Ho appena finito di trascrivere le memorie di un parente. È un personaggio noto, che ha ricoperto un ruolo importante fino al giorno della sua morte.
Il libro sarà pubblicato “privatamente”, e venduto attraverso i “canali” dell’azienda.
Durante la trascrizione, ho avuto sempre l’impressione di scrivere sotto “la sua” dettatura. La consecutio è “a spanne” e le ripetizioni abbondano, ma sono “suggestive”, e fanno parte del personaggio. L’autore è un tecnico, quindi ha una padronanza “relativa” della lingua: scrive come parla, con stupende battute in dialetto. Per ora, ho corretto i refusi e qualche errore plateale.
Ho deciso di preservare la genuinità e di non intervenire. Chi lo ha conosciuto, lo riconoscerà, e gli altri… capiranno!
Ma sono pieno di dubbi.
Re: Le memorie
2È sufficiente spiegare la cosa in due righe di prefazione (e magari con un richiamo in quarta di copertina), in maniera che sia chiaro fin da subito l'intento e che non sorgano equivoci.
Parere mio, s'intende.
Parere mio, s'intende.
Re: Le memorie
3Fraudolente ha scritto: ven feb 26, 2021 10:52 am Ho deciso di preservare la genuinità e di non intervenire.Secondo me, hai fatto benissimo. Io non avrei dubbi al posto tuo.
Il Sommo Misantropo