Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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ivalibri ha scritto: Capisco l'entusiasmo che provoca questo strumento (che bello: posso tradurre gratis! Posso fare ricerca senza sbattermi! E magari anche si arriva a: Posso scrivere anche se sono scarso!
Nessuno vuole mancare di rispetto ai traduttori, né credo che in questo topic abbiamo detto che vogliamo battere la fiacca facendo fare il lavoro a ChatGPT. Io ho fatto ritradurre in un inglese più letterario le versioni in inglese fatte da "lui", non in un italiano più letterario quella fatta da me. 

Per come la vedo io, è un sistema ingegnoso che si autoalimenta, migliorandosi, con le domande che gli vengono poste. Le domande sono sempre mosse da un tornaconto personale: soddisfare la propria curiosità, voglia di cazzeggiare o, perché no, di risparmiare tempo e danaro. Ribadisco, nella mia pur non completa conoscenza dell'inglese, che le traduzioni sono ottime, sicuramente una solida base per una successiva fase di perfezionamento. 
Già.

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Cara @Ilaris
Il commento non era rivolto a te né agli altri amici del forum, che conosco e stimo. Non volevo dire che voi nello specifico volete battere la fiacca!
Purtroppo è però uno strumento usato da milioni di persone che, grazie a un sistema di autoapprendimento che simula quello umano, migliorerà le proprie performance in modo esponenziale. Credo che sarebbe opportuna una riflessione sulle possibili conseguenze che avrà sulle nostre vite e sulle generazioni future.  Per come la vedo io, è necessario sia un intervento politico a sostegno del copyright e dei lavori intellettuali che una riflessione personale a livello dei singoli. Nel mio piccolo io ho scelto di non usarla per non contribuire al suo miglioramento. Probabilmente la mia singola azione sarà ininfluente, ma non voglio dare il mio contributo (anche se anch'io avrei voglia di sperimentarla e cazzeggiare). E quando posso invito non dico a imitarmi ma quanto meno a rifletterci. 
Dire che tanto ormai la tecnologia è già invasiva e che questo è uno strumento come tanti altri, anche del passato, mi sembra un modo per tapparsi gli occhi e non riflettere davvero sulle possibili conseguenze negative. Così come ignorare l'impatto che senza dubbio avrà sull'istruzione dei più giovani. 
Che la chatbot ti abbia risposto che ha dei limiti di tempo e spazio nelle risposte, da impedirle di tradurre un romanzo, un po' mi rincuora. Anche se è possibile procedere a pezzi. Secondo me è necessaria una regolamentazione del suo uso, nel nostro interesse come esseri umani. 

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Per me, la risposta alla domanda della discussione è: no.
L’AI non sostituisce l’essere umano, ne facilita alcuni compiti; senza un essere umano a monte, che ne capisce del mestiere specifico per cui l’AI è impiegata, il prodotto dell’AI è “merda”.

Può essere, in linea di massima, che verranno asfaltati quei “professionisti” per modo di dire, che non aggiungono nulla più a quanto possa fare una persona non competente che si appoggia alla macchina. Il professionista vero, invece, userà la macchina per giovarne nel proprio lavoro. D’altra parte, le persone comuni la useranno per scopi semplici per cui può essere utile solo una conoscenza base del settore, oppure per divertimento 😊

Riguardo i libri prodotti da Chat GPT, invece, tecnicamente non possono essere venduti, poiché è specificato che i diritti sui prodotti di Chat GPT sono del proprietario, Elon Musk. 😅
Beatrice Spada, Graphic & Visual Designer
AIAP | Socia Professionista Junior
https://www.bs-designer.it
https://bspada.myportfolio.com/
https://www.copertinelibri.it

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Miss Ribston ha scritto: Riguardo i libri prodotti da Chat GPT, invece, tecnicamente non possono essere venduti, poiché è specificato che i diritti sui prodotti di Chat GPT sono del proprietario, Elon Musk.
Sei sicura? Mi pare che Elon Musk si sia tirato fuori dalla società. Il problema inoltre è che basta copiare i contenuti e senza un'apposita marcatura o un qualche sistema di riconoscimento sul testo, non è possibile risalire a chi o cosa lo abbia lo creato.

