Prima volta nel mondo editoriale: silenzi e attese

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Ciao a tutti  :sss: Chiedo consiglio. 
Due settimane fa ho inviato per la prima volta un romanzo breve a una CE. Ora, aspetto. Quanto? Non ho ricevuto mail di conferma né niente del genere. Gli ultimi mesi per me sono stati una sequenza di silenzi e persone che da un giorno all'altro scompaiono dalla mia vita; l'attesa, da parte della CE, non mi turba, ma il silenzio sì. Ho cercato di fare le cose per bene, con lettera di presentazione, sinossi, CV. Ho contattato una sola CE, perché la scelta è stata ragionata e perché mi sembra rispettoso verso quella che, almeno così ho sentito, è una CE molto seria e competente. So che i tempi sono lunghi, ma non so neanche se la mail sia effettivamente arrivata a qualcuno; può avere senso scrivere per conferma, o ci rimedio solo una figura poco carina? Certo non mi fa impazzire come modalità, avrei preferito parlare del romanzo a tu per tu con qualcuno della CE, anche solo davanti a un caffè, ma tant'è; le poche conoscenze dirette che ho nel mondo editoriale si occupano di generi lontani da quello che ho scritto. Si riduce tutto a questo, una mail impersonale? Dopo quanto tempo un silenzio diventa sinonimo di un rifiuto, e allora devo contattare un'altra CE? Non so bene come muovermi.
Be', grazie della pazienza. Immagino siamo tutti compagni d'ansia  :asd:

Re: Prima volta nel mondo editoriale: silenzi e attese

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Ciao @Mina,

purtroppo il non ricevere conferme di lettura è la prassi, così come il silenzio = rifiuto da parte della CE. Per quanto riguarda le tempistiche non ho esperienze dirette, ma da quanto ho letto sia qui su CdM che nei siti di molte CE, direi che se dopo sei mesi non hai ancora ricevuto nessuna risposta puoi ahimè rassegnarti.
Proprio questi tempi così dilazionati, secondo me, rendono poco funzionale il tuo lodevole proposito di contattare una sola CE alla volta...

Re: Prima volta nel mondo editoriale: silenzi e attese

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Mina ha scritto: So che i tempi sono lunghi, ma non so neanche se la mail sia effettivamente arrivata a qualcuno; può avere senso scrivere per conferma, o ci rimedio solo una figura poco carina?
Eviterei.
Controlla una volta in più che l'indirizzo che hai digitato sia corretto e non fare altro. Ora è il tempo dell'attesa, da impegnare non controllando la posta ogni venti minuti, ma staccandoti progressivamente da quello che hai scritto. Impegna la mente in un nuovo progetto, è la cosa migliore.
Mina ha scritto: Ho contattato una sola CE, perché la scelta è stata ragionata e perché mi sembra rispettoso verso quella che, almeno così ho sentito, è una CE molto seria e competente. So che i tempi sono lunghi
Dopo quanto tempo un silenzio diventa sinonimo di un rifiuto, e allora devo contattare un'altra CE? Non so bene come muovermi.
Contattare una sola casa editrice è un gesto di grande correttezza, ma fin troppo esagerato.
C'è chi prende l'elenco degli editori e spedisce a tutti indifferentemente, senza curarsi dei titoli pubblicati, delle collane, dei criteri di selezione: li detesto, è un comportamento irresponsabile che si ripercuote sui tempi di attesa di tutti coloro che inviano proposte editoriali. 
Però inviare a una sola casa editrice è fin troppo corretto: ti consegni a un'attesa di mesi senza sapere se il tuo manoscritto sia già stato scartato o se giaccia ancora intonso su qualche scrivania. Selezionane altre quattro o cinque che ritieni potrebbero essere interessate alla tua opera e invia il manoscritto con le stesse modalità che hai usato per il primo editore. Se e quando riceverai da una di loro un'offerta che ti sentirai di accettare, il tuo primo pensiero sarà di scrivere agli altri dicendo che l'opera non è più disponibile. È un comportamento corretto che farà risparmiare loro tempo vitale e sarà molto apprezzato.
https://www.facebook.com/nucciarelli.ma ... scrittore/
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Re: Prima volta nel mondo editoriale: silenzi e attese

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GeorgeBest83 ha scritto: Proprio questi tempi così dilazionati, secondo me, rendono poco funzionale il tuo lodevole proposito di contattare una sola CE alla volta...
Marcello ha scritto: Però inviare a una sola casa editrice è fin troppo corretto: ti consegni a un'attesa di mesi senza sapere se il tuo manoscritto sia già stato scartato o se giaccia ancora intonso su qualche scrivania.
Avete ragione entrambi  :hm: forse ho una visione troppo romantica. Mi sarebbe piaciuto presentare la proposta a qualcuno, piuttosto che inviare mail, ma devo rassegnarmi ai tempi   :D
Marcello ha scritto:  Impegna la mente in un nuovo progetto, è la cosa migliore.

Ci provo  :love:
Grazie delle dritte!

