[Lab12] Bardana, la città vegana

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Bardana era la città che chiunque avrebbe sognato. Tutti cordiali e ben disposti. Il sorriso era la norma. Il merito dipendeva dalla loro alimentazione: nessun cibo di origine animale. Oltre che per una scelta animalista, erano convinti che questo potesse eliminare nell'uomo qualsiasi istinto predatorio e di aggressività ed essere così più accoglienti verso il prossimo.
“Buongiorno Matilde. Siamo di fretta?”
“Buongiorno Gina, scappo, mi aspetta l'arrosto di muscolo di grano.”
“Che bontà! Da te è sempre domenica. Io oggi mi accontento di un risotto con ragù di seitan”
“Buongiorno belle donne!” esordì Carmine sull'uscio della sua bottega La casa del fagiolo.
“Buongiorno a lei” risposero in coro.
Improvvisamente i saluti furono interrotti da grida in fondo al viale principale.
Si precipitarono a vedere.
“Ma cosa è successo?” chiese Matilde a una signora visibilmente scossa.
“Guardi che orrore! Quel ragazzo...”
“Cosa?”
“Ha una zampa di gallina in mano!”
“Oddio! Buttala subito!” gridò Matilde.
Il ragazzo la lasciò cadere per terra.
Arrivò la polizia, sequestrò il reperto, circondarono la zona per analizzarla e convocarono il ragazzo in questura.

“Cosa ci facevi con una zampa di gallina in mano?” chiese il commissario Spaghetti al ragazzo in presenza dei suoi genitori.
“Stavo tornando a casa da scuola, mentre camminavo ho visto qualcosa appeso all'albero, mi sono avvicinato ed era una zampa di gallina legata con un filo a un ramo e l'ho presa.”
“A che ora è successo?”
“Non so, poco dopo le 12,30, esco a quell'ora.”
“Hai notato qualcosa di strano? Qualcuno con una fare sospetto nei paraggi?”
“No.”
“Va bene, puoi andare.”
“Aspetti!”
“Sì?”
“Ho visto un signore affacciato alla finestra che appena ha visto che lo guardavo ha chiuso subito e abbassato la tapparella.”
“Sapresti riconoscere la finestra?”
“Penso di sì.”

Il giorno dopo sui giornali, il direttore del Chicken therapy, spazio coccole con galline, diede il triste annuncio.

Con grande dispiacere vi comunico che la cara Esmeralda non è più tra noi. La zampa trovata  risulta identica, con la stessa malformazione dell'unghia del secondo dito. Anche diverse piume,  trovate a poca distanza, risultano compatibili con quelle della nostra cara. Speriamo che il colpevole venga assicurato alla giustizia al più presto.

“Eccola, è quella!” esclamò convinto il ragazzo indicando con il dito la finestra.
“Ne sei proprio sicuro?” rispose il commissario.
“Sì, c'era appoggiata quella strana pentola sul davanzale.”
“Commissario, si tratta della famiglia Aziz.” intervenne l'assistente Cardo.
“Lo so, lo so, Cardo, qui ci conosciamo tutti. Come si chiama quella specie di pentola, ce l'ho sulla punta della lingua.”
“È una Tajine, pentola in terracotta con coperchio a cono, perfetta per il cous cous con pollo e verdure.”
“Cardo, che dici?”
“Sono appassionato di cucina etnica e poi sono nato a Lombo, ricorda?”
“Già, lo avevo rimosso. Comunque non avrebbe senso lasciare in bella vista la prova del reato.”
“Commissario, la mia era una battuta sarcastica.”
“Cardo!” inveì Spaghetti. “Cos'è sta confidenza! Andiamo a far due chiacchiere con Aziz.”

