Salve a tutti, ho cercato una discussione simile sul forum, ma non l'ho trovata. Penso di aver cercato bene, in caso contrario mi scuso e cancello il thread.
La mia situazione è la seguente: attualmente ho pubblicato due raccolte con due case editrici differenti. Per quanto con l'ultima sia andata meglio che con la prima, vorrei trovare una realtà più adatta per la poesia, dato che sto ultimando una terza silloge. Voi avete esperienza o conoscete case editrici particolarmente adatte per le raccolte poetiche?
Re: Consiglio su case editrici per raccolte poetiche
2@Aurelio Mandraffino
Escludendo quelle a pagamento o con forme di contributi surrogate (tipo crowdfunding), ce ne sono diverse di qualità: Interlinea, Interno Poesia, Marco Saya, Lietocolle, Raffaelli, AnimaMundi, CartaCanta, Taut Editori, la neonata Il Ramo e La Foglia... ma sono case editrici piuttosto di nicchia e per addetti ai lavori. Poi c'è Passigli, che ha un profilo leggermente più "mainstream", ma è molto difficile pubblicare con loro (così come con quelle sopra citate). Anche Nottetempo e Marcos Y Marcos hanno una collana di poesia, ma la selezione avviene soltanto tramite canali interni.
In generale, negli ultimi vent'anni quello della poesia è diventato un vero e proprio ghetto dell'editoria - nonché una vera e propria lobby - e l'unica speranza per ottenere una pubblicazione seria è di entrare nel "giro che conta" (attraverso riviste letterarie, concorsi, e soprattutto conoscenze) oppure farsi un nome attraverso altri generi letterari. O, in alternativa, avere un profilo social con decine di migliaia di follower, e allora ti pubblica anche Mondadori.
Escludendo quelle a pagamento o con forme di contributi surrogate (tipo crowdfunding), ce ne sono diverse di qualità: Interlinea, Interno Poesia, Marco Saya, Lietocolle, Raffaelli, AnimaMundi, CartaCanta, Taut Editori, la neonata Il Ramo e La Foglia... ma sono case editrici piuttosto di nicchia e per addetti ai lavori. Poi c'è Passigli, che ha un profilo leggermente più "mainstream", ma è molto difficile pubblicare con loro (così come con quelle sopra citate). Anche Nottetempo e Marcos Y Marcos hanno una collana di poesia, ma la selezione avviene soltanto tramite canali interni.
In generale, negli ultimi vent'anni quello della poesia è diventato un vero e proprio ghetto dell'editoria - nonché una vera e propria lobby - e l'unica speranza per ottenere una pubblicazione seria è di entrare nel "giro che conta" (attraverso riviste letterarie, concorsi, e soprattutto conoscenze) oppure farsi un nome attraverso altri generi letterari. O, in alternativa, avere un profilo social con decine di migliaia di follower, e allora ti pubblica anche Mondadori.
Re: Consiglio su case editrici per raccolte poetiche
3Ti ringrazio, avevo già individuato molte di quelle che mi hai indicato tu, ma al momento il mio dubbio è più tra altre due: Eretica Edizioni e Bertoni Editore. Ne sai qualcosa? Sulla Bertoni c'è il thread dedicato sul forum, su Eretica invece se ne parla bene in giro, ma sul forum niente.
Avendo già pubblicato due raccolte, anche se è una minima esperienza, sono ben consapevole di non poter arrivare, purtroppo a molte persone. Questo un po' mi deprime perché penso che il linguaggio poetico in realtà sia quello istintivo umano.
Secondo me la scarsa diffusione di raccolte poetiche, quindi la scarsa lettura di queste, è un danno proprio per tutti. La poesia connette l'emozione, il sentimento direttamente all'espressione e farne sempre più a meno significa disabituarsi a questa connessione.
Aldilà di questo, nonostante io mi sia trovato davvero bene con la mia attuale case editrice, cerco una realtà che abbia contatti migliori con l'ambiente poetico.
Avendo già pubblicato due raccolte, anche se è una minima esperienza, sono ben consapevole di non poter arrivare, purtroppo a molte persone. Questo un po' mi deprime perché penso che il linguaggio poetico in realtà sia quello istintivo umano.
Secondo me la scarsa diffusione di raccolte poetiche, quindi la scarsa lettura di queste, è un danno proprio per tutti. La poesia connette l'emozione, il sentimento direttamente all'espressione e farne sempre più a meno significa disabituarsi a questa connessione.
Aldilà di questo, nonostante io mi sia trovato davvero bene con la mia attuale case editrice, cerco una realtà che abbia contatti migliori con l'ambiente poetico.