Quanto al resto, sebbene sia ancora necessaria la supervisione umana e le competenze di esperti (per ora, poi chissà, visto che il sistema si incrementa da solo mentre viene usato) mi pare innegabile che il lavoro che rimane ai professionisti, in termini di tempo e competenze necessarie, sarebbe molto ridimensionato. 
Il traduttore ( già pagato pochi euro a cartella) che invece di impiegare ore per tradurre un testo ha bisogno solo di poco tempo per revisionarlo, sarà pagato di più o di meno? E lo stesso vale per gli altri mestieri intellettuali.
La tua mi sembra una visione piuttosto ottimista, io non la prenderei così alla leggera.

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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ivalibri ha scritto: Cara @Ilaris
Il commento non era rivolto a te né agli altri amici del forum, che conosco e stimo. Non volevo dire che voi nello specifico volete battere la fiacca!
Lo so  :sss:  , volevo solo fare una precisazione ad uso di chi ci legge e non ci conosce  :lol:
ivalibri ha scritto: Che la chatbot ti abbia risposto che ha dei limiti di tempo e spazio nelle risposte, da impedirle di tradurre un romanzo, un po' mi rincuora. Anche se è possibile procedere a pezzi. Secondo me è necessaria una regolamentazione del suo uso, nel nostro interesse come esseri umani. 
Io sono scettica sul fatto che si possa mettere un freno a qualsiasi innovazione tecnologica che faccia risparmiare tempo e danaro. Il bambino è ancora in fasce, e crescerà. 
Miss Ribston ha scritto: Per me, la risposta alla domanda della discussione è: no.
L’AI non sostituisce l’essere umano, ne facilita alcuni compiti; senza un essere umano a monte, che ne capisce del mestiere specifico per cui l’AI è impiegata, il prodotto dell’AI è “merda”.
Anch'io sono di questo avviso, è merda e va rivisto quello che scrivo io in italiano, figuriamoci se posso prendere per buona e definitiva la traduzione fatta da un sistema di intelligenza artificiale. Però l'opportunità di avere una base da cui partire, facendo poi fare solo una correzione di bozze e non la traduzione completa, mi sta facendo considerare per la prima volta l'idea di pubblicare anche in inglese. Perché no? Se devo sfasciarmi le corna, che succeda alla grande (ad averci i mezzi e il coraggio...)
Sarebbe bello far fare una prima traduzione da DeepL, rivedere alcuni passaggi da ChatGPT e correggere il tutto da un EU  :lol:
Già.

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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ivalibri ha scritto: Sei sicura? Mi pare che Elon Musk si sia tirato fuori dalla società. Il problema inoltre è che basta copiare i contenuti e senza un'apposita marcatura o un qualche sistema di riconoscimento sul testo, non è possibile risalire a chi o cosa lo abbia lo creato.
Tutti i testi generati dalla AI restano a sistema, quindi in caso di controllo, anche se pure remotissima, come possibilità, temo che valgano le clausole di utilizzo, che l’utente deve accettare…
Se, invece, usi ChatGPT per prendere spunti e idee e poi rielabori il tutto, allora i diritti ovviamente sono i tuoi 😊

@Ilaris se vuoi divertirti, prova a chiedere a ChatGPT di raccontarti una storia 😂
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Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Ilaris ha scritto: Però l'opportunità di avere una base da cui partire, facendo poi fare solo una correzione di bozze e non la traduzione completa, mi sta facendo considerare per la prima volta l'idea di pubblicare anche in inglese. Perché no? Se devo sfasciarmi le corna, che succeda alla grande (ad averci i mezzi e il coraggio...)
Sarebbe bello far fare una prima traduzione da DeepL, rivedere alcuni passaggi da ChatGPT e correggere il tutto da un EU  :lol:
La penso esattamente come te. Una volta che la tecnologia esiste, è stupido non servirsene, perché lo faranno comunque altri.
Miss Ribston ha scritto: Per me, la risposta alla domanda della discussione è: no.
L’AI non sostituisce l’essere umano, ne facilita alcuni compiti; senza un essere umano a monte, che ne capisce del mestiere specifico per cui l’AI è impiegata, il prodotto dell’AI è “merda”.