Nei giorni successivi non si parlava d'altro. Al Mercato delle erbe era un continuo vociare con il solo riferimento all'accaduto.
“A me non mi sono mai piaciuti.”
“Dalla loro cucina esce sempre uno strano odore.”
“Poi sono sempre unti di qualcosa che mi ricorda il grasso animale.”
“Ah sì?”
“Purtroppo sono nata a Lombo e ricordo bene quello che mi davano da piccola.”
Anche nella città dove tutti si volevano bene, poteva capitare raramente qualche pettegolezzo o maldicenza. Una bella mattina di sole si udì di nuovo un urlo.”
“Oddio!” gridò una signora prima di svenire.
Da una cordicina attaccata  a un ramo pendeva una zampina pelosetta.
Giunse il commissario Spaghetti in compagnia del suo fido Cardo.
“Mm... credo che siamo di fronte a un serial killer che sembra farsi risentire dopo vent'anni.”

Altro triste annuncio del direttore del Rabbit therapy, spazio coccole con piccoli e morbidi coniglietti.

Dopo aver interrogato Aziz e con un mandato perlustrato la sua casa con un sensore rilevatore di carne di pollo e con un altro tarato per il coniglio, non fu trovato nulla di anomalo.
Al commissario venne un'idea: “Cardo, faccia un controllo di tutti gli abitanti di Bardana che hanno avuto un passato di vita a Lombo. Chi è stato carnivoro, prima o poi gli potrebbe tornare la voglia di un arrosto, e non di grano.”

“Commissario, dalle carte risulta solo la signora Adele, settantuno anni adottata dall'orfanotrofio di Lombo all'età di nove, e poi la coppia tragicamente scomparsa vent'anni fa.”
“Ricordo, furono ammessi perché profondamente pentiti, lei era incinta e avevano convinto la commissione all'idea di voler dare un futuro migliore al loro figlio. Poi, purtroppo, persero il bambino e accadde quell'altro fatto increscioso.”
“L'agnello?”
“Sì, fu trovata una zampa di agnello appesa e tutti insinuarono che fosse stato il marito, visto il suo passato; lo vessarono per mesi. Ma non ci furono mai prove a riguardo. Poi, un giorno, si è schiantato con la macchina contro un albero. Morto sul colpo. La moglie per disperazione si tolse la vita. Non si è mai capito se fu un incidente o un atto deliberato. Ora, con l'aiuto della tecnologia, per evitare qualsiasi fraintendimento e altri spiacevoli episodi, è stato deciso che nessun abitante di Bardana può mangiare fuori e dentro la città qualsiasi essere vivente o prodotto da questi derivato.”
“Commissario. E poi... ci sarei io.”
“Lo so, anche la tua è una triste storia, abbandonato in fasce davanti al portone d'entrata.”
“Non potrebbe essere stato qualcuno di Lombo che ha fatto un'imboscata e trafugato gli animali?”
“Impossibile. I cancelli vengono chiusi di notte e le alte mura che circondano Bardana sono video sorvegliate. Nessun movimento anomalo. E poi perché lasciare quei pezzi appesi in bella vista? Hanno voluto dare un messaggio. Ci sono tracce vistose di sangue vicino a tutti e due i reperti, come se l'assassino le avesse tagliate sul posto, forse una vendetta. Sulla zampa di Esmeralda vi sono le impronte del ragazzo più un'altra di sconosciuto, mentre su quella di Ginetto non è stato possibile rilevarle.”
“Commissario, che motivo c'era di far secchi i poveri Esmeralda e Ginetto. Se uno voleva mangiarsi della carne poteva comprarsela a Lombo.”
“Secondo te Cardo, perché viene scannerizzata tutta la merce che proviene dall'esterno?
“Già, dimenticavo che noi poliziotti siamo esenti.”
“Mm... caro Cardo, sai che inizi a essere un sospettato? Sei nato a Lombo, non ti viene scannerizzata la tua roba...”
“Ma commissario, proprio per questo non avrei nessun motivo di rischiare con i nostri polli e conigli, se potevo mangiarli senza problemi a Lombo e poi rientrare tranquillamente.”
“Ma come parli! Allora non hai capito niente. E l'animal detector? Rileva qualsiasi forma molecolare di animale non umano nel nostro stomaco. Se hai mangiato qualsiasi essere vivente, da un grillo a un maiale, suonerebbe l'allarme.”
“A essere sincero commissario, non capisco tutta questa rigidità.”
“Cardo, dopo quello che è successo vent'anni fa è stato stabilito che una persona che mangia carne crea uno squilibrio psicologico in tutta la comunità, una sorta di vibrazione negativa insopportabile.  Facciamo il punto: Esmeralda e Ginetto sono morti a distanza di una settimana, di notte. Mi viene da pensare a un atto di un folle, non un gesto legato alla volontà di alimentarsi.”
“Perché?” chiese Cardo.
“Perché se avessero tentato di cucinarli in qualsiasi modo, sarebbero stati rilevati dai nostri potentissimi sensori di fumi di sostanze animali. A meno che?”
“A meno che?” ripeté Cardo.
“Qualcuno li abbia mangiati crudi, e la cosa sarebbe ancor più raccapricciante. Di sicuro l'assassino vive a Bardana. Dalle telecamere nessuno è entrato o uscito nelle due notti. Domani inizieremo una perquisizione con l'animal detector mobile, casa per casa, e se ci fosse solo la parvenza dei resti di Esmeralda e Ginetto nel raggio di due metri, verrebbero rilevati.”
In pochi giorni vennero passate al setaccio tutte le case di Bardana senza nessun risultato.

