figlio è tonto. Ti ferisce il cuore. E questo vale per tutti gli autori; anche quelli che fingono distacco. Tutti stanno male se la loro creatura è rifiutata, perchè un libro è come un figlio.

Quindi per evitare il dolore del rifiuto, siamo inconsciamente spinti a sottoporre il libro al giudizio "sicuro" di un ambiente "protetto". Mamma, papà, fratelli, fidanzati, amici del cuore non ti tradiscono. Inconsciamente lo sai e punti su quello. Sai che se il tuo libro fosse mediocre, loro ti diranno comunque cose belle o le critiche che faranno saranno ammorbidite. Sai che ti promuoveranno comunque. E che ti incoraggeranno sempre.

Quindi consiglio sempre a me e a gli altri di avere il coraggio di uscire dalla "comfort zone" e affrontare lil giudizio disinteressato di estranei.
Perchè lo so che la tua migliore amica ti giurerà che sarà la più equilibrata e imparziale possibile ma non lo sarà mai!
Mai, credimi...

Re: Consigli di editing

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L' editing professionale è senz'altro un ottimo strumento di crescita, ma ti sconsiglierei di spendere soldi. Prova a inviare il tuo manoscritto a un po' di case editrici (ovviamente free). Potresti trovarne una con cui intraprendere un percorso di editing finalizzato alla pubblicazione.
Per me l'editing ha senso così, con la prospettiva della pubblicazione. Altrimenti, non serve a granché e ti rimarrà il dubbio di aver buttato soldi (e poi cosa fai, un altro editing?).
Il lavoro di una casa editrice è anche riconoscere un buon testo, che possa essere ovviamente ottimizzato anche con riguardo alla propria linea editoriale. 

Re: Consigli di editing

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Enrico ha scritto: Visto però che non ho idea di chi possa essere un valido professionista in questo, voi avete qualche nome da consigliarmi?
Se non hai ancora risolto, mi offro io, gratis. Non ho una laurea nel campo, e al momento non mi posso permettere corsi di editing per ottenere un titolo. Ma ho pubblicato cinque romanzi, e qualcosina ci capisco. Faccio già l'editor per una rivista/CE appena nata, e per qualche altro amico. Nel caso, scrivimi in privato. L'editing finale lo farà l'eventuale editore, secondo le sue norme, ma se la forma è già a posto, è un ottimo biglietto da visita.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Consigli di editing

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EmilyR ha scritto: consiglio sempre a me e a gli altri di avere il coraggio di uscire dalla "comfort zone" e affrontare lil giudizio disinteressato di estranei.
Perchè lo so che la tua migliore amica ti giurerà che sarà la più equilibrata e imparziale possibile ma non lo sarà mai!
Mai, credimi...
Non sarei così categorica. Non è detto che un'amica o un parente non dia un parere sincero, così come non è detto che un estraneo ti dirà sempre ciò che pensa. Dipende. I miei lettori più spietati, ad esempio, sono proprio i miei parenti. Mio marito è difficile che dia un parere positivo, è molto esigente e puntiglioso e non si fa nessun problema a dirmi ciò che ritiene. Insomma non ci sono regole così ferree. Inoltre prima di chiedere a estranei o di pagare per una scheda di lettura professionale è consigliabile far girare il testo dapprima tra chi si conosce. Ognuno poi si farà con il tempo il proprio giro di lettori fidati. Mio parere, ovviamente. 
Ciao!

Re: Consigli di editing

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Secondo me è difficile, se non impossibile, ricevere pareri davvero utili su un romanzo prima di averlo pubblicato. Puoi averli solo dopo.

Un lettore senza alcun legame con te, che ha pagato il prezzo del libro, ti dirà sinceramente cosa ne pensa. Un recensore che non ti conosce personalmente, pagato dal suo giornale, pure. Un editor o un'agenzia pagata da te no, non potrà mai avere la stessa imparzialità di giudizio. Tanto meno i beta reader, conoscenti e non, retribuiti e non, a cui hai chiesto tu di leggerlo.

Quindi per me l'unica cosa da fare è trovare un editore oppure autopubblicare. E poi affrontare i giudizi sulla tua opera. Quelli sinceri, non quelli viziati che puoi avere prima.