Può essere, in linea di massima, che verranno asfaltati quei “professionisti” per modo di dire, che non aggiungono nulla più a quanto possa fare una persona non competente che si appoggia alla macchina. Il professionista vero, invece, userà la macchina per giovarne nel proprio lavoro. D’altra parte, le persone comuni la useranno per scopi semplici per cui può essere utile solo una conoscenza base del settore, oppure per divertimento 😊
Secondo me, si sta sottovalutando. Un domani, quando l'AI funzionerà allo stesso modo anche per le immagini, basterà dare un ordine come: "realizza una copertina stile Piemme", e in pochi secondi si avrà un equivalente di una copertina professionale, con un font equivalente (ma libero) e con un'immagine di pubblico dominio. Basterà inserire la sinossi perché l'AI colga il mood dell'opera, e suggerisca l'immagine migliore. Anche le grosse CE utilizzeranno queste tecnologie, figuriamoci le piccole. Già nel presente, nella grossa editoria si nota la tendenza a uno stile di copertine sempre più "artefatte" (negli States più che in Italia), quindi la nuova tecnologia è un invito a nozze. Dall'avvento del digitale, tutto andava già in quella direzione da anni, e nei prossimi anni temo che l'uso dell'AI sarà lo standard, e i libri puramente umani saranno sempre più dei prodotti di nicchia. 

Basta dare un'occhiata su Amazon Publishing (ovvero gli editori di Amazon, che in Italia non ci sono).
Già dalle copertine, sembra tutto preconfezionato, realizzato da un robot.
Chi ci crede che i prossimi libri saranno 100% umani?

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Eh già, @Wanderer
Tutto vero.
Wanderer ha scritto: Già dalle copertine, sembra tutto preconfezionato, realizzato da un robot.
Chi ci crede che i prossimi libri saranno 100% umani?
Concordo. Però la domanda che mi faccio io è un'altra. Perché devo leggere delle robe scritte da un robot o guardare delle copertine con immagini create da algoritmi? Che pro ne avremmo noi esseri umani? Saremmo più veloci a produrre romanzi, saggi, traduzioni, immagini e anche più prolifici. Ma che ce ne facciamo di questi prodotti? Io ho sempre pensato che il libro e altre forme artistiche non siano prodotti qualsiasi ma dovrebbero avere qualcosa in più. A me sinceramente di leggere delle robe che manco sono frutto dell'esperienza e della sensibilità di un essere umano non me ne frega proprio niente. Preferisco usare il mio tempo per altro, piuttosto me ne esco a fare una passeggiata. 
Cioè in tutti questi ragionamenti su pro e contro manca la domanda fondamentale, che non è cosa ci facciamo e cosa no, ma perché dovremmo usarlo? Ci renderà più felici, più realizzati?
Ossia torniamo al punto di partenza: la separazione dello sviluppo tecnico dalla riflessione sulla tecnologia. Vorrei che i programmatori di questa strabiliante AI ci spiegassero quale motivo li ha spinti a perfezionare a tal punto una chatbot (ossia un programma che nasce come simulatore di conversazioni,  ma ci rendiamo conto?). Vorrei che ci dicessero che hanno ragionato sulle criticità evidenti che comporta e alle possibili soluzioni che le loro menti eccelse hanno ipotizzato. 
Tutto qui.

