Legame tra autore e casa editrice

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Ho visto che, in genere, nelle discussioni si parla di come le case editrici si comportano con gli aspiranti, oggi voglio rivoltare la discussione.

L'antefatto è il seguente. Ho inviato un romanzo a una casa editrice che, tra le altre cose, mi ha detto che preferisce autori senza legami con altre case editrici. Loro creano un rapporto tra autore e casa editrice e, secondo loro, gli autori che hanno più rapporti con più case editrici sono un po' mercenari.
Mi ha fatto riflettere questa definizione, più che altro perché sono il primo ad apprezzare un rapporto paritario tra autore e casa editrice e/o il fatto che una casa editrice tratti gli autori come persone, impegnandosi attivamente con loro a seguito della pubblicazione. Quindi, anche se in prima analisi ammetto di aver pensato che "è un modo inedito di rifiutare proposte", a freddo trovo un fondo di verità.
Lo dico anche perché di recente ho in ballo una seconda pubblicazione con una casa editrice che apprezzo (credo sentimento ricambiato :P ) e che tratta gli autori come persone, come detto in sintesi sopra. È un sentimento che mi viene spontaneo e che, in me, crea automaticamente una preferenza quando penso di avere qualcosa di buono che rientra nelle loro collane e un sentimento di piacere/orgoglio quando piace quello che invio.

Credo che, quindi, c'è del vero in tutto questo.
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Re: Legame tra autore e casa editrice

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Boh, a me pare tanto una bella scusa. 
Rovesciando il discorso allora ci vorrebbe una CE per ogni autore, altrimenti chi diventa mercenario son loro, no?
E poi, come dici bene tu, se una CE riesce a instaurare un rapporto personale e di fiducia che motivo ha un autore di cercarne altre?
Ovvio che se invece le esperienze precedenti non soddisfano appieno uno è libero di tentare nuove vie, così come le CE sono libere di cercare nuovi autori.
Personalmente credo sia meglio per un autore provare diverse realtà per riuscire a confrontarle seriamente e farsi un'idea più ampia dell'offerta che propone il mercato. Come quando si va a fare la spesa  :D.

Re: Legame tra autore e casa editrice

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Brutus wrote: E poi, come dici bene tu, se una CE riesce a instaurare un rapporto personale e di fiducia che motivo ha un autore di cercarne altre?
Hai colto il punto, infatti, per questo penso che ci sia del vero. Nel senso che se una casa editrice si impegna a istaurare un rapporto di reciproco aiuto e rispetto con l'autore, comunque non serve altro a entrambi.
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Re: Legame tra autore e casa editrice

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Può essere vero in parte, a mio parere, perché dipende da diversi fattori. Un autore può trovarsi benissimo con una casa editrice ed essere ricambiato con stima e attenzioni al suo lavoro, ma al tempo stesso può sentire l'esigenza di confrontarsi con altre realtà. Per esempio, ci si può trovare benissimo con una piccola CE, ma sentire l'esigenza di spiccare un salto e andare un gradino più in su. Oppure decidere di scrivere qualcosa che stavolta non rientra nelle linee editoriali di quella specifica CE. Oppure ancora, l'abituale CE non è interessata alla tua nuova proposta, ma non per questo deve vincolarti e impedirti di trovare altri editori. 
Una CE non può comportarsi, a mio parere, come un'agenzia assicurativa, che richiede un mandato di esclusiva. 
È bello che si crei un rapporto di fiducia e stima reciproca, di confidenza e di apprezzamento, ma questo può crearsi anche tra l'autore e più realtà editoriali. A me è capitato, tanto che a volte sono le stesse CE a richiedere nuovi progetti o a proporne, se ci si trova reciprocamente bene. Poi, tutto è soggettivo e dipende dalle proprie esperienze. Io parlo per me, ma così com'è impensabile che ci siano CE "mono autore" (a meno che non siano state create dall'autore stesso), credo sia altrettanto impensabile e molto limitante che una CE imponga l'esclusiva a un autore. Già può farlo attraverso le clausole di prelazione nel contratto editoriale, ma andare oltre questo mi sembrerebbe anche un tantino vessatorio.

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