Fabioloneilboia wrote: Se devo dire la mia, a mio umilissimo modo di vedere, gli autori si fanno troppi problemi di forma e pochi di sostanza.Del tutto d'accordo, mi sembra di ricordare una vecchia discussione del WD in cui i contenutisti (per così dire) eravamo in netta minoranza rispetto ai formalisti. Poi, d'accordo, anche la forma è sostanza, ma è indubbio che si discute molto poco di quello di cui si scrive.
Però non mi era mai venuto in mente che la causa potesse essere questa:
queffe wrote: Sul "cosa", io credo che un po' in tutti esista una forma di paura di vedersi soffiata un'idea che (magari senza alcuna ragionevole speranza) consideriamo valida. Ecco perché il "cosa" è un argomanto quasi tabù. Lo scambio di idee "sulle idee", sul proprio plot, è assente perché l'idea viene protetta il più possibile.C'è sicuramente qualcosa di vero, però questo sbilanciamento forma/contenuto io l'ho sempre notato anche nei commenti ai racconti pubblicati sul forum, sia vecchio che nuovo, e lì ovviamente il motivo non può essere quello.
Può darsi che nei commenti entri in gioco il timore di offendere l'autore: se tu dici a uno che ha sbagliato un po' di virgole e qualche forma verbale, quello non se la prende più di tanto, ma se gli dici che hai trovato trita e banale l'idea di base del suo racconto le cose cambiano (giova ricordare che la permalosità media dell'utente WD/CdM in una scala da 1 a 10 è di 35-36).
Come che sia, sono d'accordo sul fatto che discutere un po' di più di contenuti, cioè in definitiva di idee, e un po' meno di virgole non sarebbe male.