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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ivalibri ha scritto:
Beh, meno male...
I poveri traduttori professionisti farebbero meglio a cercarsi un altro lavoro. 
Bisognerebbe fare una riflessione seria su quello che comporterebbe se non ci fossero limiti in questo. Capisco l'entusiasmo che provoca questo strumento (che bello: posso tradurre gratis! Posso fare ricerca senza sbattermi! E magari anche si arriva a: Posso scrivere anche se sono scarso!) ma io ci vedo possibili conseguenze per niente costruttive. Pensate a chi come me ha passato anni della sua vita a studiare traduzione. Non è che mi faccia tanto piacere vedermi rubare il lavoro da un aggeggio che lo fa gratis. Se non si mettono dei limiti nessuno si formerà più per tradurre, editare, fare ricerca. Questo significa che a lungo andare nessuno saprà più farlo senza l'ausilio di una AI e con le sole forze del suo cervello. Non mi sembra una cosa tanto positiva. 
A me ha fatto riflettere l'esperimento che ho fatto (e che si può trovare nel thread sulle AI) su un minuscolo estratto del testo che ho tradotto in firma. ChatGPT è in grado di sostituire in toto il traduttore editoriale (al netto dell'editing sulla traduzione, che si fa comunque). Non è tuttavia all'altezza del traduttore letterario; ma, proprio perché questo è un compito più "alto", il traduttore letterario farebbe bene a dedicarsi soltanto a questo. Dunque, io in futuro utilizzerò senz'altro ChatGPT per effettuare la prima stesura della traduzione di un libro: proprio perché, se faccio una traduzione letteraria, non voglio ridurmi a fare il lavoro meccanico di uno scribacchino che deve digitare ogni singola parola di un dattiloscritto, impiegando mesi. Mi accontento di essere pagato un terzo, per un lavoro che durerà un terzo del tempo, e che mi consentirà di dedicarmi ad altro; in quel tempo, non voglio restare ingobbito sulla tastiera dodici ore al giorno per tradurre ogni singola parola; voglio invece dedicarmi solo alle sfumature, alle sottigliezze, alla sonorità delle parole, a dare a quel testo la mia impronta individuale (cosa che non potrà mai fare ChatGPT). Tutto il resto è un lavoro meccanico, e per me può tranquillamente farlo un automa. Insomma, io credo che ChatGPT possa esaltare il lavoro del traduttore letterario, invece di deprimerlo. E' il traduttore editoriale/tecnico che, purtroppo, dovrà cambiare mestiere. Già allo stato attuale sono due mestieri diversi, perché il traduttore letterario opera sotto diritto d'autore (in quanto la traduzione è equiparata all'opera d'ingegno) mentre il traduttore tecnico deve avere la partita iva, perché vende servizi editoriali. 

ChatGPT è anche utilissimo per fare altri lavori meccanici che spesso richiedono tempo, e che girano intorno alla scrittura o la traduzione. Ad esempio, con un semplice comando sostituisce tutte le virgolette alte (" ") con le caporali (« e ») o viceversa. Alzi la mano chi non ha buttato almeno un'ora della propria vita in questo sgraditissimo compito... sì, forse già allo stato attuale esiste una procedura con Word, ma non è semplicissima. 

Personalmente, nonostante le perplessità, mi sono fatto l'idea che - almeno per quello che riguarda me - questa tecnologia possa offrire più di quanto rischia di togliere, almeno nel breve periodo. Nel lungo periodo, non sono sicuro. Ma spero che gli algoritmi di Open AI siano integrati quanto prima su Word, anche perché darebbe un senso al fatto che pago da anni un abbonamento Office per avere poco più di un programma di videoscrittura, com'era il Word negli anni '90. Nella versione attuale, Word ha in teoria anche un "editor" integrato, oltre che il correttore di bozze (che non è mai perfetto), ma in confronto alla potenzialità di Open AI tutto ciò è la preistoria. 

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Wanderer ha scritto: ChatGPT è anche utilissimo per fare altri lavori meccanici che spesso richiedono tempo, e che girano intorno alla scrittura o la traduzione. Ad esempio, con un semplice comando sostituisce tutte le virgolette alte (" ") con le caporali (« e ») o viceversa. Alzi la mano chi non ha buttato almeno un'ora della propria vita in questo sgraditissimo compito... sì, forse esiste una procedura con Word, ma non è semplicissima. 
@Wanderer ,   definitely I love you    :brillasguardo:
Già.

