Rosa
Inviato: mer gen 13, 2021 7:52 pm
Il genere rosa
La letteratura rosa nasce intorno agli anni 20/30 del Novecento. Se la "madre" del genere fu l’inglese Barbara Cartland, in Italia l’autrice sentimentale per eccellenza è stata senza dubbi Liala.
Il rosa è un genere nato con l’obiettivo di svagare il pubblico cui era destinato, facendolo sognare ed estrarsi dalla vita di tutti i giorni per immergersi in un universo fiabesco di sentimenti, avventure e passioni.
Lo sviluppo di un romanzo rosa segue la classica struttura della fiaba,
come illustrata nello schema di Propp (cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Schema_di_Propp):
- un’eroina
- un eroe
- uno più antagonisti
- un conflitto o avversità che impedisce l’eroe e l’eroina di vivere il loro amore
- un lieto fine che li vede riuniti.
Il fulcro e la ragion d’essere del romanzo rosa è dunque la storia d’amore, sospirata, desiderata, sofferta, dolorosa, infine realizzata. I sentimenti dei due eroi, analizzati e mostrati in ogni loro aspetto, sono anche più importanti della trama, che talvolta può ridursi a un intreccio tenue.
Nel tempo il romanzo rosa si è evoluto con l’evolversi della società e del ruolo della donna. Donne più emancipate, abbandonato il mito della purezza, uomini più sfaccettati.
Le caratteristiche tipiche di questo genere letterario però restano quelle classiche:
- Una descrizione onnipresente e ricca di dettagli
- Un’attenzione particolare all’aspetto fisico e psicologico dei personaggi
- L’utilizzo di sinonimi spesso più poetici che realistici
- Una profusione di metafore e similitudini con una netta tendenza al lirismo
- Una sintassi di preferenza paratattica che facilita la scorrevolezza della lettura.
Malgrado la fama di narrativa di basso livello, di roba “per donnette frustrate” il genere rosa è una forma di letteratura che non è mai passata di moda e la cui produzione e mercato sono sempre in fermento.
Negli ultimi decenni il rosa si è diversificato in sottogeneri in cui la trama sentimenatle si arricchisce di elementi derivati da altre tipologie di romanzi, come il giallo, il fantasy, la suspense, il paranormale.
Uno dei sottogeneri del rosa che più ha avuto successo tra la fine del XX secolo e l’inizio del XXI è senza dubbio la “Chick-lit”: «le cui protagoniste sono single che vivono a Londra o Manhattan, di età compresa tra venti e quarant’anni, autoironiche, post-femministe, perennemente adolescenti, preoccupate per la linea, alla ricerca del successo professionale e di un compagno. Contraddistinto da una forte carica umoristica, il genere rifugge dal lieto fine alla Barbara Cartland, per puntare piuttosto all’autoaffermazione della protagonista» (Dall’Enciclopedia Treccani).
Alcuni titoli di romanzi rosa di grande successo:
- Via col vento, di Margareth Mitchell (1936)
- Uccelli di rovo, di Colleen McCullough (1977)
- I ponti di Madison County (1992)
- Tutta la saga Outlander, di Diana Gabaldon
- Tre metri sopra il cielo, e i due sequel, di Federico Moccia
- Sex and the city, di Candace Bushnell
- Amore e altri bagordi, di Gianluca Purgatorio
- Il diario di Bridget Jones, di Helen Fielding
- I love shopping, di Sophie Kinsella
- ll diavolo veste Prada di Lauren Weisberger
- Mi piaci da morire di Federica Bosco
Sono solo alcuni titoli come esempio di questo genere, la lista potrebbe diventare infinita.
La letteratura rosa nasce intorno agli anni 20/30 del Novecento. Se la "madre" del genere fu l’inglese Barbara Cartland, in Italia l’autrice sentimentale per eccellenza è stata senza dubbi Liala.
Il rosa è un genere nato con l’obiettivo di svagare il pubblico cui era destinato, facendolo sognare ed estrarsi dalla vita di tutti i giorni per immergersi in un universo fiabesco di sentimenti, avventure e passioni.
Lo sviluppo di un romanzo rosa segue la classica struttura della fiaba,
come illustrata nello schema di Propp (cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Schema_di_Propp):
- un’eroina
- un eroe
- uno più antagonisti
- un conflitto o avversità che impedisce l’eroe e l’eroina di vivere il loro amore
- un lieto fine che li vede riuniti.
Il fulcro e la ragion d’essere del romanzo rosa è dunque la storia d’amore, sospirata, desiderata, sofferta, dolorosa, infine realizzata. I sentimenti dei due eroi, analizzati e mostrati in ogni loro aspetto, sono anche più importanti della trama, che talvolta può ridursi a un intreccio tenue.
Nel tempo il romanzo rosa si è evoluto con l’evolversi della società e del ruolo della donna. Donne più emancipate, abbandonato il mito della purezza, uomini più sfaccettati.
Le caratteristiche tipiche di questo genere letterario però restano quelle classiche:
- Una descrizione onnipresente e ricca di dettagli
- Un’attenzione particolare all’aspetto fisico e psicologico dei personaggi
- L’utilizzo di sinonimi spesso più poetici che realistici
- Una profusione di metafore e similitudini con una netta tendenza al lirismo
- Una sintassi di preferenza paratattica che facilita la scorrevolezza della lettura.
Malgrado la fama di narrativa di basso livello, di roba “per donnette frustrate” il genere rosa è una forma di letteratura che non è mai passata di moda e la cui produzione e mercato sono sempre in fermento.
Negli ultimi decenni il rosa si è diversificato in sottogeneri in cui la trama sentimenatle si arricchisce di elementi derivati da altre tipologie di romanzi, come il giallo, il fantasy, la suspense, il paranormale.
Uno dei sottogeneri del rosa che più ha avuto successo tra la fine del XX secolo e l’inizio del XXI è senza dubbio la “Chick-lit”: «le cui protagoniste sono single che vivono a Londra o Manhattan, di età compresa tra venti e quarant’anni, autoironiche, post-femministe, perennemente adolescenti, preoccupate per la linea, alla ricerca del successo professionale e di un compagno. Contraddistinto da una forte carica umoristica, il genere rifugge dal lieto fine alla Barbara Cartland, per puntare piuttosto all’autoaffermazione della protagonista» (Dall’Enciclopedia Treccani).
Alcuni titoli di romanzi rosa di grande successo:
- Via col vento, di Margareth Mitchell (1936)
- Uccelli di rovo, di Colleen McCullough (1977)
- I ponti di Madison County (1992)
- Tutta la saga Outlander, di Diana Gabaldon
- Tre metri sopra il cielo, e i due sequel, di Federico Moccia
- Sex and the city, di Candace Bushnell
- Amore e altri bagordi, di Gianluca Purgatorio
- Il diario di Bridget Jones, di Helen Fielding
- I love shopping, di Sophie Kinsella
- ll diavolo veste Prada di Lauren Weisberger
- Mi piaci da morire di Federica Bosco
Sono solo alcuni titoli come esempio di questo genere, la lista potrebbe diventare infinita.