“Ah, ah, ah!” si sentì sghignazzare dalla via centrale “Io lo so chi è stato. Ah, ah, ah! Non lo troverete mai!”
“Oddio Tonino! Non dire sciocchezze, torna a casa” disse una signora.
“Tornerà ancora a uccidere, come vent'anni fa! Ah, ah, ah!”

Il giorno dopo Tonino fu convocato in questura.
“Tonino, cosa stavi dicendo ieri in giro per il paese? Hai visto chi è stato?” chiese Spaghetti.
“Commissario, soffro d'insonnia. Ogni tanto vado in giro di notte.”
“Quindi?”
“Ih, ih, ih. Sono tutti pazzi qui.”
“Va bene Tonino. Appoggia qua l'indice per favore.”
“Non ce n'è bisogno. Sono le mie le impronte sulle zampette.”
“Mm... ma perché le hai appese?”
“Perché le ho appese?” ripeté con le lacrime agli occhi. “Sa perché sono insonne da vent'anni?”
“No.”
“Quei due poveretti... mi sento responsabile per la loro morte. Ero un ragazzino, ho trovato per terra la zampetta d'agnello e l'ho appesa per fare uno scherzo. Per vergogna non ho mai avuto il coraggio di dirlo. Chi avrebbe pensato che voi tutti sareste stati così malvagi.”
“Va bene Tonino vai a riposare. Ne riparliamo un altro giorno.”
“Come dargli torto” intervenne Cardo. “Per me non è stato lui.”
“Sì, lo penso anch'io. Alla fine abbiamo ancora un assassino in circolazione...” chiuse Spaghetti.

Passarono giorni, settimane, fino al momento in cui in piena notte risuonò l'allarme per la città. Il commissario Spaghetti aveva ideato una trappola che veniva attivata la notte: una stanza all'ingresso del Chicken therapy che si chiudeva con saracinesche attivate da sensori che rilevavano la presenza di un corpo in movimento.
Tutti erano curiosi di conoscere l'autore dei crimini che avevano scioccato Bardana.
“A quanto pare non siamo tutti vegani” disse Cardo osservando da una finestrella l'interno.
“Già” rispose Spaghetti.
Una stupenda volpe rossa dal folto pelo, si dimenava impazzita cercando disperatamente una via d'uscita.

Re: [Lab12] Bardana, la città vegana

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Kasimiro ha scritto: Qualcuno con una fare sospetto nei paraggi?”
refusino
Kasimiro ha scritto: Anche nella città dove tutti si volevano bene, poteva capitare raramente qualche pettegolezzo o maldicenza.
quell'avverbio è di troppo
Kasimiro ha scritto: Adele, settantuno anni adottata dall'orfanotrofio di Lombo all'età di nove, e poi la coppia tragicamente
virgola prima di "adottata"
Kasimiro ha scritto: Una stupenda volpe rossa dal folto pelo, si dimenava impazzita cercando disperatamente una via d'uscita.
quella virgola di mezzo non ci va, salvo fare l'inciso con un'altra:
- Una stupenda volpe, rossa dal folto pelo, si dimenava impazzita ecc ecc.