Re: Consiglio su case editrici per raccolte poetiche
4Ciao @Aurelio Mandraffino , se non la conosci già prova a dare un'occhiata a Dialoghi, casa editrice del gruppo Utterson che pubblica esclusivamente poesia. Non la conosco personalmente ma qualcuno del forum ha pubblicato con loro quindi potresti chiedere informazioni.
https://andydreams.it
Pagina facebook ufficiale: https://www.facebook.com/Alessandro-Mar ... 4917158086
Instagram: andydreams_books
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Instagram: andydreams_books
Re: Consiglio su case editrici per raccolte poetiche
6Aurelio Mandraffino ha scritto: Ti ringrazio, avevo già individuato molte di quelle che mi hai indicato tu, ma al momento il mio dubbio è più tra altre due: Eretica Edizioni e Bertoni Editore. Ne sai qualcosa? Sulla Bertoni c'è il thread dedicato sul forum, su Eretica invece se ne parla bene in giro, ma sul forum niente.Se vuoi sapere la mia opinione, ciò che deprime l'arte poetica nel nostro tempo - dilettantismo e improvvisazione a parte - sono le velleità degli stessi poeti, ovvero proprio quello che chiami "ambiente poetico". La poesia è diventata una scrittura di nicchia, relegata in cenacoli pseudo-avanguardioidi che le fanno totalmente perdere il contatto con il lettore comune. In questi cenacoli, i poeti se la cantano e se la suonano a vicenda, si premiano a vicenda, ma non riescono a spingersi oltre uno sterile auto-compiacimento intellettuale. Personalmente, diffido delle piccole case editrici che pubblicano SOLO poesia, perché contribuiscono alla ghettizzazione del genere, e non rendono un buon servizio all'arte poetica.
Avendo già pubblicato due raccolte, anche se è una minima esperienza, sono ben consapevole di non poter arrivare, purtroppo a molte persone. Questo un po' mi deprime perché penso che il linguaggio poetico in realtà sia quello istintivo umano.
Secondo me la scarsa diffusione di raccolte poetiche, quindi la scarsa lettura di queste, è un danno proprio per tutti. La poesia connette l'emozione, il sentimento direttamente all'espressione e farne sempre più a meno significa disabituarsi a questa connessione.
Aldilà di questo, nonostante io mi sia trovato davvero bene con la mia attuale case editrice, cerco una realtà che abbia contatti migliori con l'ambiente poetico.
In quanto a Bertoni, mi sembra un discreto editore emergente. Ho inviato loro qualcosa, ma ancora non ho avuto risposta.
Su Eretica invece non so parlare, ma dal sito non lo trovo particolarmente invogliante.
Re: Consiglio su case editrici per raccolte poetiche
7@Wanderer Temo di essermi spiegato molto male. Per "ambiente poetico" intendo editori che abbiano canali di diffusione migliori per la poesia, facendola arrivare a più persone. Per il resto sono quasi del tutto d'accordo con te. Per quanto riguarda le piccole case editrici che pubblicano solo poesia ho un altro pensiero. Credo che ci siano casi in cui la scelta di pubblicare solo poesia non sia per una "ghettizzazione" ma per concentrarsi su un genere che appunto necessita di un grande impegno, anche per evitare di finire in pasto a un ambiente che sia o relegato solo ai contatti stessi dell'autore o solo a quei circoli poetici che diventano quasi sette del culto di quello che io chiamo auto-erotismo poetico-narcisistico. Comunque ti ringrazio per aver condiviso con me la tua opinione ed esperienza, ne faccio un grande tesoro
Re: Consiglio su case editrici per raccolte poetiche
8@Aurelio Mandraffino
Quello che intendevo è che le case editrici per sola poesia si rivolgono agli addetti ai lavori, non a "più persone". Purtroppo, il target di queste case editrici è rappresentato per lo più dagli stessi poeti, da scrittori, non da comuni lettori. Quindi secondo me il rischio di ciò che chiami "auto-erotismo poetico-narcisistico" resta comunque molto alto, perché si permane in un ambiente velleitario, chiuso ed elitario, che non consente alla poesia di tornare ad essere popolare. Per quel che può valere, se vai nelle classifiche dei besteller di poesia su Amazon, non trovi in genere alcuna opera pubblicata da queste case editrici, bensì tre tipologie di opere: 1) Grandi classici del passato; 2) Opere pubblicate da grossi editori, con un taglio più "pop"; 3) Opere sapientemente autopubblicate.
In linea di massima, oggi il comune lettore non ha più alcuna voglia di spendere soldi per leggere accozzaglie di versi sconclusionati privi di musicalità e di una qualsivoglia componente estetica. Digerisce con difficoltà persino la Szymborska, e la legge soltanto in quanto è un "classico", ma non può tollerare un autore contemporaneo che scrive come la Szymborska. Quindi, o compra un libro commerciale di un autore alla Gio Evan - allo stesso modo in cui compra un romanzo di Camilleri - o non ha motivo di acquistare un libro di poesia pubblicato da un piccolo editore. La responsabilità di questa situazione non è certo del comune lettore, né dell'autore alla Gio Evan, ma di un ambiente poetico ostaggio di logiche pseudo-intellettuali, di vecchi avanguardismi fuori tempo massimo, nonché di ideologismi socio-politici, che rendono oggi la poesia distantissima dal sentire comune, dall'immaginario collettivo e, di conseguenza, anche dal mercato.
