Re: Come sono arrivato all'autopubblicazione

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Darksy wrote: L'altra - molto più grande - non la cito perché, confrontandomi con un loro passato autore, sembra che abbiano la querela facile contro chi online mette in dubbio la loro "rettitudine" da casa editrice non eap. Sorry.
Hmm... forse che forse... si sta riferendo alla Albatros Il Filo? :D

In ogni caso, se non hai già una fila di lettori se opti per il self devi necessariamente investire molto in marketing se vuoi arrivare a spiccare un po' tra la massa. Se l'obiettivo, invece, è pubblicare e basta allora è un altro discorso... come è già stato detto, dipende dai propri obiettivi.

Re: Come sono arrivato all'autopubblicazione

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Brutus wrote: Partire fin dall'inizio con il self pregiudica quello che @Sineddoche ha giustamente definito come scambio di vedute utile a farsi un'idea e a tarare le proprie capacità letterarie sempre, beninteso, che si parli con persone serie. Insomma, fare tutto da soli secondo me impedisce di avere un giudizio oggettivo sulla propria opera.
Secondo me c'è un equivoco di fondo su quelli che pubblicano in self, e cioè che tutti "fanno tutto da soli". Qualche anno fa ho sottoposto un mio lavoro a una editor che me l'ha bocciato senza mezzi termini. Se non le avessi dato retta, avrei fatto correggere i refusi e pubblicato un romanzetto da zero vendite (sono felice di aver pagato... per non pubblicare).
Già.

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