Re: Prima volta nel mondo editoriale: silenzi e attese

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Fabioloneilboia ha scritto: Se scrivi qual è la casa editrice magari qualcuno ti può essere d’aiuto sui tempi di attesa. Per il resto non posso risottolineare quanto sopra, inviare ad una sola casa editrice non è una buona idea, da nessun punto di vista.
Mi permetto di aggiungere che se la casa è famosa la possibilità che non legga affatto il tuo testo è enorme.
È la Watson, quindi non una delle big, non penso neanche abbia molto senso pensarci con un romanzo breve  :asd:

PS, sto spulciando un po' l'archivio del Writer's Dream, che nostalgia  :buhu:

Re: Prima volta nel mondo editoriale: silenzi e attese

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Bravo, @Mina e in bocca al lupo! Mi auguro che potrai pubblicare con la ce che desideri! 
Sei un bravo scrittore e avrai mandato sicuramente un lavoro interessante. 
Il mio consiglio, per quello che può valere, è di non avere timore di aspettare. Io ho iniziato a scrivere il mio romanzo nel 2019, l'ho inviato a un paio di ce medie senza avere risposta e a qualche agenzia (ricevendo rifiuti) nel 2020. Verrà pubblicato nel 2023. Ma io sono contenta di avere aspettato. Nel frattempo l'ho letto e riletto e modificato. Ci sto lavorando ancora grazie ai suggerimenti della editor della ce perché evidentemente non è ancora nella sua versione migliore. Insomma è un lavoro lungo per persone pazienti...
In bocca al lupo ancora e tienici aggiornati!

Re: Prima volta nel mondo editoriale: silenzi e attese

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Mina ha scritto: Due settimane fa ho inviato per la prima volta un romanzo breve a una CE. Ora, aspetto. Quanto?
Confermo quanto ti hanno già detto: di norma non vanno via settimane ma mesi. È molto raro che una CE ti risponda subito. Poi adesso ci sono le festività di mezzo, quindi si va a metà gennaio...
Per sapere se una mail è arrivata ed è stata letta c'è una semplice estensione gratuita per gmail. Io la trovo molto utile, perché puoi vedere se ciò che hai inviato è stato almeno aperto (non sempre succede).
Ti faccio i complimenti per la scelta di inviare a una sola CE, perché le possibilità sono sempre poche, e ti auguro di cuore di ricevere risposta positiva.
In media dopo cinque o sei mesi dall'invio si può considerare un romanzo rifiutato (o non considerato). Non scriverei per chiedere conferma (è una cosa che molti editori odiano): se l'email risulta nella posta inviata allora è partita.
In bocca al lupo!
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Prima volta nel mondo editoriale: silenzi e attese

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@ivalibri grazie :rosa: anche della tua esperienza, mi aiuta tantissimo a mettere le cose in prospettiva. La pazienza paga. Facci sapere quando sarà pubblicato  :D
Silverwillow ha scritto: Per sapere se una mail è arrivata ed è stata letta c'è una semplice estensione gratuita per gmail. Io la trovo molto utile, perché puoi vedere se ciò che hai inviato è stato almeno aperto (non sempre succede).
Ero convinto fosse un'opzione da posta certificata o simili e, ingenuo io, non ho mai approfondito  :facepalm: be', grazie  :asd:

Re: Prima volta nel mondo editoriale: silenzi e attese

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Silverwillow ha scritto: Per sapere se una mail è arrivata ed è stata letta c'è una semplice estensione gratuita per gmail. Io la trovo molto utile, perché puoi vedere se ciò che hai inviato è stato almeno aperto
Molto spesso queste estensioni vengono viste come possibile virus o tentativo di phishing, per cui i programmi di posta come Outlook e simili mandano in spam queste e-mail. I software di sicurezza aziendali, invece, non le recapitano proprio all’indirizzo destinatario, per evitare possibili aperture e invii di informazioni.
Non è così consigliabile usarle, spesso fanno sì che la e-mail non arrivi proprio mai a destinazione 😅
Beatrice Spada, Graphic & Visual Designer
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Re: Prima volta nel mondo editoriale: silenzi e attese

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Miss Ribston ha scritto:
Molto spesso queste estensioni vengono viste come possibile virus o tentativo di phishing, per cui i programmi di posta come Outlook e simili mandano in spam queste e-mail. I software di sicurezza aziendali, invece, non le recapitano proprio all’indirizzo destinatario, per evitare possibili aperture e invii di informazioni.
Non è così consigliabile usarle, spesso fanno sì che la e-mail non arrivi proprio mai a destinazione 😅
Okay, cancello

Re: Prima volta nel mondo editoriale: silenzi e attese

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Miss Ribston ha scritto: Molto spesso queste estensioni vengono viste come possibile virus o tentativo di phishing, per cui i programmi di posta come Outlook e simili mandano in spam queste e-mail. I software di sicurezza aziendali, invece, non le recapitano proprio all’indirizzo destinatario, per evitare possibili aperture e invii di informazioni.
Non è così consigliabile usarle, spesso fanno sì che la e-mail non arrivi proprio mai a destinazione 😅
Lo so (mi pare che me l'avevi detto in altra discussione) ma io la uso anche per il lavoro o gli amici, e le email sono sempre state aperte senza problemi. Lo stesso vale per riviste, concorsi, e piccole-medie CE. Gli unici a non averle mai aperte sono alcuni big, e ne ho (magari a torto) dedotto che il problema è il tempo e la volontà di aprirle (da quelle stesse CE non avevo mai avuto conferme o risposte nemmeno senza tracciamenti).
Io personalmente mi trovo bene, quindi l'ho segnalata come una possibilità. Poi ognuno decide per sé, anche in base alle sue priorità.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
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Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)
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