Bambini: Emozioni e sentimenti

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Bambini – emozioni e sentimenti
Interpreti:
personaggio misterioso
Bimbo A con.  Rabbia – Affetto – Invidia – Vergogna - Gioia
Bimbo B con:  Dispiacere - Superbia -  Affetto (in comune con A) - Vergogna (in comune con A) - Gioia (in comune con A)
Per un totale di dieci interpreti.
N.B.: i personaggi “veri” sono solo A e B, le emozioni e i sentimenti parlano e recitano ma non vengono VISTI in carne ed ossa dai due protagonisti, che parlano e pensano con la loro voce. Forse meglio anche, oltre al costume “adatto”, mettere un cartello col nome dell’emozione al collo delle “emozioni”.

INTRECCIO della STORIA:
Bimbo A e Bimbo B si vedono tutti i giorni, a scuola o per il gioco. A volte vanno d’amore e d’accordo, a volte no. Le famiglie da cui provengono non sono povere ma dignitose.
I bambini hanno già tanti ricordi ed esperienze insieme, e anche questa storia.
A e B prima di incontrarsi al parco giochi:
FUORI CAMPO: (si sentono solo le voci, non si vede nessuno):si sente A chiedere al padre il permesso di andare ad una scuola di nuoto e lui negarglielo perché sono soldi “buttati via”: gli insegnerà lui nelle domeniche d’estate e nelle ferie. (A si è messo in testa di diventare un campione delle piscine e vorrebbe comunque provare. Si vede che esce sconsolato da una porta e con un ramoscello si mette a frustare l’aria a destra e a manca in un angolo del palcoscenico. E’ rabbioso.
Dalla parte opposta, si sente B molto dispiaciuto perché la mamma gli sta dicendo che, per turni di lavoro, non può andare a vedere il suo spettacolo a scuola di lì a una settimana, ha provato a cambiarlo ma non c’è riuscita. Sarà difficile…  B esce dalla sua porta. E’ triste e si avvia strascicando le gambe verso A che riconosce a distanza.

A vede B e parla con la voce della Rabbia (personaggio interpretato da una bambina, preferibilmente, e vestita di verde) che racconta del rifiuto del padre, che non meritava perché lui bravo a scuola… sempre obbediente ecc.
ecc. Mentre la rabbia parla in sua vece, A mima le stesse parole con la bocca, ma in silenzio.
B guarda A (non la Rabbia) e ha vicino Dispiacere (una bimba in grigio scuro – magari un vestito a nuvole  cupe) la quale parla a suo modo, lento e piagnucoloso, raccontandogli del problema, della recita senza la mamma. B mima le sue parole mentre si siede vicino ad A, sulla panchina, mettendogli una mano sulla spalla e con l’altra facendo il gesto come di asciugarsi gli occhi dalle lacrime.“Affetto” arriva col suo cartello e sta alle loro spalle in silenzio (il costume dipinto di carezze e cuori su sfondo bianco).
Improvvisamente arriva “Invidia”, viola, che attraversa tutto il palcoscenico e va a cacciare in malo modo “Affetto” dietro le quinte, e mettendosi al suo posto, dietro A che mima le parole di “Invidia” che parla così a B:
“Non è giusto che tu sai nuotare da tre anni e io no… e vai in piscina con tuo fratello che fa il bagnino… perché io no?…Ti odio”
(ndr: nel frattempo, Rabbia e Dispiacere restano sul palco a braccia conserte, vicine ai loro rispettivi personaggi).
B gli toglie la mano da sulle spalle, si alza e mette qualche passo tra lui e A,
mentre Dispiacere gli si stringe addosso (prima gli era vicino ma staccato), e d’improvviso arriva anche Superbia accanto a B, che parla così:
“Tu sei un mammalucco incapace a stare a galla, cosa vuoi fare il campione. Non sarai mai capace a nuotare come me…”
La “Vergogna” (preferibile faccia rossa, costume rosso con scritta in nero)
entra in scena e si mette a correre sul palco freneticamente, guardata con attenzione (mani sotto il mento e che poi si stringono il viso) dai due, che, improvvisamente, si girano uno di fronte all’altro gridando insieme: “Perdonami!”
Rientra “Affetto” con “Gioia” (un cielo turchino col sole splendente), mentre scappano a gambe levate Rabbia – Dispiacere – Invidia – Superbia e Vergogna.

I due si abbracciano felici tra Affetto e Gioia.

Entra il personaggio misterioso, il più alto e autorevole di tutti, La  COSCIENZA, che recita:

Le tue emozioni non stanno sul posto,
non restano sole ma vanno dagli altri,
incontrano e scontran le loro emozioni
nascenti e causate da tante occasioni,
e cambian le tue, le tue mutan le loro,
ci fanno diversi, è il loro lavoro.

Però tocca a ognuno voler la presenza
di quelle ispirate alla buona coscienza!


