Re: Posso fidarmi di queste case editrici?

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Cheguevara ha scritto: @Brutus Tutto giusto, quindi sottoscrivo. Purtroppo la mediocrità non è soltanto appannaggio di piccole CE e scrittori alle prime armi. Come lettore seriale, ogni tanto mi capitano opere pubblicate da autori famosi con editori di prestigio che sono fortemente tentato di cestinare. Anche per i grandi l'importante è incassare, oltre che apparire. 
Concordo. Anche a me è capitato di leggere romanzi pessimi editi da CE medio grandi. Si è trattato perlopiù di autori di genere ma con alle spalle già diverse pubblicazioni di buon successo. Cosa che presumo abbia allentato l'attenzione sul contenuto tanto bastava il nome per vendere.
Fabioloneilboia ha scritto: Detto questo, nella confusione generale, sarebbe bello vedere una maggiore specializzazione e, quindi, trovare editori specializzati in generi, invece di dover mandare tutto a tutti, perché tutti pubblicano tutto. Basterebbe anche avere sezioni della casa editrice specializzate e che offrissero l'invio dei manoscritti al bisogno. Del tipo "abbiamo bisogno di 2 romanzi di fantascienza per il 2023, mandateceli. Abbiamo esaurito gli spazi per i thriller fino al 2024, se vuoi mandarcelo lo stesso bene, ma ti abbiamo avvertito. E così via".
Si, ma si tratta sempre dello stesso problema: la serietà della CE. Comunque anch'io ho fatto così. Spedito a editori specializzati nel genere che prediligo. Inutile spargere manoscritti ai quattro venti, se sii vuole fare le cose per bene.

Re: Posso fidarmi di queste case editrici?

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L'argomento è molto interessante. Dico quindi la mia, sulla scorta dell'esperienza maturata finora.
Il mio editore storico, che pubblica per lo più saggistica di settore, non ha certamente un sito bello e accattivante, non viene curato nemmeno l'aggiornamento delle ultime uscite. Però, i miei libri, una decina, sono inseriti e disponibili nei vari store, inoltre sono presenti nelle maggiori librerie esoteriche e ordinabili in quelle tradizionali.
L'editore non ha mai fatto una gran pubblicità, eppure le vendite, ovviamente non parliamo di grandi numeri, non sono mai venute meno nel tempo, nonostante la crisi generalizzata del mondo dell'editoria e soprattutto di quella inerente il settore di cui mi occupo. Ho d'altronde i miei canali pubblicitari sui vari social, un mio sito autoprodotto che aggiorno ogni settimana e ho la possibilità di pubblicare regolarmente articoli su testate mensili presenti in edicola. In passato ho anche partecipato da relatore a convegni o presentazioni. In questo segmento sono conosciuto e apprezzato, con una piccola nicchia di lettori che mi segue a ogni uscita.
Ricevo i rendiconti delle vendite (con una percentuale che definirei "nella media") puntualmente ogni sei mesi, così come i pagamenti, che sono immediati.
Posso quindi dirmi soddisfatto, anche se ho notato che la qualità di stampa non è certamente ottimale e qualche acquirente si è lamentato di questo con recensioni anche negative.
Di là di questo, le esperienze con altri editori, una quarantina in tutto, sono state finora molto deludenti; i pochi che mi hanno risposto, mi sottoponevano contratti "viziati" soprattutto dall'acquisto iniziale di un certo numero di copie o percentuali più basse, corrisposte al raggiungimento di qualche centinaia di copie vendute. Ho quindi sempre rifiutato tali proposte.
Detto questo, continuo a proporre i miei ultimi lavori a decine di case editrici, nella speranza di trovare quel qualcosa in più che certamente ancora mi manca: cioè maggior qualità nella fattura del libro e una tiratura che mi consenta di giungere anche a qualche libreria tradizionale.
 

Re: Posso fidarmi di queste case editrici?

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@Simone64 Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Tengo a precisare che non mi riferivo a delle CE con ottime potenzialità, ma limitate da alcuni punti di vista. Aprire una casa editrice è un gesto che richiede tantissimi sforzi e anche dei costi, quindi non biasimo chi magari deve porre l'accento su particolari risparmi. Sappiamo ormai tutti che l'intero settore è in crisi, mi chiedevo solo se è importante dare conto a queste nuove CE che compaiono come funghi e non sembrano (almeno per me) vantare nessuno tipo di investimento: non parliamo di risparmio sulla carta ecc. ma di realtà che non investono nemmeno un euro per rimuovere una pubblicità dal sito web gratuito, che usano Amazon come stamperia (e fino a qua posso anche comprendere) e che per la cura del libro si affidano a editor self-made che non hanno minimamente le competenze (parlo di persone senza un curriculum, né frequenza di particolari corsi, niente di niente). Seguendo questa logica, chiunque può essere un editore, perché basta solo la buona volontà. Il resto è un dettaglio...
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