Dubbi linguistici su romanzo ambientato in Inghilterra

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Sto scrivendo un romanzo con ambientazione britannica, anni '30.

Ho alcuni dubbi sui quali sarebbe utile un parere competente:

- Lei/voi: Sappiamo tutti che in inglese "you" traduce di fatto "voi". Il vecchio "thou" elisabettiano (che troviamo in Shakespeare ad esempio) è in disuso da secoli. Per consuetudine oggi l'equivalente anglosassone del nostro "tu" è chiamarsi per nome di battesimo.
Domanda: per un romanzo anni '30, tradurreste lo "you" formale con il "lei" o con il "voi"? la legge fascista che impone il voi è del '38, se non erro, ma sappiamo che era disattesa quasi sempre. In ogni caso il romanzo è su territorio britannico.

- Mr, Ms, Mrs: Un elemento importante della protagonista del romanzo è che lei è "Miss", perchè non si è mai sposata, dunque non è "Mrs" ("missus"). Usare però nel testo "signorina", in italiano, fa veramente schifo. Voi usereste il "signorina", oppure potrei lasciare semplicemente la locuzione inglese? Mr. Churchill, Miss Vattelapesca.

- Nomi di strade: direste "Oxford Street", lasciandolo non tradotto, o usereste "Via Oxford"? Io sarei per non tradurre, ma altri pareri sono ben graditi!

grazie in anticipo

Re: Dubbi linguistici su romanzo ambientato in Inghilterra

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Angelo ha scritto: Mr. Churchill
Via il punto: nell'inglese britannico si scrive Mr; la forma con il punto è dell'americano.
Angelo ha scritto: Nomi di strade: direste "Oxford Street", lasciandolo non tradotto, o usereste "Via Oxford"
Decisamente Oxford Street.
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Re: Dubbi linguistici su romanzo ambientato in Inghilterra

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Angelo ha scritto: Lei/voi: Sappiamo tutti che in inglese "you" traduce di fatto "voi". Il vecchio "thou" elisabettiano (che troviamo in Shakespeare ad esempio) è in disuso da secoli. Per consuetudine oggi l'equivalente anglosassone del nostro "tu" è chiamarsi per nome di battesimo.
Domanda: per un romanzo anni '30, tradurreste lo "you" formale con il "lei" o con il "voi"? la legge fascista che impone il voi è del '38, se non erro, ma sappiamo che era disattesa quasi sempre. In ogni caso il romanzo è su territorio britannico.
Ho avuto lo stesso dubbio su alcuni capitoli ambientati nell'Inghilterra degli anni '40. Tempo fa ho trovato un articolo interessante dove si specificava che per rivolgersi a qualcuno in modo formale si usano le parole "Madam" o "Sir". Una frase come "Hello, Mr. Anderson. How are you, sir?" sarebbe considerata come dare del lei. Sempre secondo l'articolo, una versione senza titoli di sorta, e magari usando il nome di battesimo, equivarrebbe al nostro dare del tu.
Ad ogni modo, scrivendo il romanzo in italiano, ho inserito il "lei" quando i personaggi si sono appena conosciuti e il "tu" quando si è instaurato un rapporto più informale. Il problema, secondo me, è dell'eventuale traduttore, non dell'autore. Non vedo alcun motivo di usare il "voi".
Angelo ha scritto: Voi usereste il "signorina", oppure potrei lasciare semplicemente la locuzione inglese? Mr. Churchill, Miss Vattelapesca.
Per me puoi lasciare il termine inglese, perché è del tutto noto anche in italiano ed più calato nel contesto.
Angelo ha scritto: Nomi di strade: direste "Oxford Street", lasciandolo non tradotto, o usereste "Via Oxford"? Io sarei per non tradurre, ma altri pareri sono ben graditi!
Io i nomi di strade li metto sempre nella lingua del luogo, che sia inglese, tedesco, polacco o altro. Nel caso dell'inglese, inoltre, non c'è di certo il pericolo che qualcuno non capisca il significato di "street". Oxford Street è il suo nome geografico, e quello va messo, per me.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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