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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@ElleryQ @Marcello 

Forse si dovrebbe rendere accessibile questo thread solo agli utenti iscritti... 
Non solo per le dichiarazioni d'amore, ma anche per non far sapere troppo presto alla concorrenza...  :asd:
Sono serio, qualcuno dello Staff prenda in considerazione l'idea di limitare questo thread.  :libro:   
(Anche perché ci sono prove che un "certo" forum concorrente attinge da questo molte informazioni).

Comunque, a quanto pare, con una procedura da smanettoni, si può già usare la tecnologia Open AI su Word.
Lo strumento su Office si chiamerà Copilot.
Ultima modifica di Wanderer il sab apr 08, 2023 12:11 am, modificato 1 volta in totale.

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Miss Ribston ha scritto: Tutti i testi generati dalla AI restano a sistema, quindi in caso di controllo, anche se pure remotissima, come possibilità, temo che valgano le clausole di utilizzo, che l’utente deve accettare…
Per quanto so io, il copyright rimane dell'utente che ha ottenuto la storia o l'immagine (almeno finché non metteranno delle leggi)
Wanderer ha scritto: Un domani, quando l'AI funzionerà allo stesso modo anche per le immagini, basterà dare un ordine come: "realizza una copertina stile Piemme", e in pochi secondi si avrà un equivalente di una copertina professionale, con un font equivalente (ma libero) e con un'immagine di pubblico dominio. Basterà inserire la sinossi perché l'AI colga il mood dell'opera, e suggerisca l'immagine migliore. Anche le grosse CE utilizzeranno queste tecnologie, figuriamoci le piccole.
Ma è molto positivo, per me. Oggi le CE (anche quelle grandi) usano perlopiù immagini stock libere da diritti, solo adattandole. Di recente è uscito un romanzo con la stessa cover di uno dei miei, solo tagliata e modificata nei colori, l'immagine originale era disponibile su siti vari a 9 euro. Se ogni romanzo potesse avere una cover ad hoc sarebbe fantastico. E comunque per ora, vista la difficoltà a ottenere esattamente quel che si vuole (io non sono ancora riuscita) rimarrà la necessità di un grafico esperto che la sistemi e la trasformi in una copertina professionale.

Quanto alla correzione bozze, io non ho mai provato a dare comandi semplici, forse per questo non me la fa. Ho messo un testo sgrammaticato chiedendo di dirmi se era corretto, coerente, di cosa parlava, ecc. Forse troppo complicato...
Oggi comunque ho trovato un articolo interessante sul tentativo di far fare alla chat il proprio lavoro (il video dura diversi minuti, ma verso la fine si para anche dei traduttori): https://www.wired.it/article/intelligenza-artificiale-prova-lavori-sostituzione/amp/
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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@Silverwillow 

Quello che scrivi mi conferma una cosa: i limiti che attualmente vediamo nella tecnologia di Open AI sono soltanto i nostri stessi limiti nel fatto che non sappiamo bene come utilizzarla. Si cerca di rassicurarci tutti a vicenda dicendo che non sa fare questo o quell'altro al meglio - che non sa tradurre come DeepL, o che non sa correggere le bozze - ma in realtà basta dare i comandi giusti e il risultato è al di là delle aspettative. E dire che stiamo testando soltanto la tecnologia GPT3 (è già uscita la 4). E come sarà quando usciranno la 5 o la 6?

Prepariamoci tutti, se non a cambiare mestiere, a utilizzare la tecnologia a nostro vantaggio per non soccombere alla selezione naturale (anzi, artificiale). 

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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In fondo non c'è niente di cui preoccuparsi: un giorno l'AI sarà talmente perfezionata che sarà lei a chiedere agli esseri umani di tradurre, editare, correggere le bozze dei libri che scriverà, quindi nessuno perderà il lavoro. 
E sarà lei a inviare manoscritti, lei a ricevere i silenzi e i rifiuti degli editori, lei a non vincere i premi letterari, lei a frequentare i forum di scrittura, lei a porsi la domanda se gli esseri umani prenderanno il suo posto in futuro... (fin qui avevo dei dubbi, ma ho cambiato idea: è un'invenzione fantastica).