Simpaticissimo giallo, @Kasimiro  :D

Ho riso più volte, e di gusto! (vegano, ovvio  :D )

Non sono arrivata a presagire il finale, quindi, per me, sei stato doppiamente bravo!  :si:   :si:

Non ho mai letto un giallo comico: è la mia prima volta. Sei il prototipo dei giallisti comici? 
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [Lab12] Bardana, la città vegana

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Una storia proprio… deliziosa @Kasimiro.
Mi è piaciuto tutto! Hai messo a servizio del “giallo” la tua penna ricca di fantasia creando una favola dal fine tutt’altro che scontato e davvero ben congegnata.
Adorabile anche la città Bardana… 
Ci sono ritmo, ironia, delicatezza, vittime originali e una colpevole che più carnivora di così non si può!
Un ottimo lavoro il tuo! Complimenti senza riserve  (y) 

Re: [Lab12] Bardana, la città vegana

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La storia di "Bardana", una città utopica dove regna la pace grazie all'alimentazione esclusivamente vegetale dei suoi abitanti, è una narrazione intrigante e originale. L'ambientazione è idilliaca, quasi fiabesca, dove il sorriso è la norma e l'amicizia tra i cittadini sembra inossidabile. Tuttavia, l'introduzione di un misterioso incidente che rompe questa armonia, porta con sé una serie di interrogativi e sospetti, creando un'avvincente narrazione gialla.

La trama si dipana attraverso dialoghi vivaci e descrizioni dettagliate, che ci fanno immergere nella vita quotidiana di Bardana. I personaggi sono ben caratterizzati e contribuiscono a dare spessore alla storia.  

[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]La suspense aumenta dopo un insolito ritrovamento e ho trovato[/font] il finale sorprendente. Io non avrei mai pensato che il colpevole fosse lui! Mi è piaciuta tantissimo :D 

Re: [Lab12] Bardana, la città vegana

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@Kasimiro! Non so se te ne sei reso conto, ma qui siamo alla discriminazione più feroce.
Da vegetariana convinta, NON vegana, mi hai scatenato il prurigino da eco-spiegone… Tranquillo, non lo farei manco a pagamento  :D
Invece goduta assai la favola. Spruzzata di Orwell n°5 e punteggiata di invenzioni divertenti come La casa del Fagiolo, il comunicato del Chicken therapy (che come ti cura un pollo, manco dottor House) e quello del Rabbit Therapy, pluralismo innanzi tutto. E poi i nomi! Il commissario Spaghetti, Cardo e via sorridendo, fino alla pletora di aggeggi che mi immagino tutti Steampunk.
Quello che mi è mancato invece, ma questo è un problema mio, è il veleno. Quello del sospetto, di rancori e invidie, di passioni oscure, rimaste in ammollo nel brodino vegetale, in attesa solo del momento giusto per tirar fuori l’artiglio, graffiare e tornare nell’ombra. Ne avrei voluto di più. Avrebbe dato alla storia lo spessore che si meritava.
Ma forse pure tu sei stato tentato. I segnali ci sono tutti.
Il peccato originale:
Kasimiro ha scritto: sono nato a Lombo
  La vera faccia di Bardana che si rivela un poco alla volta:
Kasimiro ha scritto: I cancelli vengono chiusi di notte e le alte mura che circondano Bardana sono video sorvegliate.
Kasimiro ha scritto: viene scannerizzata tutta la merce che proviene dall'esterno
Kasimiro ha scritto: l'animal detector? Rileva qualsiasi forma molecolare di animale non umano nel nostro stomaco
Lo ammetto: avrei voluto godermi la disgregazione progressiva di quel mondo, in un crescendo di malevolenze e cattiverie sempre negate, fino all’apparizione dell’angelo purificatore: la volpe. Lei sì splendida creatura, che si accolla ogni colpa così che il piccolo paradiso possa tornare a mentirsi e continuare credersi immacolato.
Me lo sarei goduto assai l’arcobaleno divorato dalla tenebra.