Re: Consigli di editing

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Darksy ha scritto: Un editor o un'agenzia pagata da te no, non potrà mai avere la stessa imparzialità di giudizio.
 Sono d'accordo fino a un certo punto. Editor e agenzie serie (non quelli/e che cercano solo di spillarti soldi offrendoti servizi aggiuntivi) tendono a essere imparziali... perché è esattamente il loro lavoro. Non ci guadagnano niente a elogiare un lavoro mediocre.
Per un'agenzia, che senso ha incensare un'opera come se fosse il capolavoro del secolo se sa che è una porcheria che non riuscirà a piazzare a nessuna casa editrice?

Ribadisco, questo discorso vale solo per le agenzie e gli editor con un minimo di professionalità. Quelli che lo fanno solo per succhiare soldi agli aspiranti autori non rientrano in questa categoria, esattamente come gli editori a pagamento non rientrano nella categoria di "editori seri".

Re: Consigli di editing

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Darksy ha scritto: Secondo me è difficile, se non impossibile, ricevere pareri davvero utili su un romanzo prima di averlo pubblicato. Puoi averli solo dopo.
Concordo con @Mid, non sarei così categorica. Anzi, prima di pubblicare e aspettare il parere dei lettori credo che sia meglio fare qualche prova con beta reader o con un editor serio. Altrimenti si rischia di bruciare il testo (una volta pubblicato poi non si può tornare indietro). Qualche parere prima di lanciarsi e magari rimanere delusi non può che aiutare. Poi, certo, il giudizio definitivo arriverà dai lettori "veri" (e paganti!).

Re: Consigli di editing

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ivalibri ha scritto: Concordo con @Mid, non sarei così categorica. Anzi, prima di pubblicare e aspettare il parere dei lettori credo che sia meglio fare qualche prova con beta reader o con un editor serio. Altrimenti si rischia di bruciare il testo (una volta pubblicato poi non si può tornare indietro). Qualche parere prima di lanciarsi e magari rimanere delusi non può che aiutare. Poi, certo, il giudizio definitivo arriverà dai lettori "veri" (e paganti!).
Anche secondo me non ha alcun senso pubblicare senza aver avuto almeno qualche impressione da beta o altro genere di lettori. Si rischia solo di vanificare un lungo lavoro di scrittura, magari anche valido, per banali errori di inesperienza. Certo il mercato dirà se piace o meno, ma un minimo di qualità narrativa (nella forma e nella sostanza) va sempre garantita prima di presentarsi al pubblico.

Re: Consigli di editing

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Anche io ho amici e parenti molto severi: niente pillole indorate  :P Ovviamente, bisogna sapere a chi chiedere! Io so che posso rivolgermi a mia mamma per capire se la mia storia è troppo "cervellotica" e rischia di non essere capita, e al mio ragazzo per trovare tutte le incoerenze logiche. Insomma, ogni persona contribuisce a modo suo!

Poi una rilettura da parte di un professionista, soprattutto se bazzica il mondo editoriale e ne conosce le meccaniche, è sempre utile! Un consiglio spassionato che do è quello di chiedere sempre una prova gratuita: anche solo facendosi editare un paio di cartelle, si riesce a capire se ci si trova davanti a un professionista o meno. E anche se ci si trova davanti a un professionista, non è sempre detto che si sia compatibili! Se inizi a collaborare con un editor che non capisce il tuo senso dell'umorismo, son dolori!  :D

Re: Consigli di editing

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Ringrazio tutti per i contributi, e anzi, mi scuso per aver risposto così tardi ma ho avuto mesi impegnativi.
Son d'accordo che il giudizio dei parenti é spesso irreale. Allo stesso tempo ritengo però utile dare a loro la prima lettura, perché comunque qualche consiglio iniziale può arrivare. Pero, consapevole che non sempre è un giudizio severo, cercavo proprio per questo qualcuno che lo faccia per lavoro e che quindi ha quantomeno una maggiore esperienza sul campo. Potrei in effetti provare con qualche CE che fa anche editing però preferivo non iniziare direttamente così per non presentarmi con qualcosa che secondo me é a posto ma che a un occhio critico appare semplice e dozzinale
Sono un creatore di mondi fantasy più bravo di Tolkien, almeno finché non suona la sveglia
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