Bambini: Emozioni e sentimenti
Inviato: lun gen 11, 2021 10:25 pm
Bambini – emozioni e sentimenti
Interpreti:
personaggio misterioso
Bimbo A con. Rabbia – Affetto – Invidia – Vergogna - Gioia
Bimbo B con: Dispiacere - Superbia - Affetto (in comune con A) - Vergogna (in comune con A) - Gioia (in comune con A)
Per un totale di dieci interpreti.
N.B.: i personaggi “veri” sono solo A e B, le emozioni e i sentimenti parlano e recitano ma non vengono VISTI in carne ed ossa dai due protagonisti, che parlano e pensano con la loro voce. Forse meglio anche, oltre al costume “adatto”, mettere un cartello col nome dell’emozione al collo delle “emozioni”.
INTRECCIO della STORIA:
Bimbo A e Bimbo B si vedono tutti i giorni, a scuola o per il gioco. A volte vanno d’amore e d’accordo, a volte no. Le famiglie da cui provengono non sono povere ma dignitose.
I bambini hanno già tanti ricordi ed esperienze insieme, e anche questa storia.
A e B prima di incontrarsi al parco giochi:
FUORI CAMPO: (si sentono solo le voci, non si vede nessuno):si sente A chiedere al padre il permesso di andare ad una scuola di nuoto e lui negarglielo perché sono soldi “buttati via”: gli insegnerà lui nelle domeniche d’estate e nelle ferie. (A si è messo in testa di diventare un campione delle piscine e vorrebbe comunque provare. Si vede che esce sconsolato da una porta e con un ramoscello si mette a frustare l’aria a destra e a manca in un angolo del palcoscenico. E’ rabbioso.
Dalla parte opposta, si sente B molto dispiaciuto perché la mamma gli sta dicendo che, per turni di lavoro, non può andare a vedere il suo spettacolo a scuola di lì a una settimana, ha provato a cambiarlo ma non c’è riuscita. Sarà difficile… B esce dalla sua porta. E’ triste e si avvia strascicando le gambe verso A che riconosce a distanza.
A vede B e parla con la voce della Rabbia (personaggio interpretato da una bambina, preferibilmente, e vestita di verde) che racconta del rifiuto del padre, che non meritava perché lui bravo a scuola… sempre obbediente ecc.
ecc. Mentre la rabbia parla in sua vece, A mima le stesse parole con la bocca, ma in silenzio.
B guarda A (non la Rabbia) e ha vicino Dispiacere (una bimba in grigio scuro – magari un vestito a nuvole cupe) la quale parla a suo modo, lento e piagnucoloso, raccontandogli del problema, della recita senza la mamma. B mima le sue parole mentre si siede vicino ad A, sulla panchina, mettendogli una mano sulla spalla e con l’altra facendo il gesto come di asciugarsi gli occhi dalle lacrime.“Affetto” arriva col suo cartello e sta alle loro spalle in silenzio (il costume dipinto di carezze e cuori su sfondo bianco).
Improvvisamente arriva “Invidia”, viola, che attraversa tutto il palcoscenico e va a cacciare in malo modo “Affetto” dietro le quinte, e mettendosi al suo posto, dietro A che mima le parole di “Invidia” che parla così a B:
“Non è giusto che tu sai nuotare da tre anni e io no… e vai in piscina con tuo fratello che fa il bagnino… perché io no?…Ti odio”
(ndr: nel frattempo, Rabbia e Dispiacere restano sul palco a braccia conserte, vicine ai loro rispettivi personaggi).
B gli toglie la mano da sulle spalle, si alza e mette qualche passo tra lui e A,
mentre Dispiacere gli si stringe addosso (prima gli era vicino ma staccato), e d’improvviso arriva anche Superbia accanto a B, che parla così:
“Tu sei un mammalucco incapace a stare a galla, cosa vuoi fare il campione. Non sarai mai capace a nuotare come me…”
La “Vergogna” (preferibile faccia rossa, costume rosso con scritta in nero)
entra in scena e si mette a correre sul palco freneticamente, guardata con attenzione (mani sotto il mento e che poi si stringono il viso) dai due, che, improvvisamente, si girano uno di fronte all’altro gridando insieme: “Perdonami!”
Rientra “Affetto” con “Gioia” (un cielo turchino col sole splendente), mentre scappano a gambe levate Rabbia – Dispiacere – Invidia – Superbia e Vergogna.
I due si abbracciano felici tra Affetto e Gioia.
Entra il personaggio misterioso, il più alto e autorevole di tutti, La COSCIENZA, che recita:
Le tue emozioni non stanno sul posto,
non restano sole ma vanno dagli altri,
incontrano e scontran le loro emozioni
nascenti e causate da tante occasioni,
e cambian le tue, le tue mutan le loro,
ci fanno diversi, è il loro lavoro.
