Kaleidos - Lazzaro Marco

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Titolo: Kaleidos 
Autore: Lazzaro Marco
Casa editrice: Edizioni Convalle
ISBN / ASIN: 978 8885 434967
Prezzo: 14.00€
Quarta di copertina, descrizione o estratto del libro: 
Il nome Kaleidos è composto da kalós, in greco bello, ed eidos, immagini o idee. Racconti originali come i loro protagonisti, dal thriller psicologico, al noir, al quasi horror, al racconto ironico, e tutto questo sempre con un carico di arguzia e pathos, là dove ce n’è bisogno, o delicatezza estrema. Marco Lazzaro osa far parlare i suoi personaggi con le azioni e li connota psicologicamente seminando metafore strabilianti. Personaggi che provengono da paesi diversi: Stati Uniti, Europa, Australia, Giappone, Siberia; uomini e donne, soli o in coppia, ognuno con la sua miseria e gloria in cerca di un riscatto che a volte è solo sognato, altre perseguito, altre ancora colto. La sensibilità dell’autore è volta a indagare le solitudini di chi si sente diverso, minorato, difettato rispetto all’omologazione socioculturale e crea una sfilata di antieroi, quelli che alla fine ti conquistano perché non hanno super poteri, ma infinite ammaccature che accecano come medaglie al valore.

Una citazione dall’opera: Una bella boccata d’aria fresca, una sola e poi si tornava a lavorare. Solo questo mi concedevo: occhi chiusi e un respiro profondo. Zero vacanze, zero pensione e mai più di trenta minuti di pausa ogni quattro ore; e poi lavorare da soli è una tale noia, mai nessuno con cui scambiare quattro chiacchiere. Di persone ne incontro parecchie, ma cosa fanno quando mi vedono? Implorano… Renditi conto, da quando ho cominciato a fare un lavoro che servisse all’umanità, nessuno si è mai fermato a chiedermi: come va, Bob?

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Kaleidos
La neve che copriva il sottobosco vorticava mossa dal vento.
Incrociai lo sguardo del cerbiatto che annusava l’aria. Imbracciai il fucile e respirai. Caricai il proiettile nella canna senza fare rumore. Feci un paio di passi cercando di restare silenzioso.
Puntai al cuore. La mano sul grilletto pronta a fare fuoco.
Ma i nostri sguardi si incrociarono. Gli occhi non erano dilatati dalla paura, ma curiosi. Si avvicinò. Nel momento in cui il naso toccò il fucile non fui più in grado di sparare.

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