Pier dice che ha perso la testa.
Walid dice gli manca tutto il resto.
Giò guarda dritto e n-on ascolta.
Io ho troppa fretta e nessuna voglia.
Abbiamo tutti occhi cupi e persi
sulla sera di provincia spenta.
Abbiamo momenti tesi
e piani per il futuro
destinati al niente
e voglie troppo grandi
per ignorare il presente.
L'auto alza polvere e pietrisco
al cielo sporco, alla luna a picco,
gli amici discutono ma io non capisco
come abbiamo fatto a perdere il senso,
guidati solo dalla fame e dall'istinto.
Sono momenti arresi,
dopo essere nati,
presi per i piedi,
maturati stanchi,
lanciati in tanti
contro l'illusione
d'essere vincenti,
abbiam visto il trucco
dietro i tendoni
comodi e sgargianti
di chi faceva i premi.
Pier storce la bocca, volta lo sguardo
Walid fa un verso strano, il viso beffardo.
Giò resta zitto, fragile e testardo.
Siamo cresciuti seri, Io mi sento inutile,
un'arma nuova, mai usata,
eppure già in disarmo.
Volti cupi e cerei,
formati, poi distrutti,
educati, poi alienati adulti,
tutta una vita di corsa,
una gara feroce,
una salita atroce
verso il successo incerto,
per fermarci proprio ora,
soli e senza fiato,
senza vento in mare aperto.
Pier è andato all'estero, poi tornato.
Walid resta a casa, non c'ha mai provato.
Giò c'è rimasto, ma odia qualunque stato.
Io resto-oscillo, fra qui e un lavoro ingrato,
fra accontentarsi e cambiare tutto:
l'amaro compromesso che mi veste a lutto.
Abbiamo pensieri inquieti,
la rabbia per lottare
ma non la voglia di morire,
il bisogno di cambiare
ma la paura di fallire.
Perché ci hanno resi capaci
e poi rubato la speranza.
Ci han dato ali troppo grandi
e poi rinchiuso in una stanza.
Per ingrassare e consumare,
affannarci per poi crepare,
come sempre, come tutti,
senza mai osar volare
via dalle nostre tane asciutte.
Finirà la sera, bene o male,
e con la benzina pronta
e la pazienza corta
finirà anche la provinciale.
E forse troveremo un senso
a quest'esistenza storta.
Magari non sarà fama,
denaro o sempeterna gloria,
non lasceremo il segno
sulla pietra e nella storia.
Non saremo neppure eroi o dei,
ma lungo la strada sporca,
io e questi amici miei,
troveremo disperata forza
per spingerci più avanti,
superare tutto questo niente
che ci fa cinici e distanti.
E dopo questi momenti tesi,
dopo ferite e insuccessi,
impareremo a essere felici
ad esser nient'altro che noi stessi.
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