 
 
 
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Re: [Lab12] Bardana, la città vegana

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@Kasimiro pezzo simpaticissimo, originale, bella voce narrante, ma io sono un po' torda (o tarda) a capire le cose e  mi viene un dubbio
Kasimiro ha scritto: “Quei due poveretti... mi sento responsabile per la loro morte. Ero un ragazzino, ho trovato per terra la zampetta d'agnello e l'ho appesa per fare uno scherzo. Per vergogna non ho mai avuto il coraggio di dirlo. Chi avrebbe pensato che voi tutti sareste stati così malvagi.”
“Va bene Tonino vai a riposare. Ne riparliamo un altro giorno.”
Tonino confessa che vent'anni prima è stato lui ad appendere la zampetta costata la vita alla coppia, per la cattiveria accusatoria dei cittadini di Bardana. Ok, per la volpe, assassina ideale, però chi è stato ad appendere le zampette? Tonino è pentito, non avrebbe rifatto lo stesso errore. Di certo mi è sfuggito qualcosa. Che li abbia mangiati lì sul posto come suggerisci  qui
Kasimiro ha scritto: Ci sono tracce vistose di sangue vicino a tutti e due i reperti, come se l'assassino le avesse tagliate sul posto, forse una vendetta.
suona strano.  Tutta opera della volpe? Ma come ha fatto a legare gli animali all'albero? Certo il racconto è una deliziosa favola e alle favole devi crederci e basta. 
In ogni caso la mia elucubrazione non toglie niente al tuo pezzo che rimane davvero originale. Complimenti

Re: [Lab12] Bardana, la città vegana

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Ciao @Kasimiro

Potrebbe anche succedere  quello che scrivi, anzi: è già successo.
Mi ha catturato il titolo dove metti Bardana, che per me non può fare rima con vegana perché, so bene che la bardana è un’erba, ma è anche una denominazione sarda per specificare un fenomeno vigente nella Sardegna arcaica dell’Ottocento fino ai primi del Novecento. Ne parla anche Grazia Deledda in alcuni suoi romanzi.
Ti metto un paio di  link nel caso avessi la curiosità:

https://it.wikipedia.org/wiki/Bardana_(reato)
https://it.wikipedia.org/wiki/Bardana_di_Tortol%C3%AC

Tornando al tuo giallo, anche questo molto particolare e devo dire felice, ho apprezzato il tono fra comico e surreale. 
Grazie a questa tua innovazione, che potrebbe anche inaugurare una nuova vena letteraria, sono riuscito a immedesimarmi piacevolmente negli investigatori, cosa non facile per me perché ho sempre detestato chi indaga per teoremi, escludendo naturalmente il grandissimo Maigret, ma lui non indaga, lui parla, vive con le persone, è diverso.
La comicità del tuo testo, molto giusta, naturale e per niente invadente, supplisce a tutti i teoremi degli investigatori seriosi, tutte le loro analisi. Qui gli investigatori vivono, parlano, si scambiano opinioni e ricordi di vita, arrivando alla fine alla scoperta del colpevole quasi naturalmente.
La comicità si incastra bene, si ride ma viene anche da pensare in quel mondo, niente è dato per certo, assoluto.
Alla fine il divertente  e inaspettato colpo di scena con scoperta del colpevole, che nessuno aveva né visto né sospettato.
Una lettura davvero piacevole.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [Lab12] Bardana, la città vegana