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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@massimopud 

Seriamente, non è difficile immaginare che da qui a 3-4 anni ci saranno dei percorsi automatizzati di valutazione dei manoscritti. L'AI sarà tarata sugli standard qualitativi di ogni casa editrice, sul suo catalogo, e su ciò che cerca in un periodo. Tutti i manoscritti verranno analizzati in automatico con la stessa accuratezza. Solo una volta che il manoscritto avrà superato la valutazione automatica (magari con una semplice soglia di punteggio) sarà letto da un essere umano. Nel giro di pochi giorni, i manoscritti rifiutati riceveranno una risposta automatica generata dal sistema, e l'autore si potrà mettere il cuore in pace. Davvero non è detto che tutti i mali vengano per nuocere. Sicuramente, nei prossimi tempi il numero di aspiranti autori aumenterà esponenzialmente (perché ora davvero chiunque potrà scrivere un libro), ma le CE di qualità diventeranno ancora più selettive. D'altro canto, il Self publishing temo che diventerà una grande discarica di opere rifiutate dagli editori e realizzate con l'AI da autori improvvisati, molto più che adesso.

Io credo che in questo momento, anche se nessuno lo dirà mai apertamente, ci sia subbuglio nelle redazioni di tutte le CE medio-grosse (e forse ancora più nelle piccole) per capire come avvantaggiarsi dell'AI prima degli altri e non farsi trovare impreparati. 

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Credo che produrrà un impoverimento del genere umano, che già non sta molto bene di suo (basta seguire qualche post su Facebook per rendersene conto). 
Ho pensato con la mia testa per sessantasei anni e continuerò a farlo per quello che mi resta da vivere, di questo sono sicuro.
E la prima volta che un cliente mi dirà "... qui l'Ai consiglia di scrivere...", la mia risposta sarà di sicuro: "Allora fattelo editare dall'IA", ché già mi sembra odioso prostrarsi a usare un acronimo inglese.
https://www.facebook.com/nucciarelli.ma ... scrittore/
https://www.instagram.com/marcellonucciarelli/
https://www.linkedin.com/in/marcello-nu ... -bbb4805b/

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Marcello ha scritto: Credo che produrrà un impoverimento del genere umano, che già non sta molto bene di suo (basta seguire qualche post su Facebook per rendersene conto). 
Ho pensato con la mia testa per sessantasei anni e continuerò a farlo per quello che mi resta da vivere, di questo sono sicuro.
E la prima volta che un cliente mi dirà "... qui l'Ai consiglia di scrivere...", la mia risposta sarà di sicuro: "Allora fattelo editare dall'IA", che già mi sembra odioso prostrarsi a usare un acronimo inglese.
Sottoscrivo ogni parola, virgole comprese. Purtroppo, caro Marcello, la tua generazione (figurati la mia) è ormai superata dagli eventi. Ai suoi appartenenti, non resta che piangere.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Se servisse a filtrare i testi impresentabili agli editori ben venga, ma non succederà mai, perché la si userà per rendere presentabili quelli che non lo erano.
Per me tutto questo porterà semplicemente ad aumentare esponenzialmente la quantità di porcate che già vengono pubblicate.
D’altro canto non vedo tutti questi problemi per chi scrive, anche per chi pubblica in self. Se un testo è pessimo i lettori lo giudicano di conseguenza e con una valutazione bassa non li legge nessuno, quelli belli vengono apprezzati, letti e portano guadagni.
Io nel futuro non immagino una crisi per gli scrittori, ma per certi editori ed agenzie sì. Tutto sommato non tutti i mali vengono per nuocere.

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Wanderer ha scritto: Un domani, quando l'AI funzionerà allo stesso modo anche per le immagini,
Come mi avevi fatto notare che esistevano già libri pubblicati da Chatgpt, devo dirti che esistono già delle intelligenze artificiali che eseguono questo compito sulle immagini. Il finto arresto di Trump ne è un esempio:
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/03/23/trump-arrestato-ma-sono-foto-fake-di-una-intelligenza-artificiale_4ec43642-cda5-4121-88dc-a83ac0a0d2c6.html
L'episodio rende anche evidente l'assenza di standard aziendali o regolamenti governativi che affrontino l'uso dell'intelligenza artificiale per creare e diffondere falsità.
Non vorrei che il discorso si fossilizzasse solo su Chatgpt, che resta uno strumento poco sofisticato, ma sicuramente ci sono già intelligenze artificiali addestrate a compiere operazioni molto più complesse e performanti. Il fatto poi di rendere questa tecnologia disponibile per chiunque, senza un'adeguata regolamentazione, risulta essere un problema di livello globale, non solo italiano.

