Re: La maleducazione delle case editrici

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Fabioloneilboia ha scritto: @Daniel P. vero che però non è passato molto tempo. Non è una casa editrice ed è più rapido, ma parliamo di meno di un mese. Coi libri ci vuole pazienza.
Mah, prima mi rispondevano sempre entro due settimane o anche meno.
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Re: La maleducazione delle case editrici

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scritturaintensa ha scritto: Spendere per pubblicare non è mai una buona cosa.
Beh, ma il self-publishing non funziona così? Cioè pubblichi a tue spese...
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Re: La maleducazione delle case editrici

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MadTeacher ha scritto: La differenza è che col self paghi solo le spese vive minime: basta inviare il materiale e con pochi euro hai il libro pubblicato. Ovviamente ti devi arrangiare per copertina, impaginazione ed editing (ma questo è un altro discorso). 
Sì, ma per copertina e impaginazione mi sono aggiustato da solo...
comunque non mi danno proprio nessun segno di vita... :( cioè nemmeno un vaff*****o, per dire... :hm:           
e ho già sollecitato con delle e-mail.
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Re: La maleducazione delle case editrici

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Storia vera: mi scrive, a settembre 2023, una piccola casa editrice che sarebbe interessata a pubblicare il mio romanzo. Nella mail mi chiedono quando possono chiamarmi per telefono. Gli scrivo che va bene il giorno dopo o quello dopo ancora e gli ricordo il mio numero. Non hanno mai chiamato. Tre o quattro settimane fa, mi riscrivono dicendo che hanno avuto da fare (?) ma che sarebbero intenzionati a pubblicarmi, e la stessa richiesta. Dò la stessa risposta: chiamatemi domani o dopo, il mio numero se l'avete perso è questo. Non hanno mai chiamato.

Prevedibile domanda: perché non li hai chiamati tu? Risposta: perché è una piccola casa editrice, senza infamia (forse) e senza lode. Anche se in effetti gli avevo spedito il mio romanzo, preferirei trovare di meglio. Se mi mandassero una proposta di contratto la guarderei, ma senza grandi aspettative. Non sono abbastanza motivato per chiamarli io, insomma. Fosse una casa editrice più grande e/o migliore, sì. Loro, no. Ma questa storia era giusto per descrivere il modo in cui si comportano certe case editrici, che per qualunque azienda sarebbe bizzarro, inspiegabile, mentre nell'editoria sembra sia quasi la norma.

Magari mi riscriveranno a giugno, chi lo sa. Gli ridarò il mio numero, nel caso.

Re: La maleducazione delle case editrici

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Darksy ha scritto: Storia vera: mi scrive, a settembre 2023, una piccola casa editrice che sarebbe interessata a pubblicare il mio romanzo. Nella mail mi chiedono quando possono chiamarmi per telefono. Gli scrivo che va bene il giorno dopo o quello dopo ancora e gli ricordo il mio numero. Non hanno mai chiamato. Tre o quattro settimane fa, mi riscrivono dicendo che hanno avuto da fare (?) ma che sarebbero intenzionati a pubblicarmi, e la stessa richiesta. Dò la stessa risposta: chiamatemi domani o dopo, il mio numero se l'avete perso è questo. Non hanno mai chiamato.

Prevedibile domanda: perché non li hai chiamati tu? Risposta: perché è una piccola casa editrice, senza infamia (forse) e senza lode. Anche se in effetti gli avevo spedito il mio romanzo, preferirei trovare di meglio. Se mi mandassero una proposta di contratto la guarderei, ma senza grandi aspettative. Non sono abbastanza motivato per chiamarli io, insomma. Fosse una casa editrice più grande e/o migliore, sì. Loro, no. Ma questa storia era giusto per descrivere il modo in cui si comportano certe case editrici, che per qualunque azienda sarebbe bizzarro, inspiegabile, mentre nell'editoria sembra sia quasi la norma.

Magari mi riscriveranno a giugno, chi lo sa. Gli ridarò il mio numero, nel caso.
Curiosità mia: se non sei convinto di questa CE, per quale motivo darai nuovamente il tuo numero? Un ripiego? 

Re: La maleducazione delle case editrici

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Darksy ha scritto: questa storia era giusto per descrivere il modo in cui si comportano certe case editrici, che per qualunque azienda sarebbe bizzarro
Il nocciolo della questione è proprio questo: ci sono troppe micro-realtà editoriali che non hanno proprio idea di come gestire un'impresa. Ne ho incontrate anch'io, purtroppo.
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: La maleducazione delle case editrici

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Daniel P. ha scritto: Sì, ma per copertina e impaginazione mi sono aggiustato da solo...
comunque non mi danno proprio nessun segno di vita... :( cioè nemmeno un vaff*****o, per dire... :hm:           
e ho già sollecitato con delle e-mail.
Risolto il problema :D dopo avergli mandato un'e-mail all'assistenza però. In pratica mi hanno detto che la mia priorità era andata a scalare perché gli avevo inviato più e-mail con più bozze; ma comunque a me sembrava strano che non si facessero sentire per un mese... :hm: bah.
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