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Grazie @Poeta Zaza @@Monica @sarycaine per l'apprezzamento. Felicissimo.
Poeta Zaza ha scritto: Non ho mai letto un giallo comico: è la mia prima volta. Sei il prototipo dei giallisti comici? 
Direi proprio di no. Su due piedi mi viene in mente Lillo e Greg (che adoro) che hanno scritto uno spettacolo teatrale .
aladicorvo ha scritto: Quello che mi è mancato invece, ma questo è un problema mio, è il veleno. Quello del sospetto, di rancori e invidie, di passioni oscure, rimaste in ammollo nel brodino vegetale, in attesa solo del momento giusto per tirar fuori l’artiglio, graffiare e tornare nell’ombra. Ne avrei voluto di più. Avrebbe dato alla storia lo spessore che si meritava.
Hai proprio ragione @aladicorvo poteva finire malissimo. Avevo pensato anche all'idea dell'eterno conflitto tra due parti, in questo caso Bardana e Lombo, bene e male o viceversa, dove la convivenza risulta impossibile per qualche "rigidità" insita nell'animo umano. Fino a portare all'annientamento di tutti. Ma come sai i caratteri erano pochi e ho dovuto stringare.
Grazie per il tuo graffiante commento, come sempre, molto apprezzato.

@Adel J. Pellitteri@Albascura vi ringrazio. Provo a rispondere sul dubbio.
Adel J. Pellitteri ha scritto: Tonino confessa che vent'anni prima è stato lui ad appendere la zampetta costata la vita alla coppia, per la cattiveria accusatoria dei cittadini di Bardana. Ok, per la volpe, assassina ideale, però chi è stato ad appendere le zampette? Tonino è pentito, non avrebbe rifatto lo stesso errore. Di certo mi è sfuggito qualcosa. Che li abbia mangiati lì sul posto come suggerisci  qui
E' sempre Tonino ad appendere le zampette, lo confessa a Spaghetti quando gli chiede le impronte digitali. Certo, a ragione Tonino non avrebbe rifatto lo stesso errore. Ma quell'evento di vent'anni prima lo ha traumatizzato. Ho lasciato alludere che lo ha destabilizzato psicologicamente, fatto uscire quasi di senno. Odia gli abitanti di Bardana e a quel punto quando nelle sue uscite insonni vede la volpe che azzanna gli animali gli ritorna il passato e per istinto rifà lo stesso gesto. Forse vuole destabilizzare, creare scompiglio in Bardana. A lui non interessa più nulla di se stesso. Come a volte un episodio può rovinare le persone per sempre. Questa può essere una lettura.
Grazie a presto.

Re: [Lab12] Bardana, la città vegana

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Kasimiro ha scritto: Odia gli abitanti di Bardana e a quel punto quando nelle sue uscite insonni vede la volpe che azzanna gli animali gli ritorna il passato e per istinto rifà lo stesso gesto. Forse vuole destabilizzare, creare scompiglio in Bardana. A lui non interessa più nulla di se stesso. Come a volte un episodio può rovinare le persone per sempre. Questa può essere una lettura.
Grazie a presto
Ecco, una lettura più chiara. Grazie

Re: [Lab12] Bardana, la città vegana

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@Kasimiro ciao. Cosa mi dovevo aspettare da te, se non una favola gialla? Che connubio di mistero e scenette grottesche, condite in salsa rosé..

Mi hai fregato sul finale: mai avrei pensato alla volpe. La soluzione stava lì e non l'ho vista. Sei stato bravo a imbrogliare le carte.

Mi spiace per i "bardanesi" ma io alla bistecca fiorentina o la braciola di suino, proprio non rinuncio. La chiederei come ultimo desiderio prima di essere fucilato.  Ciao a presto.
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [Lab12] Bardana, la città vegana