FINE
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Bambini: Emozioni e sentimenti

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La trovo davvero molto bella. Per renderla ancora più intuibile potresti scrivere le emozioni sui loro costumi, così ad esempio affetto non dovrebbe reggere un cartello perché lo avrebbe scritto su di se. Potrebbe reggere un cuore, di quelli che si accendono e spengono nel momento in cui si mette tra i due bimbi. Così quando si confortano il cuoricino si accende e quando litigano il cuoricino si spegne.

Comunque se si riesce a gestire bene i vari ingressi con i tempi giusti esce su un bel lavoro :)

Re: Bambini: Emozioni e sentimenti

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ValentinaQ ha scritto: dom gen 17, 2021 9:15 pm La trovo davvero molto bella. Per renderla ancora più intuibile potresti scrivere le emozioni sui loro costumi, così ad esempio affetto non dovrebbe reggere un cartello perché lo avrebbe scritto su di se. Potrebbe reggere un cuore, di quelli che si accendono e spengono nel momento in cui si mette tra i due bimbi. Così quando si confortano il cuoricino si accende e quando litigano il cuoricino si spegne.

Comunque se si riesce a gestire bene i vari ingressi con i tempi giusti esce su un bel lavoro :)
Che bei suggerimenti, grazie! @ValentinaQ :)
Di sabbia e catrame è la vita:
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Re: Bambini: Emozioni e sentimenti

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L'idea di personificare le emozioni non è nuova. Immaginare i soggetti che le provano presenti insieme ad esse è una novità, credo.
Mi chiedo perché pensare un'operazione di questo tipo, o meglio me ne chiedo la funzione: i protagonisti contengono già in sé tutte le loro emozioni.
Non voglio sostenere che sia un'operazione sbagliata a priori, ma da questo canovaccio non ne intuisco l'utilità. Ne viene semmai un risultato a mio parere macchinoso.
Per quanto riguarda l'argomento, lo ritengo molto interessante e ricco di spunti. Qui ne abbiamo però un bozzetto, mi sembra, un po' stereotipato. 
Quindi idea interessante ma con ampi margini di miglioramento.

Re: Bambini: Emozioni e sentimenti

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guido83 ha scritto: L'idea di personificare le emozioni non è nuova. Immaginare i soggetti che le provano presenti insieme ad esse è una novità, credo.
Mi chiedo perché pensare un'operazione di questo tipo, o meglio me ne chiedo la funzione: i protagonisti contengono già in sé tutte le loro emozioni.
Non voglio sostenere che sia un'operazione sbagliata a priori, ma da questo canovaccio non ne intuisco l'utilità. Ne viene semmai un risultato a mio parere macchinoso.
Per quanto riguarda l'argomento, lo ritengo molto interessante e ricco di spunti. Qui ne abbiamo però un bozzetto, mi sembra, un po' stereotipato. 
Quindi idea interessante ma con ampi margini di miglioramento.
Sei stato gentile a passare di qua, @guido83  :)

Ti ringrazio per i tuoi appunti. Ti chiedi il perché di questa operazione. Ti rispondo: mi è stata chiesta per una rappresentazione da far recitare in un asilo su questo specifico argomento, a scopo didattico. So che è stata eseguita e che ha avuto un buon esito. E queste sono cose che mi danno tanta soddisfazione.  :)
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Re: Bambini: Emozioni e sentimenti

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@Poeta Zaza 

Per natura mia personale, nutro una certa diffidenza sull'etichettatura delle emozioni (le nostre ovattate realtà quotidiane - peraltro sempre più in diminuzione - se lo possono permettere, ma nella realtà brutale del mondo credo che la rabbia possa essere inevitabile, persino necessaria e buona a volte, e affetto è una parola che, estrapolata da ogni singolo contesto e generalizzata, a me dice tutto e niente) ma nello specifico di questa tua iniziativa, indirizzata a una specifica fascia d'età e quindi necessariamente e giustamente schematizzata, a me sembra che l'idea sia buona e ricca di potenziale visivo. Non mi esalta l'idea dei cartelli o dei nomi scritti sui costumi, perché penso che ne sminuirebbero la bellezza (o meglio la potenziale bellezza, non avendoli visti, delle soluzioni visive e cromatiche che si potrebbero realizzare e che senz'altro sono state realizzate) e preferirei magari una voce narrante a margine del palco che illustri i vari momenti e ingressi, ma comunque l'impianto corale, la teatralità e il lavoro concettuale elaborato sono tutti aspetti molto intriganti e assolutamente positivi. Mi pare di capire che tuto il lavoro, dalla gestazione alla sua realizzazione sia stato pervaso da una forte passione, da un inequivocabile entusiasmo e da una grande creatività.  Mi fa piacere sapere che è stata realizzata e credo tu abbia ben ragione di essere soddisfatta. Posso solo immaginare quanto si siano divertiti i bambini (e anche gli adulti coinvolti, certo) sia nell'assistervi che nella realizzazione. Ottimo lavoro.
Scusa se ho allungato un po' con alcune opinioni personali che convengo non fossero assolutamente necessarie, in questa sede, ma dovevo allungare un po' il commento, volendo postare una poesia.
Ciao.  :super:
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