Quello che intendevo è che le case editrici per sola poesia si rivolgono agli addetti ai lavori, non a "più persone". Purtroppo, il target di queste case editrici è rappresentato per lo più dagli stessi poeti, da scrittori, non da comuni lettori. Quindi secondo me il rischio di ciò che chiami "auto-erotismo poetico-narcisistico" resta comunque molto alto, perché si permane in un ambiente velleitario, chiuso ed elitario, che non consente alla poesia di tornare ad essere popolare. Per quel che può valere, se vai nelle classifiche dei besteller di poesia su Amazon, non trovi in genere alcuna opera pubblicata da queste case editrici, bensì tre tipologie di opere: 1) Grandi classici del passato; 2) Opere pubblicate da grossi editori, con un taglio più "pop"; 3) Opere sapientemente autopubblicate.
In linea di massima, oggi il comune lettore non ha più alcuna voglia di spendere soldi per leggere accozzaglie di versi sconclusionati privi di musicalità e di una qualsivoglia componente estetica. Digerisce con difficoltà persino la Szymborska, e la legge soltanto in quanto è un "classico", ma non può tollerare un autore contemporaneo che scrive come la Szymborska. Quindi, o compra un libro commerciale di un autore alla Gio Evan - allo stesso modo in cui compra un romanzo di Camilleri - o non ha motivo di acquistare un libro di poesia pubblicato da un piccolo editore. La responsabilità di questa situazione non è certo del comune lettore, né dell'autore alla Gio Evan, ma di un ambiente poetico ostaggio di logiche pseudo-intellettuali, di vecchi avanguardismi fuori tempo massimo, nonché di ideologismi socio-politici, che rendono oggi la poesia distantissima dal sentire comune, dall'immaginario collettivo e, di conseguenza, anche dal mercato.
Re: Consiglio su case editrici per raccolte poetiche
9Aurelio Mandraffino ha scritto: Bertoni Editore@Aurelio Mandraffino per la poesia non so quanto sia conveniente affidarsi a questo editore. Un loro autore mi ha riportato il modus operandi di questa casa editrice, per quanto riguarda la collana di poesia, e lo ritengo un po' poco professionale, ecco.
Mi si dice, infatti, che c'è la tendenza a pubblicare la maggior parte, se non la quasi totalità, delle opere poetiche che gli pervengono in esame. Il progetto grafico di impaginazione e copertina è volto al risparmio, se non proprio alla quasi assenza di costi di realizzazione. Dopodiché, sembrerebbe che l'attività di marketing svolta dalla casa editrice converga verso l'incentivo di acquisto da parte degli altri autori pubblicati nella medesima collana, in una sorta di circolo poetico dove gli autori si comprano a vicenda.
Questo ciò che mi è pervenuto. Da un punto di vista strettamente professionale, posso dire che quantomeno per quel che riguarda la parte relativa al progetto grafico, è evidente che la mia fonte non abbia mentito: basta solo guardare il catalogo online dell'editore (sempre per la sezione poesia) per trovarsi di fronte a copertine perlopiù errate nella struttura compositiva, amatoriali.
Non so quanto valga la pena di pubblicare in questi termini, con un editore. Per come la vedo, una casa editrice dovrebbe dare un minimo di professionalità ai libri che immette nel mercato. Qui, invece, parrebbe proprio che il contesto non sia professionale, quanto più volto all'arrangiarsi (male) con pochi mezzi.
Beatrice Spada, Graphic & Visual Designer
AIAP | Socia Professionista Junior
https://www.bs-designer.it
https://bspada.myportfolio.com/
https://www.copertinelibri.it
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https://www.copertinelibri.it
Re: Consiglio su case editrici per raccolte poetiche
10@Miss Ribston
Il discorso del "circolo poetico dove gli autori si comprano a vicenda" è diventato ormai quasi la regola: i libri di poesia non si vendono e, se non si vogliono fare acquistare all'autore stesso, bisogna perlomeno trovare un modo per farli acquistare dai suoi colleghi. Un altro editore di poesia, considerato alquanto "prestigioso" nell'ambiente, aveva escogitato un sistema del genere.
Il discorso del "circolo poetico dove gli autori si comprano a vicenda" è diventato ormai quasi la regola: i libri di poesia non si vendono e, se non si vogliono fare acquistare all'autore stesso, bisogna perlomeno trovare un modo per farli acquistare dai suoi colleghi. Un altro editore di poesia, considerato alquanto "prestigioso" nell'ambiente, aveva escogitato un sistema del genere.
Re: Consiglio su case editrici per raccolte poetiche
11@Miss Ribston e @Wanderer vi ringrazio per le informazioni e per aver scambiato con me le vostre opinioni. :D