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Kasimiro ha scritto: non avrei nessun motivo di rischiare con i nostri polli e conigli, se potevo mangiarli senza problemi a Lombo
Kasimiro ha scritto: mer gen 31, 2024 4:50 pmChi è stato carnivoro, prima o poi gli potrebbe tornare
Kasimiro ha scritto: mer gen 31, 2024 4:50 pmnon avrei nessun motivo di rischiare con i nostri polli e conigli, se potevo mangiarli senza problemi
Kasimiro ha scritto: mer gen 31, 2024 4:50 pmSe hai mangiato qualsiasi essere vivente, da un grillo a un maiale, suonerebbe
Da un certo punto in poi i due detective non azzeccano più una consecutio e sono rimasto col dubbio se la cosa sia voluta oppure no... 
Per il resto la storia è graziosa e si chiude con un colpo di scena inatteso, come nella migliore tradizione del genere.
La definirei una lettura per ragazzi, adattissima a una collana di gialli per giovani lettori, come la fortunata serie "Junior giallo" della Mondadori, di cui vendevo tante copie in libreria qualche annetto fa...
https://www.facebook.com/nucciarelli.ma ... scrittore/
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Re: [Lab12] Bardana, la città vegana

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Marcello ha scritto: Da un certo punto in poi i due detective non azzeccano più una consecutio e sono rimasto col dubbio se la cosa sia voluta oppure no... 
Oh my god! Pura distrazione e un po' di incompetenza. Ti ringrazio  per il dubbio.
Marcello ha scritto: La definirei una lettura per ragazzi, adattissima a una collana di gialli per giovani lettori, come la fortunata serie "Junior giallo" della Mondadori, di cui vendevo tante copie in libreria qualche annetto fa...
Grazie @Marcello è un bellissimo complimento. Andrò sicuramente a scovarli.

Re: [Lab12] Bardana, la città vegana

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Caro @Kasimiro,
bravo, bravo, una fiaba tinta di giallo.
Mi hai fatto sorridere più e più volte, tanti dettagli, indizi, un bel lavoro!
Kasimiro ha scritto: Già, lo avevo rimosso. Comunque non avrebbe senso lasciare in bella vista la prova del reato.”
“Commissario, la mia era una battuta sarcastica.”
“Cardo!” inveì Spaghetti. “Cos'è sta confidenza!
Qui mi sono un po' persa. Cardo dice solo quale sia l'uso classico della pentola, perché dice che era una battuta?
Kasimiro ha scritto: Ci sono tracce vistose di sangue vicino a tutti e due i reperti
Qui secondo me non collima con il finale.
Kasimiro ha scritto: Ma commissario, proprio per questo non avrei nessun motivo di rischiare con i nostri polli e conigli, se potevo mangiarli senza problemi a Lombo e poi rientrare tranquillamente.”
“Ma come parli! Allora non hai capito niente. E l'animal detector? Rileva qualsiasi forma molecolare di animale non umano nel nostro stomaco. Se hai mangiato qualsiasi essere vivente, da un grillo a un maiale, suonerebbe l'allarme.”
Qui un po' spiegone. A me il racconto sarebbe filato liscio anche senza queste specifiche.
Kasimiro ha scritto: A meno che?” ripeté Cardo.
“Qualcuno li abbia mangiati crudi,
... però sarebbe suonato l'allarme

Bella la spiegazione con Tonino e il finale, superba l'accusa sottotraccia, sempre presente, al perbenismo, alle apparenze, ad una celata, orribile cattiveria giudicante.

Un racconto gradevolissimo.
A rileggerti.
<3

Re: [Lab12] Bardana, la città vegana

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Grazie @Modea72 per l'apprezzamento, mi fa molto piacere.
Modea72 ha scritto: Qui mi sono un po' persa. Cardo dice solo quale sia l'uso classico della pentola, perché dice che era una battuta?
Forse è un po' sottile come battuta. In una città rigorosamente vegana in cui è appena morta una gallina, spiattellare che può essere stata cucinata con la tajine è un po' ardito come pensiero, soprattutto se alla luce del sole. In realtà con la pentola si può cucinare qualsiasi cosa. Cardo prede sottilmente in giro spaghetti che quasi ci crede.
Modea72 ha scritto: ... però sarebbe suonato l'allarme
L'allarme lo descrivo che scatta se uno porta dentro un animale o lo ha mangiato fuori. Oppure se lo cucina dentro. Se è già dentro (come la gallina e il coniglio) e lo mangia crudo la scampa. Un po' contorto, mi rendo conto.
Alla prossima.
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