Però tocca a ognuno voler la presenza
di quelle ispirate alla buona coscienza!
FINE
Interpreti:
personaggio misterioso
Bimbo A con. Rabbia – Affetto – Invidia – Vergogna - Gioia
Bimbo B con: Dispiacere - Superbia - Affetto (in comune con A) - Vergogna (in comune con A) - Gioia (in comune con A)
Per un totale di dieci interpreti.
N.B.: i personaggi “veri” sono solo A e B, le emozioni e i sentimenti parlano e recitano ma non vengono VISTI in carne ed ossa dai due protagonisti, che parlano e pensano con la loro voce. Forse meglio anche, oltre al costume “adatto”, mettere un cartello col nome dell’emozione al collo delle “emozioni”.
INTRECCIO della STORIA:
Bimbo A e Bimbo B si vedono tutti i giorni, a scuola o per il gioco. A volte vanno d’amore e d’accordo, a volte no. Le famiglie da cui provengono non sono povere ma dignitose.
I bambini hanno già tanti ricordi ed esperienze insieme, e anche questa storia.
A e B prima di incontrarsi al parco giochi:
FUORI CAMPO: (si sentono solo le voci, non si vede nessuno):si sente A chiedere al padre il permesso di andare ad una scuola di nuoto e lui negarglielo perché sono soldi “buttati via”: gli insegnerà lui nelle domeniche d’estate e nelle ferie. (A si è messo in testa di diventare un campione delle piscine e vorrebbe comunque provare. Si vede che esce sconsolato da una porta e con un ramoscello si mette a frustare l’aria a destra e a manca in un angolo del palcoscenico. E’ rabbioso.
Dalla parte opposta, si sente B molto dispiaciuto perché la mamma gli sta dicendo che, per turni di lavoro, non può andare a vedere il suo spettacolo a scuola di lì a una settimana, ha provato a cambiarlo ma non c’è riuscita. Sarà difficile… B esce dalla sua porta. E’ triste e si avvia strascicando le gambe verso A che riconosce a distanza.
A vede B e parla con la voce della Rabbia (personaggio interpretato da una bambina, preferibilmente, e vestita di verde) che racconta del rifiuto del padre, che non meritava perché lui bravo a scuola… sempre obbediente ecc.
ecc. Mentre la rabbia parla in sua vece, A mima le stesse parole con la bocca, ma in silenzio.
B guarda A (non la Rabbia) e ha vicino Dispiacere (una bimba in grigio scuro – magari un vestito a nuvole cupe) la quale parla a suo modo, lento e piagnucoloso, raccontandogli del problema, della recita senza la mamma. B mima le sue parole mentre si siede vicino ad A, sulla panchina, mettendogli una mano sulla spalla e con l’altra facendo il gesto come di asciugarsi gli occhi dalle lacrime.“Affetto” arriva col suo cartello e sta alle loro spalle in silenzio (il costume dipinto di carezze e cuori su sfondo bianco).
Improvvisamente arriva “Invidia”, viola, che attraversa tutto il palcoscenico e va a cacciare in malo modo “Affetto” dietro le quinte, e mettendosi al suo posto, dietro A che mima le parole di “Invidia” che parla così a B:
“Non è giusto che tu sai nuotare da tre anni e io no… e vai in piscina con tuo fratello che fa il bagnino… perché io no?…Ti odio”
(ndr: nel frattempo, Rabbia e Dispiacere restano sul palco a braccia conserte, vicine ai loro rispettivi personaggi).
B gli toglie la mano da sulle spalle, si alza e mette qualche passo tra lui e A,
mentre Dispiacere gli si stringe addosso (prima gli era vicino ma staccato), e d’improvviso arriva anche Superbia accanto a B, che parla così:
“Tu sei un mammalucco incapace a stare a galla, cosa vuoi fare il campione. Non sarai mai capace a nuotare come me…”
La “Vergogna” (preferibile faccia rossa, costume rosso con scritta in nero)
entra in scena e si mette a correre sul palco freneticamente, guardata con attenzione (mani sotto il mento e che poi si stringono il viso) dai due, che, improvvisamente, si girano uno di fronte all’altro gridando insieme: “Perdonami!”
Rientra “Affetto” con “Gioia” (un cielo turchino col sole splendente), mentre scappano a gambe levate Rabbia – Dispiacere – Invidia – Superbia e Vergogna.
I due si abbracciano felici tra Affetto e Gioia.
Entra il personaggio misterioso, il più alto e autorevole di tutti, La COSCIENZA, che recita:
Le tue emozioni non stanno sul posto,
non restano sole ma vanno dagli altri,
incontrano e scontran le loro emozioni
nascenti e causate da tante occasioni,
e cambian le tue, le tue mutan le loro,
ci fanno diversi, è il loro lavoro.
Però tocca a ognuno voler la presenza
di quelle ispirate alla buona coscienza!
FINE