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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@Uanema Non c'è dubbio che il problema sia a carattere globale. Immagino che la vasta platea di sprovveduti complottisti e affini che sbandierano fake news come se fossero verità rivelate, saranno pronti a bersi qualsiasi realtà virtuale confezionata a sostegno delle false affermazioni dei loro beniamini e guru. Al peggio non c'è fine.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
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Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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ChatGPT è uno strumento poco sofisticato ORA, ma entro la fine dell'anno dovrebbe già uscire una versione molto più evoluta. Fra 2 massimo 5 anni, io ritengo molto probabile che le AI possano produrre in autonomia un romanzo (cioè con la semplice istruzione "scrivi un romanzo giallo, rosa, horror, fantasy,...") più interessante, originale e appassionante della media di quelli umani. Perché? L'AI ricombina in un'opera originale gli elementi di milioni di altre opere, che nessuno scrittore umano può arrivare a conoscere tutte nella propria vita. Quindi arriverà ad avere una capacità di "elaborazione creativa" superiore a quella umana. Accadrà. Presto.

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Nel mondo dell'illustrazione e della grafica, c'è già da mesi una mobilitazione a livello globale, con proteste, social e non, da parte dei professionisti di quest'ambito.
È stato anche realizzato un intero fumetto utilizzando lo stile di un maestro del passato (forse Tetsuka, non ricordo perfettamente), ma la storia era incomprensibile.
C'è da dire, in ogni caso, che le illustrazioni o foto prodotte presentano delle imprecisioni (talvolta più dita del normale e volti deformi), così come la sensibilità cromatica a volte difetta e l'immagine appare fredda e disturbante. Immagino avverrà la stessa cosa con la narrativa.
Quanto alle chat bot (in generale) gestite da IA, ricordo un divertente servizio a Propaganda, la scorsa settimana. Queste Intelligenze non sono così intelligenti.
Anch'io ho avuto una mia esperienza, relativa alla mancata consegna di un pacco, sul sito dello spedizioniere. Ho dovuto contattare il numero verde e parlare con un operatore umano, perché il chatbot continuava a ripetere: "può esprimere la richiesta con parole più semplici"?  O_o

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Darksy ha scritto: . Quindi arriverà ad avere una capacità di "elaborazione creativa" superiore a quella umana. Accadrà. Presto.
Sicuramente avrà una capacità di processare e assemblare rapidamente tutti i romanzi di cui il suo archivio dispone, ma dubito sia in grado di farlo in maniera creativa. Elaborazione rapida sicuramente, sulla creatività ho forti dubbi. E in ogni caso, come diceva anche @ivalibri, a che pro?

Re: ChatGPT ruberà il mestiere a traduttori, editor e correttori di bozze?

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Silverwillow ha scritto: Per quanto so io, il copyright rimane dell'utente che ha ottenuto la storia o l'immagine (almeno finché non metteranno delle leggi)
Mi spiace, ma no. Non c’entra niente la legge, per utilizzare i software ci sono delle condizioni di utilizzo che l’utente deve accettare e quelle sono. Quindi dipende dalle condizioni di utilizzo, che variano volta volta a seconda del software messo a disposizione. Tanto più che, per esempio, per quanto riguarda le immagini in genere c’è da pagare, per utilizzarle a fini commerciali, e ci sono differenti abbonamenti a disposizione, a seconda della scala di utilizzo commerciale.
Il copyright diventa dell’utente nel momento in cui, a partire dalla base generata dall’AI, va a modificare l’output generato, creando quindi un qualcosa di derivativo.
Lavorandoci sia io che mio marito, in campi diversi, ti posso assicurare che è così 😊
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