Leggi più libri di autori italiani o stranieri?

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Con il passare degli anni ho cominciato a leggere sempre più libri di autori italiani piuttosto che stranieri, arrivando a una percentuale di 90% italiani e 10% stranieri. Ho scoperto che ci sono tantissimi talenti sconosciuti nel nostro paese, anche esordienti o emergenti, pubblicati da case editrici piccole e microscopiche. Ho trovato storie divertenti e appassionanti, scritte benissimo. Anche in questo forum o nel vecchio Writer's Dream.
Perché allora dovrei andare a comprare il libro di uno straniero? Di certo non seguo le mode e non sceglierei mai un libro tra quelli esposti nelle vetrine delle librerie. Che poi la traduzione spesso modifica il senso di alcune frasi e ci sono cose e riferimenti difficilmente comprensibili da chi non vive nel paese dell'autore.
Mi piacciono molto le case editrici italiane che decidono di pubblicare soltanto romanzi ambientati in Italia, leggo molto più volentieri i loro libri. Per quanto riguarda invece il 10% di stranieri che leggo, sono quelli che rientrano nel mio genere letterario preferito, la Bizarro Fiction. In Italia non ci sono molti libri di questo genere, solo negli ultimi anni ne spunta qualcuno di tanto in tanto. Ma sono fiducioso sul fatto che molti autori italiani possano dedicarsi alla scrittura di opere bizzarre. Sul sito di qualche casa editrice nostrana stanno già cominciando a spuntare delle collane dedicate a questo meraviglioso genere.

E tu? Leggi libri di italiani o di stranieri? Perché?
Brodoman - Editrice Il Puntino
Pizze indemoniate e come mangiarle - Nero Press Edizioni
Il pianeta dei Bipedi - Sabir Editore

Re: Leggi più libri di autori italiani o stranieri?

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Ho finito di leggere, l'altro ieri, l'ultimo libro di Ken Follett che ho menzionato qualche giorno fa, dal titolo "Per niente al mondo". Ne riparlo oggi, giorno dell'orribile attacco del dittatore Putin a un Paese democratico e sovrano qual è l'Ucraina. Invito tutti gli amici di CdM a leggerlo: parla dell'innesco della guerra nucleare da parte del dittatore al governo della Corea del Nord. Si tratta, ovviamente, di un'opera di fantasia che però, in presenza dell'attuale situazione di tensione e considerando le migliaia di testate nucleari ormai a disposizione di tutti i paesi (dopo il disfacimento dell' URSS qualsiasi nazione ha avuto la possibilità di acquistarne al mercato nero), dovrebbe causarci sonni agitati. Gli "uomini della Provvidenza", da Giulio Cesare, a Napoleone, a Hitler, a Stalin, hanno sempre causato milioni di morti per gratificare il proprio narcisismo. Speriao che non sia la volta dello "Zar" Putin.
Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]
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